Serie A
Hellas Verona, Baroni: “Dobbiamo portare in fondo questo campionato”
Il tecnico dell‘Hellas Verona Marco Baroni dalla sala stampa dello stadio “Bentegodi” ha commentato la vittoria conquistata sulla Fiorentina di Vincenzo Italiano, 2-1.
Di seguito le sue parole:
Tanta tensione, poi sei uscito subito, volevi gustarti la vittoria da solo?
“Pensavo giusto che il saluto della squadra ai nostri tifosi fosse loro, il nostro pubblico oggi ci ha sostenuto, c’era una bella energia. Dobbiamo portare in fondo questo campionato tutti insieme, la squadra c’è, è presente, è viva”.
Noslin in condizione straordinaria?
“Sono ragazzi che non hanno retaggi mentali o di ruolo, a seconda delle partite posso utilizzarlo esterno o centrale, è un ragazzo che si spende ma come tutta la squadra, è stata un’annata difficile, il nostro pubblico è stato sempre presente, a noi serve questo, arrivare fino in fondo con loro. Vedo che i ragazzi guardano le altre partite ma io cerco di farli pensare solo a noi perchè nulla ci è dovuto”.
E’ la vittoria più pesante dell’anno?
“E’ importante perchè ottenuta contro una squadra che forte che se lascia giocare ti rende la vita difficile. Siamo andati a prenderli alti con grande spirito di sacrificio perchè non era facile ma la squadra si è spesa bene convinta della squadra che doveva fare”.
Oggi una grande prova di Serdar?
“E’ sempre stato un giocatore con qualità, ha fatto 160 partite in Bundesliga, giocando prevalentemente come mezzala, io l’ho dovuto spostare al centro, ho cercato di scuoterlo e lui mi sta ripagando con prestazioni pazzesche, un mediano che lotta, esulta sui palloni riconquistati, sono cose che danno soddisfazione allo staff”.
La squadra ha dimostrato spirito di sacrificio?
“Ieri sera dopo aver guardato la partita sono andato in camera e ho visto la Maratona femminile delle Olimpiadi del 1984 e c’è una ragazza, Gabriela Andersen che arriva nello stadio sfinita, distrutta e disidratata, questo è il senso di quello che dobbiamo fare”.
Serie A
Milan-Salernitana, le formazioni ufficiali
Milan-Salernitana, stasera l’ultima partita di campionato di questa stagione per i rossoneri e i granata: ecco quali saranno le formazioni ufficiali in campo.
Indice
Milan-Salernitana, la situazione delle due squadre
Da una parte i rossoneri, che hanno un biglietto già prenotato per la Champions League del prossimo anno; dall’altra i granata, che sono certi da tempo della retrocessione in Serie B ma che potrebbero voler salutare la A con una performance all’altezza.
Qui Milan
Questa sarà l’ultima partita di campionato in occasione della quale i rossoneri avranno a bordo campo l’allenatore uscente Stefano Pioli. Ai titoli di coda anche Giroud e Kjaer.
Assente il portiere titolare, Maignan, per un problema al dito della mano: spazio a Mirante. Gabbia torna dalla squalifica, e tornano Giroud e Leao tra i titolari.
Qui Salernitana
Lato granata, Basic è squalificato. Indisponibili Ochoa, Gomis, Boateng e Bradaric, mentre non sono stati nemmeno convocati Ikwuemesi, Manolas, Martegani, Pirola e Weissman.
Candreva ha reciperato la forma, mentre la difesa è necessariamente guidata da Pellegrino, a causa dell’assenza di Fazio, che è reduce da un intervento di appendicite.
Milan-Salernitana, le formazioni ufficiali
MILAN (4-3-3): Mirante; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Florenzi, Bennacer, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao. Allenatore: Pioli.
SALERNITANA (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Gyomber, Pasalidis; Zanoli, Maggiore, Coulibaly, Sambia; Candreva, Kastanos, Tchaouna. Allenatore: Colantuono.
Arbitro: Davide Di Marco della sezione di Ciampino (Roma).
Serie A
Juventus, addio da record per Alex Sandro
Ultima di campionato per la Juventus e ultima in assoluto per Alex Sandro in maglia bianconera. Il brasiliano ha coronato con un gol e un particolare record
Juventus – Monza, l’ultima di Alex Sandro
Tanta emozione e soddisfazione allo Stadium con Alex Sandro che sapeva già dall’inizio che questa sarebbe stata una partita indimenticabile. Tuttavia, non pensava che lo sarebbe stato fino a questo punto. Al 28′ del primo tempo, raccogliendo un cross di Fagioli, ha incornato di testa mettendo a segno la rete del 2 a 0 per i padroni di casa. Un evento raro per il giocatore, che in 9 stagioni aveva all’attivo solo 13 gol.
Un saluto da record
Ma non è tutto. Il brasiliano, con quest’ultima apparizione con la Juventus, ha raggiunto un record di tutto rispetto. Con 327 presenze, ha infatti, eguagliato Pavel Nedved come straniero con più gettoni in maglia bianconera. Niente male.
Serie A
Sir Claudio Ranieri si è ritirato!
Sir Claudio Ranieri, con la Fiorentina la sua ultima panchina, allenatore di imprese storiche si concede meritato riposo. Sarà solo un arrivederci?
Ranieri, dopo la Fiorentina sarà addio?
Giovedì 22 Maggio è stato l’ultimo spettacolo messo in scena da uno degli allenatori più apprezzati nel panorama calcistico:
Claudio Ranieri lascia il calcio, dopo la sua ultima impresa, quella di Cagliari.
Esordisce nelle fila giallorosse nel 1973 per poi diventare la bandiera del Catanzaro per presenze in Serie A.
Inizia la carriera in panchina a 37 anni a Cagliari in Serie C1: lo porta in Serie A nel giro di tre anni (1988-1991).
Allenando la Fiorentina vince una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, quando l’attacco era guidato da Gabriel Batistuta.
In Spagna, alla guida del Valencia, vince una Coppa del Re e una Supercoppa Europea; in Francia il campionato cadetto con il Monaco.
Ranieri diventa un “Mago delle promozioni”, ma la scena più bella era ancora tutta da vivere.
È in Inghilterra che, nel 2016, scrive la sceneggiatura più bella (degna di un Oscar) della sua carriera.
Il Leicester di Claudio Ranieri vince la Premier League, il “Miracolo sportivo” per eccellenza è compiuto e il direttore dell’opera è Sir Claudio Ranieri.
Sir Claudio entra di diritto nella Hall Of Fame del calcio, il Leicester vince il suo primo titolo della storia .
È il primo scudetto anche per Ranieri.
Torna in Italia alla guida di Roma e Sampdoria, che aggiunte alle piccole parentesi di Juventus e Inter regalano a Sir Claudio il record di aver allenato nei principali derby d’Italia .
Dove tutto inizia, tutto finisce (forse):
È il 2022 e Claudio Ranieri fa ritorno al Cagliari. Il mago delle promozioni vince i playoff e conduce lo in Serie A.
La serie A del Cagliari quest’anno è un’altra sceneggiatura che solo un direttore di scena in panchina come Ranieri poteva scrivere. Il Cagliari, dopo la sconfitta con la Lazio e il pareggio di Napoli, sembra spacciato, e allora Sir Claudio tenta il tutto per tutto. Minaccia di dimettersi e il capitano Pavoletti, insieme al resto della squadra, chiede al suo allenatore di recedere dalle proprie turbolenze.
Il tecnico di San Saba accetta e condurrà il Cagliari fino a fine campionato…e che fine!
L’ultima impresa è compiuta: con una giornata di anticipo il Cagliari è salvo.
Claudio Ranieri al fischio finale ha radunato i suoi ragazzi, i tifosi e i suoi cari, ringraziandoli del sostegno ricevuto e ricordando loro che sono stati una spinta in più per il proseguo dell’anno.
Si chiude così un sipario, ma senza precludergli un’esperienza sulla panchina di una nazionale che lo invogli.
Il cerchio si è chiuso dove tutto è iniziato. Si è chiuso il sipario ma, appunto, chissà se Claudio Ranieri sia come quegli attori che sbirciano il pubblico dopo essere usciti di scena.
Matteo Guglielmino
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