I nostri Social

Le interviste

ESCLUSIVA CS – Lo sport nella Città Eterna: parla Bonessio

Pubblicato

il

Gli stadi delle squadre romane: parla Ferdinando Bonessio, Presidente della Commissione Sport del Comune di Roma

In materia di sport nella Capitale, Nando Bonessio è un esperto: è il Presidente della Commissione Sport del Comune. Ecco cosa ha raccontato ai nostri microfoni.

Di sport, Nando Bonessio ne sa anche e soprattutto per esperienza diretta: laureato in Scienze Motorie, ha svolto per 43 anni la professione di professore di Educazione Fisica, andando in pensione 4 anni fa.

Parallelamente, si occupa da anni di politica e, in particolar modo, di politiche ambientali e sport: due argomenti che conosce approfonditamente.

Attualmente, ricopre il ruolo di Consigliere capitolino eletto nella lista di Europa Verde e la carica di Presidente della Commissione Sport, Benessere e Qualità della Vita di Roma Capitale.

Gli abbiamo chiesto ragguagli sia sulle iniziative che il Comune porta avanti in quest’ambito, che sugli impianti che potrebbero essere destinati alle due principali squadre di calcio romane, la Roma e la Lazio. Senza tralasciare qualche parola sulla sua fede romanista.

Ecco cosa ha raccontato in esclusiva ai nostri microfoni. Seguirà, a breve, la seconda parte di quest’intervista.

Rispetto allo sport, il comune di Roma come si posiziona? Che tipo di iniziative porta avanti?
Inizio col dire che faccio parte dell’Assemblea capitolina, che ha competenze di programmazione e indirizzo nell’ambito della Commissione. Monitoriamo l’attività che la giunta porta avanti e siamo anche noi promotori di una serie di proposte nell’ambito delle nostre competenze.

Abbiamo, sia da statuto che da programma elettorale (della lista Gualtieri, ndr), obiettivi specifici sullo sport come quello di allargare il più possibile la pratica attraverso la messa a disposizione di un’impiantistica diffusa di proprietà dell’amministrazione comunale e delle strutture sportive scolastiche.

In quest’ambito di promozione dello sport, abbiamo una serie di normative come il Regolamento dei centri sportivi municipali, che riguarda l’attività sportiva di base; in quest’ambito, le quote che sono corrisposte dai soci-utenti alle associazioni che organizzano le attività sono stabilite dal Comune. Questo sistema ci permette di erogare quello che io definisco il “servizio sociale sportivo”.

Indice

Roma, gli impianti comunali sportivi

Di quanti impianti stiamo parlando?
“Oltre agli impianti delle scuole, vi è anche il patrimonio degli impianti sportivi comunali. Alcuni grandi come lo Stadio Flaminio, il Palazzetto dello Sport o l’Ippodromo delle Capannelle, altri di più modesta entità.

Si parla di circa 130 impianti distribuiti nella città di Roma. Poi vi sono impianti più piccoli con un’offerta sportiva prevalentemente locale, amministrati dai singoli municipi. Sono circa 30. Il patrimonio complessivo ammonta circa a 160 unità: tra questi, molti sono impianti calcistici.

Parlando di sport di base, comunque, il Comune consente la pratica sportiva a circa 80.000-90.000 utenti”.

Per quanto riguarda il calcio, nello specifico?
“Noi abbiamo il presupposto di avere un equilibrio di offerta. Non esistono sport minori: il calcio è sicuramente uno sport più praticato di altri ma non per questo maggiore in termine di valori o di benefici al fisico.

C’è sicuramente un fenomeno culturale legato al calcio, ed è altrettanto vero che noi, a Roma, riserviamo minori attenzioni al basket o alla scherma, malgrado quest’ultima sia lo sport che ha regalato all’Italia più medaglie olimpiche.

Abbiamo il dovere di programmare impianti e di favorire anche associazioni sportive che promuovono sport meno praticati.

Per quanto riguarda il calcio, proprio oggi abbiamo avuto un incontro riguardante la riforma dello sport.

A livello legislativo, lo sport dove si colloca?
“Nel nostro Paese il 20 settembre non sarà ricordato solo per la breccia di Porta Pia, ma anche perché quest’anno il Parlamento ha approvato in via definitiva la modifica della Costituzione.

All’articolo 33, che parla dei diritti primari dei cittadini, è stato inserito un emendamento che riconosce il diritto alla pratica sportiva come elemento che migliora la qualità della vita. E non solo: riconosce anche i valori educativi e sociali dello sport. Insomma: lo sport assume così una dignità fondamentale all’interno della carta costituzionale”.

E a livello economico?
“I rappresentanti degli enti locali, a partire dal sottoscritto, quando c’è da approvare un bilancio, devono smettere di considerare lo sport come la cenerentola della pianificazione economica degli interventi.

Interventi sugli impianti, a favore dei praticanti, in aiuto della formazione dei dirigenti e degli operatori. Bisogna pensare anche agli eventi, sia quelli di grande richiamo che quelli di denuncia. Il grande evento sportivo, che si trova sul vertice della piramide gerarchica del sistema sport, è doveroso da favorire ma, a mio avviso, non è il fine ultimo”.

Le attività per favorire lo sport di base

Cosa fa il Comune per favorire il cosiddetto “sport di base”?
“Organizza il sistema dell’impiantistica e regolamenta il sistema di accesso agli impianti. Ma quest’anno siamo andati oltre, decidendo di erogare una serie di contributi: alcuni dedicati a eventi e manifestazioni, altri per le associazioni che chiedono un sostegno per la loro attività annuale ordinaria.

Nel settore calcio, ad esempio, ci sono realtà dilettantistiche che organizzano 5-6 squadre di categorie giovanili. Oppure, ancora, attività finalizzate allo sport per soggetti affetti da disabilità. Ultimamente abbiamo adottato il sistema dei voucher, di cui sono fiero di essere stato il promotore assieme a Svetlana Celli e Valeria Baglio.

Si tratta di incentivi a favore di adolescenti fino ai 16 anni di età, di giovani provenienti da famiglie a basso reddito che potranno accedere a strutture sia pubbliche che private, con un finanziamento fino a 500 euro annui. Abbiamo poi emesso un altro voucher dedicato ai soggetti con disabilità.

Noi come amministrazione e come coalizione che ha sostenuto l’elezione del sindaco Gualtieri, siamo convinti che lo sport e la pratica sportiva, intesa come servizio sociale, svolga un ruolo fondamentale nel favorire l’inclusione sociale. E’ una favolosa opportunità di contrasto alle emarginazioni e contribuisce in modo importante alla salute dei cittadini.

Se noi dovessimo contabilizzare in termini economici il benessere fisico e sociale dell’attività sportiva, potremmo serenamente dire che un euro investito nella promozione sportiva ne restituisce 5 in termini di welfare di prossimità“.

Lo sport come strumento di riscatto sociale

Da ciò che dice, sembra evidente che il Comune di Roma consideri lo sport un potente strumento di riscatto sociale, anche nelle periferie.
“Io amo usare questo slogan: ‘Fai fare sport a tuo figlio: sarà la sua droga’. Basterebbe anche solo questo. Cosa sono le devianze giovanili se non emarginazione, a tutti i livelli?

E’ chiaro che l’unico modo che abbiamo, come istituzione, per poter intervenire, è creare un sistema culturale, di cultura sportiva che possa rappresentare un argine contro le occasioni di emarginazione sociale”.

Parlando di sport al femminile: cosa fate per occuparvi della parità di genere in questo ambito?
“La parità di genere ha avuto alcune occasioni di riconoscimento. In primo luogo a livello nazionale, quando per la prima volta il calcio femminile di Serie A è stato riconosciuto tra gli sport professionistici.

Anche noi abbiamo voluto fare la nostra parte. Abbiamo scoperto che vi erano associazioni sportive, che gestivano impianti comunali, in possesso di statuti che proibivano alle donne di assumere incarichi nei consigli direttivi. Abbiamo provveduto personalmente facendo approvare in assemblea una modifica al regolamento esistente.

Di conseguenza, le società sportive che dovessero rifiutare alle donne l’accesso a cariche dirigenziali per diversità di genere o di altro tipo non potranno gestire impianti sportivi comunali”.

Il calcio nelle periferie

Tornando al discorso del calcio nelle periferie. Mi interessa l’acquisizione, da parte del Comune, di 5.000 quote del MontespaccatoCalcio. Mi può spiegare com’è nata questa iniziativa?
“Il MontespaccatoCalcio è un impianto che non è di proprietà comunale bensì privata, che era gestita da alcuni soggetti che sono stati condannati per associazione a delinquere.

L’impianto sportivo dedicato al calcio, come gli altri loro beni, è stato sequestrato e affidato ad un’istituzione pubblica (la Regione Lazio, ndr) che ha utilizzato una struttura regionale denominata Asilo Savoia. Quest’ultimo si occupa di assistenza sociale specificatamente nel settore sportivo, come ad esempio nel caso della Palestra della Legalità nei locali sequestrati all’Idroscalo di Ostia.

Per finanziare la ripartenza del MontespaccatoCalcio, gli attuali dirigenti hanno avviato una pratica poco conosciuta in Italia, di azionariato popolare: chiunque poteva diventare azionista della società acquistando una quota al prezzo di un euro. Il Comune di Roma ne ha acquistate 5.000 come riconoscimento della sua valenza sociale, oltre che sportiva”.

Tornando agli impianti del Comune: a che punto è la riqualificazione di cui vi fate promotori?
Il 90% dei 160 impianti sportivi comunali è regolarmente attivo. Ci sono circa 15 impianti che non sono inattivi, per varie ragioni. L’Ufficio Tecnico del Dipartimento Sport è al lavoro, ma per colmare i ritardi comunali il Comitato ha deciso di avvalersi di Risorse per Roma, una società di progettazione.

A seguito del Covid, noi abbiamo una legge nazionale (del Decreto Milleproroghe, ndr) a beneficio dei concessionari degli impianti pubblici di tutta Italia, che porta la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2024. A quel punto molte scadenze arriveranno insieme, e ci sarà bisogno di essere pronti ad elaborare nuovi avvisi pubblici in modo che il servizio sportivo non si fermi”.

Roma, la candidatura a Euro 2032

Prima faceva riferimento ai grandi eventi. Roma è candidata ad ospitare Euro 2032: com’è che la città potrebbe essere all’altezza di ospitare un simile evento?
“Quando vai a realizzare un grande evento, devi avere un sistema di strutture che abbiano una ricaduta di utilizzo quotidiano nel futuro della città. Sia in termini di impianti che in termini di mobilità: quest’ultima deve essere una rete efficiente ed efficace, che rappresenti un aiuto per il ‘diritto alla mobilità’.

Quando una città è paralizzata dal traffico, stiamo sottraendo ai cittadini questo diritto. A Roma c’è un’ipotesi di sviluppo di impianti, che non riguarda solo il calcio”.

Sport allo Stadio Olimpico di Roma

Il discorso include anche lo Stadio Olimpico?
“Lo Stadio Olimpico non rispetta gli standard attuali. L’offerta sportiva internazionale e gli standard di sicurezza impongono strutture di tipo diverso. L’Olimpico è stato costruito nel 1953, quest’anno compie 70 anni, fu ristrutturato ai tempi dei Mondiali del ’90, e ha una vocazione multi-disciplinare.

In realtà è un campo di calcio contornato dall’anello dell’atletica leggera, quindi quando siedi sui gradini più alti della curva ti porti dietro il binocolo, perché i giocatori appaiono come figurine disperse in un prato verde. In più, l’Olimpico sconta il fatto di essere una struttura non dotata di offerte sportive suppletive, malgrado la presenza del vicino Foro Italico. Ospita uffici e concerti.

Da un punto di vista urbanistico, è situato in un’area prossima alle abitazioni come Prati, lontano dalle direttici di trasporto su ferro: non c’è una fermata organica della ferrovia regionale, né una fermata della metropolitana. Chi conosce lo stadio sa che tutta la zona circostante è bloccata nelle due ore antecedenti le partite e almeno per un’ora dopo l’evento.

Entrambe le squadre romane ci giocano, tutti i fine settimana, sia le partite di Serie A che le coppe europee. E d’estate c’è la stagione concertistica. La zona è particolarmente ingolfata”.

(…continua…)

Calciomercato

Cerignola, Elio Di Toro: “Siamo determinati”

Pubblicato

il

Cerignola Elio Di Toro

Elio Di Toro, il DS dell’Audace Cerignola, è intervenuto ai microfoni di Calciostyle.it per rispondere alle nostre domande sulla squadra pugliese.

 

Elio Di Toro: “Con la scelta di Raffaele e con il suo lavoro alla fine abbiamo preparato anche il lavoro per la prossima stagione”

Cerignola Elio Di Toro

Direttore Sportivo Audace Cerignola

Direttore, una sua valutazione sulla stagione appena passata del Cerignola?

“Abbiamo concluso direi bene rispetto un po’ all’andamento della stagione che ci ha visti protagonisti in alcune partite ed alcune altre meno. Vuoi per tante motivazioni, in primis i tanti infortuni che ci hanno comunque devastato dall’inizio del campionato, non abbiamo mai potuto avere una squadra al completo. Dal momento in cui abbiamo recuperato tutti gli effettivi abbiamo comunque dimostrato di avere dei valori.

Questo è accaduto anche nei momenti di difficoltà, a volte i risultati condizionano i giudizi ed è ovvio che poi rimane alla fine quello che fai. Questo settimo posto che abbiamo raggiunto comunque ci ha messo nella condizione di dare all’annata un sapore migliore, peccato potevamo sfruttare meglio delle situazioni. Direi che se vogliamo guardare l’aspetto più positivo è che con la scelta di Raffaele, con il suo lavoro, alla fine abbiamo preparato il lavoro anche per la prossima stagione che credo sia più determinante rispetto a tutto il resto”.

Mr. Raffaele rinnova il contratto ancora per 2 anni quindi fiducia al progetto dalla società. Il progetto Raffaele dove può portare il Cerignola che verrà, quello del futuro?

“Ci è sembrato giusto innanzitutto dare un taglio al futuro determinando con 2 anni di contratto l’allenatore così in modo da dare anche a lui la possibilità di lavorare in un certo modo e dare anche un segnale forte anche al gruppo, che c’è forza in quello che si è deciso dal punto di vista tecnico. Siamo determinati a fare un percorso e lo abbiamo dimostrato attraverso questo prolungamento di contratto in modo da poter essere nel tempo sempre più all’altezza.

Cerignola parte da una base che è quella della passata stagione e che ci ha visti, nella parte finale, in un certo modo di essere e da quello partiamo. Il nostro obbiettivo è quello di cercare di mettere qualche giocatore in più a scelta dell’allenatore con delle caratteristiche che magari sono più consone al suo modo di giocare e di costruire una squadra competitiva”.

Sainz-Maza ha appena rinnovato fino al 2026…

“Diciamo che abbiamo definito un accordo e che sicuramente il ragazzo sarà dei nostri per altri 2 anni, a completamento di un percorso che comunque ha visto anche lui crescere come noi. E’ sembrato logico sia dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista proprio di quelle che sono le conoscenze morali del ragazzo continuare a lavorare insieme”.

VIDEO: potete ascoltare tutta l’intervista integrale cliccando sul seguente link:

 

Continua a leggere

Le interviste

Esclusiva CS, Angelica Massera sulla Roma: “Totti? Il mio primo amore! Mourinho fastidioso! Niente Champions? L’importante è…”

Pubblicato

il

Intervista in esclusiva per Calcio Style ad Angelica Massera. L’attrice e comica di fede giallorossa ha risposto ad alcune domande sulla sua Roma.

L’attrice Angelica Massera si è resa disponibile in un’intervista esclusiva ai nostri microfoni, per parlare della Roma. Ci ha raccontato come è nata la sua passione e ci ha dato le sue opinioni in merito alla stagione dei giallorossi. Qui di seguito l’intervista completa.

Roma Angelica MAssera

Angelica da dove nasce, a che età e grazie a chi la passione per la Roma? E quale giocatore ti ha fatto consolidare la tua fede giallorossa?

Sicuramente nasce quando ero piccolina, perché nella mia famiglia sono tutti romanisti. Sono stata ovviamente influenzata dai miei genitori. Si è sviluppata maggiormente in età adolescenziale, dove la mia passione era proprio all’apice. Mio papà non è mai stato un tipo da stadio. Ma mi ricordo che la prima volta che mi ha portata era il 2001, l’anno dello scudetto della Roma.

A quell’età, ero innamorata di Totti e lo sono stata per svariati anni (ride, ndr.). Vederlo dal vivo è stata un’emozione incredibile. E’ stato il mio primo Amore, pensa che facevo gli appostamenti a Sabaudia, quando andavo al mare, per riuscire a vederlo. Quando l’ho visto c’avevo le palpitazioni. Poi con gli anni questa cosa, com’è normale che sia, è un poco scemata.

Ed anche la passione per lo stadio si è diradata. Soprattutto perché dietro il mondo del calcio ci sono troppi interessi, si vendono le partite, il calcio scommesse. Non lo vedo quasi più come uno sport. C’è un 80% di interessi ed un 20% di sportività, cosa che non riscontro in altri sport come il Tennis. Dove ci sono sempre molti interessi ma almeno la sportività permane.

Poi una cosa che non mi piace dello Stadio è la mancanza di rispetto per l’avversario da parte dei tifosi, i fischi. E’ un mondo che non mi appartiene più ecco. Mi apparteneva a 14, 15 anni perché facevano caciara e la caciara a quell’età ti diverte. Ma adesso molto meno. Sicuramente sono ancora molto tifosa della Roma ma meno del tifo in generale.

La Roma quest’anno ha avuto una stagione piena di alti e bassi, tu come l’hai vissuta?

Quest’anno, quando è andato via Mourinho, noi tifosi eravamo abbastanza contenti. Probabilmente aveva finito la sua epoca già lo scorso anno. Ti dirò, lui non mi è mai stato particolarmente simpatico. Però è arrivato a Roma, ci ha fatto vincere la Conference League, una coppa non importantissima ma importante per noi. Quindi tanto di cappello ma era giusto l’addio. Non mi aspettavo un De Rossi così bravo, quello si. Pensavo avremmo preso un’altra cantonata, ed invece. Meglio così.

Come valuti la gestione di Mourinho? Quest’ultima sua stagione non è stata sicuramente positiva, ma nel complesso da quando è arrivato a quando vi ha salutato?

Allora, i primi due anni è andata bene. Credo che il suo ciclo non duri dipiù, perché poi comincia a sclerare. Una cosa che mi ha dato tanto fastidio della sua gestione è stata l’insistenza nel voler far giocare Rui Patricio, nonostante non fosse il migliore nel suo ruolo. Mentre Svilar ha dimostrato di essere più bravo. Voci di corridoio dicono che lo facesse perché hanno lo stesso manager. Questa cosa, da tifosa, ti fa un po’ rodere perché dici: pensi al bene della squadra o ai cavoli tuoi? Per carità sono voci che girano e non ci sono prove, però guarda caso da quando è cambiato allenatore Rui Patricio non ha più visto la porta.

De Rossi ha riportato entusiasmo tra i tifosi giallorossi. L’obiettivo Champions al suo arrivo sembrava impossibile ed irraggiungibile, eppure lo avete sfiorato. Il suo rinnovo è una scelta giusta?

Secondo me sì. Bisogna dargli ancora fiducia. Anche perché è arrivato a metà stagione ed ha trovato una squadra disastrata. Praticamente non giocavano più a calcio, facevano solo allenamenti. Alcune cose della Roma di De Rossi non mi piacciono tantissimo. Gioca praticamente a metà campo, facendo retropassaggi ed utilizzando il portiere quasi come un giocatore di movimento. Però da quando c’è lui la squadra sembra rifiorita. Ha fatto sicuramente bene e per questo un’altra possibilità è giusto concedergliela.

Vedere la Roma mancare la zona Champions negli ultimi anni, da l’idea di un’eterna incompiuta. Qual’é la tua opinione in merito?

Eeeh l’eterna seconda. (ride, ndr.) E’ sempre stato così e sempre lo sarà. Quando c’era Ranieri abbiamo sfiorato lo scudetto per un punto. Siamo abituati a soffrire noi romanisti. E’ una nostra peculiarità. Però per noi l’importante è sempre fare meglio della Lazio. Quindi se i biancocelesti stanno sotto di noi va bene. (ride, ndr.) La Roma è arrivata sesta? Mmmh cavolo. La Lazio è arrivata settimana, allora va bene. Se invece arrivava quinta allora non andava bene.

Difatti l’anno dopo che i biancocelesti vinsero lo scudetto lo vincemmo noi. Per ripicca. Così siamo stati noi a scucirglielo dal petto. Per loro credo non ci sia stata cosa più brutta. Tanto che ce lo rinfacciano tutt’oggi. La differenza tra le due tifoserie sta anche qui.

Noi abbiamo più il focus sulla nostra squadra, poi ovvio contenti se loro fanno peggio ma il nostro pensiero principale è la Roma. Loro invece ce l’hanno a morte con noi. E si vede anche allo stadio. Noi facciamo spesso sold-out, quasi tutto l’anno. Loro invece solo nel derby perché devono andare contro di noi. La vivono proprio male ecco.

Lukaku, da quando è alla Roma, è sembrato un po’ un pesce fuor d’acqua. Secondo te può essere dipeso da lui o la squadra non lo ha supportato in modo adeguato per farlo rendere al meglio?

Secondo me, ma non sono l’unica a pensarla così, perché è arrivato. Non ce la fa più a fare le cose di prima. Lukaku non è più giovanissimo. E’ un armadio che corre, fa fatica. E’ normale, che sia difficile per lui fare le stesse cose di qualche anno fa. Un conto è se sei piccolino, allora prendi, corri e vai. Ma lui, è alto e con un fisico importante. Questo sicuramente non lo aiuta col passare degli anni.

Roma Angelica Massera

Di chi, della rosa attuale, non ti priveresti per nessuna ragione? E chi invece consideri “sacrificabile”?

Per me intoccabile è sicuramente Dybala. Nonostante qualche problemino fisico. Mentre toglierei volentieri Karsdorp, ha fatto troppi errori nella semifinale di Europa League. Mi ha fatto arrabbiare tantissimo, ero pure allo stadio quella sera. Errori proprio da principiante. Da un giocatore strapagato pretendi di più, soprattutto in una partita così importante.

C’è un calciatore di un’altra squadra del nostro campionato che ruberesti per farlo giocare nella Roma?

Ruberei molto volentieri Lookman dell’Atalanta. Quando l’ho visto giocare ho detto “me cojoni” (ride, ndr.) Ci servirebbe uno così alla Roma, sono tutti morti di sonno. Prendono la palla e giocano a subbuteo. Passaggini orizzontali, ma buttala dentro.

Per una squadra maschile che vince poco, c’è però una squadra femminile che toglie molte soddisfazioni ai tifosi giallorossi. Hai seguito il loro campionato?

Guarda, lo segue molto mio figlio Manuel. E’ innamorato della Roma Femminile. Quindi mi tiene aggiornata e lui è molto pro femminile. Però mi spiace che nessuno, o comunque pochi, ne parlano. Sono davvero bravissime.

Infine, tu hai fatto tanta gavetta nella tua vita. Quest’anno sono arrivati diversi riconoscimenti ma, come spesso dici tu, la soddisfazione più grande sarà il tuo spettacolo ” Ancora non sono pronta” che andrà in scena da Ottobre di quest’anno. Cosa diresti ai nostri lettori per convincerli a venire a teatro?

Oddio, convincerli è un parolone. Io più che altro domando sempre questo alle persone, a te piace ridere? E tutti mi dicono di sì. E allora vieni a vedere il mio spettacolo. Riderai e ti divertirai, passerai un ora e mezza in totale relax. Ci saranno tantissime cose, tutte molto divertenti. Da una parte c’ho paura, perché è una grande responsabilità. Ma dall’altra voglio staccare la presa dell’ansia e dire “comunque vada sarà un successo”.

Anche perché vendere dei biglietti e portare la gente a teatro, nonostante sia abituata a vederti gratis sui social, è già un successo per me. Delle persone che sono state disposte a pagare pur di vederti, qui si vede tutto l’affetto del pubblico. Inoltre spero che vedermi a teatro possa scaturire in loro l’idea che dai social non escano solo persone miracolate e che non sanno fare niente.

Ma anzi, che gli faccia comprendere che i social possono essere una specie di primo “talent show” giornaliero dove i veri giudici sono i follower. E, per quanto mi riguarda, la vittoria di questo “talent” è la risposta delle persone che apprezzano, così tanto il mio lavoro, da venire a vedermi a teatro. Potremmo considerarlo il premio di questo immaginario talent show.

Quindi se volete ridere, staccare un po’ la spina venite a vedere il mio spettacolo. Scoprire cose nuove di una ragazza di periferia, come diceva la Tatangelo. (ride, ndr.)

Continua a leggere

Le interviste

Alessandro Gabrielloni (Como): “Obiettivo salvezza. Su Roberts…”

Pubblicato

il

Fabregas

Alessandro Gabrielloni del Como, in esclusiva ai microfoni di CalcioStyle: “In A per spazio e gol. Como con l’obiettivo salvezza. Su Roberts e Fabregas…”

Le parole di Alessandro Gabrielloni

E’ un Alessandro Gabrielloni a tutto campo quello incontrato in questi giorni nella sua Jesi. Il bomber del Como, dopo aver ricevuto un riconoscimento durante la cerimonia Premio Renato Cesarini 2024, ha festeggiato con parenti, conoscenti e amici, la promozione del Como nella struttura jesina del San Sebastiano, dove ha iniziato a dare i primi calci al pallone . “E’ stata un’annata fantastica per il Como, raggiunta una promozione storica. Adesso il nostro obiettivo sarà la salvezza. A livello personale cercherò di trovare spazio, minuti e gol”. Queste le parole di Gabrielloni ai nostri microfoni. “San” Gabrielloni ha proseguito elogiando l’operato di mister Osian Roberts. “E’ stato bravo a portare una mentalità diversa e i risultati ci hanno dato ragione. E’ stata una grande promozione, ora speriamo di salvarci. L’inglese con Roberts? Andava bene che parlava lento e riuscivo a capire… Di comasco non conosco ancora una parola” (ride, ndr).

“Non vedo l’ora di poter giocare in certi stadi come San Siro. In questo momento credo all’Inter giochi l’attaccante più forte della Serie A, a mio parere Lautaro Martinez“. Gabrielloni ammette di non sapere eccellere in alcun fondamentale: “So fare un po’ di tutto. Non saprei dire neanche adesso in che cosa eccello, forse il carisma e la leadership all’interno della squadra. A livello tecnico non te lo so dire”. Sul pianto di Alessandro, pochi secondi prima del fischio finale col Cosenza, che ha fatto il giro del mondo (diventando virale): “E’ stata una cosa spontanea, un pianto totalmente naturale e spontaneo appunto. Sono felice che ci sia stato perché significa che siamo saliti in serie A”.

I tifosi si aspettano qualcosa più della salvezza il prossimo anno? Lo abbiamo chiesto proprio ad Alessandro. Sarà magari un Como stile Monza. “Assolutamente non bisogna fasciarsi la testa, l’importante è mantenere la categoria. Mission salvezza. L’obiettivo è questo”. Al Teatro Pergolesi di Jesi lunedì 27 maggio Gabrielloni del Como è stato acclamato dal pubblico. E in platea c’era anche Luciano Spalletti, CT della Nazionale. E un’ultima battuta (con risata finale) con Alessandro non poteva mancare: Ale presto andrai in Nazionale? “Non ci penso, penso soltanto a fare bene col Como”. Come sempre, un Gabrielloni in grande stile, leader elegante e raffinato. A lui le migliori fortune professionali. Sulla pizza del ristorante Zia Emilia che lo celebra (foto sotto) conclude: “Grazie del bel pensiero!”.

Gabrielloni

Dopo la Pizza Cheddira ecco la Pizza Gabri-Gol al Ristorante Zia Emilia di Porto Recanati, su idea del giornalista di Jesi Daniele Bartocci

Continua a leggere

Ultime Notizie

osimhen napoli osimhen napoli
Calciomercato2 ore fa

Calciomercato Napoli, dove può andare Victor Osimhen?

Visualizzazioni: 155 Dove può andare Victor Osimhen? L’attaccante del Napoli è scontento della situazione e sarebbe disposto a cambiare aria,...

Real Madrid, Hummels Real Madrid, Hummels
Calciomercato2 ore fa

Ultim’ora Milan, da Via Aldo Rossi arriva la decisione sull’opzione Hummels

Visualizzazioni: 1.027 Ultim’ora Milan, si e’ finalmente arrivati alla chiusura del cerchio per quanto riguarda l’ipotesi di ingaggiare Mats Hummels....

Bologna Bologna
Notizie2 ore fa

Giaccherini su Thiago Motta: “Scelta migliore per la Juve”

Visualizzazioni: 218 L’ex calciatore della Juventus, Emanuele Giaccherini, ha commentato positivamente l’arrivo di Thiago Motta sulla panchina dei bianconeri. In...

Del Piero Del Piero
Notizie3 ore fa

La tv tedesca a Del Piero: “Vuoi chiedere scusa per il 2006?”

Visualizzazioni: 297 Simpatico siparietto a Dortmund pochi minuti prima del calcio d’inizio tra Alex Del Piero e la tv tedesca....

Frosinone Frosinone
Calciomercato3 ore fa

Calciomercato Frosinone, si lavora su due piste in attacco: i dettagli

Visualizzazioni: 251 Frosinone, sono giorni caldi per la ricerca dell’erede di Eusebio Di Francesco. Intanto i ciociari lavorando su due...

Jude Bellingham - Depositphotos Jude Bellingham - Depositphotos
Europei3 ore fa

Serbia-Inghilterra, le formazioni ufficiali

Visualizzazioni: 216 Alle ore 21.00 si incontrano, all’Arena AufSchalke di Gelsenkirchen, le formazioni di Serbia-Inghilterra, per la seconda partita del...

Cagliari, Pavoletti Cagliari, Pavoletti
Calciomercato4 ore fa

Calciomercato Cagliari, Pavoletti: “Sappiamo cosa fare”

Visualizzazioni: 267 Il Calciomercato del Cagliari può aprirsi con una grande notizia. Leonardo Pavoletti  prosegue con il Cagliari e resterà...

Scommesse, Depositphotos Scommesse, Depositphotos
Calciomercato4 ore fa

Zaniolo: per Labaro Viola preferirebbe la Fiorentina all’Atalanta

Zaniolo e la Fiorentina: una storia di qualche anno fa e che potrebbe ricominciare già da questa estate. Le ultime...

Europei4 ore fa

Francia, Deschamps carica i suoi “Pronti a vincere domani”

Visualizzazioni: 202 La giornata di domani vedrà l’esordio della Francia del CT Didier Deschamps. La conferenza stampa ha visto il...

lazio lazio
Calciomercato5 ore fa

Lazio, un calciatore potrebbe finire in Premier League

Visualizzazioni: 241 Secondo quanto emerso nelle ultime ore, un calciatore della Lazio potrebbe finire in Premier League visti i diversi...

Le Squadre

le più cliccate