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Milan, Cardinale stai attento: così giochi col fuoco | L’editoriale di Mauro Vigna
Milan, con questo mio editoriale vogliono prendere la voce di ogni singolo tifoso e portarlo idealmente al quarto piano di Via Aldo Rossi. La situazione non è di certo facile e la pentola potrebbe scoperchiarsi nel giro di poco tempo.
Dovessi iniziare una lettera rivolta alla presidenza rossonera esordirei col dire:” Cardinale, stai attento“.
Sì, perché probabilmente qualcosa all’interno dell’AC Milan, della sua storia e della sua tifoseria deve essersela persa per strada. Ok, la gaffe sulle Champions League vinte, peccati di inesperienza, ma i tempi dell’improvvisazione sono finiti.
I tifosi pretendono chiarezza, un progetto serio e ambizioso e una linea comune. Il casting sull’allenatore, a fine aprile, è una cosa che non si può vedere se ci si chiama AC Milan. Dirigenza spaccata sul nome, un mercato da iniziare e per il quale si è già in ritardo, insomma…lasciatemo dire, un gran casino.
Ma questo è niente rispetto a quello che realmente potrebbe accadere. Dell’insurrezione popolare dei tifosi di sabato fino a quella che potrebbe scatenarsi tra i giocatori. Perché gente come Maignan, Tomori, Leao, Theo Hernandez pretendono – per restare – un progetto serio e difficilmente rimarrebbero tranquilli, o tranquillizzati, da un Lopeteguei qualsiasi. Ogni riferimento non è volutamente casuale. Nemmeno Fonseca lascerebbe la piazza tranquilla.
Dal nome dell’allenatore che si andrà a scegliere si capiranno le reali intenzioni di questa proprietà. Antonio Conte a parte, soltanto uno tra Thiago Motta, Sarri o De Zerbi lascerebbe la piazza tranquilla. E per tranquilla intendo anche il numero degli abbonamenti che verranno sottoscritti la prossima stagione. Perché di questo si parla, di minori introiti nelle casse rossonere se la piazza si raffredda. E minore coinvolgimento degli stessi giocatori i quali potrebbero decidere di virare su altre piazze, anche in considerazione del fatto che gli stipendi al Milan non sono propriamente di quelli faraonici.
Tutto ciò premesso, capirete benissimo come sia fondamentale la scelta dell’allenatore e in quali seri rischi possano incorrere Cardinale & Co. Già perdonare la cacciata di Paolo Maldini non è stata facile da digerire per i tifosi, e di fatto non è stata digerita. Ripetersi la stagione successiva con un Lopetegui qualsiasi…beh, errare è umano, perseverare diabolico.
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France Football sta pensando di assegnare il Pallone d’Oro a Lewandowski con 4 anni di ritardo
France Football sta valutando di assegnare il Pallone d’Oro 2020 a Robert Lewandowski con quattro anni di ritardo: i dettagli.
Pallone d’Oro 2020 a Lewandowski: la situazione
Il Pallone d’Oro 2020 non venne assegnato per la crisi pandemica e la decisione suscitò molto clamore. In maniera particolare su colui che, quasi certamente, lo avrebbe vinto: ovvero Robert Lewandowski.
Il centravanti polacco, all’epoca militante nelle fila del Bayern Monaco, stava vivendo un periodo di forma straordinario. Nella stagione 2019-2020 segnò 55 gol in 47 partite, mentre nell’anno solare 2020 furono 100 in 85 partite. I bavaresi vinsero tutto ciò che si poteva vincere, soprattutto a livello europeo.
Nel giro di sei mesi, infatti, alzarono al cielo la Champions League, il Mondiale per Club e la Supercoppa UEFA. Tra l’altro la campagna europea dei tedeschi fu un unicum nella storia del calcio, dato che vinsero tutte e undici le partite dell’edizione 2019-2020 della Champions League da loro disputate.
La France Football, testata che si occupa dell’assegnazione del Pallone d’Oro, starebbe pensando di recedere dalla sua decisione e assegnare l’ambito premio al polacco. A riportarlo è la testata spagnola Sport.es, che ha rivelato l’intenzione degli organi europei di “risarcire” il polacco con quattro anni di ritardo.
Lewandowski ha rilasciato una recente intervista alla nota testata tedesca Sport Bild, in cui gli è stato chiesto come avrebbe reagito in caso di assegnazione tardiva del premio. Di seguito, le sue parole:
❝Certo che mi sarebbe piaciuto ricevere un giorno il Pallone d’Oro. Non è che sono arrabbiato o triste perché non ho ancora questo trofeo, ma la mia sensazione è che avrei potuto vincerlo in entrambi gli anni. Mettiamola così: se ricevessi il Pallone d’Oro 2020 quattro anni dopo non mi sentirei offeso.❞
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Federica Bertoni su Sportitalia Tv: “Solo Chi C’ha Fede”
Solo Chi C’ha fede di Federica Bertoni pronto a partire più forte che mai. La Bertoni ritorna sugli schermi con un prequel emozionante della quarta stagione del suo rinomato programma “Solo Chi C’ha Fede” giunto alla sua quarta edizione. Nel nuovo format, anch’ esso ideato, scritto e prodotto dalla stessa Federica, in onda ogni mercoledì alle 19:30, gli spettatori di Sportitalia TV (Canale 60 DTT e streaming sull’app Sportitalia) avranno l’opportunità di immergersi in “Aspettando Solo Chi C’ha Fede – Il Lato Umano dello Sport”. Questa serie di otto episodi, giunta a metà programmazione, serve come introduzione ai nuovi volti e ai contenuti che saranno protagonisti nella stagione autunnale.
Il talk show si distingue per le sue conversazioni intime e rivelatrici con noti atleti. Esse si svolgono in un ambiente che ricorda un accogliente salotto domestico. Oltre alle interviste, il programma include segmenti innovativi come “Just in Time” di Justin Mattera, che coinvolge gli atleti in sfide divertenti. Ma anche “Omaronna” di Omar Fantini, che aggiunge un tocco di ironia al racconto delle gesta sportive.
Federica Bertoni, autrice e conduttrice del programma nonché ex atleta di tennis e volley, è una figura eclettica nel panorama mediatico italiano. Originaria di Udine, ha iniziato la sua carriera in televisione a soli 18 anni. Ha lavorato prima con Telefriuli e Udinese Calcio, spaziando poi, dai programmi d’informazione a quelli di intrattenimento. Laureata in Scienze della Produzione Animale, ha sempre mantenuto un forte legame con il mondo della medicina veterinaria. Nel contempo collaborando a documentari e iniziative benefiche legate agli animali.
Il talk show si è già guadagnato un posto di rilievo nel cuore degli appassionati di sport, con oltre 45 campioni olimpici che hanno partecipato nelle edizioni precedenti. Ciò condividendo storie di vita e carriera in un setting che ricorda un confortevole salotto domestico. Federica Bertoni, pone l’accento sull’importanza di trasmettere i grandi valori dello sport. E gli insegnamenti dello sport attraverso il racconto delle esperienze personali degli atleti. Le sue radici nel mondo sportivo, essendo figlia di un campione mondiale di canottaggio, la rendono profondamente connessa ai temi trattati.
La nuova edizione anticipa eventi sportivi di grande portata come le Olimpiadi e i Campionati europei di calcio, introducendo atleti come Juri Chechi e Filippo Tortu. Il tutto attraverso video messaggi e interviste esclusive, ampliando così la narrazione del lato umano dello sport.
Federica sottolinea il ruolo unificatore dello sport, che, attraverso le storie di superamento di ostacoli e di successo, diventa uno strumento di ispirazione e connessione umana. “Attraverso il nostro programma, vogliamo mostrare che i campioni, nonostante le sfide, rimangono figure di ispirazione accessibili e profondamente umane“.
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Il Gioco d’Azzardo Online è Più Pericoloso del Gioco nei Casinò Terrestri?
Ci si interroga continuamente rispetto alla delicata tematica della dipendenza dal gioco d’azzardo. Quello online è più pericoloso di quello nei casinò fisici?
Ci si interroga continuamente rispetto alla delicata tematica della dipendenza dal gioco d’azzardo. Secondo alcuni esperti, bisognerebbe spostare l’attenzione sul gioco a distanza: è possibile che i casino online possano diventare più pericolosi di quelli terrestri? Va detto che i criteri diagnostici per il gioco d’azzardo compulsivo sono gli stessi: un giocatore tende infatti a mostrare le stesse problematiche sia se gioca in una sala fisica che in una piattaforma online.
Il gambling online è sempre accessibile e può essere vissuto in qualsiasi momento del giorno, ovunque ci si trovi. Basta un computer o uno smartphone e una carta di credito per iniziare a scommettere su internet. Ecco perché negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di molti casino online in Italia come, per esempio, il sito di casino Stelario di Revocaautoesclusione.com he hanno contribuito a far crescere l’industria del gioco. Ma se questa grande accessibilità viene mal gestita, il giocatore è esposto in modo molto più diretto al rischio dipendenza.
Indice
Perché il Gioco Online Può Essere Più Pericoloso
La prima cosa da considerare è il grande fascino dei casino online. Senza dover uscire di casa o spostarsi da dove ci si trovi, è possibile piazzare una scommessa. Ogni puntata è a portata di mano e per questo è anche più difficile smettere e fermarsi. Un giocatore in pausa pranzo al lavoro, uno studente durante la pausa all’università può giocare d’azzardo senza impedimenti. E non dimentichiamo che anche la pandemia di COVID-19 ha giocato un ruolo chiave in questa diffusione: il gioco a distanza era infatti diventato una via di fuga per affrontare le giornate del lockdown.
Giochi e Tavoli di Qualsiasi Tipo da Provare con un Click
I migliori casino online che troviamo in Italia sono ricchi sotto ogni aspetto: offrono infatti tantissime versioni di gioco, sia per le slot machine (declinate in qualsiasi tema possibile) che per i grandi classici dei casinò. E come dimenticare la versione di gioco con dealer dal vivo!
Inoltre, il giocatore può anche provare i giochi in versione gratuita prima di iniziare a scommettere con soldi veri. Ciò che però nessuno considera è che quando giochiamo gratis, difficilmente consideriamo le perdite in quanto tali, proprio perché non stiamo investendo nulla. Questo atteggiamento viene letto dal nostro cervello come una possibilità di intrattenimento positiva, e per questo poi si rischia di affrontare il gioco con soldi veri con poca responsabilità.
Il Giocatore Dipendente Riesce a Nascondersi Meglio se Gioca Online
Ci sono dei comportamenti riconoscibili tra i giocatori che hanno una dipendenza dal gioco (o che stanno sviluppando tale problema). Un giocatore ludopatico, sia online che nei casino terrestri, tende a:
- Mostrare un comportamento problematico e irritabile se non può giocare;
- Scommettere sempre più soldi nella speranza di ottenere vincite che non arrivano mai;
- Giocare anche quando è in uno stato emotivo alterato, perdendo il controllo sulle sue azioni di gioco e sul proprio budget;
- Mentire per mostrarsi meno coinvolto dal gioco;
- Sfogare le delusioni della vita (privata e professionale) nel gioco, collezionando ulteriori debiti e problemi.
La differenza però è data dalla possibilità di nascondersi meglio quando si gioca online. Tendono infatti a nascondersi dietro a uno schermo, rendendo molto difficile ai propri familiari di accorgersi dei suoi cambiamenti.
È Più Facile Spendere Soldi Online
A meno che il giocatore non sia sufficientemente lucido da richiedere l’autoesclusione dal gioco, è quindi molto difficile che si fermi in tempo il suo problema.
Tutto ciò che si acquista online è facile da tracciare in termini di spesa, ma è altrettanto facile perdere il controllo perché bastano pochi click per accedere al nuovo “acquisto”, che nel nostro caso è legato alla spesa di un deposito per scommettere ancora. E ancora.
I giocatori quindi fanno fatica a capire che stanno spendendo molti soldi e rischiano così altissime cifre di debito senza neppure rendersene conto.
Solo in questo senso possiamo definire più pericoloso il gioco d’azzardo online rispetto a quello in presenza. Ma per il resto, il rischio è presente in ogni situazione e può peggiorare velocemente se non si interviene in tempo o se non si approccia il gioco responsabile.
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