Esteri
La Liga: Tebas pensa di cambiare, addio al Var?
Indiscrezione che sa di clamoroso, arriva dalla Spagna. Il presidente di lega Javier Tebas starebbe meditando la rinuncia all’utilizzo del Var nella Liga.
Liga: basta Var ecco il perché
Il motivo principale per cui la Liga sembra pronta a rinunciare al Video Assistant Referee, o meglio Var, sarebbe di natura economica.
Javier Tebas, secondo El Larguero sarebbe contrario al pagamento della quota prevista, circa 3 milioni di euro, per l’utilizzo della tecnologia.
Di seguito il Tweet di El Larguero:
📻 ¿Has escuchado ya @ellarguero?
➡️ No habrá tecnología de gol la próxima temporada
➡️ Luis De la Fuente genera dudas
➡️ El Espanyol pide impugnar el partido contra el Atleti
➡️ #ElSanedrín🟡 En #SERPodcasthttps://t.co/HpNsES2mTI pic.twitter.com/ChytY6jo7A
— El Larguero (@ellarguero) May 26, 2023
Esteri
Porto, Conceicao al miele su Taremi: “Grande professionista, gioca come se avesse 10 anni di contratto”
Porto, il tecnico Sergio Conceicao ha elogiato la professionalità di Mehdi Taremi, promesso sposo dell’Inter.
Insieme a Piotr Zielinski, Mehdi Taremi e’ uno dei due colpi a parametro zero messi a segno dall’Inter per la prossima stagione.
L’iraniano sta disputando le ultime partite con la maglia dei lusitani, prima di volare alla corte di Simone Inzaghi.
Il tecnico dei Dragoni, Sergio Conceicao, lo ha elogiato per la professionalità che sta mettendo in campo, nonostante sia ormai ai titoli di cosa la sua esperienza in Portogallo.
Queste alcune delle sue parole, riportate da Tuttomercatoweb.
“E’ un professionista fantastico, gioca come se avesse 10 anni di contratto, e questo e’ ciò che conta per me” – ha detto Conceicao – “Sarebbe stupido non utilizzarlo perché l’anno prossimo andrà in un’altra squadra”.
E ancora. “Ci sono altri giocatori che, oer un motivo o per un altro, se ne vanno e hanno 4 anni di contratto, che a volte non hanno la capacità di dare tutto quello che Taremi ha dato e continua a dare”.
Liga
Il Real Madrid è campione di Spagna per la 36esima volta: tutti i numeri di una stagione da record
Il Real Madrid ringrazia il Girona e vince la Liga per la 36esima volta nella sua storia: record assoluto del campionato spagnolo.
Con la sconfitta del Barcellona sul campo del Girona e la propria contemporanea vittoria (3-0) in casa contro il Cadice, il Real Madrid ieri ha vinto per la 36esima volta la Liga: nessuno ha vinto tante volte il campionato spagnolo come i Blancos.
Ancelotti, ennesimo alloro di una carriera da vincente
Del resto lo ha detto lo stesso Ancelotti. “Non mi era mai capito di disputare una stagione con solo due sconfitte” perché in effetti perdere soltanto due partite su quarantanove è una sorta di record. Ironia della sorte entrambe le volte contro i cugini dell’Atletico Madrid: una in campionato e una in Copa del Rey.
Quella nella coppa nazionale spagnola fa leggermente più male, in quanto toglie al Real la possibilità di vincere tutto ciò che si poteva vincere, ma l’unica sconfitta in campionato non ha impedito alle merengues di alzare la Liga al cielo. Senza considerare che gli spagnoli sono ancora imbattuti in Champions League e che mercoledì prossimo giocheranno il ritorno della semifinale al Bernabeu forti del 2-2 maturato a Monaco di Baviera.
Per Ancelotti, che è già l’allenatore che più volte (4) ha vinto la massima rassegna internazionale per club, si configura all’orizzonte l’ennesima stagione da dominatore assoluto. La vittoria della Liga è infatti il 28esimo trofeo della sua straordinaria carriera. Ancelotti, infatti, è il quinto allenatore più vincente nella storia del calcio. Meglio di lui hanno fatto solo Valery Lobanovsky (35 titoli), Pep Guardiola e Mircea Lucescu (37 titoli) e l’inarrivabile Alex Ferguson che di titoli in carriera ne ha vinti quarantanove.
Non solo, Ancelotti è diventato il secondo allenatore più vincente nella storia del club più vincente di sempre. Questa stagione gli ha permesso di superare Zidane (fermo a undici titoli con il Real Madrid) e di mettere nel mirino Miguel Muñoz che di titoli ne ha vinti quattordici contro i dodici dell’allenatore italiano.
Esteri
Maresca, futuro in dubbio a Leicester: gli scenari
Enzo Maresca potrebbe non essere l’allenatore del Leicester per il ritorno in Premier League. La situazione attorno al tecnico italiano.
Nervi tesi e frustrazione: Beraldo pomo della discordia
Come vi avevo anticipato nelle scorse settimane, nonostante la vittoria del Championship, non è scontato che Enzo Maresca rimarrà l’allenatore del Leicester anche per la prossima stagione. Tante cose hanno lasciato il segno nel primo anno del tecnico italiano nel Leicestershire. Fra queste non solo un rapporto non idilliaco con i tifosi (che comunque sembrano averlo “perdonato”) ma anche con il board thailandese.
Infatti, nella conferenza stampa post-partita della gara con il Preston (che ha conferito alle foxes l’aritmetica del titolo vinto) Maresca si è pubblicamente “sfogato” con i giornalisti locali. Proprio la dirigenza delle volpi è stato il bersaglio principale della sua invettiva. Rea, secondo lui, di non aver usato una comunicazione chiara e trasparente nell’ultimo anno. I primi attriti fra le parti, in tal senso, risalgono allo scorso Gennaio.
Maresca si è lamentato pubblicamente di “essere stato tardivamente avvisato della situazione finanziaria del club” e che (come spesso ha ribadito nel corso della stagione) “di non aver ricevuto rassicurazioni sufficienti sullo stato di salute delle casse societarie“. Rivendicazioni, a mio modesto parere, assolutamente legittime.
Meno di sei mesi fa il Leicester veniva accostato a Lucas Beraldo, talento brasiliano poi passato al PSG, e il suo approdo nell’East Midlands sembrava certo. Bisognava solo capire se a Gennaio o a Giugno, ma sulla fattibilità dell’operazione non c’erano dubbi. Poi la doccia fredda. La Premier League apre un’indagine sulla tenuta finanziaria del Leicester. L’EFL vara un embargo e la società inglese, la cui situazione economica è talmente precaria da non averle permesso neppure di tesserare Sensi, è costretta a fare pubblica ammenda.
Maresca pronto a “considerare ogni opzione“
Sebbene noi tutti (tifosi, giornalisti e addetti ai lavori n.d.r.) fossimo pienamente a conoscenza della non fiorente situazione economica del club, non ci aspettavamo di certo uno scenario tanto apocalittico. Per questo motivo Maresca ha sfruttato il momento di massimo potere contrattuale, con il ritorno in Premier League andato in archivio e la festa promozione all’orizzonte, per chiedere pubblicamente un incontro chiarificatore.
La priorità di Maresca è quella di rimanere a Leicester. Il nativo di Pontecagnano crede nel progetto che ha sposato e soprattutto vuole allenare in Premier League. Tuttavia, il tecnico italiano vuole essere l’allenatore di un club importante e non di uno jojo team: ovvero di un club che fa continuamente spalo fra le categorie.
Per questa ragione il giornalista spagnolo Guillem Balague, tra l’altro amico stretto di Maresca dato che i due si sono conosciuti durante la sua esperienza a Siviglia da calciatore, ha parlato alla BBC del suo futuro. Balague ha affermato che Maresca sarebbe “irritato dal comportamento della società” e che “qualora non dovesse ricevere le garanzie che sta cercando, allora potrebbe seriamente valutare l’ipotesi di lasciare il club“.
Il nome dell’ex-assistente di Guardiola al Manchester City continua a essere insistentemente affiancato alla panchina del Siviglia, che a fine stagione saluterà Quique Sanchez Flores e che è alla ricerca di un profilo a cui affidare il nuovo progetto tecnico. Per ora solo speculazioni. Qualsiasi indiscrezione che viene fatta circolare prima della riunione tecnica fra Maresca e il board dirigenziale è da considerare come una fake news. Tuttavia, qualora le parti non dovessero convergere non sarebbero esclusi ribaltoni.
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