Competizioni
Juventus: Recap Internazionale
Tanti sono stati i giocatori della Juventus impegnati, in questa sosta di Marzo, con le rispettive Nazionali. Grandissima la soddisfazione per McKennie e Weah.
Come dicevamo, sono tanti i giocatori della Juventus impegnati con le rispettive Nazionali.
E allora, facciamo un ‘Recap Internazionale’ della giornata di ieri (Domenica 24 Marzo) e della notte (italiana) di oggi (Lunedì 25 Marzo 2024).
Indice
Gli USA vincono la Concacaf Nations League
Partenza obbligatoria per lo splendido successo nella terza edizione della CONCACAF Nations League degli Stati Uniti di McKennie e di Weah.
Entrambi titolari contro il Messico (McKennie è rimasto in campo tutta la partita, mentre Weah è uscito soltanto nel recupero del secondo tempo) hanno contribuito al successo della Nazionale statunitense che, con una rete per tempo, ha superato i messicani vincendo il trofeo per la terza volta consecutiva.
Ancora una volta la vittoria è arrivata contro il Messico, proprio come in occasione della prima edizione (in quella circostanza, la Nazionale a stelle e strisce trionfò soltanto dopo i tempi supplementari).
La Nazionale azzurra
Dopo la vittoria contro il Venezuela di Giovedì 21, gli Azzurri vincono anche contro l’Ecuador. La Nazionale di Luciano Spalletti si impone 2-0 grazie alle reti di Lorenzo Pellegrini e Nicolò Barella. In campo, da subentrati, anche due dei tre convocati bianconeri: Locatelli (67′) e Cambiaso (88′).
I giovani bianconeri
Vince e convince l’Italia Under 18 con i pari età dell’Austria: di Caprini e Fini le reti per la Nazionale Azzurra che aveva già superato gli austriaci 2-1 Giovedì 21, sempre a Merano.
In casa Juventus Finocchiaro è partito titolare mentre Crapisto (60′) e Ngana (80′).
Sconfitta di misura, invece, per il Marocco Under 18 di Boufandar (partito titolare nella gara valida per la seconda giornata del “Torneo Internazionale di Oporto“) che cade 2-1 contro i padroni di casa del Portogallo.
Conference League
Club Brugge – Fiorentina 1-1: è finale! Beltran porta la Viola ad Atene | Le pagelle
La Fiorentina vola in finale di Conference League: il 29 maggio ad Atene Italiano e i suoi ragazzi proveranno a regalare un trofeo a Firenze.
Beltran si prende la Fiorentina sulle spalle: a cinque minuti dalla fine si incarica di tirare il rigore decisivo e la Fiorentina va per il secondo anno consecutivo in finale di Conference League.
Il gol di De Cuyper dopo venti minuti sembrava sbarrare la strada per Atene così come la serie infinita di pali che i giocatori viola hanno colpito anche stasera: due clamorosi con Kouamé e uno con Biraghi su punizione.
Alla fine, quando tutto sembrava andare verso i supplementari, un guizzo di Nico Gonzalez accompagnato dalla volontà di Nzola hanno portato al rigore per i viola. Beltran freddissimo ha trafitto Mignolet ed è estasi viola.
Club Brugge – Fiorentina, le pagelle viola
Terracciano 7 – Decisivo nel recupero su Vanaken, come a Twente quando permise la rinascita viola in Europa. Felino.
Dodo 7 – Finalmente una serata da vero Dodò: nessuna incertezza, se non nella rimessa in gioco nel finale, e tante calvacate nella metà campo belga. Ritrovato.
Milenkovic 6 – Il serbo è sfortunato quando scivola su Thiago, ma poi Dodò salva. Poi mette la museruola all’attaccante del Brugge. Marmoreo
Martinez Quarta 5,5 – Si perde il giocatore belga sul gol del vantaggio. Distratto.
Biraghi 6 – Ttiene in gioco De Cuyper sull’1-0. Poi attacca con costanza, con un ripresa importante. Colpisce un clamoroso incrocio. Sfortunato.
Arthur 5,5 – Serata diesel per il brasiliano, inizia molto lentamente, sovrastato dalla fisicità del centrocampo del Brugge. Poi cresce bene.
Dal 70′ Duncan 6 – Entra bene, decisivo anche lui nel pareggio finale.
Mandragora 6 – Non troppo preciso, serata meno scintillante di altre…
Gonzalez 5,5 – L’azione più positiva è quella che dà il via all’azione del rigore, poi pochissimo altro. Per la finale serve un altro Nico.
Beltran 7 – Porta la Fiorentina ad Atene. Si prende la responsabilità del rigore, dopo che il tiro dagli undici metri è stato un problema in stagione.
Dal 90′ Ranieri sv.
Kouame 7 – Il guerriero di Italiano e stasera è stato anche qualcosa di più: un attaccante forte e sfortunato. Due traverse clamorose. Legnoso.
Belotti 5,5 – Si sbatte, rincorre, ma stasera non ha l’occasione per segnare.
Dal 70′ Nzola 7 – Decisivo come all’andata, si guadagna il rigore. Questa finale è un po’ sua.
Champions League
Real Madrid vs Bayern Monaco: le ufficiali
Tutto pronto dal “Santiago Bernabeu” per la semifinale di ritorno della Champions League tra Real Madrid e Bayern Monaco, dopo il 2-2 della partita d’andata.
Una vera e propria finale anticipata con il quale senza la regola del gol in trasferta, una delle due squadre dovrà necessariamente vincere entro i novanta minuti per accedere alla finale di Wembley, il prossimo primo giugno.
Ad attendere interessata c’è il Borussia Dortmund, qualificatosi per la finale, dopo aver superato il Psg con un doppio 1-0.
Formazioni ufficiali
- Real Madrid: i neo campioni di Spagna arrivano a questa sfida con il morale alle stelle, dopo aver conquistata la Liga nell’ultimo weekend, causa sconfitta del Barcelona contro il sorprendente Girona.
Ancelotti ritrova Carvajal rispetto ad otto giorni fa che era squalificato e giocherà sulla fascia destra al posto di Lucas Vazquez.
Al centro Nacho vince il ballottaggio con Camavinga per giocare al centro della difesa assieme a Rudiger.
A completare il quartetto davanti a Lunin c’è Ferland Mendy.
Tchouameni assieme a Kroos formano la diga in mezzo al campo.
La novità tattica sarà composta dal modulo con un 4-4-2 rivoluzionario con Valverde e Rodrygo esterni e la coppia mobile composta da Bellingham e Vinicius Junior.
A disposizione oltre i portieri Courtois e Kepa, ci sono i difensori Eder Militao e Fran Garcia, i centrocampisti Modric e Ceballos e come carte offensive ci sono Joselu, Brahim Diaz e Arda Guler. - Bayern Monaco: i bavaresi si giocano tutto in questa affascinante sfida, dopo aver lasciato il predominio della Bundesliga al Bayer Leverkusen, l’obiettivo stagionale passa da Madrid.
Tuchel prova a giocare a viso aperto, con l’inserimento di Pavlovic in mezzo al campo in mediana con Laimer, con l’iniziale panchina di Goretzka.
Con Kane centravanti, alle sue spalle ecco il trio composto da Sanè, Musiala e Gnabry.
In difesa fuori Kim, dopo la partita horror in Baviera, con il ritorno di De Ligt dall’inizio in coppia con Dier.
Sulle fasce spazio a Kimmich e Mazraoui. In porta il capitano Neuer.
A disposizione oltre i portieri Peretz e Ulreich, ci sono i difensori Upamecano, Kim e Davies, i centrocampisti Zaragoza e Goretzka e gli attaccanti Choupo-Moting, Tel e Muller.
L’arbitro è il polacco Szymon Marciniak, coadiuvato dagli assistenti Tomasz Listkiewicz e Adam Kupsik.
Il quarto uomo è lo slovacco Ivan Kružliak. Var e Avar tutto polacco con Tomasz Kwiatkowski e Bartosz Frankowski.
Champions League
Al Khelaifi sbotta: “Chi critica Luis Enrique non capisce nulla di calcio”
Nasser Al Khelaifi, proprietario del PSG, ha difeso a spada tratta Luis Enrique nella conferenza stampa post-partita della sconfitta con il Borussia Dortmund.
Luis Enrique difeso da Al Khelaifi
Dopo la sconfitta interna contro il Borussia Dortmund, che ha negato l’accesso al PSG l’accesso alla finale di Champions League, Al Khelaifi ha sbottato contro i giornalisti presenti in sala. In particolare, a scatenare le sue ire è stata una domanda su Luis Enrique: considerato a rischio esonero dopo l’eliminazione.
❝Mi chiedete se Luis Enrique rischia l’esonero? Ma che domanda è? Ma capite qualcosa di calcio? Abbiamo colpito quattro legni tra andata e ritorno, volevamo vincere ma complimenti al Borussia. Sono comunque contento della mia squadra, è la più giovane in Europa e ha già conquistato tre semifinali in cinque anni. Ovviamente non è questo il nostro obiettivo, ma il calcio è a volte sa essere ingiusto.❞
Eppure, nonostante le dichiarazioni di facciata dell’emiro che ha confermato il tecnico catalano almeno per la prossima stagione, la posizione di Luis Enrique non può essere salda. In Francia Thiago Motta continua a essere accostato con forza alla panchina dei parigini, non per questa stagione ma la prossima.
Thiago Motta ha raggiunto da tempo un accordo di massima con la Juventus, ma, qualora l’italo-brasiliano dovesse decidere di rimanere a Bologna, allora per lui potrebbero aprirsi le porte di Parigi per la stagione successiva. Luis Enrique ha un contratto con il PSG fino al 30 Giugno 2025 e la prossima stagione (la prima senza Mbappè, che quest’anno spesso ha tolto le castagne dal fuoco al catalano) sarà decisiva.
I giudizi sull’operato dello spagnolo sarebbero molti diversi se Marciniak non avesse assegnato al PSG un rigore inesistente contro il Newcastle, che ha salvato i francesi da una clamorosa eliminazione alla fase a gironi. Poi il quarto di finale contro il Barcellona, con i parigini virtualmente eliminati prima dell’espulsione (quantomeno discutibile) di Araujo. L’espressione calcistica dei Campioni di Francia quest’anno è stata troppo brutta per nascondersi dietro un campionato vinto senza avversari e un percorso europeo costellato di favori.
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