Serie A
Italiano: “Prima il Sassuolo, alla Juve penseremo poi” | Le parole su Cabral e Ikoné
Vincenzo Italiano si è presentato in conferenza stampa prima della sfida contro il Sassuolo in programma domani sera alle 20.45.
Italiano ha presentato la gara contro la squadra di Dionisi, mettendo bene in luce le difficoltà della gara e che non deve esser messa in secondo piano rispetto alla sfida di mercoledì prossimo contro la Juventus di Coppa Italia: “Non possiamo non permetterci di non avere la massima concentrazione per domani, affrontiamo una squadra fortissima e di talento. Propongono calcio vero, con grandi qualità. Se non la affronti nella maniera giusta ti batte. La concentrazione è totale verso il Sassuolo, alla Juve penseremo dopo.
La partita dell’andata è stata bellissima, siamo stati capaci di rimontare e reagire. Penso possa venire fuori un’altra gran bella partita, arrivano da una vittoria importante che gli dà fiducia, noi anche. Fiducia ed entusiasmo, sappiamo che se si esaltano ti mettono in difficoltà, con l’attenzione giusta puoi limitarli”.
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Italiano su Cabral e Ikoné
Il tecnico spiega anche la situazione relativa ai due nuovi arrivati Cabral e Ikoné, che stanno trovando meno spazio di quanto prevedibile: “Abbiamo avuto necessità di inserire velocemente il terminale offensivo: Piatek è arrivato 15-20 giorni prima di Cabral, in grandissimo vantaggio perché conosceva tutto della categoria, dalla lingua agli avversari fino a intensità e pericolosità.
Arriverà il momento, per tutti: Cabral è forte e giovane, quando avrà terminato il suo ambienteamento farà vedere il suo valore. Ikoné arriva in un reparto dove i compagni stanno facendo bene e sono avanti di 7 mesi sul lavoro, ma per come giochiamo è funzionale. Calma, nessuna fretta specie se non c’è bisogno. Ha giocato, fatto qualche assist e sono convinto che, essendo intelligenti e forti, sanno dove sono arrivati”.
Serie A
Roma, De Rossi: “Coppa o campionato? Non molliamo nulla. Dybala? Finché…”
Le parole dell’allenatore giallorosso alla vigilia dello scontro diretto per la corsa Champions tra Roma e Juventus di domenica sera allo Stadio Olimpico.
Dopo l’amarezza per la sconfitta nella gara d’andata delle semifinali di Europa League contro il Bayer Leverkusen la Roma deve riconcentrarsi sul campionato. Domenica sera allo Stadio Olimpico arriva la Juventus, per una sfida che dirà molto sulla stagione di entrambe le compagini. Ecco le parole di Daniele De Rossi alla vigilia del posticipo della 35esima giornata di Serie A.
Come sta la fisicamente la squadra? “Oggi dovremo analizzare la condizione fisica e qualche problemino. Giocando giovedì e domenica diventa tosta preparare una sfida tatticamente e fisicamente. Ma questa è una squadra abituata, dobbiamo essere pronti a fare altre grandi partite: è il brutto e il bello di arrivare in Europa. Oggi valuteremo questo. Il giorno dopo senti sempre qualche dolorino, ma non credo ci siano infortuni veri e propri.”
Come si affronta la Juventus di Allegri? “Per Allegri nutro grande simpatia: mio padre giocava con lui e me lo ha raccontato. Non esiste un discorso tra giochisti e risultatisti: vincere una partita è difficile. Non potrei non avere rispetto per allenatori come lui, Ancellotti o Mourinho. La Juventus non ha avuto un buon periodo di risultati, ma vorranno chiudere il discorso per la Champions. Noi abbiamo bisogno del supporto del nostro pubblico per queste ultime partite, ed arriveremo fino in fondo spalla a spalla con loro.”
Le condizioni di Dybala? “Sono abituato a nascondermi, ma oggi veramente non saprei cosa rispondere: vedrò i ragazzi tra qualche ora e parlerò con loro. Oggi faremo un allenamento non eccessivamente pesante, e domani sistemeremo le ultime cose prima della gara. Dybala è un ex, ma sta benissimo. Ha avuto prestazioni importanti dal punto di vista fisico che mi hanno impressionato in queste ultime gare, e tecnicamente sappiamo tutti cosa è in grado di fare.”
La gestione dei calciatori obbliga a scegliere tra campionato e coppa? “Sarà un impresa difficile. E’ una squadra che non perde da 47 partite, ma ci proveremo. Vedendo la partita d’andata se qualche episodio fosse stato a nostro favore, la partita sarebbe andata in un altro modo. Nel calcio non si può mai dire. Per noi e per i tifosi è un sogno, ma dobbiamo gestire le forze. Non possono giocare gli stessi 11 di giovedì, ma non molliamo nessuno dei due obiettivi.”
Quali ricordi ha della Juventus da giocatore? “Non mi aspettavo questa domanda, ma ne ho giocate tante. Ricordo un gol di Zebina al Delle Alpi negli ultimi minuti, e anche una vittoria in Coppa Italia sotto la neve. Negativamente mi ricordo la sconfitta all’Olimpico che costò il posto a Spalletti, anche se in quell’occasione feci gol. Sarà bello sfidare la Juventus all’Olimpico con i nostri tifosi, perchè la posta in palio è altissima.”
Si è detto che Xabi Alonso abbia dato una lezione di calcio. Come la vede lei? “Ho letto che io avevo dato una lezione di calcio a Pioli nella gara d’andata con il Milan, ma è stata una gara equilibratissima. Ho letto che avevo ammazzato tatticamente De Zerbi, anche se dopo la gara avevo detto che non c’era tutta questa differenza. Questo lavoro non mi cambierà perché non mi tesso le lodi da solo. Io non sono uno scienziato: la verità è che il risultato di una gara spesso sposta i giudizi o da l’assist ad un giornalista per dire quello che vuole. Il Bayer è più forte, ma nella prima mezz’ora ho visto meglio la mia squadra. Dobbiamo lavorare, ma io sono orgoglioso di tutti, anche di chi ha sbagliato.”
Ci sono alternative per valutare l’ipotesi di un turnover in attacco? “Abbiamo la possibilità di cambiare, anche se non abbiamo dei giocatori devastanti nell’uno contro uno. Dybala finché sta in piedi gioca. Può creare un gol in un centimetro quadrato. Non voglio dire che le riserve non siano all’altezza, ma ci sono giocatori talmente forti che voglio insistere in questa direzione. Vedremo dopo se le mie scelte saranno giuste oppure no.”
Il Bayer Leverkusen può essere un modello per voi? “Assolutamente sì, quella parola è la stessa che ho usato io. Anche se negli anni precedenti non aveva vinto niente ha sempre continuato a lavorare verso una direzione precisa. Quando parlo di modello parlo anche di caratteristiche tecniche e fisiche, che possono essere cose che chiederò a giugno. Porto sempre Joao Costa della primavera della Roma con me perché mi piace la sua sfrontatezza: punta tutti e calcia. I miei mi hanno portato qui, facendo cose clamorose che non dimentico. Non solo io, ma tutti gli allenatori che vanno a programmare una stagione chiedono determinate qualità sul campo.”
Serie A
Il Bologna pareggia, Roma e Atalanta possono accorciare
Il pareggio 0-0 tra Torino e Bologna all’Olimpico Grande Torino segna un altro capitolo importante per entrambe le squadre.
Per il Bologna, è il quarto pareggio nelle ultime cinque partite, mentre per il Torino è il terzo pareggio negli stessi incontri.
In queste ultime cinque partite tra Torino e Bologna, solo una vittoria è stata registrata, quella del Bologna in casa della Roma, una vittoria che potrebbe dimostrarsi cruciale per il loro percorso in Champions.
La partita ha visto alcune occasioni da entrambe le parti, con Sanabria che ha colpito la traversa, Zirkzee che ha mandato il pallone fuori e Ilic che è stato fermato da una parata di Skorupski.
Tuttavia, nessuna delle squadre è riuscita a trovare la via del gol.
Questo risultato delude le speranze del Torino di avvicinarsi alla zona Europa, con la Fiorentina e il Napoli che si trovano sopra di tre punti, ma con una o due partite in meno.
Per il Bologna, invece, il distacco sulla Roma è di cinque punti, con un margine di vantaggio più ampio sull’Atalanta, ma anche qui con partite in più da disputare.
Il Bologna è desideroso di assicurarsi un posto nelle coppe europee per la prossima stagione e deve continuare a raccogliere punti per difendere la possibilità di qualificarsi in Champions League dalle squadre inseguitrici come Roma e Atalanta.
D’altra parte, il Torino al momento non è in lizza per nulla, ma l’ottavo posto in classifica potrebbe essere importante e dista solo quattro punti, con la Fiorentina che ha una partita in meno da giocare. Pertanto, la sfida tra granata e rossoblù poteva assumere un significato notevole in questa fase del campionato.
Serie A
Torino, la delusione di Juric: “Ho sbagliato a fidarmi di alcuni giocatori. Il Toro deve andare in Europa”
Il Torino ferma il lanciatissimo Bologna sullo 0-0 nell’anticipo del venerdì del 35esimo turno di Serie A.
I granata hanno offerto un’ottima prestazione contro la squadra di Motta, andando più volte vicini al gol della vittoria, ma è arrivato l’ennesimo 0-0, il nono di una stagione che poteva avere un altro epilogo.
Lo spiega Juric nel dopo gara a Sky Sport: “Io sono molto critico in certe situazioni, abbiamo sbagliato a inizio anno a dare fiducia a certi giocatori che non ci hanno dato niente. Abbiamo puntato su giocatori su cui non dovevamo puntare. I ragazzi sono stati splendidi dopo qualche mese. A Torino è così: la gente vuole andare in Europa, ma noi stiamo facendo cose fantastiche. In alcune partite ci sono mancati i gol di esterni, difensori, centrocampisti.
Anche per la gara contro il Bologna devo fare i complimenti ai ragazzi, penso che l’unica partita che abbiamo sbagliato negli ultimi sei mesi è contro il Frosinone. Abbiamo creato molto di più, non abbiamo concesso nemmeno un tiro in porta, penso che meritassimo la vittoria, abbiamo avuto occasioni nitide. I ragazzi, pur giocando fuori ruolo, sono stati fantastici. Lo spirito è molto importante, sono molto soddisfatto”.
Su quello che deve essere il ruolo in Serie A del Torino: “A prescindere dall’allenatore il Torino deve puntare all’Europa. Passi dal diciassettesimo posto al decimo e ti rendi conto che non è abbastanza. Bisogna essere più esigenti per tutti quanti, se vogliamo portare felicità dobbiamo alzare l’asticella. Per me questo è un grandissimo risultato”.
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