Esteri
Sorteggi ottavi Europa League, i pericoli principali per Milan e Roma
Si svolgeranno oggi alle ore 13 i sorteggi per gli ottavi di finale di Europa League, con Milan e Roma a rappresentare l’Italia tra speranze e pericoli da evitare.
Dopo il passaggio del turno di Milan e Roma, l’Italia arriva ai sorteggi degli ottavi di finale di Europa League con due rappresentanti su tre, orfana solo del Napoli caduto sotto i colpi del Granada. Quella da cui si estrarranno le avversarie delle italiane alle ore 13 di oggi sarà dunque un’urna che riserva alcuni pericoli annunciati, ma anche diverse mine vaganti che possono fare sempre male, specialmente in una competizione tanto imprevedibile. Basti guardare ai norvegesi del Molde, corsari in casa dell’Hoffenheim, sconfitto 0-2 ed eliminato.
Tra tutte, comunque, Milan e Roma spereranno senza dubbio di evitare le tre squadre inglesi ancora in corsa: Manchester United, Tottenham e Arsenal. Affrontare i Red Devils, secondi in Premier League, sarebbe davvero proibitivo, mentre le due londinesi, rispettivamente nona e undicesima in campionato, navigano in acque meno tranquille e potrebbero essere avversarie sulla carta più abbordabili. Nessuna rappresentante poi né per la Bundesliga e né tanto meno per la Ligue 1. Così dopo le tre compagini citate, dei 5 top campionati europei rimangono solo le spagnole Villareal e Granada, fresco di eliminazione del Napoli. Due avversarie insomma non irresistibili ma comunque alquanto insidiose.
L’Ajax sarà poi un’altra tre le squadre che potrebbero fare più male a Milan e Roma. Retrocessa dal girone della Champions League dell’Atalanta, ai sedicesimi la compagine olandese ha liquidato i francesi del Lille. Arriva dalla massima competizione anche lo Shakthar Donetsk, che ha eliminato l’Inter dall’Europa prima e il meno impegnativo Maccabi Tel Aviv dai sedicesimi poi. Potenziali mine vaganti la Dynamo Kiev, già impegnata contro la Juventus nei gironi di Champions e il Rangers di Steven Gerrard, primo a +20 in campionato e in grado di rifilare 9 gol tra andata e ritorno ai belgi del Royal Antwerp. Nonostante l’impresa contro l’Hoffenheim, infine, il Molde è probabilmente al fianco di Dinamo Zagabria, Slavia Praga, Young Boys e Olympiacos tra quelle squadre cui le due italiane guarderanno con maggiore interesse. Pericolo infine quasi celato, il sorteggio che porterebbe Milan e Roma ad affrontarsi in un derby italiano.
Esteri
Estero, rinnovo importante in casa Barcellona
Estero, Pau Cubarsi, difensore centrale spagnolo classe 07′, in questa stagione con la maglia del Barcellona ha collezionato 18 presenze.
Cresciuto nel settore giovanile della squadra blaugrana, da questa stagione a causa dei tanti infortuni nel reparto difensivo, dal suo esordio a gennaio 2024 si è dimostrato un calciatore importante per la squadra allenata da mister Xavi.
Con il contratto in scadenza a giugno 2026 con una clausola rescissoria di 15 milioni di euro, la dirigenza spagnola sta valutando un rinnovo di contratto per non rischiare di farsi soffiare dalle big europee il centrale difensivo.
Estero, rinnovo importante in casa Barcellona
Secondo TuttoMercatoWeb, la dirigenza spagnola ha offerto al centrale un rinnovo del contratto fino a giugno 2029 con clausola rescissoria fissata a 500 milioni.
Per quanto riguarda lo stipendio partirà dalla prossima stagione da 4 milioni di euro arrivando al 2029 a 12 milioni.
Una proposta importante che fa capire come la dirigenza del Barcellona vuole blindare uno dei migliori giovani calciatori in rosa ripartendo da lui, Gavi, Pedri e Lamal per la riconquista della liga e della Champions League.
Esteri
Benfica, Schmidt: “Se mi dovessero esonerare, lo accetterei”
Benfica, il tecnico Roger Schmidt ha parlato in conferenza stampa anche del suo futuro sulla panchina lusitana. Andiamo a leggere le sue parole.
Chi sarà il tecnico del Benfica nella prossima stagione? Con ogni probabilità, non Roger Schmidt.
Il manager tedesco ha rotto con i tifosi lusitani, benché mantenga un ottimo rapporto con il presidente, Manuel Rui Costa.
Nonostante la stima della prima poltrona del Da Luz, tuttavia, questo non basterà a mantenere Schmidt sulla panchina del club che fu di Eusebio.
Interpellato a tal proposito in conferenza stampa, l’allenatore ha sorpreso tutti con le sue parole.
“Futuro? Se a fine stagione non sarò il miglior allenatore per il Benfica, nonostante il buon rapporto con il presidente Manuel Rui Costa, se arriviamo a quel punto in cui il presidente crede che sarebbe meglio se non facessi più parte del Benfica, lo accetterei“.
Schmidt ha un contratto che lo lega al Benfica fino al 2026 e un esonero, per le casse del club portoghese, sarebbe tutto meno che indolore.
Esteri
La Svezia è il primo paese a liberarsi del VAR
La Svezia, nei panni della SvFF, detta la strada per tutte le altre e crea un precedente storico: è infatti ufficiale la rinuncia al VAR.
Il VAR è stato abolito in Svezia
Decisione storica quella della SvFF, la Federcalcio Svedese, che ha ufficializzato l’abolizione del VAR a meno di un anno dalla sua implementazione. Stando a quanto riportato da “Il Times“, Fredrik Reinfeldt (presidente della Federazione) ha fatto un passo indietro dopo aver capito che l’opinione pubblica era contraria alla sua implementazione.
Sempre citando la nota testata britannica, non soltanto i tifosi hanno chiesto a gran voce l’abolizione della tecnologia ma anche la maggioranza dei club e delle federazioni regionali. Va detto che quello svedese è un contesto particolare, dopo i club sono gestiti tramite azionariato popolare e quindi i tifosi (che posseggono almeno il 51% delle quote societarie) hanno voce in capitolo sulle decisioni che vengono prese.
Sarà interessante capire ora cosa succederà con le squadre svedesi che saranno impegnate nelle competizioni UEFA e FIFA, dato che nessun organo regolatore può imporre l’utilizzo della tecnologia alle squadre durante le proprie manifestazioni. Comunque sia, era inevitabile che qualcosa si sarebbe mosso dato che i disastri causati dal VAR in questi anni non potevano certo passare inosservati.
Quello della Svezia è soltanto un primo passo, che potrebbe presto essere replicato da quei paesi (come per esempio la Germania) i cui club vengono gestiti tramite azionariato popolare. Per ora i tifosi hanno vinto una battaglia importante, ma la guerra al VAR è ancora lungi dall’essere terminata. Se non altro il precedente svedese ci dimostra come le istituzioni non possano rimanere indifferenti in eterno alle urla dei tifosi.
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Da quando ho iniziato la mia collaborazione con CalcioStyle, ho creato una sorta di archivio digitale in cui stipare le opinioni di personaggi illustri del mondo del calcio contrari a questa tecnologia. Puoi consultare di seguito l’elenco completo, che aggiornerò man mano ogni volta che scriverò un articolo sull’argomento.
- Francia:
- Il VAR fa (ancora) danni: licenziato il direttore degli arbitri francesi Stéphane Lannoy.
- Eric Borghini, j’accuse: “Il VAR arbitra al posto degli arbitri“.
- In Ligue 1 abbiamo visto il peggior arbitraggio dell’anno. (Editoriale)
2. Inghilterra:
- Lo sfogo di Espirito Santo: “Le regole vanno cambiate“.
- Moyes duro: “Il VAR così non ha senso: meglio toglierlo“.
- Lineker: “Il calcio senza VAR è molto più godibile“.
- Odegaard la prende con la mano, il VAR non interviene: Liverpool furibondo.
- In Inghilterra vogliono abolire il VAR. (Editoriale)
3. Italia:
4. Germania:
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