Esteri
VAR, ci risiamo. Lo sfogo di Espirito Santo: “Le regole vanno cambiate”
Quello relativo al VAR è un argomento che continua a tenere banco in Inghilterra, dopo le parole rilasciate da Nuno Espirito Santo.
Le parole di Espirito Santo
Nuno Espirito Santo, allenatore del Nottingham Forest, ha parlato ai microfoni dei colleghi inglesi subito dopo la sconfitta maturata sul campo del Brentford sabato scorso. Di seguito, un estratto delle sue parole:
❝Le regole affermano che il VAR non possa intervenire se il pallone viene spostato dal punto prestabilito prima di un calcio piazzato, ma io credo che invece dovrebbe. Penso che in tal senso dovrebbero esserci dei cambiamenti.
Allo stesso tempo, ovviamente noi abbiamo delle responsabilità. Avremmo dovuto far presente all’arbitro la cosa prima dell’esecuzione.
Siamo amareggiati dal fatto che né l’arbitro né i suoi assistenti si siano accorti di nulla. Avrebbero dovuto vederlo. Hanno disegnato una linea e la palla è stata chiaramente spostata dal punto di battuta.
Meritiamo una risposta. Ci è stato solo detto che al momento il VAR non può fare niente. Non ci hanno detto se in futuro il protocollo verrà rivisto oppure no. Comunque sia, VAR o non VAR, l’arbitro avrebbe dovuto vederlo.❞

(Photo by Cody Froggatt/News Images)
VAR, qual è l’episodio incriminato?
L’allenatore portoghese fa riferimento al calcio di punizione del momentaneo uno a uno (la partita è poi finita 3-2) realizzato da Ivan Toney. Il centravanti inglese rientrava da una squalifica lunga quasi un anno (arrivata in seguito a un caso di scommesse sul calcio) e ha bagnato il suo ritorno con un gol d’autore.
Tuttavia, il 27enne di Northampton ha spostato il pallone dal punto di battuta prestabilito prima di procedere all’esecuzione del calcio di punizione. I dubbi sul perché il VAR non possa intervenire in situazioni come queste sono più che legittimi, dato che interviene in molte situazioni (come per esempio fuorigioco millimetrici, impercettibili per l’occhio umano e che non costituiscono un vantaggio per l’attaccante) superflue ma non in queste.
Il neo-tecnico del Nottingham Forest, in carica dallo scorso Dicembre, non è l’unico in questi mesi ad aver palesato insofferenza nei confronti del VAR. Le polemiche si estendono in maniera endemica, dai commentatori televisivi (Lineker in primis) ad altri allenatori come Moyes, Maresca, Klopp e via discorrendo, fino a chi arriva addirittura a chiederne l’abolizione.
MLS
L’eterna magia di Messi: l’Inter Miami nella storia
Lionel Messi guida l’Inter Miami alla prima MLS Cup e diventa il calciatore più titolato della storia, confermando il suo status di leggenda vivente.
A volte il calcio riesce ancora a sorprendere, anche quando crediamo di aver visto tutto. Sabato sera, a Fort Lauderdale, Lionel Messi ha regalato un’altra di quelle serate che riscrivono la storia del calcio: ha guidato l’Inter Miami alla prima MLS Cup della sua storia, un traguardo di elevato spessore, considerando che il club statunitense di David Beckham sia stato fondato solo nel 2018.
Il 3-1 contro i Vancouver Whitecaps di Thomas Muller ha visto l’otto volte Pallone d’Oro protagonista in modo decisivo: due assist per De Paul e Allende, la giocata che ha provocato l’autogol iniziale di Ocampo e la solita capacità di illuminare la partita senza segnare. Capocannoniere del campionato con 35 reti e miglior assist-man con 24 passaggi decisivi, la Pulce continua a trascinare una squadra che ormai vive e respira attraverso il suo genio.
Il trofeo numero 48: un monumento alla carriera
Con questa vittoria, Messi raggiunge 48 trofei, diventando ufficialmente il calciatore più titolato della storia. Dai trionfi con l’Argentina al Mondiale 2022, passando per le imprese con il Barcellona e i successi recenti negli Stati Uniti, ogni trofeo è una pietra miliare di una carriera che sembra scolpita nella leggenda. Messi non è solo un vincente: è un monumento vivente del calcio, un riferimento per chiunque ami questo sport.

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Dall’Europa a Miami: una rivoluzione in rosa
Quando nel 2023 Messi ha scelto l’Inter Miami, molti pensavano che volesse solo godersi gli ultimi anni di carriera. Invece ha rivoluzionato il club. Ha portato con sé veterani come Jordi Alba, Busquets e Luis Suarez, ha attirato l’attenzione del mondo intero e ha trasformato una squadra giovane e ambiziosa in una potenza del calcio americano.
Da allora, la crescita è stata travolgente: Leagues Cup, Supporters’ Shield, Conference Cup e ora la MLS. Non solo trofei, ma numeri impressionanti: 77 gol e 44 assist in 88 partite, una media straordinaria che gli ha permesso di essere decisivo anche senza segnare in finale.
Il successo arriva dopo la delusione dell’anno scorso, quando l’Inter Miami era stata eliminata al primo turno dei Playoff nonostante una regular season da prima della classe. Una sconfitta che avrebbe potuto spegnere l’entusiasmo, ma che invece ha acceso la scintilla per il capolavoro dell’anno successivo.
Un finale che sa di gratitudine
A 38 anni, Messi continua a giocare con la leggerezza di un ragazzo e la saggezza di chi ha visto tutto. La sua MLS Cup non è solo un trofeo in più: è la conferma che la grandezza non ha età. Ogni suo tocco sembra ricordarci perché milioni di persone continuano a emozionarsi davanti a lui.
Messi non è solo un vincente: è un punto di riferimento nella storia del calcio, una figura che resterà scolpita nell’immaginario di chi ama lo sport. E per chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare, è impossibile non sentirsi testimoni di qualcosa di straordinario.
No-one has won more trophies than Lionel Messi 🏆🔝 pic.twitter.com/MuNxRnvG57
— OneFootball (@OneFootball) December 7, 2025
Premier League
Manchester United, dilaga contro il Wolverhampton: finisce 1-4
Il Manchester United trionfa contro il Wolverhampton con un netto 1-4, dimostrando una forma smagliante e agganciando il Chelsea in classifica.
Il Manchester United ha dato spettacolo nell’ultima partita contro il Wolverhampton, vincendo con un sonoro 1-4 La squadra di Ruben Amorim ha dominato il campo, mostrando un gioco fluido e incisivo che ha lasciato pochi spazi agli avversari.
Il match ha visto una prestazione brillante da parte di diversi giocatori, rendendo difficile scegliere un solo “Man of the Match”. Tra i marcatori spunta una doppietta di Bruno Fernandes, la firma di Mbeumo e la rete di Mount.
La partita ha confermato il buon momento dei Red Devils, che continuano a lottare ai vertici della classifica.

Bruno Fernandes of Manchester United reacts to a decision during the Carabao Cup Last 16 match Manchester United vs Leicester City at Old Trafford, Manchester, United Kingdom, 30th October 2024
(Photo by Gareth Evans/News Images)
Manchester United travolgente
La partita si è svolta in un clima di grande attesa, con il Manchester United pronto a dimostrare tutta la sua forza. I gol sono stati segnati da quattro diversi giocatori, evidenziando la versatilità e la profondità della rosa.
I tifosi presenti allo stadio hanno potuto assistere a una performance entusiasmante, mentre il resto del mondo ha seguito con trepidazione la cronaca del match.
Dall’altra parte il Wolverhampton sembra essere destinato alla retrocessione, visti i 2 punti conquistati in 15 partite e l’ultimo posto che si fa sempre più pesante.
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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano
Man United make it four vs Wolves! 4️⃣
Who’s your Man of the Match? pic.twitter.com/t5OhzjKBYN
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) December 8, 2025
Liga
Real Madrid, i Blancos crollano contro il Celta: Xabi Alonso a rischio?
Altro passo falso nella Liga per il Real Madrid. I Blancos restano in 9 e vengono sconfitti al Bernabeu dal Celta Vigo, mentre il Barcellona vola a +4.
Altro incredibile passaggio a vuoto per il Real Madrid. Nella 15° giornata di Liga i Blancos vengono clamorosamente sconfitti al Bernabeu dal Celta Vigo. Un 2-0 maturato nella ripresa, con la squadra di Xabi Alonso che chiude la gara in 9 uomini per le espulsioni di Fran Garcia e Alvaro Carreras. Merengues che continuano a perdere terreno nel confronto a distanza con il Barcellona: il Madrid scivola a -4 dai catalani, capaci di farne 5 al Real Betis.
Sconfitta che apre ufficialmente la crisi dei Blancos: 1 sola vittoria nelle ultime 5 giornate di campionato per gli uomini di Xabi Alonso, apparsi particolarmente nervosi nella serata di ieri come testimoniano le due espulsioni, entrambe arrivate a seguito di proteste. Anche dal punto di vista del gioco, dopo un’inizio di stagione promettente, adesso sembra come se la squadra rigetti le idee e quanto richiesto dal proprio allenatore.
Real Madrid che non è neanche fortunato per quanto riguarda gli infortuni, concentrati tutti in difesa. Gli spagnoli devono fare a meno di ben 7 difensori tra quelli fermi ai box (Huijsen, Carvajal, Alexander Arnold, Militao e Alaba) e gli squalificati per il prossimo turno (Carreras e Garcia).
Real Madrid, verso il match contro il Manchester City

Real Madrid che si prepara al big match di Champions contro il Manchester City in un momento molto difficile. Tanto che si inizia a parlare sempre più di una possibile separazione da Xabi Alonso. Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico del Real si è detto rassicurato sul suo futuro: “Non ci penso. Penso alla prossima partita contro il Manchester City. Dobbiamo restare uniti e affrontare le sfide insieme. Mi sento in grado di ribaltare la situazione, la Liga è lunga e possiamo farcela”.
Secondo alcune testate spagnole, già nella gara contro gli inglesi Florentino Perez, che ha personalmente scelto di affidarsi all’ex Leverkusen al posto di Ancelotti, si aspetta una reazione.
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