Premier League
Liverpool: che lite tra Salah e Klopp!
Nell’ultima gara contro il West Ham, terminata 2-2, l’egiziano ha risposto in maniera stizzita all’allenatore del Liverpool. Ecco la ricostruzione.
Piove sul bagnato in casa Liverpool. Poche settimane fa i Reds sembravano in corsa per Premier League, Europa League ed FA Cup. Un triplete che non sembrava impossibile e che sarebbe stato il giusto regalo per salutare l’era Klopp.
Poi l’eliminazione in FA Cup da parte del Manchester United, e successivamente quella in Europa League da parte dell’Atalanta. Oggi il pareggio per 2-2 sul campo del West Ham, che probabilmente estrometterà definitivamente il Liverpool dalla corsa per il titolo.
Ma a far notizia oggi è quello che è successo tra Jurgen Klopp e Mohammed Salah. Al minuto 79 l’egiziano, che partiva dalla panchina, viene chiamato a entrare in campo. L’attaccante si avvicina alla linea di metà campo per l’ingresso ma, quando l’allenatore tedesco si avvicina per dargli le ultime disposizioni tattiche, Salah non la prende bene: comincia a sbracciarsi in maniera stizzita e risponde in maniera scocciata alle indicazioni di Klopp.
Il tecnico ex Borussia Dortmund non risponde al fare provocatorio di Salah, mentre quest’ultimo viene invitato a calmarsi da Nunez.
Momenti di tensione che denotano un evidente nervosismo in casa Liverpool. Una stagione che rischia di concludersi in un modo che i tifosi non avrebbero voluto, specialmente perchè sarà l’ultima sulla panchina di Jurgen Klopp: l’allenatore che ha riportato il titolo ad Anfield dopo un attesa di tantissimi anni.
Premier League
Il Bayern Monaco tenta il colpo Bruno Fernandes
Stando a quanto riportato dai media portoghesi, il Bayern Monaco starebbe provando a ingaggiare Bruno Fernandes: centrocampista del Manchester United.
Bayern Monaco, si lavora per Bruno Fernandes
Stando a quanto ripreso dai media portoghesi, in particolare da “O Jogo“, il Bayern Monaco avrebbe contattato Miguel Pinho: agente di Bruno Fernandes. Il contratto che lega il centrocampista portoghese al Manchester United scadrà il 30 Giugno del 2026.
Questa sarà l’ultima estate (in assenza di un rinnovo) in cui i Red Devils potranno provare a monetizzare al massimo da una eventuale cessione del lusitano. I bavaresi hanno aperto in questi giorni i canali negoziali per provare ad assicurarsi le sue prestazioni quest’estate, e anche il Barcellona dovrebbe fare la stessa cosa nei prossimi giorni.
La volontà degli inglesi sarebbe quella di tenere il giocatore, ma senza un rinnovo del contratto (improbabile data la perdita del blasone che ha subito il club negli anni) dovranno inevitabilmente sedersi al tavolo delle trattative per ascoltare eventuali offerte.
Premier League
Ritorno in Inghilterra per Sarri? Il Leicester lo ha contattato: la risposta del tecnico
Maurizio Sarri è attualmente senza panchina dopo le dimissioni rassegnate lo scorso Marzo, quando era l’allenatore della Lazio.
Sarri contattato dal Leicester: la risposta del tecnico
Maurizio Sarri non allenerà il Leicester nella prossima stagione. Gli inglesi hanno di recente contattato il tecnico italiano (libero da oneri contrattuali dopo le dimissioni da allenatore della Lazio rassegnate lo scorso Marzo) per offrirgli la possibilità di tornare ad allenare in Premier League.
Sarri aveva già allenato in Inghilterra una stagione (2018-2019) alla guida del Chelsea. In quell’occasione vinse l’Europa League con i Blues, ma la sua esperienza oltremanica non fu ritenuta soddisfacente dai più e infatti fu esonerato dalla dirigenza londinese a fine stagione.
Dopo un inizio accidentato, la squadra dell’ex-allenatore del Napoli terminò il campionato al terzo posto in classifica e collezionando alcuni piccoli record. Come per esempio l’aver vinto l’Europa League da imbattuto o l’aver concluso la Premier League perdendo solo una partita in casa, ironia della sorte contro il Leicester.
Le foxes (assieme al Manchester United) sono l’unica squadra (fra quelle affrontate almeno due volte) che Sarri non è riuscito a battere né all’andata né al ritorno. Lo scorso Ottobre, prima di affrontare il Celtic nel girone di Champions League, il tecnico italiano affermò che “quella squadra aveva più qualità di quella affrontata quando allenava in Inghilterra“.
Questo perché il Celtic (battuto andata e ritorno dalla Lazio) era (ed è tutt’ora) allenato da Brendan Rodgers, ovvero il tecnico che allenava il Leicester nella gara terminata zero a zero il 12 Maggio del 2019. Rodgers prese il posto dell’esonerato Claude Puel, che aveva vinto a Stanford Bridge (0-1) il 22 Dicembre del 2018.
Leicester, altro no per il post-Maresca: rifiuta anche Potter
Nonostante questa velata (ma neanche troppo) provocazione, il Leicester ha comunque chiamato Sarri per affidargli la panchina della prima squadra. Tuttavia, il tecnico italiano ha rifiutato. L’ex-allenatore della Lazio aspetta “offerte più interessanti” e preferisce rimanere libero per valutare tutte le eventuali possibilità.
Un’esclusiva di Sportitalia riporta, invece, che il tecnico non avrebbe declinato, ma che starebbe soltanto attendendo una proposta da una squadra di Serie A prima di accettare. Qualora questo scenario non dovesse verificarsi, Sarri accetterebbe l’offerta del Leicester. Indiscrezione che non trova conferme oltremanica.
Non c’è da stupirsi, del resto io stesso vi avevo anticipato come per il Leicester sarebbe stato difficile attrarre un tecnico di grande profilo in questa stagione. Una squadra che non sa se e quale mercato potrà fare e sulla quale pende la Spada di Damocle di una penalizzazione monstre è difficilmente attrattiva per un grande allenatore. Lo dimostra anche il secondo rifiuto incassato dalle foxes, ovvero quello di Potter.
Il tecnico britannico era il favorito della dirigenza, ma quest’ultimo preferisce aspettare la fine degli Europei per capire se Southgate lascerà la Nazionale Inglese. Il suo sogno è allenare l’Inghilterra ed è disposto a rimanere disoccupato pur di esaudirlo. Soltanto la chiamata di una grande squadra (“The Mirror” cita il Manchester United come esempio) potrebbe farlo recedere dai suoi intenti, ma non è neppure certo.
Anche l’ex-squadra di Potter (il Brighton) aveva provato a sondare la sua volontà di un ritorno a casa, ma si è sentito dare la stessa risposta. Come detto in precedenza dalla nostra redazione, il favorito per succedere Maresca sulla panchina del Leicester è Carlos Corberán. Tuttavia, prima di definire l’operazione, le foxes faranno tutto il possibile (con tutte le note difficoltà del caso) per assicurarsi un tecnico di “prima fascia”.
Premier League
Everton, la crisi economica continua: ecco tutti i big a rischio!
Il takeover fra il fondo 777 Partners e Farhad Moshiri non è andato a buon fine e questo obbligherà l’Everton a rivenire fondi altrove.
Everton, la crisi continua: sono tutti in vendita
L’Everton ha comunicato perdite per 112 milioni di sterline durante l’ultima semestrale di bilancio, chiusa al 31 Marzo scorso. I Toffees sono una delle squadre di questa Premier League messe peggio a livello economico e potrebbe non bastare una sola cessione eccellente a scongiurare una nuova penalizzazione.
Infatti, dopo la penalità della scorsa stagione (dieci punti, poi ridotti a sei), i verdi della Mersyside si preparano a un’altra estate di grandi sacrifici economici. L’edizione odierna de il “The Sun“, infatti, riporta come l’intera rosa verrebbe considerata in vendita qualora arrivassero offerte ritenute congrue al loro valore.
I principali indiziati a lasciare il club sono ovviamente, Jarrod Branthwaite e Amadou Onana. Sono i due giocatori più talentuosi della rosa e al contempo quelli più giovani, indi per cui il loro sacrificio (sebbene estremamente doloroso) potrebbe risultare salvifico per il disastroso bilancio della società inglese.
Niente takeover: in fumo 500 milioni di sterline
L’Everton aveva provato a far rientrare parzialmente l’emorragia concludendo un takeover da 500 milioni di sterline con il fondo 777 Capital Partners, che ha recentemente rilevato il 94,1% delle quote associative del club. Tuttavia, l’erogazione di capitali non è stata accettata e l’affare è definitivamente naufragato.
Ora gli inglesi dovranno trovare altrove i fondi necessari per chiudere in positivo (o comunque per limitare i danni) la triennale di bilancio del prossimo 30 Giugno. Per questo molti big della rosa potrebbero salutare dopo anni di onorata rappresentanza del club, come per esempio Jordan Pickford e Dominik Calvert-Lewin.
Una situazione che fa emergere ulteriori dubbi sulla stabilità del fondo che ha rilevato l’Everton dalle mani di Farhad Moshiri, storico proprietario del club. Infatti, circa un mese fa la compagnia area australiana Bonza (anch’essa di proprietà del fondo d’investimento) è entrata in amministrazione volontaria in seguito al rischio fallimento.
Una situazione che non ha impedito alla 777 Capital Partners di entrare prepotentemente nelle quote del club, ma che, dopo i 200 milioni di sterline prestati a fondo perduto negli ultimi sette mesi, pone seri dubbi sulla stabilità della “bolla” dei fondi d’investimento che stanno prendendo piede nel mondo del calcio.
-
Notizie5 giorni fa
Milan, tutta la verità su Antonio Conte: l’accordo era totale
-
Notizie6 giorni fa
Milan, tutto fatto per Fonseca ma … Ibrahimovic ha incontrato De Zerbi
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, Theo Hernandez ai saluti: decisione irrevocabile
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, l’addio di Theo Hernandez non sarà solo per motivi economici
-
Notizie4 giorni fa
Milan, il problema non si chiama Fonseca: l’editoriale di Mauro Vigna
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, salta definitivamente Zirkzee?
-
Calciomercato1 giorno fa
Milan, ancora un veto di Cardinale per Zirkzee: i dettagli
-
Calciomercato1 giorno fa
Milan, un tuttofare per Conte: il Napoli bussa in Via Aldo Rossi