Champions League
Inter, Onana senza paura: “City? Sono i più forti ma devono dimostrarlo. Temo solo di Dio”
Inter, alla vigilia dell’attesa finale di Champions League ha parlato André Onana. Il portiere nerazzurro ha caricato l’ambiente in vista di un appuntamento storico e prestigioso.
Paura? Non fa parte del vocabolario di André Onana. Il portiere dell’Inter suona la carica per una finale di Champions League che in casa nerazzurra sa di storia.
Interpellato dal Manchester Evening News, Onana si è dimostrato sicuro di sé, senza paura contro un avversario, il Manchester City, che appare di un’altra categoria.
“Probabilmente sono la miglior squadra del mondo, ma dovranno dimostrarlo“ – ha detto Onana – “saremo in campo per difendere e rappresentare l’Inter, per fare la storia. Non sarà facile, ma devono dimostrare di essere i migliori. Sono calmo, non ha pressione, non abbiamo alcuna pressione. Sappiamo che non sarà facile ma noi ci saremo. Loro hanno più pressione di noi, io sono tranquillo. E’ il calcio. In questa vita ho paura solo di Dio, e non lo vedo in campo, gli uomini sono uomini“.
Sullo scenario dei possibili calci di rigore, infine, conferma di non avere timore. “Non sappiamo in che modo batteranno i rigori, ma mi sento pronto per affrontarli. Non ho paura di affrontare nessuno. Siamo tutti grandi giocatori e sappiamo come affrontare le finali. Sarà dura per noi, ma anche per loro”.
Champions League
Che bordata di Di Canio a De Zerbi: “Terzic va preso come esempio, non i visionari che arrivano dodicesimi”
L’opinionista di Sky Sport, Paolo Di Canio, ha parlato di Edin Terzic nel post-partita di Borussia Dortmund vs Paris Saint-Germain.
Le parole di Di Canio su Terzic
❝Non voglio fare polemica, ma vi prego. Parliamo di allenatori come visionari che fanno dei campionati normali e sono dodicesimi in classifica. Poi arriva questo ragazzo (Terzic, ndr) che porta in finale di Champions il Borussia Dortmund, una squadra che non ci saremmo mai aspettati, con calciatori offensivi come Sancho, Brandt, Adeyemi, Fullkrug e il terzino sinistro (Maatsen, ndr) che è un centrocampista. Vi prego, se vogliamo crescere, guardiamo questo signore.❞
L’ex-attaccante di Lazio e West Ham non ha fatto nomi, ma il riferimento a Roberto De Zerbi (attualmente 11esimo in classificata con il Brighton) appare piuttosto evidente.
Champions League
Orsato, The Last Dance: il fischietto dice addio all’Europa
Con la semifinale tra Paris Saint Germain e Borussia Dortmund, il fischietto italiano Daniele Orsato ha detto addio all’arbitraggio internazionale tra club.
Orsato, ultima in Champions. EURO 2024 sarà l’ultimo torneo
L’arbitro nato in provincia di Vicenza, nella frazione di Schio, ha diretto la sua ultima gara in Champions League. Al termine della gara tra Paris Saint Germain e Borussia Dortmund, Orsato non ha saputo trattenere la commozione per quella che si può definire la fine di un’era.
L’esordio era arrivato nel 2012 in un Dinamo Zagabria-Porto terminato 0-2. Era il 18 settembre. Da quel momento altre 54 gare dirette nella massima competizione europea. Compresa la Finale di Lisbona del 2020 tra Bayern Monaco e Paris Saint Germain terminata con la vittoria dei bavaresi per 1-0.
EURO 2024 sarà il suo ultimo torneo internazionale come arbitro FIFA. Una ricchissima carriera internazionale coronata con la direzione di ben 3 partite durante Qatar 2022.
Champions League
Borussia Dortmund, da Wembley a Wembley: rose a confronto
Con la vittoria di Parigi il Borussia Dortmund si è assicurato un posto in finale di Champions League 11 anni dopo. Ecco il confronto con la rosa del 2013.
Borussia Dortmund, Wembley nel destino: due soli superstiti
Il 30 aprile 2013 la squadra giallonera perdeva 2-0 a Madrid la semifinale di ritorno di Champions League, qualificandosi, in virtù del 4-1 dell’andata, alla finale di Wembley. Quella rosa veniva da due Bundesliga vinta nelle due stagioni precedenti e molti dei suoi giocatori figuravano ogni weekend nella top 11 della giornata.
Il dato più curioso però è la corrispondenza fra le due rose, ridotta ai soli Marco Reus e Mats Hummels. Entrambi infatti, facevano parte dell’11 iniziale che Jurgen Klopp mandava in campo più spesso. Insieme a loro, da ricordare sicuramente il portiere Weidenfeller, i terzini Schmelzer e Piszczek e i centrali di difesa Hummels, appunto e Subotic.
In mediana la coppia Bender–Gundogan, col secondo che poi ha percorso una carriera d’oro fra Manchester City e Barcellona. Blaszczykowski e Großkreutz a occuparsi delle corsie esterne mentre Reus fungeva da trequartista puro alle spalle di Robert Lewandowski, che quella stagione chiuse a 36 gol totali.
Oggi invece, la formazione tipo non presenta troppi giocatori d’esperienza. Tuttavia, la miriade di giovani talenti ha comunque portato i gialloneri a giocarsi la seconda finale di questo secolo.
Da Kobel a Ryerson e Maatsen, da Schlotterbeck a Sancho e Adeyemi fino a Fullkrug. Una serie di investimenti dal passato che piano piano stanno dando i loro frutti, esattamente come 11 anni fa. Per non parlare di Moukoko, Nmetcha, Malen, Bynoe-Gittens.
La straordinaria impresa dei ragazzi di Terzic è destinata a rimanere nella storia comunque andrà a finire. Per concludere, l’avversario potrebbe ancora una volta essere il Bayern Monaco, nemico di sempre, che permetterebbe di completare il viaggio indietro nel tempo per ricordare come il calcio sia a volte molto strano.
-
Calciomercato21 ore fa
Milan, Cardinale chiama Conte: incontro a Londra
-
Calciomercato3 giorni fa
Ultim’ora Milan, contatti aperti con Puccinelli: Hojbjerg ipotesi concreta
-
Calciomercato2 giorni fa
Ultim’ora Milan, Theo Hernandez è deciso: c’è il sì al Bayern Monaco
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan-Zirkzee ottimismo sulla chiusura: gli altri nomi sull’asse Milano-Bologna
-
Calciomercato2 giorni fa
Lazio, colpo da venti milioni per il centrocampo?
-
Notizie5 giorni fa
Milan, contro il Genoa sciopero del tifo: il comunicato della Curva Sud
-
Notizie6 giorni fa
Ibrahimovic:” Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare”
-
Serie A4 giorni fa
Torino, la delusione di Juric: “Ho sbagliato a fidarmi di alcuni giocatori. Il Toro deve andare in Europa”