Conference League
Bruges – Fiorentina: i convocati di Italiano | La decisione su Jack Bonaventura
La Fiorentina ha diramato i convocati per il ritorno della semifinale di Conference League contro il Bruges in programma domani alle 18.45.
Alla fine Italiano ha deciso di portare tutto il gruppo a Bruges, tranne Castrovilli che non è presente nella lista UEFA e Sottil infortunato, per la partita dell’anno, che potrebbe aprire la porta alla seconda finale consecutiva di Conference League, questa volta ad Atene il prossimo 29 maggio.
Ci saranno anche Bonaventura, uscito malcioncio a Verona domenica scorsa, e Nzola che si sono allenati a parte in questi due giorni.
Portieri: Martinelli, Christensen, Terracciano.
Difensori: Biraghi, Comuzzo, Dodo, Faraoni, Kayode, Martinez Quarta, Milenkovic, Parisi, Ranieri.
Centrocampisti: Barak, Bonaventura, Duncan, Infantino, Lopez, Mandragora, Arthur.
Attaccanti: Belotti, Beltran, Gonzalez, Ikone, Kouame, Nzola
Conference League
Fiorentina, Biraghi: “C’è voglia di rivalsa per lo scorso anno. Su Italiano…”
Il capitano della Fiorentina Cristiano Biraghi ha preso parte alla conferenza stampa pre-gara in vista della finale di Conference League in programma domani contro l’Olympiacos. Di seguito un estratto delle sue parole.
Le parole di Biraghi
C’è voglia di rivalsa per quanto successe a lei nella finale dell’anno scorso?
“Sicuramente, ma c’è da parte di tutti quelli che c’erano lo scorso anno: il mister, i compagni, la società… Vogliamo tutti cambiare un risultato che lo scorso anno non meritavamo.
Purtroppo abbiamo fatto qualche errore più del West Ham e siamo stati giustamente puniti. Vogliamo la rivincita e portarci via questo trofeo, per tutto il lavoro fatto in questi tre anni col mister. E per chi purtroppo non c’è più: abbiamo tante motivazioni, ora non resta che arrivi prima possibile la partita. Una. volta che sei qua vuoi giocare subito.”
Dirà qualcosa per convincere Italiano a rimanere?
“Date per scontato che vada via di sicuro… Finché non ci comunica niente, se vado a dirgli di rimanere può rispondermi: ‘Ma che caz?’. Però sentivo che nell’ultimo mese chiedevate lui di voci… Le risposte che lui dà, che pensa al campo, sono realtà. Abbiamo una finale da fare, ma al di là di quello fino a 48 ore fa c’era un altro obiettivo, mettere in cascina la Conference per un altro anno.
E poi la scomparsa di Joe… Talmente tante le cose cui pensare che è complicato. L’unica cosa che posso dire è: intanto domani facciamo quello che dobbiamo. Cercheremo a tutti i costi di vincere, per noi: si è creata un’alchimia talmente bella che è troppo importante omaggiarla con la coppa. Poi quando il mister ci comunicherà cosa fare, ci penserò. Quanto ha fatto in questi 3 anni è sotto gli occhi di tutti e se dovesse andare via ci dispiacerebbe tantissimo.”
Conference League
Fiorentina, Italiano: “Dobbiamo interpretare la partita come se fosse l’ultima della nostra vita”
Fiorentina: mister Vincenzo Italiano ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della finale di Conference League contro l’Olympiakos
La Fiorentina è alla viglia della partita che può valere la stagione intera.
Dopo la vittoria sfiorata la stagione scorsa, a Praga contro il West Ham i viola ci riproveranno a portare a casa un trofeo europeo che manca dagli anni 60.
Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della finale di Conference League control’Olympiakos.
Di seguito le parole del tecnico gigliato :
“È bello essere qua dopo aver onorato al meglio questa competizione che ci vede in finale dopo un percorso netto, finale che cercheremo di sfruttare un po’ di conoscenza data dall’anno scorso perché ora sappiamo come si approcciano queste gare, i pericoli e i vantaggi che puoi avere e cercheremo di dare il massimo felici e orgogliosi di essere qui.
Ai ragazzi ho detto che abbiamo avuto la capacità di arrivare in questo stadio e dobbiamo interpretare la partita come se fosse l’ultima della nostra vita perché nessuno ci garantisce che avremo un altra finale, dobbiamo avere il fuoco dentro.
Non so se ci ritroveremo a giocare in una finale europea e noi in due anni siamo riusciti a farlo, sono percorsi difficili e ricchi di insidie ma noi l’abbiamo affrontata con la massima serietà.
Credo che tutti siamo più maturi perché abbiamo più esperienza, conosciamo la preparazione e quello che verremo a trovare domani, poi la partita in campo è un 50 e 50 come tutte le finali”
Conference League
Fiorentina, Mutu: “Vi dico chi deciderà la finale”
Adrian Mutu, ex attaccante della Fiorentina, ha dato il suo punto di vista sulla stagione dei viola e sulla finale di Conference League contro l’Olympiacos.
Alla vigilia di Olympiacos-Fiorentina, Adrian Mutu ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Ha parlato del lavoro del suo ex compagno Vincenzo Italiano e della partita che vedrà impegnata la Fiorentina mercoledì sera. Inoltre, ha individuato un giocatore che secondo lui potrebbe essere protagonista della finale.
Di seguito le dichiarazioni di Mutu.
SE SEGUE LA FIORENTINA – “Come no, molte volte. Ha una caratteristica: la grinta del suo allenatore. Oltre a una cifra di gioco importante”.
SU VINCENZO ITALIANO – “Vedeva il gioco, sembrava un tecnico in azione. Lui e Colucci si capiva che avrebbero allenato. Vincenzo assorbiva, studiava, capiva al volo. E, ripeto, aveva grinta, la passione di chi ce la vuole fare. E questo nel calcio conta sempre un bel po’, quasi tutto. Se vuoi arrivare ti comporti di conseguenza”.
SUL COS’É UNA FINALE – “È quella cosa in cui non serve altro che vincere. Niente svolazzi, niente panico, niente cose ricercate. Il cinismo, in certi casi, è tutto. Non serve dare spettacolo. Anche brutti ma vincenti: serve equilibrio, gol e pazienza. Il resto, compresa la motivazione, c’è: devo fare i complimenti a Vincenzo perché si vede che ha saputo farsi ascoltare dai suoi ragazzi”.
SUL GIOCATORE SU CUI PUNTARE – “Aspetti: tramite questa nostra chiacchierata mi faccia mandare un “in bocca al lupo” a tutto il popolo viola. È nel mio cuore. Io punto da sempre, e non solo negli ultimi tempi, su Bonaventura: dà equilibri, gol, spinta, gioco. E poi mi piace Sottil, un po’ discontinuo ma so che si è fatto male. Questa squadra mi pare comunque molto matura, sono crescite che arrivano negli anni. Crescite decisive, spero”.
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