Serie A
Salernitana-Milan 2-2, un pari deludente per il Diavolo: le pagelle
Salernitana-Milan 2-2, un match rocambolesco all’Arechi, con un Milan che va in vantaggio, si fa rimontare e strappa un punto che sa tanto di occasione persa. Sottotono la prova di Maignan, che sbaglia sul momentaneo pari di Bonazzoli. Esordisce con un punto Davide Nicola, che mette in campo una Salernitana tosta e che sfiora la vittoria. Le pagelle dei rossoneri:
Maignan 5: la prova peggiore da quando veste il rossonero. Incerta l’uscita sulla quale Bonazzoli insacca il momentaneo 1-1. Un intervento su cui Romagnoli ci mette una pezza certifica la sua serata negativa. Non trasmette la sicurezza a cui ci aveva abituato.
Calabria 5,5: timido e impacciato come raramente si era visto. Soffre a destra, dove i granata gli rendono la vita difficile (dal 28′ st Florenzi 6: più dinamico di Calabria, ha più coraggio nel cercare il fondo e provare traversoni insidiosi).
Tomori 5: sulla falsa riga di Calabria, con un punto di demerito per la marcatura non azionata su Bonazzoli-gol. Non al top sulle palle alte e spesso in difficoltà.
Romagnoli 5: non è efficace sul gol di Djuric, rimedia l’ammonizione. Spesso in ritardo sul pallone, gli avanti della Salernitana gli fanno venire il mal di testa.
Theo Hernandez 6: la corsa è quella di sempre, si propone sulla sua corsia puntualmente, ma è molto egoista. Ha il merito di provarci fino alla fine.
Tonali 5: il metronomo del centrocampo si è preso 90 minuti di vacanza. Il fratello sbiadito è poco lucido e si fa sovrastare dalla mediana dei campani.
Bennacer 5,5: soffre e non poco il pressing asfissiante della Salernitana, si fa ammonire e viene sostituito (dal 1′ st Kessie 5: non fa meglio dell’algerino, impalpabile).
Messias 6,5: gregario di Pioli, mette il cuore laddove la classe non è quella dei top. Segna il gol del momentaneo 1-0, propositivo e sul pezzo (dal 28′ st Saelemaekers 5,5: sembrano non riuscirgli più gli spunti di inizio campionato, contro la Salernitana conferma il momento negativo).
Brahim Diaz 5: il derby aveva illuso su una sua rinascita, contro la Sampdoria è stato dignitoso, stasera di nuovo anonimo. Non rischia mai il gioco in verticale, con questo mood è inutile (dal 16′ Rebic 6: pesca il jolly dell’insperato pareggio in mezzo a un mare di passaggi sbagliati).
Rafael Leao 5,5: sembra essere tornato il primo Leao rossonero. Un paio di accelerazioni pericolose e più nulla.
Giroud 5: prestazione anonima, gira a vuoto e capisce poco del ruolo da interpretare.
Stefano Pioli 5: sbaglia il match del definitivo salto di qualità. Superficiale e irritante la partita di almeno metà degli elementi in campo. Se il Milan scende in campo senza grinta contro il fanalino di coda, un pò di colpe le ha anche lui.
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Serie A
Atalanta, Demiral: “Gasperini tratta i giocatori in maniera discutibile, Koopmeiners deve andare alla Juve”
L’ex calciatore dell’Atalanta Demiral ha parlato ai microfoni di Gazzetta.it su quello che è successo con Gasperini e non solo.
Atalanta, le parole di Demiral
Di seguito le parole dell’ex calciatore della Juventus e Atalanta attualmente al Al-Ahli Merih Demiral ai microfoni de Gazzetta.it sulla sua esperienza vissuta a Bergamo e del rapporto che aveva con Gasperini:
“Io direi a Koopmeiners di andare alla Juve: già quando eravamo compagni ero molto curioso. Coppa Italia? Dico 50% per entrambi, nonostante l’Atalanta abbia una squadra migliore.
Gasperini? Non l’ho salutato quando sono andato via da Bergamo e neanche lui mi ha cercato. Bravo allenatore, ma umanamente discutibile su come tratta i giocatori. Non ci andrei a cena. Futuro? Mi piacerebbe ritornare in Italia”
Serie A
Monza, Fininvest resta proprietario: saltata la cessione a Orienta Capital
E’ saltata la trattativa che avrebbe dovuto certificare il passaggio di proprietà del Monza dalla Fininvest alla holding Orienta Capital.
Monza, ecco perché è saltata la cessione della società
Il fondo italiano creato da Augusto Balestra nelle scorse settimane è stato a un passo dall’acquisire le quote di maggioranza del Monza. Tuttavia, nella giornata di ieri la trattativa ha subito una brusca frenata. Le due parti erano al lavoro per trovare un accordo da oltre un anno e i contatti si erano di recente intensificati.
Nonostante quattro mesi di trattative serrate, le due parti in causa non sono riuscite a trovare un accordo e la trattativa (per il momento) è da considerarsi saltata. Nonostante questo, le due parti sono rimaste in buoni rapporti e non è escluso che in futuro le trattative per il passaggio di proprietà possano riprendere.
Non è escluso nemmeno che, in questo periodo di stallo, possano subentrare nuovi interessi per l’acquisizione del club brianzolo. Per esempio dall’Arabia Saudita o da qualche fondo di investimento statunitense. L’unica cosa certa è che, in ogni caso, per la prossima stagione il Monza rimarrà sotto l’egida della Fininvest.
Serie A
Lazio, Lotito: “Non so se resterà Kamada, non ho avuto il tempo di parlare di queste cose”
Il patron biancoceleste Claudio Lotito ha parlato ai microfoni di “tag24.it” facendo il punto della situazione sul calciatore giapponese Kamada e non solo.
Lazio, le parole di Lotito
Di seguito le parole rilasciate dal patron della Lazio Claudio Lotito ai microfoni di Tag24.it, in merito alla situazione relativa al calciatore giapponese Daichi Kamada, il cui contratto scadrà il 30 giungo, e non solo:
“Se Kamada resta? Non ci ho parlato, non ho avuto il tempo di parlare di queste cose. Adesso pensiamo a finire il campionato, poi penseremo ai rinnovi e ai nuovi innesti.
Mancano due partite, concentriamoci su queste. Un voto al campionato? No, io i voti non li do, non faccio il professore. I voti si danno a scuola. Il fatto che io sia il presidente non vuol dire nulla”.
Sulla possibilità Flaminio.
“Al contrario di quello che diceva qualcuno il progetto di massima l’ho fatto. Io sono abituato a parlare con i fatti, non con le chiacchiere. Prima di tutto sto facendo un giro di ricognizione per vedere se questo progetto ha margini di approvazione.
Dal punto di vista architettonico credo ne abbia molti, è stato ben visto da tutti, sembra un ampliamento tale e quale a quello che avrebbe fatto Nervi.
Non a caso gli architetti a cui ci siamo affidati sono andati a prendere la storia del Flaminio e abbiamo scoperto che anche per lo Stadio Franchi di Firenze c’era un progetto Nervi per un ampliamento che prevedeva delle soluzioni tecniche.
Le stesse che sono poi state adottate nel 1981 dal suo studio e che prevedevano certi ampliamenti. Noi abbiamo ripercorso le tappe come se lui oggi decidesse di fare l’ampliamento del Flaminio.
Tanto è vero che chi l’ha visto è rimasto stupito dall’estetica architettonica. Il nome? Pensiamo a fare lo stadio, poi vedremo a chi intestarlo”.
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