Serie A
Torino, Juric: “Non convocati, Djidji e Ilic. A Cagliari sarà una battaglia”
Dopo la pausa per la Supercoppa Italiana, il campionato del Torino riparte da Cagliari. Dalla sala conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico Ivan Juric presenterà la sfida in programma domani alle 20.45 in Sardegna.
Di seguito le sue parole:
Che Toro si aspetta?
“La sosta per certi versi è andata bene, ma non abbiamo recuperato tutti. Domani sarà una battaglia, sappiamo com’è l’ambiente di Cagliari. Dobbiamo essere al massimo”
Chi mancherà domani?
“Djidji non è al massimo e non vogliamo rischiarlo, continua con il suo recupero. E Ilic ha problemi con la schiena, non sarà convocato”
Quali soluzioni avete pensato per l’attacco?
“Secondo me sta andando bene, ma dobbiamo migliorare in certe situazioni. Sono soddisfatto della squadra: a volte facciamo tre gol come contro il Napoli, altre volte troviamo difficoltà contro squadre più chiuse. Come giocatori siamo questi, siamo un po’ pochi: devono migliorare loro e lavorare su di loro”
Teme la trasferta anche per la scomparsa di Riva?
“Loro in casa sono temibili, hanno una spinta del pubblico impressionante e c’è un grande attaccamento alla squadra. L’ambiente sarà ancora più teso e infuocato dopo ciò che è successo. Dobbiamo rispondere come a Genova, anche là c’era una carica agonistica impressionante. Proveremo ad aumentare la qualità in certe situazioni”
Vlasic è davvero l’ago della bilancia del Toro?
“Quando Vlasic si esprime ai livello di ciò che è, lui fa gol o li fa fare ad altri. A Genova c’era una pressione unica, Vlasic non ha fatto bene. Vogliamo che torni a fare partite con gol e assist, ci lavoriamo”
Senza Djidji chi giocherà dietro?
“Stiamo valutando. Preferisco Sazonov in mezzo per caratteristiche, oggi facciamo l’allenamento e decidiamo”
Questo mini-ciclo può dare risposte sulle ambizioni?
“Questo campionato dice che ogni partita è complicata e sono tutte gare difficili. Anche noi abbiamo vinto con Atalanta e Napoli e poi devi essere al massimo per fare un punto. Contro le big o contro le piccole ci sono le stesse difficoltà, abbiamo fatto più punti contro chi ritenevamo più forti di noi ma i valori sono simili tra noi e anche chi sta sotto”
Cosa si aspetta dal mercato?
“Dipende dalle uscite. Se certi giocatori vogliono andare via e non sono contenti, è chiaro che poi vadano sostituiti. Abbiamo anche cambiato un po’ modo di giocare, dobbiamo capire in che direzione andare. Ora è andato via Seck, che ringrazio per la professionalità perché ha sempre dato tutto, e adesso vediamo se succede qualcosa in entrata”
Com’è stata la settimana di Radonjic?
“Non si è mai allenato con la squadra per problemi alla schiena e per altri problemi. Non sarà convocato. Secondo lui aveva mal di schiena, ora sta facendo con il preparatore. Mancheranno anche Soppy e Karamoh”
Come stanno Sanabria e Zapata?
“Top. Ho un gruppo di 15-16 persone di altissimo livello, sia come calciatori che dal punto di vista umano. Vedendo Zapata fare quel recupero a Genova con uno scatto di 70 metri, è un segnale di uno spirito allucinante. Nelle ultime 11 gare abbiamo ribaltato una situazione che sembrava compromessa, vogliamo continuare così. Questa strada ci sta portando risultati”
Come valuta Ricci?
“Prima dell’infortunio era a un livello molto alto, poi dopo ha fatto fatica. A Genova ha fatto discretamente contro giocatori di alto livello, sono soddisfatto di lui. L’unica cosa che ha patito è che dopo l’infortunio ha avuto bisogno di un paio di gare per rimettersi in carreggiata”
Serie A
Bologna, i tifosi ci credono: che esodo verso Torino!
Torino – Bologna è l’anticipo del venerdì sera del 35esimo turno: calcio d’inizio il 3 maggio alle 20.45. Grande attesa per la tifoseria rossoblu.
Il pareggio contro l’Udinese nell’ultimo turno non ha fermato la corsa Champions del Bologna sempre a più 6 rispetto all’Atalanta, attualmente sesta in campionato. La festa del ritorno in Europa dopo 22 anni, diventato ufficiale con i risultati dell’ultimo turno, può diventare ancora più grande accedendo alla più ricca e prestigiosa competizione per club.
Per la trasferta contro il Torino sono stati praticamente bruciati in tre giorni di prevendità 1600 tagliandi.
Come scrive il Corriere dello Sport, il club granata ha aperto la vendita anche ad altri settori superando quota 2000 biglietti venduti: ai cinque pullman già organizzati dal Centro Bologna Clubs ed in particolare dai club Andrea Costa e Ceretolo, altrettanti saranno quelli dei diversi gruppi della curva.
Un vero e proprio nuovo esodo felsineo che sta accompagnando Motta e i suoi ragazzi in questa splendida stagione.
Serie A
Salernitana, che spavento per Gomis: malore e ricovero
Nella serata di ieri la Salernitana ha comunicato il ricovero in ospedale del giocatore Gomis, centrocampista granata.
Questo il report medico del club campano:
L’U.S. Salernitana 1919 comunica che, a seguito di un lieve malore accusato presso la propria residenza nella mattinata di oggi, il calciatore Iron Gomis è sotto osservazione presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno per ulteriori accertamenti.
Serie A
Panchina Milan, Sacchi: “Perché non tenere Pioli?”
La panchina del Milan è uno degli argomenti più scottanti del momento. Ne ha parlato stamattina, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, anche Arrigo Sacchi.
L’ex allenatore rossonero Arrigo Sacchi ha voluto dire la sua in merito alla panchina del Milan, sulla quale ancora siede, tra mille polemiche, Stefano Pioli.
Ecco che cosa ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport in edicola stamattina.
Indice
Panchina Milan, le parole di Arrigo Sacchi
Su Pioli
Sull’attuale allenatore Sacchi esprime, tuttavia un giudizio positivo. Queste le sue parole al quotidiano: “Perché non tenere Pioli? Considero la sua esperienza positiva: ha vinto lo scudetto in una società che spende meno della avversarie e quest’anno dovrebbe arrivare secondo.
In più sarebbe importante capire chi ha scelto i giocatori del Milan, perché se li hanno scelti i dirigenti allora le responsabilità sono da dividere a metà. Io penso che Pioli meriti rispetto per quello che ha dato e per come si è comportato. È un allenatore che ha saputo migliorarsi nel corso del tempo e seppur abbia commesso degli errori, sbagliare è umano e lui ha avuto l’umiltà di mettersi in discussione e ammetterli”.
Su un successore estero
Riguardo la nazionalità di un possibile successore di Pioli, Sacchi evidenzia la maggiore difficoltà di adattamento che avrebbe un tecnico straniero: “Ho letto molti nomi di allenatori che apprezzo per la futura panchina del Milan ma sembra non si sia tenuto in considerazione un aspetto fondamentale, ossia che se per un giocatore straniero è complicato inserirsi nel calcio italiano, per un allenatore lo è ancora di più.
Secondo me ci vogliono due stagioni per capire che cosa è e come è il nostro campionato, indipendentemente dal valore degli allenatori”.
Sul successore più adatto
Riguardo i candidati più adatti a succedere a Pioli, Sacchi non ha dubbi: “Punterei su un allenatore top alla Klopp, Ancelotti o Guardiola ma se questi sono nomi che non possono arrivare un nome che mi piace è De Zerbi. Lui sarebbe un tecnico che potrebbe far bene perché viene da esperienze importanti che lo hanno fatto maturare”.
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