Champions League
Cska Mosca-Roma: Le pagelle
Ieri sera a Mosca si è giocato il match tra Cska Mosca e Roma, partita importantissima ai fini del passaggio del turno per i giallorossi. La gara è terminata 1 a 2 per gli uomini di Eusebio Di Francesco non con poche difficoltà.
La partita
Nel freddo gelido di Mosca, la Roma ieri ha portato a casa tre punti d’oro, permettendogli di volare a 9 punti in classifica, appaiata con il Real Madrid. La partita si mette subito bene per i giallorossi, proprio come voleva il mister Eusebio Di Francesco. Infatti al 4′ è subito Manolas che di testa mette in porta il pallone.
Da lì in poi la Roma soffre e attacca sfiorando spesso il 2 a 0. Nella ripresa però sono i russi ad insaccare il pareggio con Sigurdsson a causa di un errore di Santon. Ma al 56′ Magnusson viene espulso a causa di un fallaccio su Kluivert e subito dopo la. Squadra capitolina riesce a rimettere la freccia grazie a Lorenzo Pellegrini.
Le pagelle
ROMA:
Olsen 6.5: Nella prima mezz’ora non deve praticamente mai intervenire, poi si fa notare con qualche intervento. Sul gol russo non può nulla.
Santon 5.5: Come ordinato dal proprio allenatore gioca più stretto, quando c’è da spingere lo fa bene e lo fa con carattere. Colpevole purtroppo sul gol del pareggio.
Manolas 7: Proprio lui. L’eroe della grande notte del 10 aprile. Apre le marcature, difende con un pò di fatica ma lo fa in modo pregevole.
Fazio 6.5: Stasera ottima partita dell’argentino, ha sempre qualche fatica in fase di impostazione, ma di testa le prende tutte lui. Nella ripresa sfiora il gol.
Kolarov 6: Inizia bene, galoppando a suo modo sulla fascia, appena inizia a tirare il fiato costringe Kluivert a ripiegare in difesa. Sicuramente molto meglio in fase di spinta.
Cristante 6: Continua a giocare in mediana, il ruolo non è il suo, poca visuale di gioco, ma anche quando c’è da difendere non è una garanzia. Da un suo tiro sporco nasce il 2 a 1 giallorosso.
N’Zonzi 6.5: Sicuramente meglio del suo compagno di reparto. Benissimo quando c’è da gestire e far rifiatare i suoi.
Florenzi 6: Per creare equilibrio Di Francesco lo fa giocare alto a destra, si alterna con Santon. Sbaglia un calcio di rigore in movimento inciampando sul pallone. Dal 43’st. Juan Jesus: S.v.
Lo.Pellegrini 7.5: E’ ufficiale l’uomo in più della Roma è lui, assist a Manolas e gol che permette ai suoi di andare a 9 punti nel girone. Grande personalità. Dal 36’st. Zaniolo 6: 10 minuti di fuoco, sfiora anche il gol.
Kluivert 7: Ha tanta voglia di fare e si vede, ottimi gli assist per Florenzi e Dzeko, entrambi non sfruttati. Provoca il rosso sverniciando Magnusson. Dal 25’st. Under 5.5: Ha fatto meglio in altre occasioni.
Dzeko 5.5: Stasera niente Dzegol. Non sembra avere quella fame delle precedenti partite. Molto bravo però a creare spazi per i compagni.
Di Francesco 6.5: In conferenza sottolinea il fatto di partire bene e la sua squadra lo ascolta pienamente.
Champions League
Champions League, il nuovo format incuriosisce
La Champions League della prossima stagione promette sorprese importanti
Il nuovo format della massima competizione europea porta con sè molte novità importanti, a partire dalla prima fase che sarà a campionato. Ogni squadra dovrà giocare otto partite: quattro in casa e quattro in trasferta. La novità più importante – oltre al numero di incontri – è proprio quella di dover affrontare una sola squadra senza obbligo di andata e ritorno. Le partite saranno suddivise in maniera molto semplice: due contro compagini della prima fascia, due contro quelle di seconda, due contro quelle di terza e due contro quelle di quarta. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale.
Dal nono posto al sedicesimo si affronteranno in una sorta di spareggio che decereterà le altre otto squadre qualificate agli ottavi di finale, da qui il format rimane lo stesso che conosciamo. Andata e ritorno fino alla finale unica che si disputerà il 31 maggio 2025 all’Allianz Arena di Monaco. Nessuna retrocessione in Europa League per le squadre partecipanti.
Champions League
Guardiola: “La Champions l’abbiamo vinta grazie a Lukaku”
Tornato a parlare di Champions League dopo l’eliminazione contro il Real Madrid di Ancelotti, nonostante un’ottima prestazione, leggiamo le parole di Guardiola
Indice
Guardiola, sogno Champions sfumato
A volte il calcio è strano. E non sempre vince chi gioca meglio. Così è successo in occasione del ritorno dei quarti di finale di Champions League a Pep Guardiola e il suo Manchester City, caduti ai rigori sotto i colpi del solito Carlo Ancelotti e del Real Madrid. Questo mette fine al sogno di realizzare il Treble, o Triplete, come lo chiamano gli spagnoli. Restano ancora la FA Cup e la Premier League da portare a casa. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo, ha voluto fare un curioso parallelismo ricordando la finale contro l’Inter della scorsa stagione.
La gratitudine di Guardiola
Non ha nulla da recriminare Guardiola. Né nulla per cui rimproverare i suoi giocatori. Anzi, per loro solo parole di gratitudine. Ecco cosa ha detto ai suoi: “Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile”.
La sfortuna di oggi e la fortuna di un anno fa
Guardiola ha sottolineato come tutti i tifosi e gli addetti ai lavori oggi dicano che il Manchester City avrebbe meritato il passaggio del turno. Tuttavia, il mister, sempre molto onesto intellettualmente, ha voluto fare una piccola e curiosa precisazione, in merito al concetto di fortuna. Ecco le sue parole: “Abbiamo perso l’ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l’Inter abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato”.
Champions League
Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”
Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.
Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.
Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.
Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.
Real Madrid, le parole di Bellingham
“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.
Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:
“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.
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