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Champions League

Atalanta-Manchester United 2-2, Ronaldo riprende la Dea nel recupero: le pagelle

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Soltanto un pari per l’Atalanta, che nel recupero subisce il gol di Ronaldo e vanifica una vittoria ormai tra le mani.

Grande rammarico per l’Atalanta, che si fa riprendere al 91′ da un grande gol di Cristiano Ronaldo e termina 2-2 una partita giocata in maniera esemplare dai nerazzurri. La qualificazione, ora, si complica molto per gli uomini di Gasperini, che con questo punto si attestano al terzo posto del girone con 5 punti, due in meno della coppia Manchester UnitedVillareal.

Musso 5,5: mezzo voto in meno per il gol subito allo scadere da Ronaldo, sul quale avrebbe potuto fare qualcosa di più. Primo tempo senza grossi pericoli, ripresa di lotta.

De Roon 6,5: si conferma a suo agio al centro della difesa anche contro la regina del girone. Non sfigura in marcatura su Rashford.

Demiral 5,5: non preciso e poco determinato per tutta la partita, regge a fatica il duello con Bruno Fernandes.

Palomino 6,5: partita buona, con la solita determinazione in difesa. Sfortunata la deviazione su tiro di McTominaye che sbatte sul palo.

Zappacosta 6: predilige la fase difensiva per dare manforte a Ilicic. Molto efficace nel contenimento.

Koopmeiners 7: ormai è perfettamente allineato ai meccanismi di Gasperini. Copre con eleganza la sua zona di campo e non perde mai un pallone.

Freuler 6: meglio nella ripresa, predilige l’essere il mediano di rottura più che di impostazione. Gioca al gatto con il top con McTominay.

Maehle 6: vedi Zappacosta, deve contrastare Wan Bissaka e ci riesce egregiamente.

Ilicic 6: si trova spesso in difficoltà, con i marcatori dello United che non lo lasciano respirare. Se la cava spesso con l’esperienza (dal 71′ Muriel 5,5: ancora involuto, ancora timido. Non è ancora il vero Muriel).

Pasalic 6: molto movimento ma poco di concreto. Gli inserimenti non li prova nemmeno (dal 46′ Djimsiti 6: buono il rientro dall’Infortunio. Ultimo baluardo della difesa).

Zapata 7: gioca a sportellate con  difensori dello United. Presenza costante in area di rigore. Irruento l’inserimento che si conclude con un suo gol.

 

Gian Piero Gasperini: ci mancavano quattro minuti ai nerazzurri per portare a casa l’intera posta. Quando l’Atalanta non fa l’Atalanta, il baricentro si abbassa paurosamente. E ora la classifica preoccupa.

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Champions League

Champions League, il nuovo format incuriosisce

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Champions League

La Champions League della prossima stagione promette sorprese importanti

Il nuovo format della massima competizione europea porta con sè molte novità importanti, a partire dalla prima fase che sarà a campionato. Ogni squadra dovrà giocare otto partite: quattro in casa e quattro in trasferta. La novità più importante – oltre al numero di incontri – è proprio quella di dover affrontare una sola squadra senza obbligo di andata e ritorno. Le partite saranno suddivise in maniera molto semplice: due contro compagini della prima fascia, due contro quelle di seconda, due contro quelle di terza e due contro quelle di quarta. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finale.

Dal nono posto al sedicesimo si affronteranno in una sorta di spareggio che decereterà le altre otto squadre qualificate agli ottavi di finale, da qui il format rimane lo stesso che conosciamo. Andata e ritorno fino alla finale unica che si disputerà il 31 maggio 2025 all’Allianz Arena di Monaco. Nessuna retrocessione in Europa League per le squadre partecipanti.

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Champions League

Guardiola: “La Champions l’abbiamo vinta grazie a Lukaku”

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Guardiola

Tornato a parlare di Champions League dopo l’eliminazione contro il Real Madrid di Ancelotti, nonostante un’ottima prestazione, leggiamo le parole di Guardiola 

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Guardiola, sogno Champions sfumato

A volte il calcio è strano. E non sempre vince chi gioca meglio. Così è successo in occasione del ritorno dei quarti di finale di Champions League a Pep Guardiola e il suo Manchester City, caduti ai rigori sotto i colpi del solito Carlo Ancelotti e del Real Madrid. Questo mette fine al sogno di realizzare il Treble, o Triplete, come lo chiamano gli spagnoli. Restano ancora la FA Cup e la Premier League da portare a casa. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo, ha voluto fare un curioso parallelismo ricordando la finale contro l’Inter della scorsa stagione.

Guardiola

Guardiola

La gratitudine di Guardiola

Non ha nulla da recriminare Guardiola. Né nulla per cui rimproverare i suoi giocatori. Anzi, per loro solo parole di gratitudine. Ecco cosa ha detto ai suoi: “Dopo la gara col Real ho ringraziato i miei calciatori. Siamo stati noi stessi più di sempre ma non è bastato. Per me la cosa più difficile non è alzare il trofeo, bensì essere lì per 6-7 anni di fila a lottare per vincere qualcosa. Questa è la cosa più difficile”.

Romelu Lukaku ai tempi dell'Inter - guardiola

La sfortuna di oggi e la fortuna di un anno fa

Guardiola ha sottolineato come tutti i tifosi e gli addetti ai lavori oggi dicano che il Manchester City avrebbe meritato il passaggio del turno. Tuttavia, il mister, sempre molto onesto intellettualmente, ha voluto fare una piccola e curiosa precisazione, in merito al concetto di fortuna. Ecco le sue parole: “Abbiamo perso l’ultima gara col Real dopo essere stati davvero bravi. Mentre con l’Inter abbiamo vinto la Champions con Lukaku che da tre metri, ripeto tre metri dalla linea di porta, da solo, ha colpito in pieno Ederson, il nostro portiere. Lì tutti hanno detto che il City era bravo, mentre col Real abbiamo fatto meglio senza però riuscire a segnare. Contano i dettagli, nel calcio è così e va accettato”.

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Champions League

Real Madrid, Bellingham elogia Ancelotti: “È la nostra più grande forza”

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Real Madrid

Al termine della lotteria dei rigori, Jude Bellingham, stella nascente del Real Madrid ha parlato del match contro il Manchester City.

Jude Bellingham, asso del Real Madrid, al termine della gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester City ha rilasciato una breve intervista ai microfoni di TNT Sports soffermandosi sul match dell’Etihad.

Nonostante il fuoriclasse inglese non abbia particolarmente brillato i Blancos sono riusciti a strappare il pass per la semifinale dopo un tesa gara, terminata con la lotteria dei rigori.

Sulla strada del Real Madrid verso la conquista della 15° Coppa dalle grandi orecchie ci sarà il Bayern Monaco, il quale ha fatto fuori l’Arsenal di Arteta con il risultato finale di 3-2.

Jude Bellingham - Depositphotos

Real Madrid, le parole di Bellingham

“È un sollievo perché abbiamo messo tutte le nostre energie. Sarebbe stato tremendo se all’improvviso ci avessero portato via la qualificazione. Bisognava lavorare davvero duro per batterli, vincere la partita è stata una ricompensa enorme. È davvero incredibile, momenti come questo sono magici ed è solo grazie alla mentalità e alla cura dei dettagli, come i rigori: i ragazzi hanno mantenuto la calma, è qualcosa di magico. È stato bellissimo; mio fratello era qui ed era la prima volta che mi vedeva giocare per il Real, ne sono davvero orgoglioso”.

Il fuoriclasse si è soffermato poi su Carlo Ancelotti:

“Non avrei mai potuto immaginare come sarebbe iniziata la mia storia con il Real Madrid. Sono orgoglioso di essere qui e spero che possa continuare a lungo. La nostra più grande forza è che il nostro allenatore trova il modo di darci libertà. È la calma fatta persona: l’ho sorpreso a sbadigliare prima della partita e gli ho chiesto se era stanco, mi ha risposto: ‘Vai ed emozionami!”.

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