Serie A
Milan, il favorito per la panchina è Gallardo: i dettagli
Marcelo Gallardo, esonerato dall’Al-Ittihad negli scorsi giorni, è ora il favorito per diventare il nuovo allenatore del Milan.
Milan-Gallardo, la situazione
Flop totale per l’Al-Ittihad nella Pro League Saudita. La squadra (tra gli altri) di Benzema e Kanté è quinta in classifica, addirittura a 39 punti dall’Al-Hilal capolista e che la scorsa giornata si è laureato campione dell’Arabia Saudita. In seguito alla vittoria di Milinkovic e compagni, Gallardo è stato sollevato dal suo incarico.
L’ex-allenatore del River Plate è stato assunto dalla formazione saudita lo scorso 18 Novembre e ha totalizzato 26 punti in 17 partite. Frutto di 8 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte. Media di 1,5 punti per partita. Gallardo è solo l’ultimo che, anche se non per sua piena volontà, lascia la prigione dorata dopo nemmeno sei mesi.
Dopo il naufragio della trattativa per Lopetegui, il Milan è ancora alla ricerca del successore di Pioli e il nome di Gallardo è stato proposto da molti intermediari. Il tecnico argentino ha psychic du roles ideale per il modus operandi della dirigenza rossonera, che è alla ricerca di un allenatore giovane, senza particolari pretese dal punto di vista economico e che proponga un calcio di un certo tipo.
Con Fonseca orientato verso il Marsiglia e Thiago Motta verso la Juventus, il novero di alternative per il Milan si restringe ulteriormente attorno al nome di Marcelo Gallardo che allo stato attuale delle cose va considerato il favorito per la panchina dei meneghini. L’alternativa suggestiva alla panchina del Milan per lui sarebbe rappresentata da un ingresso in politica. Infatti, echeggia voce che Gallardo starebbe pensando di candidarsi alle elezioni presidenziale per diventare il proprietario dei Millionarios.
Serie A
Bologna-Parma, le ultimissime
A poche ore dal fischio d’inizio di Bologna-Parma, match valido per la settima giornata, arrivano le ultime indiscrezioni sulle formazioni.
Indice
Qui Bologna
Vincenzo Italiano ha già deciso l’undici del suo Bologna che scenderà in campo oggi pomeriggio. In porta toccherà nuovamente a Ravaglia, protetto dal quartetto difensivo composto da Bosch, Beukema, Casale e Lykogiannis. A centrocampo toccherà a Freuler, Aebischer e Fabbian. Il tridente d’attacco vedrà protagonisti Odgaard e Ndoye sulle fasce con Castro confermato come riferimento centrale.
Qui Parma
Dall’altra parte, Pecchia opterà per il consueto 4-2-3-1 per il suo Parma. Tra i pali ci sarà Suzuki e in difesa Osorio e Balogh al centro con Delprato e Coulibaly sulle fasce. In mediana toccherà alla coppia composta da Bernabé ed Hernani, mentre sulla trequarti agiranno Man a destra, Cancellieri a sinistra e Sohm al centro, più vicino all’inamovibile Bonny.
Bologna-Parma, le probabili formazioni
Bologna (4-3-3): Ravaglia; Posch, Casale, Beukema, Lykogiannis; Aebischer, Freuler, Fabbian; Odgaard, Castro, Ndoye
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Osorio, Balogh, Coulibaly; Bernabé, Hernani; Man, Sohm, Cancellieri; Bonny
Serie A
Lazio, nel 2023-2024 quanto ha guadagnato Lotito? Le cifre
La Lazio ha chiuso il bilancio della scorsa stagione: ecco qaunto ha guadagnato il presidente del club biancoceleste Claudio Lotito.
Riguardo il bilancio relativo alla scorsa stagione, la Lazio può dirsi molto soddisfatta.
Il club biancoceleste, infatti, ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2024 con un utile di 38,5 milioni di euro, grazie a ricavi record nella storia del club.
Lazio, quanto ha guadagnato il presidente Lotito?
Lo stipendio del presidente Claudio Lotito è rimasto invariato rispetto alla stagione precedente.
Nel dettaglio: Lotito ha ricevuto 600.000 euro lordi come presidente del Consiglio di Gestione della SS Lazio SpA e 500.000 euro lordi come presidente della SS Lazio Marketing SpA, per un totale di 1,1 milioni di euro lordi nel 2023/24.
Serie A
Juventus-Cagliari, le formazioni ufficiali
Juventus-Cagliari è il lunch match di questa Domenica. Sfida valida per la settima giornata di Serie A, si giocherà all’Allianz di Torino.
La Juventus è uscita miracolosamente indenne dalla trasferta di Lipsia. Il doppio turning-point, espulsione di Di Gregorio e rigore causato da un impresentabile Douglas Luiz a pochi secondi dal suo ingresso sul terreno di gioco, poteva stendere un elefante, ma non una squadra che ha interiorizzato lo spirito del proprio allenatore.
Della squadra vista in terra teutonica, però, si salva quello e poco altro. La squadra di Rose ha dominato in lungo e in largo e, se la discriminante di aver giocato la mezz’ora finale con l’uomo in meno non può certo essere ignorata, la sensazione è che la squadra granitica vista in Serie A in Champions non ci sia.
Alla Juventus in Italia fatichi anche solo a tirarle in porta, ma anche la Signora fatica a sua volta a passare attraverso le difese chiuse che puntualmente le vengono poste di fronte. In Europa, invece, è tutta un’altra storia, con i bianconeri che trovano molti più spazi alle spalle delle linee avversarie ma ne concedono anche.
L’infortunio di Bremer è chiaramente pesantissimo. La sua stagione è già finita e, a meno ché i bianconeri non vadano a pescare fra gli svincolati (improbabile), la ricerca del suo erede verrà rimandata a Gennaio. Nel frattempo ci passa un’intera stagione. La squadra di Thiago Motta deve rimanere incollata al Napoli di Antonio Conte e soprattutto deve continuare il percorso iniziato in queste prime due giornate europee.
Al suo cospetto si presenterà un Cagliari grintoso, affamato e soprattutto rivitalizzato dalla salvifica vittoria di Parma. Un possibile turning-point per la stagione dei sardi, che vedono chiara e limpida all’orizzonte una reminiscenza della scorsa stagione. Quando ad un passo dalle dimissioni del loro condottiero (all’epoca Claudio Ranieri, oggi Davide Nicola) la squadra si compattò e iniziò una marcia serrata verso l’agognata salvezza.
Difficile pensare che questa possa iniziare già oggi, ma questa è la classica partita da non fallire per i padroni di casa. La classica partita che la grande squadra vince, nonostante tutto. Gli infortuni, la stanchezza e le varie insidie. Qualora così non dovesse essere, il distacco dalla capolista inizierebbe a farsi subito importante.
Juventus-Cagliari, le formazioni ufficiali
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Conceicao, Koopmeiners, Mbangula; Vlahovic. Allenatore: Thiago Motta.
CAGLIARI (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Luperto, Mina, Obert; Adopo, Makoumbou; Zortea, Viola, Augello; Piccoli. Allenatore: Davide Nicola.
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