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Francesco Tafanelli (Matilde Brandi): “Thiago o Tudor per la Juve”

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Sulla panca della mia Juventus vedrei bene Thiago Motta del Bologna. Post-Pioli al Milan? Direi Zlatan Ibrahimovic”. Così ai nostri microfoni il noto manager Francesco Tafanelli, tifoso bianconero, compagno della showgirl Matilde Brandi (attualmente impegnata all’Isola dei Famosi). L’uomo, ex promettente calciatore delle parti di San Severo (oggi manager nel mondo della moda), ha 53 anni. E’ uscito allo scoperto come compagno di Matilde Brandi esattamente a inizio 2023, quando i due raccontarono la loro relazione al noto talk-show Verissimo. Tafanelli ha mosso i primi passi sui campi da calcio in Puglia: faceva parte della Primavera del Foggia nel periodo ’86-88’. Un club sicuramente blasonato di cui hanno fatto parte, nel corso degli anni, calciatori del calibro di ‘Ciccio’ Baiano, Beppe Signori, Rambaudi, Kolyvanov e Šalimov.

Purtroppo, a causa della rottura prima del ginocchio sinistro poi di quello destro, Tafanelli passò presto dai livelli professionistici a quelli amatoriali, pur mantenendo rapporti d’amicizia con svariati calciatori. Lo abbiamo incontrato per un commento sulla stagione della sua amata Juventus. Il tutto con un occhio attento nei confronti di Milan, Inter, Roma (squadra del cuore di Matilde Brandi) e Lazio. Scopriamo cosa ci ha detto in esclusiva. Un’intervista a tutto campo, ricca di ‘chicche’ e rivelazioni interessanti anche su calciomercato, Nazionale Azzurra ed Euro 2024.

Buongiorno Francesco. Sappiamo che sei un tifosissimo della Juventus. Come valuti la stagione bianconera? Sin da piccolo sono molto legato a questi colori. Tuttavia devo ammettere che negli ultimi tempi, vuoi per la dirigenza vuoi per una serie di scelte molto particolari, soffriamo la necessità di un cambiamento radicale. Probabilmente Max Allegri, che rimane un ottimo professionista e un vincente, ha esaurito la sua vena all’interno di un contesto di questo tipo. Con tutta probabilità la Juventus, che comunque – camaleonticamente – sa trasformarsi, ha adesso bisogno di un vero processo di cambiamento per riportarsi ai livelli cui è abituata.

Chi vedresti bene in panchina al posto di Allegri? Pensi Antonio Conte possa essere un’idea ‘stuzzicante’? Personalmente io non sono per i recuperi storici in quanto credo che, fatto un percorso, è giusto che ci siano delle trasformazioni. Devo dire, per la mia vena bianconera, che Igor Tudor può essere un uomo capace di dare una svolta, anche se è difficile secondo me che lo lascino andar via dalla Lazio.. Sicuramente non mi dispiacerebbe vedere alla Juve l’attuale tecnico del Bologna Thiago Motta…

Thiago Motta è dunque il tuo preferito per la panca juventina?  In realtà l’addio da Bologna non è poi così scontato… Esattamente. Io credo Thiago Motta sia un elemento diventato bandiera a Bologna. E credo che la città, più che la dirigenza stessa, urlerà a gran voce il fatto di volerlo trattenere. Ma come spesso accade in queste realtà di provincia, cosiddette tali anche se Bologna rappresenta una città internazionale, purtroppo prestano il fianco poi a ‘colossi’ del calcio italiano ed estero. Dunque è chiaro che Motta in questo momento è in una vetrina straordinaria… Ma con tutta onestà non mi dispiacerebbe affatto vederlo alla Juve, lo ribadisco…

Vorrei mettere un accento particolare proprio sul Bologna… Una squadra che sta facendo un campionato straordinario con un allenatore che sta dimostrando che si possono fare grandi cose anche in una città cosiddetta di provincia. Va dato anche merito alla dirigenza del Bologna che, non dimentichiamolo, ha continuato a pagare gli stipendi di Mihajlovic anche quando Miha non c’era più. E nel calcio, che è fatto soltanto di numeri, investimenti e interessi soprattutto economici, un atteggiamento del genere a mio avviso andrebbe fortemente sottolineato.

Oltre a Thiago, ti piace molto Igor Tudor e, come accennato, lo vedresti bene alla Juve. Sicuramente la vecchia Lazio di Sarri è diversa dallo stile di gioco che vuole Tudor… Cosa ne pensi a riguardo… Puoi farci un confronto tra questi allenatori? Mi limito a dire che la Lazio di Sarri, per il suo stile di gioco, è diversa dall’idea di calcio di Tudor …. Beh sì, Sarri è un uomo che abbiamo imparato a conoscere bene attraverso un Napoli che in più di una circostanza ha sfiorato l’impresa scudetto. Ma che poi per una serie di motivi non ci è mai arrivato… Ricordiamo che quello era il Napoli di Sarri e contava su un organico particolare…

Non credo che l’uomo sia cambiato..  Io sinceramente penso che gli ambienti in qualche modo interferiscano su tanti aspetti tecnici e caratteriali. Forse Sarri non aveva più nulla da dare alla Lazio, che è una squadra che io trovo molto forte specie se prendiamo gli elementi singoli. Adesso la Lazio ha veramente bisogno di qualcuno che riesca ad orchestrarla come si deve. Il potenziale dei laziali a mio avviso resta straordinario… Riassumendo: Tudor via dalla Lazio? Non credo proprio. Sarà nella panca biancoceleste anche il prossimo anno. Ma mi piacerebbe…

Sarri a tuo avviso potrebbe essere l’uomo giusto per il Milan nell’era post-Pioli? Dall’altra parte Simone Inzaghi è secondo te sempre più ‘leader carismatico’ della Pazza Inter? Partiamo dal DiavoloIl Milan è una squadra che ha bisogno di riorganizzarsi. Più che altro sul fronte tecnico. Pioli ha dimostrato di avere grandi capacità e non lo scopriamo oggi. Se dovessi pensare a un cambiamento, che è quasi certo direi, l’uomo che potrebbe prendere in mano questa squadra, trasformandola dal punto di vista del carattere più che tecnico, si chiama Zlatan Ibrahimovic. Ibra nella panca rossonera assolutamente sì…

Lo vedo benissimo. Discorso completamente diverso per Simone Inzaghi e la sua Inter… Andando oltre quelli che potrebbero essere dei condizionamenti societari, per tutto quello che sappiamo e che speriamo per loro si ‘recuperino’ presto (riferimento agli asset finanziari, ndr), credo che Inzaghi abbia fatto un lavoro straordinario, contando su un gruppo di giocatori eccellenti. Ma che soprattutto hanno espresso un calcio sensazionale. C’è poco da dire a riguardo, sono forti…

Ora diamo un’occhiata alla Capitale… La tua compagna Matilde Brandi è una grande tifosa della Roma. Non può dunque mancare un’analisi dettagliata sulla ‘vecchia’ Roma di José Mourinho, ma anche sulla nuova Roma di De Rossi… 

Mou secondo me è un uomo che non si può discutere. Dico sempre che la storia di questi uomini racconta benissimo la loro cifra tecnica. E credo che Mourinho, da questo punto di vista, abbia vinto tanto ovunque. Puntargli il dito non sarebbe il caso… Nella piazza di Roma ha portato il suo spessore e credo sia un uomo alla stessa stregua dell’ex Lazio Julio Velasco. Uomini di grande carisma e che hanno innegabili capacità tecniche e umane per poter entrare nel vissuto dei loro atleti e tirar fuori da loro il meglio.

Poi è ovvio… a volte ci si riesce, altre volte no. Ricordiamoci che alla fine in campo ci vanno gli atleti che devono metterci tutta la loro personalità. E delle volte possono far bene, altre volte male… Per essere chiaro, direi che puntare il dito sempre contro un tecnico non è la scelta migliore, per come la penso io…

Con Daniele De Rossi c’è profumo di cambiamento autentico a Roma? O questa è solamente una stagione transitoria? “Mi ricordo che DDR, quando arrivò sulla panca della Roma, disse chiaramente di non volere favoritismi di nessun genere. E di essere semplicemente un tecnico che ha avuto una storia e appartenenza ai colori giallorossi, capace evidentemente di poter dare una impronta tecnica e personale. Io credo sarà confermato anche per la prossima stagione.

Arrigo Sacchi, in una nostra recente intervista, parlava della differenza tra allenatori tattici e allenatori strateghi. Tra i mister strateghi citati da Sacchi spiccava il nome di Luciano Spalletti… E’ secondo te l’uomo giusto per la nostra Nazionale Azzurra?

A me piace proprio Spalletti. È a mio modo di vedere una figura profondamente carismatica e che ha la capacità di trasformare anche gli uomini. Lo ha dimostrato a Napoli in un momento storico in cui erano andati via giocatori in maniera inaspettata. Uno su tutti Insigne. Spalletti ha dimostrato che caparbietà, abnegazione, rispetto, devozione a un popolo, a una maglia e a una città sono elementi fondamentali. Ma soprattutto il rigore tecnico. Se ci fate caso Spalletti continua a ‘professare’ il fatto che non vuole che i suoi giocatori restino fino a tardi davanti alla Play Station.  Questo perché alla fine bisogna sempre calarsi in un ruolo con grande professionalità, grande rispetto per la maglia che si indossa. Penso proprio Spalletti in tal senso sia un uomo straordinario…

Un tuo pronostico su Euro 2024? Italia favorita alla vittoria finale? Onestamente non sono un amente dei pronostici. Il calcio ci ha insegnato che qualsiasi idea può essere tranquillamente ribaltata per una lunga serie di motivi. Credo Luciano Spalletti possa fare molto bene se la squadra sarà in grado di seguirlo.

Manca qualcosa lì in attacco alla nostra Nazionale per essere ancora più competitiva? O bastano i nomi che abbiamo, da Scamacca a Raspadori… Non ci mancano secondo me gli attaccanti. Dobbiamo lavorare sugli uomini che abbiamo in quanto hanno qualità, potenzialità e rigore tecnico. Se avranno l’umiltà di assecondare le richieste dell’allenatore potranno tirar fuori il meglio e fare molto male agli avversari…

A proposito di far male, secondo te Roberto Mancini ha in qualche modo ‘tradito’ il nostro paese, come sostengono alcuni addetti ai lavori? Probabilmente ha peccato di superbia, ha intravisto la possibilità di un arricchimento mostruoso in un paese che in questo momento attira tutto e tutti. Perché il denaro è davvero spropositato… E probabilmente Mancini avrebbe fatto meglio a restare, ciò in quanto non credo che abbia bisogno di ulteriori stratosferici guadagni. Nello stesso tempo, però, nella testa di un uomo, di un professionista, possono succedere tante cose che lo spingono a prendere decisioni diverse. Mancini ha preso le sue. E oggi, secondo me, sta pagando il conto. Tuttavia ritengo che sia un uomo immediatamente reinseribile in un club di grande spessore. E sicuramente potrebbe fare non bene… ma benissimo!

Il calcio italiano resta un pochino indietro rispetto ad altri importanti paesi europei? C’è davvero un gap da colmare? Qual è il tuo pensiero in merito? Basta pensare a Roma-Leverkusen in Europa League. Il divario direi che è ancora molto significativo e noi in Italia abbiamo bisogno di recuperare un gap che in questo momento sembra essere troppo grande.

C’è un giocatore talentuoso in particolare, che milita in campionati stranieri, che ti piacerebbe vedere in Italia, magari alla Juve? E Icardi con la maglia bianconera potrebbe essere un cocktail ‘appetitoso’? Dico subito che Mauro Icardi non gode del mio favore… Bisogna ammettere che, nei tre campionati probabilmente più importanti d’Europa (Inghilterra, Germania e Spagna), di calciatori da portare alla Juve ce ne sarebbero tanti.. Di certo eviterei di far clamore come è avvenuto ai tempi di Cristiano Ronaldo. CR7 fu evidentemente più un’operazione di marketing che di calcio vera e propria. Anche se Ronaldo poi il suo forte contributo lo ha dato senz’altro…

In questo momento io veramente punterei l’attenzione su giocatori che al Real, piuttosto che al Liverpool e al Manchester City, stanno facendo molto bene. E avere però la forza economica che secondo me, ahimè, manca in questo momento in Italia, anche in una società come quella degli Agnelli. Sarebbe il caso di portare nel Bel Paese giocatori importanti, anche per rendere più competitive le nostre squadre in Europa…

Grazie Francesco e a presto… Grazie a te Daniele (Bartocci). Sempre Forza Juve.

Francesco Tafanelli, compagno Matilde Brandi (la Brandi è protagonista all’Isola dei Famosi 2024).

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Francesco Tafanelli compagno Matilde Brandi

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MATILDE BRANDI FRANCESCO TAFANELLI

Giornalista marchigiano classe 1989, in oltre 17 anni di giornalismo si occupa di argomenti quali cronaca e sport. Laureato in Economia e Commercio (110 e lode), ha lavorato come telecronista, radiocronista e inviato, rivestendo l’incarico di responsabile ufficio stampa (Jesina Calcio) e collaborando con magazine, settimanali, quotidiani cartacei (Corriere Adriatico) e online. Eletto Professionista dell’anno 2021 Giornalismo Sport & Food a novembre 2021 presso Hotel Principe Savoia Milano, in occasione del prestigioso premio Le Fonti Awards. Ha partecipato negli anni a eventi sportivi come Gran Galà Calcio Serie A Milano, Gran Galà Calcio Serie B, Sport Digital Marketing Festival e Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Nel suo cv un Master Sport – Digital Marketing & Communication del Sole 24 Ore. A marzo 2022 è stato eletto Professionista dell’Anno Comunicazione e Giornalismo Settoriale a Piazza Affari – Borsa Italiana Milano in occasione di Innovation&Leadership Awards. Risulta tra i vincitori del premio ‘Overtime Web Festival 2018’ (miglior articolo sport individuali), si conferma nel 2019 e ottiene il premio giornalistico nazionale Mimmo Ferrara 2019 (menzione speciale all’Odg - Napoli). E’ tra i vincitori del concorso letterario Racconti Sportivi 2019 (Centro Sportivo Italiano – Historica) la cui cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della settimana del Salone del Libro di Torino 2019 e al Teatro Arena di Bologna. Si ripete nell’edizione 2020 di Racconti Sportivi. È stato premiato a Maggio 2019 come miglior giornalista under 30 ‘Premio Renato Cesarini 2019’. Nominato tra i migliori 30 millennials d’Italia 2019, vincitore del prestigioso Myllennium Award all’Accademia di Francia a Roma in ambito comunicazione sportiva. A settembre 2019 riceve la menzione d’onore al Premio Letterario Città di Ascoli Piceno. Ha all’attivo interventi e docenze in giornalismo e comunicazione in università e master (Roma, Bologna, Ancona, Macerata). A luglio 2020 viene premiato dal Ministro Sport Vincenzo Spadafora al Myllennium Award 2020 (Accademia di Francia – Villa Medici), alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò, e ottiene il premio speciale di migliore giornalista giovane al Premio Cesarini ad agosto 2020. A Torino vince sempre nel 2020 il Premio Giovanni Arpino - Inedito dedicato alla letteratura sportiva. Vincitore del titolo di miglior blogger sportivo 2020 (Blog dell’Anno 2020) e del premio di giornalismo sportivo Simona Cigana 2020 (Friuli Venezia Giulia). Vince il Premio Giornalismo Internazionale Campania Terra Felix 2021 (sezione web), anche la menzione speciale al Premio Internazionale Città di Sarzana e al Premio Santucce Storm Festival sempre in ambito storytelling sportivo. Premiato al festival Nazionale del Giornalismo e Racconto Sportivo 2023 e al premio giornalismo internazionale Campania Terra Felix 2023. Autore del libro Happy Hour da fuoriclasse al Bartocci. E’ giornalista Giudice del programma King of Pizza 2022 (Sky Canale Italia - talent-show cucina gourmet). Il suo blog principale è www.danielebartocci.com Ha vinto anche il Premio Pizza d'oro 2022 (giornalismo - evento World Masterchef Milano Marittima) e il premio miglior giornalista giovane 2023 (Teatro dell'Aquila - Fermo - Premio R.Cesarini 2023). Eletto blogger dell'anno 2022 (Blog dell'Anno). Ha ricevuto il riconoscimento (food storytelling) a Excellence Food Innovation (Stadio Olimpico Roma - Cucina della Nonna), confermato tra i migliori professionisti horeca anche per il 2023 (BarAwards 2023). Vincitore del premio 100 Eccellenze Italiane alla Camera dei Deputati (food) e Food and Travel Awards 2022. Eletto miglior giornalista sportivo giovane in occasione del Premio Andrea Fortunato 2024 al Salone d'Onore del Coni; vincitore del Premio Sportivo Internazionale Pietro Mennea 2024 e premio comunicazione d'eccellenza 'Parola d'Oro in Campidoglio' nel 2025.

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Baldassari (ex Temptation): “Inter-Inzaghi, 4 anni straordinari”

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vip master tennis milano marittima

“Vedrete che Cristian Chivu farà bene all’Inter“, parola dell’imprenditore romagnolo Patrick Baldassari, deus ex machina Vip Master Tennis e ‘patron’ Bagni Paparazzi 242 di Milano Marittima. Patrick è un personaggio molto conosciuto in Emilia Romagna e non solo, con all’attivo importanti esperienze in tv (anche a Temptation Island, al fianco di Valeria Marini). “Scudetto di quest’anno svanito all’ultimo per i nerazzurri? Non utilizzerei proprio questi termini… Più che svanito direi che l’Inter ha avuto la capacità di restare su tutti i fronti fino alla fine“, ha proseguito Baldassari, incontrato in queste ore ai Bagni Paparazzi di Mi.Ma, dove nelle prossime settimane si celebrerà il Vip Master Tennis 2025.

“Poi è chiaro che a tali competizioni, a questi livelli, è difficile rimanere concentrati fino all’ultimo. Sempre riguardo all’Inter, penso che i quattro anni di Simone Inzaghi siano stati straordinari. Il pubblico l’ha capito, era una storia che doveva prima o poi concludersi. E quindi anche se Simone Inzaghi avesse vinto la Champions sarebbe, a mio modo di vedere, andato comunque via.

“SIMONE INZAGHI NEGLI EMIRATI ARABI (AL-HILAL)? UN BENE PER I TIFOSI DELL’INTER PERCHE’…”. IL GRIDO DI PATRICK BALDASSARI (EX VALERIA MARINI)

“Ottimista per il cammino di Chivu… Che Simone Inzaghi sia andato negli Emirati Arabi, direzione Al-Hilal, secondo me è anche un bene per i tifosi dell’Inter che non se lo ritroveranno contro, magari nella panca della Juventus o di qualche altra squadra forte. Simone Inzaghi è e resterà un grande. Grande come l’Inter e come Beppe Marotta. Marotta è davvero bravo e vedrete che Cristian Chivu farà bene sulla panchina dell’Inter“.

“DELUSO DALL’ITALIA DI LUCIANO SPALLETTI? SULLA QUALIFICAZIONE MONDIALI 2026 PENSO CHE…”

Non poteva mancare un commento sulla Nazionale Azzurra di Luciano Spalletti (oggi ultima gara per lui alla guida degli azzurri), spazzata via nei giorni scorsi per 3-0 dalla Norvegia nel cammino Qualificazioni Mondiali 2026. “Mi chiedete se sono deluso dalla Nazionale Italiana di Luciano Spalletti, senza Francesco Acerbi (nelle passate edizioni visto al Vip Master di Milano Marittima) in difesa? Ma dai… Non è questione di Acerbi o non di Acerbi. Per essere precisi e chiari bisognerebbe parlare di stimoli in questi casi. Quando non ci sono gli stimoli è tutto più difficile…

Questo perché magari dalle squadre di campionato è stato raccolto tutto ciò che si doveva avere dalla stagione. O, nel contempo, perché si sogna di staccare un po’ la spina e poi ti ritrovi di fronte sfide così importanti, al cospetto di squadre che danno l’anima quali la Norvegia di Haaland. Insomma, in circostanze simili si potrebbe non avere quello stimolo forte che serve per disputare un match, delicato e fondamentale, nel migliore dei modi”.

SERIE A 2025/2026, IL PRONOSTICO DI PATRICK BALDASSARI. “SARA’ UN GRANDE CAMPIONATO CON MAX ALLEGRI, GASPERINI, SARRI…”

“Sarà un campionato intenso. Mi chiedete se sarà scudetto Milan con Max Allegri? Direi che questo può rappresentare un ulteriore pizzico di sale, di pepe al campionato. Adesso abbiamo Chivu all’Inter, Conte al Napoli, Max Allegri al Milan. Poi Gasperini alla Roma, Juric all’Atalanta, Baroni che ha fatto bene con la Lazio al Torino, Sarri da Lotito… Sono convinto che Chivu farà un ottimo percorso e che più in generale sarà un grande campionato, una Serie A 2025/26 avvincente e affascinante…” Sul Vip Master 2025, che si terrà a inizio luglio a Milano Marittima: “Sarà una grande Serie A 2025/26 ma anche un grande Vip Master 2025 con grandi ospiti, come sempre!”.

Chi vincerà la 34^ edizione del torneo tennis Vip Master? Non ci sarà un vincitore unico. Lo vincono tutti, lo vince il pubblico, lo vince tutta Milano Marittima…“, conclude Patrick che ringraziamo come sempre per la calorosa accoglienza e con il quale ci vogliamo complimentare (come sempre!) per la strepitosa organizzazione dell’evento tennistico vip. Appuntamento, dunque, nel cuore di Milano Marittima l’11 e 12 luglio 2025 per la 34^ edizione del Vip Master Tennis Mi.Ma.

Inter

SIMONE INZAGHI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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ESCLUSIVA CS – Virzì (Agente FIFA): “Milan, con Allegri punti a vincere. Su Sarri…”

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Gianluca Virzì, agente sportivo FIFA e titolare della GV Talents Agent, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni. Tra mercato e cambi di panchina, il procuratore Virzì ci spiega quello che potrebbe accadere in estate.

 

Gianluca Virzì, agente FIFA titolare della GV Talents Agent, che gestisce gli interessi di moltissimi giocatori, in particolare dei giovani talenti Under 18, ci ha gentilmente concesso un intervista esclusiva ai nostri microfoni. Sono stati vari i temi trattati dal procuratore sportivo Virzì: dalla scelta di Allegri al Milan, alle possibili mosse delle big sul mercato.

 

Virzì: “In Italia manca la pazienza con i giovani”

Secondo lei che mercato sarà? Cosa ci dobbiamo aspettare dalle Big?

“Credo che sarà un mercato di attesa. Innanzitutto quest’anno per la prima volta si gioca il Mondiale per Club. E si gioca nel periodo in cu siamo alle porte del calciomercato. Quindi io credo che le big aspetteranno l’evolversi di queste partite importante, ma credo che già abbiano degli obiettivi prefissati per migliorare le proprie rose. Va detto che il calcio italiano è in grandissima sofferenza a livello economico per poter ambire a competere con il campionato inglese, ma anche con quello tedesco e spagnolo”.

Quali crede che siano le difficoltà del calcio italiano?

“Si fa fatica a portare in Italia i top player, e questo si paga. Così come la mancanza di strutture di alto livello. Ma la più grande critica che va mossa al calcio italiano è il non riuscire ad avere la pazienza e l’intuizione di puntare sui giovani del vivaio. Se guardiamo in casa dei campioni d’Europa del PSG, hanno avuto top player come Messi, Mbappe e Neymar eppure non sono mai riusciti a vincere la Champions League. Mentre quest’anno ci è riuscita con una serie di giovani talenti del 2005 e del 2006.

I nostri ragazzi della stessa età vengono girati in prestito in Serie C per crescere, quando potrebbero essere buttati dentro in Serie A e in Serie B per emergere ai massimi livelli”.

Può dirci se e quali dei suoi assistiti è stato cercato da una big?

“Sì, un mio giocatore, Simone Leonardi, è stato cercato dall’Atalanta. I dirigenti atalantini volevano portarlo a Bergamo a titolo definitivo, ma la Sampdoria non ha mai aperto alla cessione. C’era una apertura alla formula del prestito con riscatto e contro riscatto in favore dei blucerchiati, ma l’Atalanta non ha voluto proseguire a queste condizioni. Il precedente direttore sportivo della Sampdoria, Pietro Accardi, non ha voluto aprire alla cessione nonostante sia io che il ragazzo eravamo disposti a sederci a parlare.

Fermo restando che per il calciatore la Sampdoria rappresenti sempre la prima scelta. Poi sai quando una big ti cerca è normale volersi almeno sedersi per parlare, così non è stato per il volere della dirigenza e siamo rimasti con molto piacere alla Sampdoria dove si è tolto qualche soddisfazione: quest’anno ha raccolto 5 presenze e 1 gol in Serie B”.

Virzì

Head Coach of Juventus Maurizio Sarri during italian soccer Serie A season 2019/20 of Juventus FC – Photo credit: Fabrizio Carabelli /LM

Valzer degli allenatori.. da Allegri all’addio di Palladino, si aspettava tutti questi cambi?

“Milan prendendo Allegri riparte con un obiettivo chiaro: quello di vincere. Non si accontenteranno più dei piazzamenti. Ovviamente non sarà facile mantenere i vari Leao, Theo Hernandez, Reijnders senza la Champions League, così come sostituirli sul mercato. Milan avrà davanti a sé un mercato difficile, così come l’Inter: sarà chiamata a fare 2/3 colpi importanti per reparto per ringiovanire un po’ la rosa.

Per quanto riguarda gli allenatori, penso che Baroni e Vanoli avranno delle opportunità per rifarsi, perché hanno comunque fatto un buon lavoro con Lazio e Torino. Credo che saranno richiesti da varie squadre, tra cui la Fiorentina. Dopo la separazione con Palladino potrebbero scegliere uno dei due. Mentre non mi convince la scelta della Lazio di puntare sul ritorno di Sarri, non credo molto alle minestre riscaldate“.

Dopo il mancato approdo di Conte come deve ripartire la Juventus?

“Adesso che è cambiata l’area dirigenziale l’obiettivo sarà scogliere in fretta la questione allenatore. Innanzitutto va detto che sono arrivati dirigenti importanti: Tognozzi è un grande scopritore di talenti: da Huijsen a Yildiz. Io credo che la Juve con Togozzi possa tornare ad investire sui giovani importanti, facendo conto sulla capacità dei propri scout. Io fossi in loro punterei su De Zerbi, un tecnico che a me piace veramente tanto. È uno di quelli allenatori che in un piazza come quella della Juve potrebbe fare bene, e stimolare tutto l’ambiente.

Su Tudor ho qualche dubbio: caratterialmente serviva uno come lui dopo la parentesi negativa di Notta, per spronare il gruppo, ma a livello di gioco non mi ha entusiasmato. Se devo pensare ad un nome a sorpresa do qualche chance a Zidane: un nome affascinante”

Cremonese, Pisa e Sassuolo: Quanti e quali colpi serviranno alle neopromosse per rimanere in Serie A?

“Tutto dipenderà dagli allenatori. Credo che il Pisa dovrà fare a meno di Inzaghi, la Cremonese confermerà il proprio allenatore, così come Grosso al Sassuolo resta al 100%. Sono neopromosse che se ambiscono a mantenere la categorie devono totalmente rinforzarsi. Forse quella che ne avrà meno bisogno è il Sassuolo: hanno mantenuto anche in Serie B l’ossatura della squadra che era in A fino a due stagioni fa. Credo che gli emiliani abbiano bisogno di qualche innesto per migliorarsi, in particolar modo in difesa.

Mentre Pisa e Cremonese devono fare rosa da Serie A, mantenere la categoria sarà durissima. Pisa deve scegliere un allenatore che conosca la categoria, è il primo passo per costruire la salvezza”.

 

 

 

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L’ex Milan Giunti su Inzaghi: “Alcuni cambi non mi hanno convinto”

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Inter

Tra Tonali, Rovella e Ricci? Punto su Sandro, un gradino sopra. Ma gli altri due stanno facendo bene. Finale Inter-Psg? Ecco il mio pronostico”. Un’analisi puntuale e senza peli sulla lingua quella dell’ex centrocampista del Milan Federico Giunti, ospite nei giorni scorsi al Decennale del premio in memoria del grande Renato Cesarini. Tonali è un gradino sopra, lo ribadisco. Su di lui ci farei affidamento. Ma anche Rovella sta crescendo nella maniera giunta. Ricci (destinato al Milan, ndr) già in Primavera faceva la differenza, si vedeva da tempo…“.

Su Psg-Inter Federico Giunti non ha dubbi: “PSG-Inter? Finale apertissima. Tifo Milan, ma una vittoria nerazzurra farebbe bene al calcio italiano”. Nonostante il cuore rossonero, l’obiettività vince sempre: “Una vittoria dell’Inter serve per l’intero movimento calcistico nazionale, è inutile nasconderlo.  E Inzaghi merita questa grande finale… “. Su Simone Inzaghi poi aggiunge: “Inzaghi non ha buttato via lo scudetto, non condivido le tesi di qualche tifoso ma… in certe partite Simone doveva osare di più. Su questo sono d’accordo…”

Federico Giunti cerca di spiegarsi meglio: “Se l’Inter ha gettato al vento il campionato e la coppa? Direi che non è giusto ridurre tutto a Inzaghi. Però la gara con la Lazio, ad esempio, l’avrei giocata con i migliori. I cambi non mi hanno convinto diciamo completamente, in primis il turnover. Alla fine bisogna affidarsi ai big, punto e basta”.

Infine un pensiero sul Milan e sul mercato rossonero sotto l’ombrellone estivo: “La rosa non è male, c’è buona ossatura. Bisogna solo ritrovare fiducia e un tecnico da sostenere. Fonseca poteva essere l’uomo giusto, ma doveva essere tutelato. Quando arrivano le prime difficoltà bisogna fare gruppo, non scaricare tutto sull’allenatore. Camarda? Gli avrei dato più fiducia. Se si punta su Camarda perché si va a comprare un attaccante dal Psv?”.

PSG-Inter

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