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Scontro Leicester-EFL: il retroscena su Sensi e cosa cambia per Kristiansen

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Botta e risposta pubblico fra il Leicester e la EFL, ente regolatore delle serie minori inglesi: ecco cosa sta succedendo.

Leicester-EFL: che succede?

Il contenzioso fra il Leicester e la EFL (acronimo che sta per English Football League, ovvero l’ente che regola tutte le serie professionistiche inglesi al di sotto della Premier League) nasce dal fatto che il club inglese si è rifiutato di consegnare alla federazione una copia del proprio business plan.

Le foxes si sono difese, affermando che, non essendo un club militante nella massima serie d’oltremanica, essi non sono tenuti a farlo. Il CFRP (un acronimo che sta per Club Financial Reporting Panel, ovvero un pannello indipendente e slegato dalla EFL con il compito di monitorare sullo stato di salute dei bilanci dei club inglesi) ha dato ragione alle foxes, ma questo non ha fermato la EFL che nella giornata di ieri ha rilasciato un duro comunicato.

L’edizione odierna del The Athletic conferma che, nonostante le rassicurazioni del CFRP, per le foxes possa configurarsi una penalizzazione in caso di immediato ritorno in Premier League. Parimenti a quanto accaduto all’Everton, il motivo di un’eventuale penalizzazione andrebbe ricercato nel superamento del tetto massimo di perdite imposto dal PSR.

Leicester

Photo Source: Facebook Monza.

Penalizzazione? Ecco gli scenari

Repetita iuvant: i club di Premier League, da qualche anno a questa parte, sono tenuti a non registrare perdite annue superiori ai 35 milioni di sterline. Il conteggio viene effettuato sulla base dell’ultimo triennio. In questo caso, al Leicester viene contestata una perdita complessiva eccedente di 85 milioni di sterline rispetto al massimale previamente stabilito.

Il Leicester, da canto suo, è convinto di aver agito secondo le regole e di aver rispettato pedissequamente i limiti imposti dal FPF. Nell’ultimo anno e mezzo, le foxes hanno fatto registrare entrate vicine ai 200 milioni di euro solo con la cessione dei calciatori. Liquidità arrivata con sacrifici pesanti, come quelli di Fofana, Barnes, Maddison e Castagne.

Una solerzia in uscita contraddistinta da un mercato in entrata austero e fortemente orientato al bilancio, come dimostra lo zelo con il quale è stato condotto l’affare Sensi. Il Leicester è convinto di poter appianare totalmente ciò che rimane del debito grazie agli ingenti proventi di cui possono godere le squadre neopromosse in Premier League, ma se così non fosse il Leicester sarebbe costretto a operare delle cessioni per rientrare nei ranghi.

Leicester

Leicester, ecco chi può partire

Difficilmente le foxes, che vogliono tornare quanto prima nell’élite del calcio inglese, decideranno di privarsi dei propri giocatori migliori. E’ più probabile che questi fondi vengano accumulati mediante la cessione a titolo definitivo dei giocatori in prestito o piazzando sul mercato quei componenti della rosa che, seppur importanti, sono considerati sostituibili dalla guida tecnica.

E’ il caso di Daka, che potrebbe tornare in orbita Milan questa estate dopo aver trovato una continuità realizzativa invidiabile in questa Championship, o di altri elementi marginali come Souttar e Ward. Per quanto concerne i prestiti, le voci riguardano principalmente Soumare e Kristiansen.

Se la volontà del Siviglia di riscattare il centrocampista francese, in passato accostato anche al Napoli, non è in dubbio, si è parlato a lungo di come il Bologna reputasse eccessiva la richiesta del Leicester per il danese.

Tuttavia, grazie alle recenti prestazioni dell’ex-Copenaghen e a un approdo europeo sempre più probabile, in Italia si sta parlando con sempre più insistenza del suo riscatto a fine stagione. Fra i club italiani e il Leicester non scorre storicamente buon sangue per quanto concerne il mercato, eppure paradossalmente potrebbero essere proprio le squadre militanti in Serie A a permettere alle foxes di evitare la mannaia del FPF.

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Serie A e Coppe Europee: Dove trovare le quote reali

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Tra Serie A e coppe europee, le quote si muovono come un mercato vivo: una notizia su un infortunio, una rotazione annunciata, perfino il meteo può spostare le linee in poche ore.

Se vuoi trovare “quote reali” (cioè prezzi coerenti con ciò che succede davvero in campo), devi ragionare da tifoso attento: contesto prima del tifo, numeri prima dell’istinto.

I limiti del palinsesto “Standard”

Nel palinsesto “standard” dei bookmaker italiani trovi soprattutto mercati molto battuti (1X2, Over/Under, Goal/No Goal). Quelli più “esotici” vengono spesso limitati per ragioni pratiche:

  • Gestione del rischio: i mercati di nicchia si sbilanciano facilmente.
  • Liquidità più bassa: meno volume = quote più fragili e difficili da aggiornare.
  • Vincoli operativi/regolatori: più mercati = più complessità su regole e settlement.
  • Live più controllato: alcuni riducono i mercati live per evitare caos e errori.

Per questo, chi cerca linee più “lavorate” guarda al palinsesto complementare: non per giocare di più, ma per avere strumenti più adatti a trovare value.

Perché l’Asian Handicap conta per chi punta “pro”

L’Asian Handicap (Handicap Asiatico) è spesso preferito al 1X2 perché offre più precisione e controllo: riduce l’effetto del pareggio, gestisce la varianza con linee tipo ±0.25/±0.75 e ti fa scegliere quanta protezione “comprare”. In live può aiutare ancora di più, perché ti obbliga a restare sui numeri e non sul tifo.

Sicurezza: più importante della quota

Se guardi oltre lo standard, la priorità non è la quota più alta ma la solidità: ecco perché molti valutano siti scommesse non AAMS prima di parlare di value. Checklist rapida:

  • Affidabilità pagamenti (tempi, metodi, limiti chiari)
  • Trasparenza su bonus e restrizioni
  • Assistenza reale e raggiungibile
  • Recensioni utenti trustpilot lette per pattern (KYC, prelievi, blocchi)

Morale: ok cercare mercati più “pro”, ma solo su piattaforme davvero affidabili.

Sicurezza Online: Non solo AAMS

Nel calcio si parla sempre di “difesa solida” per vincere i campionati. Online vale lo stesso: la sicurezza non è un optional, è la base. E non riguarda solo “dove” è registrato un sito, ma come gestisce dati, pagamenti e assistenza. AAMS è un riferimento per il mercato italiano, ma fuori da quel perimetro l’unico modo per muoversi bene è usare criteri concreti e verificabili.

Cosa rende un sito “Sicuro”?

Prima di guardare quote, palinsesto o live, fai un check rapido su tre pilastri: storia, proprietà, protezione.

  • History (storia e reputazione)
    • Il brand esiste da anni o è comparso ieri?
    • Ci sono recensioni coerenti su prelievi e gestione account?
  • Ownership (proprietà e trasparenza)
    • È chiaro chi c’è dietro (società, sede, contatti)?
    • Termini e condizioni sono accessibili e comprensibili?
  • Encryption (protezione e sicurezza tecnica)
    • Connessione HTTPS attiva e certificato valido
    • Opzioni di sicurezza come 2FA (autenticazione a due fattori)
    • Procedure chiare per account recovery e verifica identità

Se uno di questi punti è opaco, il rischio aumenta. E nel betting, un rischio “extra” fuori dal campo è sempre una pessima giocata.

La selezione delle piattaforme

La priorità per ogni tifoso deve essere la protezione del conto. Esistono siti scommesse non AAMS sicuri che combinano quote aggressive con standard di sicurezza bancaria, ma vanno scelti con metodo: non per istinto, bensì passando una checklist e cercando segnali di affidabilità (soprattutto su pagamenti, KYC e supporto).

Qui sotto hai una tabella rapida, stile “scheda partita”, per filtrare subito le opzioni.

Safety Checklist Cosa controllare Pass/Fail
Valid License Licenza indicata chiaramente + dettagli verificabili (ente, numero, condizioni)
HTTPS URL in https, certificato valido, nessun warning del browser
2FA Possibilità di attivare autenticazione a due fattori o protezioni extra
Fast Support Chat/email funzionanti, risposte rapide, FAQ chiare su prelievi e verifiche

 

Usala così: se un sito non supera 2–3 voci, non “insistere” sperando che migliori. Nel lungo periodo, la sicurezza è il vero value: ti evita problemi, blocchi e perdite di tempo che, per un tifoso, valgono quanto una domenica buttata.

 

Strategie Live per il Calcio Italiano

Il live sul calcio italiano è dove tanti si fanno male: emozione alta, tempo poco, click facili. Se vuoi usarlo in modo “smart”, devi ragionare come un allenatore: poche mosse, ben scelte, e mai in tilt dopo un episodio.

Un aspetto pratico che molti notano è la velocità di accettazione: su alcune piattaforme estere, l’accettazione della puntata può risultare più rapida (meno “sospeso”, meno ricalcolo quota) rispetto a certi flussi più conservativi. È un vantaggio solo se lo usi con criterio, perché la velocità non sostituisce la lettura della partita.

Quando il live ha senso (e quando no)

Ha senso se:

  • Stai seguendo la gara e riconosci un pattern chiaro (pressione costante, dominio sulle seconde palle).
  • Hai un punto d’ingresso definito (es. dopo 10–15 minuti di conferma del copione).
  • Stai cercando un prezzo migliore rispetto al pre-match, non “la giocata del cuore”.

Evitalo se:

  • Hai appena preso un gol contro e vuoi “recuperare”.
  • Stai puntando perché lo streaming ti sta gasando.
  • Non sai spiegare in una frase perché quella quota è value.

Micro-check prima di cliccare “Conferma”

  • Stake fisso (unità) e stop-loss mentale.
  • Niente multitasking: una partita alla volta.
  • Se la quota cambia 2 volte mentre stai decidendo, spesso è un segnale per non entrare.

Il tuo scouting lampo: rose e assenze

Nel live, le informazioni contano più dello “slancio”. Per un controllo rapido su ruoli, alternative in panchina e profondità, molti tifosi tengono aperte le rose: ti aiutano a capire se una squadra può reggere 30 minuti di pressione o se sta per finire la benzina (o i cambi).

Conclusion

Il calcio si ama di pancia, ma si scommette di testa. Se vuoi cercare value senza farti male, punta su tre cose: mercati che capisci (anche l’Asian Handicap, se lo sai leggere), stake coerente e controllo emotivo nel live. E soprattutto scegli partner sicuri: trasparenza su pagamenti, supporto rapido, regole leggibili e licenza verificabile. Quote aggressive senza sicurezza non sono value: sono solo stress.

FAQ

Q: Posso scommettere sull’Asian Handicap dall’Italia?

Sì, se il bookmaker lo offre nel palinsesto. Prima di depositare, verifica che l’Asian Handicap sia disponibile per le competizioni che ti interessano e che le regole (rimborsi/mezze vincite) siano chiare.

Q: Cosa fare se un sito estero non paga?

Raccogli prove (screenshot, storico, ticket), contatta l’assistenza via scritto e, se non risolvono, apri una disputa tramite l’ente che ha rilasciato la licenza (licensing body). Se la licenza non è verificabile, è un segnale di rischio alto.

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Fiorentina, il rigore della discordia: parla Gudmundsson

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Fiorentina

La Fiorentina è in una crisi sempre più nera, che si esprime anche attraverso i rifiuti da parte dei giocatori a calciare i rigori. Almeno secondo Vanoli.

Fiorentina-Sassuolo, cosa è successo?

Nella partita tra Fiorentina e Sassuolo, persa dai Viola, c’è stato un calcio di rigore trasformato da Rolando Mandragora. Ma subito era nata una discussione tra Mandragora e Moise Kean su chi dovesse tirarlo.

Dopo la partita, l’allenatore viola Paolo Vanoli in conferenza ha dichiarato che il rigorista ufficiale era Gudmundsson, ma che secondo lui l’islandese “non ha voluto calciare”.

Fiorentina, la risposta di Gudmundsson

Gudmundsson ha smentito categoricamente la versione di Vanoli. In un commento sotto un post social ha detto che “non ha mai rifiutato un rigore” e che “non litigherebbe mai con un compagno davanti a uno stadio pieno”.

In pratica: un altro giocatore, secondo lui, ha preso spontaneamente la palla per calciare, e lui non ha opposto resistenza, per evitare tensioni davanti ai tifosi.

Una Viola in crisi profonda

La sconfitta contro il Sassuolo peggiora una situazione già drammatica: la Fiorentina ricopre l’ultimo posto in classifica.

Per Vanoli, il problema è soprattutto mentale: nella sua conferenza ha denunciato una mancanza di spirito di squadra, troppi alibi, poca “forza da uomini”.

Cosa significa per la squadra?

Il dissidio pubblico tra allenatore e giocatore, anche se mediato via social, svela molte delle tensioni e della sfiducia che aleggiano nello spogliatoio. Se da un lato Vanoli tenta di rimettere ordine e responsabilizzare la squadra, dall’altro Gudmundsson cerca di difendere la sua immagine e il rapporto con i compagni.

In ogni caso, l’episodio del rigore evidenzia come la crisi della Fiorentina non sia solo tecnica, ma anche (forse soprattutto) psicologica e relazionale.

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Cagliari-Roma, le ultimissime dall’Unipol Domus: Borrelli e Ferguson guidano gli attacchi di Pisacane e Gasperini

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Alle ore 15:00 andrà in scena la sfida pomeridiana tra Cagliari e Roma all’Unipol Domus. Un incrocio tra ambizioni salvezza e vertice della classifica.

CagliariRoma sarà il match del pomeriggio di questa domenica di serie A, che sta vivendo un turno suddiviso su tre giorni e che si concluderà domani.

I padroni di casa hanno raccolto finora 11 punti, e per ora sono fuori dalla zona retrocessione, e ambiscono a tenere a distanza le inseguitrici.

Dal lato capitolino, invece, attualmente la classifica dice quarto posto con 27 punti, frutto di nove vittorie e quattro sconfitte.

Ultime Cagliari

Dopo la parentesi Coppa Italia, Pisacane torna a puntare sui titolarissimi.

Perciò Caprile difenderà i pali, con Zappa, Deiola e Luperto in difesa.

A centrocampo agiranno Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho e Obert, mentre in attacco Esposito affiancherà Borrelli.

Ultime Roma

Gasperini non può concedere cali di tensione ai suoi, soprattutto alla luce del risultato di ieri dell’Inter, che è scattato a +3 sui giallorossi, in attesa degli impegni di Napoli e Milan.

La settimana che va ad iniziare sarà caratterizzata dall’impegno in Europa League contro il Celtic, ma all’Unipol Domus sarà schierata la formazione migliore, senza calcoli.

L’unico dubbio riguarda l’attacco, con Ferguson che dovrebbe partire dal 1′, ma occhio a Dybala e Baldanzi, nel caso si dovesse puntare sull’attacco leggero.

Probabili formazioni

Cagliari (3-5-2): Caprile; Zappa, Deiola, Luperto; Palestra, Adopo, Liteta, Folorunsho, Obert; S.Esposito, Borrelli. Allenatore: Fabio Pisacane

Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Hermoso; Celik, Cristante, Kone, Tsimikas; Soule, Pellegrini; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini

La squadra arbitrale

Arbitro: Zufferli

Assistenti: Tegoni – Fontemurato

Quarto ufficiale: Di Marco

Var: Guida

AVar: Pezzuto

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