Serie A
Moratti sul problema del calcio italiano: “Ecco cosa manca”
Ospite a Radio Anch’io Sport, Massimo Moratti ha commentato la partita Juventus-Inter. Parlando di quello che, in generale, manca al calcio italiano.
L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti stamattina è stato ospite stamane della trasmissione radiofonica Radio Anch’io Lo Sport.
Ha iniziato parlando del Derby d’Italia di ieri Juventus-Inter: “Non è stata una brutta partita. Ho visto due squadre prudenti. Non ha avuto le caratteristiche da Juve-Inter e forse meno male.
Dopo il trionfo in Davis tutto è sembrato più modesto. Il pari è un buon risultato. Due bei gol con difese non eccezionali, ma questo ad essere pignoli.
Il punto di forza dell’Inter è l’aver avuto un anno positivo, essere arrivati in finale di Champions. Gioca con fiducia, sicurezza, ha giocatori rodati. Mi sembra più forte: la Juve sta crescendo e l’Inter è già cresciuta.
Più partite si fanno e più serve alla tv, a far sì che si possa essere conosciuti, che lo sponsor abbia un ritorno. E’ una mentalità entrata nella normalità”.
A inficiare il gioco, secondo Moratti, ci si mette il vil denaro: “Si cerca sempre di avere più soldi e ci rimette un po’ il calcio. Vedere una partita al giorno toglie un po’ il piacere dell’attesa”.
Su Lautaro Martinez: “Lautaro ha caratteristiche tutte sue. Pensavo ad Angelillo ma era un altro tipo di giocatore. Ha uno suo stile ed è bello vederlo giocare. Il gol di ieri è un gol pulitissimo al di là di Gatti“.
L’Inter in Champions e il calcio italiano secondo Moratti
Sul percorso dell’Inter in Champions, Moratti ha detto: “Ringraziamo i giocatori per aver superato il turno. Il Benfica non sembra fortissimo e quindi bisogna cercare di vincere.
Anche se quando hai già in mano il risultato forse ti dedichi più mentalmente al campionato, anche perché a Napoli è importante”.
Sul calcio italiano, l’ex presidente nerazzurro ne riconosce la forza trainante e il buon livello: “Devo dire che la gente va allo stadio molto più di prima, forse anche per una comunicazione migliore ma c’è tantissimo pubblico.
Forse anche la pandemia ha contribuito, dopo aver portato un disastro per tutti, c’è stato un effetto espansione. In questo momento mi sembra un calcio italiano ad un buon livello.
Forse non ci sono giocatori di spaventosa qualità italiani, ma possono venire da un momento all’altro. Personalmente ho visto qualche giocatore fantastico, ma ancora giovane, sui 16-17-18 anni. Perché poi è il campione che trascina il pubblico, nel calcio è necessario”.
Ed è proprio dei campioni che il calcio ha disperatamente bisogno. Ma basta aspettare: presto saranno giunti a maturazione.
Serie A
Serie A, Maifredi “giustifica” la reazione di Allegri
Serie A, Luigi Maifredi, ex tecnico che nella sua carriera ha allenato un top club italiano come la Juventus nella stagione 1990-1991.
Oltre ai bianconeri, Maifredi ha allenato club come Bologna, Genoa, Pescara e ha chiuso la sua carriera da allenatore al Brescia nella stagione 2013-2014.
Serie A, Maifredi “giustifica” la reazione di Allegri
L’ex tecnico bianconero ha parlato ai microfoni di Palla al centro su Rai Radio 1 sport, ha commentato la reazione di Massimiliano Allegri nella finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, ecco le sue parole:
” Da allenatore razionale, non rifarebbe quella scenata nella serata della finale di Coppa Italia. Comunque fa parte delle cose umane, perché per lui non è stato facile vivere tre anni in cui è stato dipinto come l’ultimo degli allenatori.
Gli ha fatto crescere una rabbia che ha manifestato nella maniera più sbagliata, non doveva mai scadere in una reazione del genere. Ma gli diamo le attenuanti.”
Serie A
Cagliari, Ranieri: “E’ il momento giusto di lasciare”
Il tecnico del Cagliari, dopo l’importante salvezza ottenuta, ha annunciato il suo addio al Cagliari e al calcio. Ranieri lascia il calcio dopo 36 anni di panchina e la storica Premier League vinta con il Leicester.
Cagliari, le parole di Ranieri
“Il mio viaggio è iniziato nel 1988, abbiamo fatto tre anni stupendi con due promozioni e una salvezza. Poi sono andato via e sono diventato grande. Adesso mi sembra giusto lasciare, dopo una promozione, magari inaspettata quando sono arrivato a gennaio, e una salvezza arrivata domenica. Avevo detto all’ultimo secondo dell’ultima partita, perché avevo in mente il gol di Pavoletti a Bari l’anno scorso al 94′. Ho deciso di lasciare adesso ed è la cosa giusta. Avevo messo i tre anni sul contratto ma è giusto lasciare adesso. Lo faccio a malincuore, perché è stata una decisione dura e sofferta, ma credo che sia giusto.
Preferisco andare via così e non l’anno prossimo quando magari le cose non staranno andando bene. Sapete quanto io avessi paura di tornare a Cagliari, per non macchiare i primi tre anni che mi avevano riempito il cuore. Le cose non stavano andando bene e non volevo venire, in parecchi insistevano ma poi lessi le parole di Gigi Riva che disse che Claudio era uno di noi. Quindi ho scelto di rischiare.
Adesso però è giunto il momento di lasciarci. Mi auguro di essere ricordato una persona positiva che ha chiesto aiuto ai cagliaritani. Senza di loro non ce l’avremmo fatta. Il pubblico è stato l’uomo in più nei momenti difficili, i tifosi hanno sempre creduto nelle mie parole e non ci ha mai abbandonato, soffiandoci dietro e non mugugnando mai. Sarò sempre grato al pubblico, che mi ha fatto vivere un anno e mezzo splendido.
Sono orgoglioso di loro e spero di essere stato un degno rappresentante di Cagliari e della Sardegna intera. Grazie, giovedì ci sarà l’ultima partita e vi abbraccerò calorosamente”.
Serie A
Da Napoli: accordo Manna – Italiano
Secondo Il Mattino, Italiano è in cima alla lista del Napoli insieme a Gasperini: spetta a De Laurentiis decidere il futuro tecnico della panchina azzurra.
Fiorentina, quale futuro per Italiano?
Vincenzo Italiano lascerà la squadra viola a fine stagione dopo tre stagioni e altrettante finali raggiunte, di cui due europee. Tre stagioni in cui ha offerto un bel gioco e in cui ha portato la squadra gigliata nuovamente a competere in Europa.
Secondo quanto riportato da Il Mattino, il tecnico di Karlsruhe sarebbe in pole position per la panchina del Napoli in vista della prossima stagione.
L’edizione odierna del quotidiano campano scrive:
“La fumata bianca di Italiano, la carta bianca al progetto Napoli, potrebbe ora fare la differenza nella scelta di De Laurentiis.
Il tecnico viola sembra davvero quello in pole, avanti rispetto a Gasperini: ma il cerchio si stringe, anche se neppure De Laurentiis ha ancora la certezza di chi sarà il nuovo tecnico.
Italiano si è da tempo detto pronto all’avventura Napoli già da qualche settimana, non ha riserve da sciogliere e ha già un’intesa con il ds in pectore Giovanni Manna. Il suo manager napoletano, Diego Nappi, è pronto all’incontro che può definire ogni cosa. A suo vantaggio la giovane età e il fatto che questo è almeno il terzo tentativo di ingaggiarlo”,
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