Calcio Femminile
Italia U20, Mondiale in tasca e occhi sulla semifinale: che gruppo le Azzurrine
L’Italia U20, raggiunge un traguardo Mondiale con 90’ di anticipo. La Svezia ko. Ma ora testa alla semifinale europea contro la Francia. Il sogno continua.
Un’emozione e un salto nel tempo
Che giornata, che emozioni! Italia-Svezia finisce 1-0 e quel gol, il secondo in due partite firmato Giada Pellegrino Cimò, spalanca di nuovo le porte del Mondiale Under 20 per le Azzurrine. Ben tredici anni dopo l’unica partecipazione. Sì, avete capito bene: nel 2026, in Polonia, la giovane Italia tornerà a scrivere la storia del calcio femminile.
Una vittoria che vale più di tre punti. Vale un biglietto per il futuro, un pass per l’élite del calcio mondiale. Vale la soddisfazione di un movimento che cresce a vista d’occhio. E che, parola del presidente FIGC Gabriele Gravina, “sta riscrivendo la storia, partita dopo partita.” E lo sta facendo sul campo, con il cuore e con il sorriso. Una soddisfazione per loro e per noi che abbiamo il privilegio di poterle seguire.
L’ultima volta che l’Italia Under 20 Femminile aveva calcato il palcoscenico mondiale era il 2012. Allora erano ancora bambine molte delle ragazze che oggi compongono la “Nazionale delle 2006”. Si conta anche qualche talento delle 2007 già pronto a mettersi in mostra. Ora si torna, più forti e più consapevoli. La lunga attesa è finita.
L’Italia U20 ci fa sognare e Gravina non usa mezzi termini per complimentarsi: “Straordinarie Azzurrine. La qualificazione è un traguardo eccezionale che nobilita tutto il movimento. E guardate il ranking internazionale: in un anno, dal 20° al 5° posto!”

IL PRESIDENTE DELLA FIGC GABRIELE GRAVINA PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Italia U20: come è arrivata la qualificazione
Alla seconda giornata dell’Europeo Under 19, nel cuore della Polonia (Stalowa Wola), bastava un successo contro la Svezia per assicurarsi uno dei cinque pass UEFA per il Mondiale 2026. Detto, fatto. Manco a dirlo. Le ragazze di Nicola Matteucci scendono in campo col 4-4-1-1 e una voglia matta di vincere.
Mustafic tra i pali. Zamboni e Perselli esterne. Ferraresi punta, con Pellegrino Cimò alle spalle. E poi? Una battaglia fisica contro una Svezia tosta, organizzata, guidata dalla massiccia Amelie Norén. Primi squilli azzurri. Palo di Fadda, poi il ritmo si alza. Tre corner consecutivi e infine, al 37’, l’urlo che spacca il silenzio. Grande iniziativa di Consolini, doppio tentativo di Ferraresi, terzo tentativo di Pellegrino Cimò che non sbaglia. Italia in vantaggio!
Nel secondo tempo, Mustafic mette i guanti su un destro velenoso di Larsson. Intanto Matteucci giostra bene i cambi. Cherubini, Sciabica, Girotto e Ventriglia danno nuove energie. Il risultato non cambia. Alla fine è triplice fischio e festa azzurra.
Il CT Nicola Matteucci parla quasi come un padre orgoglioso. “Sono momenti di grande gioia. Le ragazze se lo sono meritato: hanno lavorato, si sono aiutate, hanno recuperato palla e attaccato sempre di più. E ora non ci fermiamo: c’è la Francia da affrontare e un altro obiettivo da raggiungere.” E il Presidente FIGC non è da meno. “Orgogliosi della crescita esponenziale. Questo è un movimento che migliora anno dopo anno.”
Prossima tappa e gli appuntamenti
Sabato, ore 16 a Rzeszow. L’Italia U20 sfiderà la Francia già qualificata. All’Italia basta un pareggio per volare in semifinale europea. Ma vincendo si chiuderebbe il girone da prime. Anche in caso di sconfitta, ci sarebbero ancora chance: la differenza reti aiuta: +1 contro il -6 della Polonia.
Il 2025 si sta trasformando in un’estate da sogno per il calcio femminile italiano:
- Qualificazione al Mondiale U20 femminile
- Qualificazione al Mondiale U17
- A luglio, Europei per la Nazionale maggiore di Andrea Soncin
Oggi, calciatrici classe 2006 e 2007 stanno scrivendo un nuovo capitolo per il calcio italiano. Così giovani, ma già così determinate. E allora Forza Azzurrine! Tutta l’Italia vi guarda, vi segue, vi applaude. E il bello, deve ancora venire.
Calcio Femminile
Juventus Women, Girelli: “Prima di smettere vorrei un’esperienza all’estero”
L’attaccante della Juventus e della Nazionale Italiana, Cristiana Girelli, ha parlato del suo futuro, lasciando intendere la volontà di giocare all’estero.
Cristina Girelli, attaccante della Juventus e della Nazionale Italiana, è intervenuta in conferenza stampa in vista della seconda amichevole di lusso che aspetta le azzurre contro gli Stati Uniti. La banda di Soncin ha raggiunto gli States la scorsa settimana e ha affrontato la nazionale americana la notte tra venerdì e sabato.
3-0 per le ragazze a stelle e strisce. Questa notte, all’una, ci sarà il secondo round. Durante la conferenza stampa, la classe ’90 ha parlato del suo futuro, soffermandosi in particolare sulla possibilità di giocare all’estero prima del ritiro.

“Non ci ho mai giocato e non ci penso così frequentemente, ma prima di appendere gli scarpini al chiodo mi piacerebbe fare un’esperienza simile perché è un qualcosa che ti migliori in tutta la tua persona oltre che come calciatrice. Se capitasse l’occasione ci penserei”.
Girelli con la maglia della Juventus addosso ha scritto la storia del calcio femminile. Dal 2018 141 presenze con la Vecchia Signora e 104 reti: 5 scudetti, 4 Coppa Italia, 4 Supercoppe Italiane ed una Serie A Women’s Cup.
Calcio Femminile
Il Tre Fontane cambia volto: il Campidoglio approva il progetto per il rinnovo dell’impianto
Il Campidoglio ha approvato il progetto per l’adeguamento dell’impianto del Tre Fontane. L’obiettivo è quello di raggiungere gli standard FIGC e UEFA.
Il Tre Fontane, impianto capitolino, casa della Primavera e della Femminile della Roma, sta per cambiare volto. Infatti, secondo quanto riportato da La Repubblica, il Campidoglio ha approvato un progetto da circa 320mila euro per l’adeguamento dello stadio secondo gli standard FIGC e UEFA.

LA FORMAZIONE DELLA ROMA ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
L’intervento prevede una copertura parziale della tribuna ovest e la realizzazione di nuove aree: una destinata alla tribuna autorità ed una dedicata alla stampa. L’obiettivo è quello di terminare i lavori, che saranno di breve durata, entro la l’inizio della prossima stagione.
Già negli scorsi anni l’impianto aveva subito dei lavori per modernizzare la zona e adeguarsi agli standard UEFA. Infatti, a causa della mancanza di illuminazione serale, la Roma femminile, allora guidata da Spugna, dovette giocare il girone di Champions League al Francioni di Latina.
Calcio Femminile
L’esplosione del calcio femminile: numeri, crescita e ostacoli reali
Negli ultimi anni il calcio femminile è cresciuto in modo impressionante. Sempre più persone lo seguono, i club investono e le giocatrici hanno finalmente più visibilità. È un cambiamento vero, fatto di numeri chiari e progressi concreti.
Un report di Nielsen Sports del 2025 dice che entro il 2030 il calcio femminile potrebbe avere più di 800 milioni di tifosi nel mondo. Oggi sono circa 500 milioni.
In Italia la situazione è simile. Secondo dati riportati da CalcioDeal, alcune partite di Serie A femminile hanno superato le 40.000 presenze allo stadio. Un risultato che fino a pochi anni fa sembrava impossibile.
Anche sul piano economico il settore sta diventando molto rilevante. La FIGC, nel suo report 2025, parla di un impatto di 3,2 miliardi di euro sul PIL italiano e di più di 11.000 posti di lavoro legati al calcio femminile e al suo indotto.
Oggi le società calcistiche stanno puntando di più sulle squadre femminili. Arrivano miglioramenti nelle strutture, negli staff e nella comunicazione. Le partite ricevono più spazio in TV e online. Tutto questo aiuta il movimento a crescere più velocemente.
Le ragazze che iniziano a giocare trovano un ambiente più serio e più organizzato. Questo porta nuove giocatrici e nuovi tifosi.

IL PALLONE DELLA SERIE A FEMMINILE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Calcio femminile, altri ostacoli da superare
Nonostante la crescita, ci sono delle problematiche molto simile ad altri settori come la pubblica amministrazione.
Un rapporto dell’UNESCO del 2023 indica che nel mondo ci sono 16,6 milioni di donne che giocano a calcio in modo organizzato.
È un buon numero, ma la presenza femminile nei ruoli importanti come dirigenti e allenatrici, è in minoranza concreta.
C’è anche una forte differenza con il calcio maschile: stipendi più bassi, meno investimenti e strutture spesso non adeguate.
Il calcio femminile sta vivendo un momento storico. I numeri crescono, gli stadi si riempiono e i club investono di più. Però ci sono ancora ostacoli da superare per rendere questo sport completamente valorizzato e paritario a quello maschile.
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