Serie A
Vlahovic-Chiesa: l’oro viola sbanca Marassi
La Fiorentina aveva bisogno di punti e ne trova tre fondamentali a Marassi contro la Sampdoria. Una prova convincente, straordinaria nei gol, del resto non è così abituale per la Viola rifilare cinque reti in trasferta, due pali e una serie di azioni pericolose. Tre punti che essendo la Samp in questo momento una diretta rivale diventano sei, come i punti che ora distanziano gli uomini di Iachini dal Genoa, terz’ultimo in classifica. Vittoria fondamentale ma che deve essere la prima per una risalita veloce della classifica. Iachini inserisce dal primo minuto il nuovo arrivo Duncan e l’ex Sassuolo dà subito peso e fluidità alla manovra viola. Il risultato prende subito la piega giusta, dopo 18 minuti i viola sono sul doppio vantaggio. Il Var oggi concede due rigori corretti ai viola, un’espulsione per parte. Per i viola è Badelj a vedere il cartellino rosso, due falli, due ammonizioni per falli da dietro nel tentativo di recuperare il pallone chiudono anzitempo la giornata per il regista croato, tornato titolare, che stava disputando un’ottima partita. In avanti Chiesa e Vlahovic sono assattanati, corrono su tutti i palloni, e colpiscono due volte ciascuno. Da segnalare nella prova convincente generale, l’ennesima gara superiore alla media di Lirola, aiutato dall’espulsione di Murru, ma lo spagnolo è stato un pendolino efficace e periocoloso per tutta la gara.
Dragowski 7,5 – Il portiere polacco mantiene il risultato tondo e in cassaforte tra la fine del primo tempo e ad inizio ripresa, prima su Tonelli poi su Quagliarella. Cade solo sul finale, ma è protagonista vero di questa vittoria.
Milenkovic 6,5 – Partita di attenzione continua, non sbaglia quasi nulla in marcatura. Dà il via all’azione dell’1-0.
Pezzella 6,5 – Si prende gomitate in giro per il campo, quella di Murru costa l’espulsione al doriano e offre il rigore per il 3-0 ai viola.
Caceres 6,5 – Attento e pulito sugli anticipi, l’attacco doriano gli rimbalza contro.
Lirola 7,5 – Partita straordinaria: attacca gli spazi con continuità e offre assist al bacio. Salva anche con una diagonale un’azione nella propria area.
Duncan 6,5 – Esordio interessantissimo, non sembra velocissimo di gamba, ma di testa sì. Sempre lucido. (Dal 71′ Benassi 6 – Entra a partita chiusa).
Badelj 5 – La seconda ammonizione è sicuramente esagerata, ma poteva tergiversare di più. Un rischio che poteva riportare in gara il Doria. Peccato, perché la mezz’ora era stata piuttosto buona.
Castrovilli 6,5 – Offre meno strappi rispetto al solito, ma quando tocca il pallone è una delizia. Cresce col via andare della gara. (Dal 67′ Pulgar 6 – La gara era praticamente finita, mette corsa e ordine).
Dalbert 7 – In difesa è chiamato poco in causa, in avanti di più. Dai suoi piedi nasce il quarto gol.
Chiesa 7,5 – Meno indemoniato sugli avversari, più lucido davanti all’area. Segna su rigore, con un tiro preciso all’incrocio e prende due pali clamorosi. Forse ci siamo nel salto definitivo…
Vlahovic 8 – La stella più luminosa di questa giornata da ricordare. Causa l’autogolo doriano che dà il vantaggio ai viola, poi si presenta sul dischetto per il rigore del 2-0, quello più pesante. Poi chiude la contesa con il quarto gol.
Serie A
Udinese, Balzaretti sembra vicinissimo all’esonero
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, l’avventura di Balzaretti come nuovo DS dell’Udinese sarebbe giunta al capolinea: la situazione.
Udinese-Balzaretti, la situazione
L’avventura di Federico Balzaretti come in Friuli si potrebbe concludere nella giornata odierna. Secondo quanto riportato da La Gazzetta Dello Sport, nella giornata odierna il club friulano dovrebbe comunicare l’esonero e non sarebbe interessata a prendere nessuno al posto dell’ex calciatore di Palermo e Roma.
L’avventura del classe 1981 Federico Balzaretti, che ha iniziato la sua carriera da DS nel Vicenza, è iniziata il il 26 giugno 2023, quando ha sostituito Pierpaolo Marino. In attesa di comunicazioni ufficiali dal club, potrebbe così concludersi dopo neanche un anno la sua esperienza come responsabile dell’area tecnica bianconera,
Serie A
Lotito su Kamada: “Tudor lo sta coinvolgendo, deve scegliere se restare alla Lazio”
Il presidente delle Lazio Claudio Lotito si è espresso in merito alla questione legata al futuro di Daichi Kamada nel club biancoceleste, la situazione.
Lazio, le parole di Lotito
Il cambiamento radicale che sta avendo il calciatore giapponese della Lazio Daichi Kamada sotto la gestione di Igor Tudor è sotto gli occhi di tutti motivo per cui anche il presidente del club biancoceleste si è espresso sulla questione.
Di seguito le parole del presidente della Lazio Claudio Lotito riportate de Il Messaggero:
“L’allenatore lo sta coinvolgendo e ne ha fatto un perno per il futuro, adesso deve decidere se restare alla Lazio”
La situazione legata al futuro di Kamada alla Lazio resta da monitorare visti anche i tanti club che vorrebbero il calciatore in vista del mercato tra cui Crystal Palace e Borussia Moenchengladbach ma con il cambio in panchina il calciatore nipponico potrebbe rivedere le sue ambizioni
Serie A
Serie A, Marino: “Sono contrario alla riduzione delle squadre”
Ai microfoni di Radio Anch’Io lo Sport, l’ex direttore sportivo del Napoli Pierpaolo Marino ha parlato della Serie A. Queste le sue parole in diretta radiofonica.
Questo l’esordio di Marino riguardo il campionato di Serie A: “Il nostro campionato non è equilibrato da diversi anni, ci sono disparità di fatturati e ricavi, non è una questione di oggi. Però è stato un bel campionato per quanto riguarda lo spettacolo offerto dalle squadre e anche per certe novità tecnico-tattiche.
L’Inter ha ripercorso il campionato del Napoli dell’anno scorso. A volte ci sono anche i demeriti che determinano certi divari in classifica. Demeriti di alcune squadre che dovevano fare e non hanno fatto”.
Si dovrebbe tornare a un campionato a 18 squadre?
“Ho fatto tanti anni con l’Avellino e con il Napoli con campionati a 16 squadre. Sia a 16 che a 18 squadre sono campionati che nella loro brevità non fanno emergere i reali valori tecnici. Una sconfitta determinava una classifica in maniera inappellabile.
Sono contrario alla riduzione delle squadre. I format migliori sono la Premier e la Liga, tutti campionati a 20 squadre che non vanno a ridurre l’organico. A mio avviso, quello attuale è il format giusto”.
Un pronostico sulla lotta salvezza?
“Non mi azzardo in pronostici. La crisi del Sassuolo mi sembra difficilmente risolvibile a quattro giornate dalla fine. La sua differenza reti così macroscopica mette in evidenza la mancanza di equilibrio tecnico e tattico.
Anche se al Sassuolo va riconosciuto che l’assenza di Berardi ha determinato una crisi in partenza che poi si è propagata in maniera ancora più severa. Per quanto riguarda le altre, dal Lecce in giù, può succedere di tutto: bastano un paio di vittorie per tirarsi fuori. E poi ci sono tanti scontri diretti, ad esempio l’Udinese ne ha tre sulle quattro partite rimanenti”.
Udinese-Napoli al prossimo turno?
“Una partita che in questo momento non riproduce quelli che erano i campionati dell’anno scorso. Ora si affrontano con uno scenario completamente diverso, non festoso come quello dell’anno scorso.
Per me è una sfida particolare, perché ricordo come Fabio Cannavaro era raccattapalle nella partita con la Fiorentina che determinò il primo scudetto. Conservo una foto di Fabio che gira col bandierone portato dai giocatori del Napoli. E poi nello staff di Fabio c’è anche Paolo Cannavaro, mio giocatore nella ricostruzione del Napoli”.
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