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Napoli, spunta la commozione

La vittoria del Napoli sul campo dell’Empoli, l’ottava stagionale, scioglie le lacrime dagli occhi del suo tecnico ed ex dei toscani Luciano Spalletti.  

Napoli, orgoglio ed emozione

Ormai ha esaurito gli aggettivi.  Luciano Spalletti, quindi, per esprimere tutto il suo orgoglio per “a criatura” che è il suo Napoli, sempre più padrone del campionato e “lione” anche in campo europeo contro l’Eintracht Francoforte, trova un altro modo per abbracciare i suoi che gli nasce spontaneo dal cuore: le lacrime. E lo fa dopo la vittoria con quell’Empoli a cui ha legato una parte considerevole dei suoi trascorsi calcistici.

“Questa squadra- racconta a Calcio Napoli 24- è migliorata in tutto rispetto allo scorso anno se abbiamo questi numeri, c’è un’immagine di una partita con il Sassuolo dove battiamo male un calcio d’angolo e torniamo tutti dietro, non avevo mai visto una roba del genere in 25 anni che faccio l’allenatore, dieci assatanati che correvano indietro per voler riconquistare il pallone”.

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Al tecnico partenopeo  che,  in terra di Partenope, sta ormai diventando un monumento nazionale e nel mondo della sfera di cuoio ne ha viste davvero tante piace scoprire di avere ancora la capacità di stupirsi per l’inatteso. Perché questo è il mondo del calcio e, soprattutto, chi lo vive. L’aggettivo scontato, dal rettangolo verde, resta sempre ben lontano. ha parlato di “dieci assatanati” e il messaggio esce subito dal novero dell’indecifrabilità per farsi certezza granitica: lo spirito di squadra e questo Napoli sono un corpo e un’anima sola.

Fan dichiarato di Pino Daniele, non lo ha detto esplicitamente ma sicuramente, nel sottolineare una volta di più la capacità di coesione, resa e implacabilità della sua “criatura”, avrà pensato tra sè e sè alle parole del compianto cantautore: “Napule è mille culure”.

E i “culure” hanno il nome di   intesa tecnico-tattica, ottima visione del gioco, fiducia nei propri mezzi  e capacità di fare spogliatoio.  E quel Diego Armando Maradona che ne è stato e ne resta un simbolo incastonato anche nel nome dello stadio , sulla nuvola in cui si trova,  sorriderà gaudente.

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