Serie A
Torino, Juric: “L’ottavo posto sarebbe un grande risultato. Futuro? Ancora non ho deciso”
L’allenatore del Torino Juric, parla in conferenza stampa prima dell’ultima partita di campionato contro l’Inter, puntando all’ottavo posto in classifica.
Queste le sue parole:
A parte Radonjic e Lazaro ci sono indisponibili?
“Solo loro due, gli altri sono a posto”
Quanta pressione sentite?
“Nessuna. Devono giocare felici e liberi”
Ci dà una valutazione sulla stagione?
“Da come siamo partiti e come eravamo messi, i ragazzi sono stati splendidi e hanno lavorato bene. I vecchi si sono confermati, i giovani sono migliorati: hanno messo impegno e volontà. Il giudizio si dà anche un po’ se domani arriveremo ottavi, sarebbe una cosa inaspettata e splendida”
Su cosa avete lavorato in questa settimana?
“In Italia si è cambiato, tante squadre senza obiettivi fanno punti e inguaiano chi lotta per qualcosa. L’Inter penserà un po’ alla finale, ma a noi non ci deve interessare molto. Dobbiamo giocare come ultimamente”
Ritrovarsi a 90′ dalla fine a questo punto, lei come si sente?
“La mia sensazione è che tutto il nostro gruppo di lavoro può fare meglio, ma abbiamo fatto benissimo. Tutti hanno lavorato bene, ho sensazioni positive per come si è costruito e come siamo cresciuto. Sono soddisfatto. Mi piacerebbe tanto vincere domani e arrivare ottavi, poi vediamo a cosa ci porta. Sarebbe un giusto premio per tutto il lavoro dei ragazzi”
Sarà ancora sulla panchina del Toro?
“Non voglio parlare né di futuro e né di passato. Voglio godermi il momento, se tutto va bene sarà una dei più grandi risultati degli ultimi trent’anni. Voglio viverlo bene, poi si penserà ad altre cose”
Ci sono ancora margini di crescita per il prossimo anno?
“Tanti hanno fatto la miglior stagione da quando giocano a calcio, c’è chi mi ha sorpreso in positivo ed è cresciuto più di quanto pensassi. Possiamo crescere un po’ individualmente, ma anche e soprattutto su idee e maturità. Come singoli in tanti sono al livello molto alto per le loro capacità, come squadra si può crescere”
Come siete più efficaci in trasferta?
“Non ho spiegazioni”
Domani si preannuncia uno stadio pieno: ha riportato la passione che chiedeva?
“No, assolutamente no.”
Non c’è contemporaneità tra le gare: cosa ne pensa?
“Facevamo le tabelle per arrivare ottavi, dopo ogni partita scrivevamo dove eravamo. Nell’ultima partita abbiamo scritto solo Toro, del resto non ci interessa. E’ tutto nelle nostre mani: prima eravamo indietro a qualcosa, ora ci giochiamo quello che volevamo e non dobbiamo pensare alle altre”
Si sono alzate le aspettative: può bastare un mercato per colmare il gap con quelle che arriveranno davanti?
“Siamo consapevoli che otto squadre, incluse la Fiorentina, hanno una struttura nettamente superiore alla nostra. Con un mercato non è che cambi, i giocatori non cambiano tutte queste differenze. Noi dobbiamo concentrarci sul diventare perfetti e alzare l’asticella del lavoro: siamo ad un livello buono, io voglio portarla ancora più su. Ci mancano delle persone che facciano la differenza, dei professionisti di alto livello. Nell’acquisto dei giocatori dobbiamo essere più avanti, così magari riesci ad avvicinarti. Ma economicamente non ci sono le basi, c’è un abisso sugli introiti”
Quanto è stimolante il lavoro per il prossimo anno?
“Questo anno è già stato stimolante, abbiamo alzato il livello del lavoro. Si può ancora alzare il lavoro del mio staff come miglioramenti dei giocatori, poi bisogna alzare il livello d’attenzione per acquistare giocatori. In alcune situazioni siamo stati frettolosi e non in sintonia totale, si può fare meglio”
C’è una base importante?
“In questi due anni, al di là dei risultati ottimi, è stato importante il lavoro: abbiamo fatto un cambio generazionale, sono andati via giocatori con contratti alti e ne sono cresciuti altri. C’è un valore chiaro per la società, in quel senso si è fatto un ottimo lavoro”
Le piacerebbe un’esperienza all’estero?
“Si, ho conosciuto realtà superiori alla nostra. Mi stuzzica molto vedere a che livello sono, anche per imparare”
Chi sono gli intoccabili per il prossimo anno?
“Non ce ne sono…Il caso Belotti ha dimostrato che una società come il Toro non può permettersi queste cose. Ma Buongiorno non dovrebbe mai essere ceduto: rappresenta il Toro. Poi ognuno ha il suo prezzo, ma Buongiorno è davvero il Torino”
Più soddisfatto dell’esperienza al Toro o al Verona?
“A Verona avevamo più potere decisionale anche sulle piccole cose, io e D’Amico abbiamo creato una ricchezza unica. Ma sono belle esperienze entrambi”
E’ stato l’allenatore più aziendalista del Toro facendo crescere il valore dei giocatori: si sta occupando anche della campagna acquisti?
“Si parla in sintonia. Vagnati è sempre in giro, anche adesso è in Argentina: è un direttore sportivo che viaggia e che vede i giocatori, poi si discute delle caratteristiche. Più si va avanti, più capisce quello che voglio io e si sbaglia di meno”
Nei top 5 hanno vinto quelle con più possesso palla: è la direzione in cui sta andando il calcio?
“Non vuol dire…Ci sono varie metodologie. Io voglio rimanere aggressivi e rubare più palloni di adesso, poi trasformare veloce l’azione in offensiva. Ma stiamo facendo bene è dominare le partite con il possesso, abbiamo fatto bene tutte le fasi. La mia idea era dare una solidità difensiva al Toro, per non prendere sempre tre o quattro gol. E poi progredire con altre cose: abbiamo perso un po’ di aggressione per tipologia di giocatori e siamo andati verso il controllo della partita. Io vorrei avere tutte e due”
Ci vediamo a luglio?
“Non lo so…Massima concentrazione a domani, poi vediamo”
Da cosa dipende questo suo ‘vedremo’ sul prossimo anno?
“Sono stato totalmente concentrato sulla squadra. Siamo sull’obiettivo, siamo all’ultima giornata per giocarcela e ho lasciato tutto il resto perché non mi interessava. Ci vedremo tutti insieme e ne parleremo: dico ‘si vede’ perché la concentrazione massima è sul risultato e sulla crescita della squadra”
Come mai è cambiato a livello comunicativo?
“Era il mio tipo di comunicazione: a volte porta cose positive, alla lunga non va bene. Sono più concentrato sulle cose e mi sembra meglio, per risolvere i problemi si va in altro modo. Non c’è mai stata cattiveria, ma anche io mi sento più sereno e più concentrato sulla squadra”
Serie A
Eriksson tornerà all’Olimpico per vedere la Lazio: ecco quando
Sven Goran Eriksson è l’allenatore più vincente nella storia della Lazio e il club lo celebrerà per affiancarlo nella lotta alla sua malattia.
Eriksson sarà presente a Lazio-Sassuolo: i dettagli
Sven Goran Eriksson sarà presente a Lazio-Sassuolo domenica 26 Maggio. Una data storica per la tifoseria laziale, che verrà celebrata (in concomitanza con la fine del campionato) con il ritorno allo Stadio Olimpico dell’allenatore più vincente della storia del club bianco celeste.
Lo svedese, nei suoi quattro anni sotto l’ombra del Colosseo, ha vinto sette trofei. E’ stato il tecnico della Lazio più forte che si sia mai vista nella sua storia ultracentenaria, il tecnico del secondo scudetto nonché il tecnico che ha portato nella bacheca bianco celeste gli unici due trofei europei della storia della Lazio.
La Lazio (soprattutto quella Lazio) è senz’altro la squadra più importante allenata da Eriksson, ma non è l’unica che si è detta disponibile ad accogliere lo svedese. Infatti, Sven sta completando il suo tour personale in giro per gli stadi di tutta Europa. Goteborg, Benfica e Sampdoria sono le altre squadre ad averlo chiamato.
A queste va aggiunto il Liverpool, che non è stato allenato dallo svedese ma che ha voluto onorarlo comunque data la sua comprovata fede Reds. Eriksson combatte da mesi con una malattia terminale, un cancro che lui ha definito “non curabile“, ma sta comunque continuando a lottare e a vivere al meglio la propria vita.
Serie A
Milan, principio di accordo per il rinnovo di Camarda
Milan, incontro con esito positivo per il rinnovo dell’attaccante classe 2008 Francesco Camarda. Si tratterebbe del suo primo contratto da professionista.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il Milan sarebbe vicino all’accordo per il rinnovo del contratto di Camarda: che lo legherebbe ai rossoneri fino al 2027. Molto probabile un approdo, successivo alla firma, nella nuova under 23 del Milan.
Era avvenuto un primo incontro tra il club e il baby talento milanese mesi fa, ma dopo quel momento la situazione (complice l’inserimento di diversi top club europei) si era complicata.
Su tutte il Borussia Dortmund e le due squadre di Manchester, City e United, avevano mostrato interesse nei confronti del classe 2008, ma mai con proposte convincenti per il club ed il giocatore.
Decisiva la volontà di Camarda che da tifoso del Milan pare aver messo in primo piano il cuore e il senso di appartenenza. Il calciatore avrebbe la possibilità di allenarsi in parte con la prima squadra, ma disputerebbe il campionato con l’under 23 allenata dall’ex difensore dei rossoneri Daniele Bonera.
Camarda, colpo in prospettiva per il Milan?
Da non sottovalutare questa trattativa di rinnovo con il 16enne meneghino, che, qualora andasse in porto, potrebbe rappresentare un colpo importante per il futuro del Milan.
Non è escluso che Camarda possa andare in prestito, anche all’estero, ma a oggi l’ipotesi più accreditata è che resti a Milano.
Serie A
Fiorentina, linee classiche per “L’Anima Viola”: la nuova maglia
La Fiorentina presenta la nuova maglia per la prossima stagione: si torna ad una linea classica.
Questo il comunicato con cui la Fiorentina presenta la maglia per la prossima stagione
Il design della maglia Home 24/25 si ispira alle divise più classiche e iconiche della storia del Club, con elementi caratterizzanti come il tradizionale colore viola, il colletto a V e gli inserti fondo manica, unendo così tutta la tecnologia Pro KOMBAT™ all’identità e alla storia della squadra Viola
Firenze, 16 maggio 2024 – Fiorentina e Kappa® presentano oggi la nuova Kappa® Kombat™ Pro 2025, versione Home, con un design classico che vuole rispecchiare il DNA dell’ACF Fiorentina.
Il design della maglia Home 24/25 si ispira alle divise più classiche e iconiche della storia del Club, con elementi caratterizzanti come il tradizionale colore viola, il colletto a V e gli inserti fondo manica, unendo così tutta la tecnologia Pro KOMBAT™ all’identità e alla storia della squadra Viola
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