Serie A
Udinese, il dottor Arslan promuove Sottil
Tolgay Arslan stamane ha lasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, queste le parole del centrocampista tedesco con cittadinanza turca.
Di laureati nel mondo del calcio non ce ne sono tanti, a Udine c’è Arslan, appena laureatosi in Sports Business Management.
Il centrocampista bianconero vuole aprirsi una strada oltre al calcio, Arslan spiega perché ha voluto laurearsi: “L’ho fatto innanzitutto per mia moglie Jana che è laureata e insegna storia e tedesco. Lei ci teneva, ma ci tenevo innanzitutto io che penso ogni giorno al mio futuro, alla mia company immobiliare, a un domani extra calcio. Il lunedì dopo la partita col Sassuolo a metà settembre ho dato l’ultimo esame. E’ venuto un professore qui, in tre ore abbiamo fatto tutto e ce l’ho fatta.
Gli altri esami li ho fatti tutti in presenza. In tedesco. A Norimberga. Durante le vacanze ne ho dati tre, in un colpo. Bum, bum, bum. Ho fatto in due anni quel che normalmente si fa in tre”.
Con tutto il tempo che il calcio moderno richiede, come ha fatto a trovare il modo di laurearsi? “Essere in attività è più facile… I professori capiscono e hanno un occhio di riguardo per te. E basta non perdere tempo. Io quando “esco dalle strutture dell’Udinese vado a casa e mi metto a studiare e lavorare. Non gioco alla play station”.
Questa l’opinione di Arslan su Sottil, che sta giudando in questo inizio stagione l’Udinese in posizioni non pronosticate ad inizio stagione: “Sottil parla, è uno diretto. Lavora tanto, gli allenamenti sono tosti e quando finisco la settimana, prima della partita, mi sento stanco. Poi entra l’adrenalina. Lui vuole vincere. Si vede che ha giocato per anni per come gestisce lo spogliatoio. Entra quando deve. E’ consapevole del fatto che tutti i calciatori hanno un ego smisurato e devi capire tutto e tutti”.
Serie A
Napoli, brutte notizie in vista di Udine: si ferma anche Raspadori
Arrivano brutte notizie dell’infermeria del Napoli alla vigilia della delicata trasferta contro l’Udinese. Oltre a Kvara si ferma un altro attaccante.
Brutte notizie per il Napoli di Calzona, impegnato nel posticipo della 35° giornata di Serie A contro l’Udinese. Infatti, il tecnico partenopeo, come già annunciato ieri, dovrà fare a meno di Giacomo Raspadori: l’attaccante azzurro ha riportato un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra rimediato nell’allenamento di ieri.
Il Napoli, oltre all’ex Sassuolo, non potrà contare quasi sicuramente su Kvaratskhelia. Anche Dendoncker non dovrebbe prendere parte alla gara di Udine a causa di un risentimento muscolare accusato nel corso della rifinitura odierna.
Napoli, il bollettino medico
“Raspadori ha svolto terapie a causa di un trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra rimediato nell’allenamento di ieri. Kvaratskhelia ha svolto lavoro personalizzato in palestra.
Juan Jesus e Politano si sono allenati in gruppo. Per Gollini lavoro personalizzato in campo. Dendoncker ha accusato un risentimento muscolare nel corso della rifinitura. Terapie per Zielinski.”
Serie A
Roma, deciso il futuro di Kristensen: c’è il sì di De Rossi
L’esterno danese Rasmus Kristensen e la Roma hanno deciso cosa succederà nel breve futuro. Decisiva la volontà di De Rossi nelle valutazioni.
Roma, Kristensen resta o va? La decisione
Nelle ultime ore pare sia stato deciso il futuro dell’esterno danese in prestito dal Leeds United. La formula che lo lega ai giallorossi è quella del prestito secco fino a giugno 2024. Dunque al termine della stagione non sarà più un giocatore della Roma.
Tuttavia, durante le scorse settimane i dirigenti insieme al mister hanno valutato il rendimento dell’esterno per eventualmente parlare col Leeds e intavolare una seconda trattativa.
La decisione maturata però consiste nel lasciar tornare Kristensen in Inghilterra senza rinnovare alcun tipo di prestito. Nella scelta sarebbe stata decisiva la parola di De Rossi che considera il danese fuori dai piani della rosa. Nonostante le 26 presenze coronate da 1 gol e 2 assist dunque termina così l’avventura in giallorosso dell’esterno.
Serie A
Lazio, Tudor: “Non è stata la nostra miglior partita. Luis Alberto? Sono cose che succedono”
Il mister della Lazio Igor Tudor ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il pareggio con il Monza arrivato nella giornata di ieri.
Lazio, le parole di Tudor
Di seguito le parole del mister della Lazio Igor Tudor, rilasciate ai microfoni di DAZN dopo il pareggio arrivato nella giornata di ieri con il Monza.
VA A CASA ARRABBIATO
“Non una delle nostre migliori partite. Prendiamo questo punto contro una squadra di qualità. Noi dovevamo e potevamo fare di più nelle due fasi, ma purtroppo non ci siamo riusciti. Prendiamo il punto e giriamo pagina per prepararci al meglio per le prossime”.
SOSTITUZIONE ZACCAGNI
“Ha preso questa ammonizione e mezza. L’ho visto che poteva prendere un rosso. Abbiamo fatto una gara così, abbiamo subito troppo e potevamo fare meglio in avanti. Ad analizzarla ora faccio fatica, ma sicuramente non una delle nostre migliori”.
LAZIO TROPPO BASSA DOPO L’1-0
“Sono d’accordo. Loro hanno fatto un po’ meglio di noi, troppi giocatori erano sotto tono. C’è da vedere e rivedere la gara e con calma e attenzione fare un’analisi e prepararsi meglio per le prossime”.
IN DISACCORDO CON LUIS ALBERTO
“Fa parte del calcio, non è la prima né l’ultima volta che queste cose succedono. Si va avanti”.
BISOGNAVA VINCERE PER FORZA
“Non l’ho detto, l’ha detto un suo collega. Io ho detto che non ero d’accordo sulla vittoria come unico risultato. Non è facile venire a vincere a Monza. Non eravamo al meglio per questa gara e mi dispiace perché manca poco e tutte le gare sono importanti”.
CONFRONTO CON I TIFOSI
“Non ho visto il momento, è la prima volta che mi capita. Non lo sapevo. Di Immobile sono contento, ha fatto un gol importante e spero nel meglio per questo finale”
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