Conference League
Club Brugge – Fiorentina 1-1: è finale! Beltran porta la Viola ad Atene | Le pagelle
La Fiorentina vola in finale di Conference League: il 29 maggio ad Atene Italiano e i suoi ragazzi proveranno a regalare un trofeo a Firenze.
Beltran si prende la Fiorentina sulle spalle: a cinque minuti dalla fine si incarica di tirare il rigore decisivo e la Fiorentina va per il secondo anno consecutivo in finale di Conference League.
Il gol di De Cuyper dopo venti minuti sembrava sbarrare la strada per Atene così come la serie infinita di pali che i giocatori viola hanno colpito anche stasera: due clamorosi con Kouamé e uno con Biraghi su punizione.
Alla fine, quando tutto sembrava andare verso i supplementari, un guizzo di Nico Gonzalez accompagnato dalla volontà di Nzola hanno portato al rigore per i viola. Beltran freddissimo ha trafitto Mignolet ed è estasi viola.
Club Brugge – Fiorentina, le pagelle viola
Terracciano 7 – Decisivo nel recupero su Vanaken, come a Twente quando permise la rinascita viola in Europa. Felino.
Dodo 7 – Finalmente una serata da vero Dodò: nessuna incertezza, se non nella rimessa in gioco nel finale, e tante calvacate nella metà campo belga. Ritrovato.
Milenkovic 6 – Il serbo è sfortunato quando scivola su Thiago, ma poi Dodò salva. Poi mette la museruola all’attaccante del Brugge. Marmoreo
Martinez Quarta 5,5 – Si perde il giocatore belga sul gol del vantaggio. Distratto.
Biraghi 6 – Ttiene in gioco De Cuyper sull’1-0. Poi attacca con costanza, con un ripresa importante. Colpisce un clamoroso incrocio. Sfortunato.
Arthur 5,5 – Serata diesel per il brasiliano, inizia molto lentamente, sovrastato dalla fisicità del centrocampo del Brugge. Poi cresce bene.
Dal 70′ Duncan 6 – Entra bene, decisivo anche lui nel pareggio finale.
Mandragora 6 – Non troppo preciso, serata meno scintillante di altre…
Gonzalez 5,5 – L’azione più positiva è quella che dà il via all’azione del rigore, poi pochissimo altro. Per la finale serve un altro Nico.
Beltran 7 – Porta la Fiorentina ad Atene. Si prende la responsabilità del rigore, dopo che il tiro dagli undici metri è stato un problema in stagione.
Dal 90′ Ranieri sv.
Kouame 7 – Il guerriero di Italiano e stasera è stato anche qualcosa di più: un attaccante forte e sfortunato. Due traverse clamorose. Legnoso.
Belotti 5,5 – Si sbatte, rincorre, ma stasera non ha l’occasione per segnare.
Dal 70′ Nzola 7 – Decisivo come all’andata, si guadagna il rigore. Questa finale è un po’ sua.
Conference League
Torino, il tifo non basta: fuori dall’Europa
La sconfitta della Fiorentina ad Atene ha una ricaduta amara anche sul Torino: la situazione.
La Fiorentina torna a mani vuote da Atene e il responso è amaro anche per il Torino di Cairo.
I granata, classificati al nono posto in Serie A, speravano nella vittoria dei viola per avere l’accesso alla prossima Conference League, un ritorno in Europa che manca da tanti anni per il Toro.
L’ultima qualificazione rimane quella per gli spareggi per l’accesso all’Europa League del 2019, quando il Torino di Mazzarri fu eliminato con una doppia sconfitta dal Wolverhampton.
La vittoria della Fiorentina, avrebbe permesso ai viola, oltre a mettere un prestigioso trofeo in bacheca, di accedere alla prossima Europa League, permettendo al Torino di subentrare al posto dei viola in Conference. Un finale amaro per tutto il campionato italiano, che vedrà impegnate 8 squadre nelle prossime competizioni europee.
Cinque sqaudre in Champions (Inter, Milan, Bologna, Atalanta, Juventus), due in Europa League (Roma e Lazio) e una in Conference League (Fiorentina)
Conference League
Olympiakos, una vittoria europea… con pochi precedenti
Nella finale di Conference League di ieri, l’Olympiakos ha conseguito una vittoria che pochi club possono dire di aver conquistato: per la precisione, solo 6.
Ieri sera, l’Olympiakos ha avuto la meglio sulla Fiorentina e ha portato a casa la sua prima vittoria europea, nella finale di Conference League.
Con questa vittoria, i greci sono entrati in un ristrettissimo club che include, in totale, solo 6 squadre.
Come l’Olympiakos solo 6 squadre
Sono solo 6, infatti, i club che nella storia sono stati capaci di vincere la finale di una competizione europea giocando nella propria città.
Il primo che riuscì nell’impresa fu il Real Madrid, che nel 1957 vinse la Coppa dei Campioni giocando allo Stadio Santiago Bernabéu, battendo la Fiorentina, che tra l’altro fu la prima squadra italiana ad arrivare in finale dell’allora massima competizione europea.
In seguito fu la volta del West Ham, che il 19 maggio 1965 si aggiudicò la Coppa delle Coppe contro il Monaco 1860 nella cornice del Wembley Stadium di Londra.
Nello stesso anno, l’Inter fu il vincitore della Coppa dei Campioni il 27 maggio 1965 a San Siro contro il Benfica, mentre il 12 maggio 1982 il Barcellona si aggiudicò la Coppa delle Coppe giocando contro lo Standard Liegi a Camp Nou, al cospetto di 80.000 spettatori.
A chiudere il cerchio è l’ultimo club riuscito nell’impresa prima dell’Olympiakos: il Feyenoord, che vinse la Coppa UEFA nel lontano 2002, giocando in casa allo Stadion Feijenoord di Rotterdam contro il Borussia Dortmund.
Conference League
Fiorentina, lacrime e rabbia
Fiorentina, grande delusione per tutti i tifosi viola accorsi ad Atene: qualche gesto di rabbia al fischio finale.
La partita purtroppo è finita come nessuno poteva augurarsi per i diecimila cuori viola accorsi ad Atene all’OPAP Arena per sostenere Biraghi e compagni: un’altra delusione, un’altra coppa sfuggita dalle mani. Rimane il piazzamento in Conference League anche per la prossima stagione, troppo poco per i tanti tifosi viola che chiedono di più alla società, alla squadra.
Al fischio finale i giocatori viola guidati da Biraghi e Milenkovic, tra i migliori nella buia notte di Atene, si sono diretti verso la curva assiepata da tifosi viola. I giocatori non riuscivano a trattenere le lacrime e proferire parola, i tifosi, alcuni per la verità, sfogavano la propria rabbia sui seggiolini della curva, sventrandoli e lanciandoli in campo.
Da tutta la curva però verso i giocatori è stato lanciato un grido: “Rispettate la nostra maglia”. Troppa delusione per la parte più calda della curva che per tutta la stagione ha sostenuto la squadra alla ricerca di un sogno da realizzare, che è rimasto tale.
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