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Napoli, lo scudetto è sempre più vicino
Il 5 a 1 che il Napoli ha inferto alla Juventus venerdì sera è una sentenza quasi definitiva.
Una cinquina azzurra che alla lunga potrebbe fare la storia, quella rifilata dal Napoli alla Juventus durante il big match di venerdì sera al Maradona.
Aver superato in maniera così convincente una rivale per lo scudetto come la squadra di Allegri, che veniva da una striscia di otto gare vinte consecutive senza subire reti, probabilmente eliminandola del tutto dai giochi (i punti di distacco ora sono 10) è una bella notizia per Osimhen e compagni, che non solo hanno consolidato il loro primato ma hanno anche offerto una prova di forza.
Dopo la brutta gara giocata contro l’Inter, coincisa con la prima sconfitta stagionale in Serie A, il Napoli nel giro di un paio di settimane è tornato a fare il Napoli, ossia ha rimesso i panni di quella squadra che quest’anno sa segnare più di due goal a partita.
Questa volta sono stati ben 5, e forse potevano essere anche di più. Senza nulla togliere ai dominatori azzurri di un venerdì 13 per nulla sfortunato, l’incontro (tranne che per la seconda parte del primo tempo, quando Di Maria ha riaperto tutto segnando la rete del provvisorio 2 a 1) è stato a senso unico anche grazie agli errori di Allegri, che hanno agevolato la manovra del Napoli.
Sbagliando modulo – l’iniziale 3-5-2 ha obbligato il quinto di destra Chiesa a fare il difensore – le cose si sono messe subito benissimo per la formazione di Spalletti che ha sofferto solo per un quarto d’ora. Una sofferenza più che accettabile, considerando che dal 55° al 72° sulla Juventus si è abbattuta una valanga azzurra.
Indice
Il bel gioco paga sempre quando si hanno giocatori di qualità
Ora i partenopei hanno ormai la strada spianata verso la conquista del loro terzo scudetto, che obiettivamente possono perdere solo loro. Difficile che ciò accada, perché quest’anno la squadra del presidente De Laurentiis ha quasi sempre espresso il calcio più bello, sfruttando un ottimo parco attaccanti.
Poter schierare all’occorrenza Simeone al posto di Osimhen è un lusso che nessuno può vantare in Italia, e per tale motivo i pronostici di Serie A dei principali bookmaker non possono che essere tutti dalla parte del Napoli quando si parla di tricolore.
Un lusso è anche poter sostituire Kvaratskhelia con Elmas oppure far rifiatare Politano inserendo Lozano. Se la terza linea funziona più che bene lo si deve alla mediana azzurra, che con Lobotka e Anguissa riesce a fare filtro come dovrebbe, bloccando le ripartenze avversarie e rifornendo i 3 bomber là davanti.
E per quanto riguarda la difesa? Con l’innesto del decisivo Kim Min-jae al posto dell’ex colonna portante Koulibaly essa risulta più solida che mai, come si evince dai 14 goal subiti dopo 18 giornate di campionato. Un ottimo dato sul quale si può costruire un futuro.
E le altre due inseguitrici cosa fanno?
Se i bianconeri sono a 10 lunghezze dal Napoli, leggermente meglio, ma solo numericamente parlando, va al Milan, che pareggiando con il Lecce una gara che nel primo tempo meritava ampiamente di perdere si trova ora a -9. Se non ci fossero stati i goal di Leão e di Calabria a quest’ora i rossoneri starebbero vivendo uno psico-dramma sportivo.
L’Inter di Inzaghi, vittoriosa a fatica per 1 a 0 contro il Verona grazie al solito Lautaro, è a -10 dalla vetta alla pari con la Juventus. Considerando questi importanti gap le dirette inseguitrici non possono fare altro che pensare a un piazzamento Champions; con un Napoli così in forma non ce ne è per nessuno.
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Milan, distanze per Simic: non è un problema economico | La situazione
Milan, il rinnovo del giovane difensore è al momento in stand-by. Stando a quello che ci riferiscono, il suo non sarebbe un problema economico. Spieghiamo qui di seguito.
Distanze per il rinnovo di Jan-Carlo Simic. Il giovane difensore rossonero, in accordo con il suo entourage, ha preferito lasciare la situazione in stand-by, pronto a riprenderla tra alcune settimane.
Il motivo di questo stop non è prettamente economico. Ovvio, l’ingaggio verrà preso in considerazione, tuttavia il serbo vuole capire come si evolverà la situazione sulla panchina del Milan.
Sappiamo infatti che il giocatore non era troppo visto dal tecnico Pioli il quale lo ha utilizzato con il contagocce e solo in caso di forte emergenza in difesa. E, per dovere di cronaca, il ragazzo aveva risposto in maniera dignitosa sul campo, segnando pure una rete in campionato.
I discorsi siamo certi proseguiranno, ma come detto, Simic pretende garanzie soprattutto sul fatto di potere essere considerato una preziosa risorsa quale sulla carta è.
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Ranking UEFA, la Fiorentina sale di posizione: quattro italiane in Top20
Terminato il primo round delle semifinali delle coppe europee, la UEFA ha aggiornato il punteggio del ranking. Sale di una posizione la Viola.
La UEFA ha aggiornato il ranking dopo la tre giorni delle coppe europee. Ancora in corsa per un titolo 12 squadra di cui 3 italiane. Oltre all’Italia, anche la Germania ha tre squadre: Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Bayer Leverkusen.
Conclusa l’andata delle semifinali, l’unica italiana ad avanzare di posizione solamente la Fiorentina, che è passato dalla 50° alla 49°. Ben quattro formazioni nostrane si trovano in top20.
Raking UEFA, la classifica aggiornata
1. Manchester City (Inghilterra) 148.000
2. Bayern Monaco (Germania) 144.000
3. Real Madrid (Spagna) 131.000
4. Paris Saint-Germain (Francia) 116.000
5. Liverpool (Inghilterra) 114.000
6. Inter (Italia) 101.000
7. Roma (Italia) 100.000
8. Lipsia (Germania) 97.000
9. Chelsea (Inghilterra) 96.000
10. Borussia Dortmund (Germania) 94.000
11. Manchester United (Inghilterra) 92.000
12. Barcellona (Spagna) 91.000
13. Atlético Madrid (Spagna) 89.000
14. Bayer Leverkusen (Germania) 88.000
15. Siviglia (Spagna) 84.000
16. Villarreal (Spagna) 82.000
17. Napoli (Italia) 80.000
18. Juventus (Italia) 80.000
19. Benfica (Portogallo) 79.000
20. Porto (Portogallo) 77.000
21. Atalanta (Italia) 76.000
48. Rennes (Francia) 43.000
49. Fiorentina (Italia) 40.000
50. Stella Rossa (Serbia) 40.000
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Guaio Juventus, Rugani a processo per guida in stato d’ebrezza
Il difensore della Juventus, Daniele Rugani, dovrà andare a processo per un’inconveniente successo in estate per guida in stato di ebrezza.
Daniele Rugani è attualmente coinvolto in un processo legale per guida in stato di ebbrezza.
L’episodio risale alla notte del 21 luglio 2023, quando Rugani fu fermato da una pattuglia della polizia locale a Torino, mentre era al volante della sua auto Maserati. Sottoposto all’alcoltest, risultò positivo per due volte con livelli pari al triplo del limite di legge per mettersi alla guida: prima 1,56 grammi di alcol per litro di sangue, poi 1,54. Di conseguenza, gli fu ritirata la patente e fu denunciato per guida in stato di ebbrezza.
La multa avrebbe potuto raggiungere i 9.000 euro, oltre ai due anni di sospensione dalla guida. Tuttavia, Rugani avrebbe potuto saldare il suo debito con la giustizia pagando 5.000 euro e, dopo due anni, la denuncia non sarebbe neanche comparsa sul suo certificato penale.
Invece, ha deciso di opporsi e il processo è iniziato il 2 maggio 2024 davanti al giudice Roberto Ruscello. Nonostante la richiesta dei legali del calciatore di scontare la pena con lavori di pubblica utilità, il giudice ha rigettato la richiesta di messa alla prova.
La prossima udienza è fissata per il 23 maggio 2024, e Rugani potrebbe intervenire in prima persona per fare valere le proprie ragioni.
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