Conference League
Aston Villa-Olympiakos, le formazioni ufficiali
Aston Villa-Olympiakos è la prima delle due semifinali d’andata della Conference League, chi passa sfiderà la vincente di Fiorentina-Club Brugge.
Il Lille di Fonseca rappresentava l’ostacolo più grande dell’intera competizione. Superata (non senza patemi) quella che è stata (giustamente) definita da tutti come “una finale anticipata“, la strada verso Atene è spalancata dinanzi ai ragazzi di Emery.
La Premier League è andata in archivio per l’Aston Villa, dato che il Tottenham (al netto delle due partite in meno, che comunque al massimo li porterebbero a un punto dai villans) ha realisticamente poche chance di insediare il loro quarto posto.
L’Europa rimane quindi l’unico obiettivo della formazione inglese, con l’unico spauracchio che potrebbe essere rappresentato da una qualificazione in Champions League non ancora aritmetica in campionato. Al netto di ciò, l‘Olympiakos (seppur meritevole di rispetto) non sembra sufficiente attrezzato per minarne le certezze.
La formazione greca è ben allenata da un uomo che le competizioni europee (avendone vinta una appena l’anno scorso, ovvero José Luis Mendilibar) le conosce bene, ma che al contempo sta vedendo la sua aura smussarsi progressivamente dopo l’esonero maturato lo scorso Ottobre a Siviglia.
Al netto degli infortuni, che potrebbero privare i greci di due giocatori importanti come Iborra e (soprattutto) l’ex-Fiorentina e Inter Jovetic, quella del Pireo è una formazione che annovera fra le proprie fila giocatori di esperienza e spessore internazionale.
Se sarà sufficiente lo scopriremo nel giro di una settimana. In caso contrario, com’è probabile, né il Brugge né la Fiorentina sembrano essere avversari credibili. Salvo clamorose sorprese, che nel calcio sono sempre all’ordine del giorno e quindi non bisogna mai dare nulla per scontato, l’incoronazione dell’Aston Villa è una formalità che verrà espletata fra meno di un mese: quando il Villa tornerà a vincere un trofeo europeo dopo oltre 40 anni.
Aston Villa-Olympiakos, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici
ASTON VILLA (4-2-3-1): Olsen; Cash, Konsa, Lenglet, Digne; McGinn, Douglas Luiz; Bailey, Diaby, Rogers; Watkins. Allenatore: Emery.
OLYMPIAKOS (4-3-3): Tzolakis; Rodinei, Retsos, Carmo, Ortega; Hezze, Iborra, Chiquinho; Podence, El Kaabi, Fortounis. Allenatore: Mendilibar.

Conference League
Dzeko: “Giochiamo male, ma abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi”
Edin Dzeko non le manda a dire: dopo la brutta sconfitta contro l’AEK Atene in Conference, l’attaccante bosniaco ha chiesto ai tifosi di sostenere la squadra.
Dzeko: un appello accorato ai tifosi
Nelle ultime ore, Edin Dzeko, attaccante della Fiorentina, ha rilasciato dichiarazioni forti che non sono passate inosservate. In un momento di difficoltà per la squadra viola, il bomber bosniaco ha scelto di parlare chiaro. “Facciamo cag**e, ma i tifosi ci aiutino”, ha affermato Dzeko, sottolineando l’importanza di un maggiore supporto dal pubblico, anche quando la squadra commette errori evidenti. L’attaccante ha messo in luce le difficoltà nel creare gioco, evidenziando la paura che sembra essere penetrata tra i giocatori.
La situazione della Fiorentina
Il commento di Dzeko arriva in un periodo in cui la Fiorentina fatica a trovare continuità di risultati e prestazioni convincenti. Il richiamo dell’attaccante è chiaro: è necessario un cambio di mentalità e un supporto più caloroso da parte dei tifosi per superare questo momento critico. Per molti, le parole di Dzeko rappresentano uno stimolo a riflettere sulla situazione interna della squadra e sulla necessità di interrogarsi per trovare soluzioni efficaci.
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Fonte: l’account X di Schira
Edin #Dzeko la tocca piano: “Facciamo cag**e, ma i tifosi ci aiutino: serve maggior sostegno durante la gara pure quando si fanno errori facili. Non riusciamo a fare 2-3 passaggi di fila e non giochiamo bene. C’è paura nei ragazzi, è ora di farsi delle domande”. #Fiorentina
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 27, 2025
Conference League
Fiorentina, Vanoli: “La preoccupazione rimane, serve lavorare sulla mentalità”
La Fiorentina si trova in una fase critica, con l’allenatore Vanoli che esprime preoccupazioni per il futuro mentale della squadra.
La Preoccupazione di Vanoli per la Fiorentina
L’allenatore della Fiorentina, Paolo Vanoli, ha espresso la sua crescente preoccupazione per lo stato mentale della squadra. Nel post-partita di ieri, Vanoli ha dichiarato: “Ero preoccupato prima, lo sono adesso e lo sarò anche in futuro. Dobbiamo lavorare sulla testa”.
Vanoli ha anche sottolineato che il lavoro da fare non è solo tecnico, ma riguarda soprattutto l’approccio mentale dei giocatori. Questo tipo di approccio è essenziale per migliorare le prestazioni in campo e affrontare le sfide future con una mentalità vincente.
La situazione attuale della Fiorentina richiede un intervento immediato per evitare una stagione deludente possa trasformarsi in un fallimento totale. Vanoli e il suo staff stanno analizzando strategie per migliorare l’approccio mentale della squadra, sperando di portare risultati positivi nelle prossime partite. Il supporto psicologico potrebbe diventare un elemento chiave per il successo a lungo termine del club.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@acffiorentina, Vanoli: “Ero preoccupato prima, lo sono adesso e lo sarò anche in futuro. Dobbiamo lavorare sulla testa”https://t.co/EJYL1JZCKy
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) November 27, 2025
Conference League
Fiorentina sempre più giù, Dzeko ammette: “Facciamo cagare, ma i tifosi devono capire una cosa…”
La Fiorentina perde anche una delle poche certezze di questo inizio stagione: anche il cammino europeo si fa in salita e la squadra non gira neanche in Conference.
Seconda sconfitta consecutiva in Conference League e quella che sembrava la confort zone dei viola diventa una sorta di terreno pieno sabbie mobili per la squadra guidata da Vanoli.
Contro un AEK Atene ben messo in campo da Nikolic ma composto da onesti mestieranti e nulla più, la Fiorentina ha mostrato ancora una volta i propri limiti: poco coraggio, poca lucidità, poca tenuta fisica, poca tecnica e per l’ennesima volta poca attenzione difensiva.
I piccoli passi in avanti visti contro la Juventus sono di fatto evaporati nella notte fredda europea.
Uno dei giocatori più deludenti della serata, ma anche di questi primi mesi di stagione, è Edin Dzeko. L’esperto campione, probabilmente anche a causa dello scarso impiego, sembra aver perso definitivamente il passo atletico rispetto agli avversari.
Di sicuro Dzeko, seppur arrivato solo in estate, è uno dei leader di questo impaurito spogliatoio viola.
Nel dopo gara a Sky l’attaccante bosniaco è stato chiaro, tagliente, rivolgendosi a se stesso, ai compagni, ma anche ai tifosi, che starebbero creando un clima pesante per i giocatori: “Vogliamo dire una cosa? Facciamo cagare, ok. Perdiamo le partite, ok. Ma non è possibile che in casa io ho tifosi che mi fischiano contro. Io dico ai tifosi che alla fine potete anche fischiare, ma durante la partita ci vuole un po’ più sostegno perché è difficile che usciamo da questa situazione da soli. Bisogna uscirne tutti insieme e ci vuole più sostegno. Durante le partite non è possibile essere trattati così.
Non riusciamo a fare due o tre passaggi di fila e per una squadra come la nostra non è normale. Poi ripeto: ci siamo preparati bene, sapendo che loro hanno giocatori esperti. Sembrava che oggi noi portavamo troppo la palla e non c’erano le giocate. È difficile da dire, ognuno di noi si deve fare delle domande perché così non basta. Da tutti noi, io sono il primo”.
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