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Le bombe di Vlad

LBDV presenta: “Il portiere di Ceaușescu” e “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio”

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Women's Champions League

Domenica 16 novembre, alle ore 18.00, il Punk Roma (Via dei Durantini 18, Roma) ospiterà un evento speciale dedicato alla letteratura sportiva e alla cultura calcistica.
Protagonisti della serata saranno due firme d’eccezione: Guy Chiappaventi, giornalista di La7, autore del libro “Il portiere di Ceaușescu” (Bibliotheka Edizioni), e Ciro Romano, caporedattore di LBDV, che presenterà “Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio” (Garrincha Edizioni).

A dialogare con gli autori ci sarà Daniele Garbo, giornalista sportivo già volto di Mediaset e Direttore Editoriale di LBDV, mentre la presentazione sarà affidata al giornalista di Le Bombe di Vlad, Alberto Caccia.

L’incontro rappresenta un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati di calcio, giornalismo e narrazione sportiva. Due libri diversi ma accomunati da una stessa passione: quella per il pallone e per le storie che lo rendono eterno.

Il portiere di Ceaușescu. Helmut Duckadam, storia di un antieroe

Una storia lunga quasi quarant’anni e undici metri, la storia di quando una squadra di sconosciuti strappò il titolo più importante del calcio europeo – la Coppa dei Campioni – a una superpotenza, il Barcellona.
Era la notte magica del 7 maggio 1986 quando, nello stadio di Siviglia, Helmut Duckadam, allora ventisettenne, riuscì nell’impresa di parare tutti e quattro i rigori dei giocatori catalani consentendo alla Steaua Bucarest di laurearsi campione d’Europa, prima volta per una squadra dell’Est. Una notte di felicità per un popolo che viveva con le luci spente, senza riscaldamento e con il frigorifero vuoto.
Quando la Steaua rientrò in Romania, all’aeroporto 15 mila persone accolsero i giocatori e almeno altrettante scesero in strada per seguire il tragitto del pullman fino a Bucarest. Fu un fatto insolito per la Romania comunista, dove le manifestazioni spontanee di piazza erano vietate, ma il regime volle capitalizzare la vittoria. Il presidente Ceaușescu invitò la squadra a palazzo e Duckadam diventò per sempre l’eroe di Siviglia.

L’autore

Giornalista, inviato del tg La7. Dopo aver raccontato la suburra di Roma, la mafia e la ‘ndrangheta, due guerre in Medio Oriente, terremoti, tsunami e alluvioni, negli ultimi anni ha seguito la cronaca a Milano.
Ha vinto il premio Ilaria Alpi, il Premiolino e il premio Goffredo Parise. Ha pubblicato sette libri, incrociando spesso il calcio con la cronaca: il primo, Pistole e palloni sulla Lazio anni Settanta, ha avuto otto edizioni in quindici anni e ha ispirato la serie Sky Grande e maledetta.

Jongbloed. Il romanzo del tabaccaio

Ciro Romano ci racconta le gesta dello storico portiere olandese Jongbloed, eroe dell’arancia meccanica di sua maestà Cruijff . Un viaggio dentro la vita di uno dei calciatori più importanti della sua era. Non una monografia, dimenticate i tabellini, quello che troverete in queste pagine è l’atmosfera, è l’uomo prima del calciatore, è la storia prima dei gol, è il lato nascosto del pallone. Preparatevi, riavvolgete il nastro, premete play e godetevi questa partita di carta e inchiostri, inseguendo in campo un calciatore indimenticabile. Una nuova figurina letteraria da collezionare, una nuova figurina per completare lo scaffale dei campioni.

L’autore

Ciro Romano vive a Salerno è avvocato, abilitato alle Magistrature Superiori. Guarda il calcio dall’età di tre anni, e ne scrive per testate giornalistiche e pagine social. Prima per passione, poi per motivi professionali, diventa esperto di tifo radicale. Tiene conferenze e partecipa a dibattiti pubblici per l’abolizione alle limitazioni di legge al tifo e agli spostamenti delle tifoserie.

Ha pubblicato “Volevo solo giocare a ping pong” (Caffèorchidea).

(Foto: DepositPhotos)

Le bombe di Vlad

Napoli, allarme Lobotka: rischio stiramento e fino a 7 gare di stop. La sosta aiuta Conte

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Napoli

La sosta arriva nel momento giusto per il Napoli. L’infermeria azzurra è piena e le due settimane di pausa saranno fondamentali per Antonio Conte, che potrà sfruttare il tempo per recuperare alcuni uomini chiave e ricaricare una squadra apparsa stanca dopo il primo tour de force stagionale.

A Castel Volturno si lavora per rivedere in campo Alessandro Buongiorno, accelerare il rientro di Amir Rrahmani e gestire i giocatori arrivati col “serbatoio vuoto”. Ma a preoccupare di più sono gli ultimi problemi muscolari che hanno colpito due titolari, tra cui Stanislav Lobotka.

Allarme Lobotka: rischio stiramento e stop prolungato

Dalla Slovacchia sono arrivate conferme: il regista azzurro avrebbe accusato un fastidio muscolare che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe rivelarsi uno stiramento. Gli esami strumentali in programma oggi chiariranno l’entità dell’infortunio e i tempi di recupero, ma le prime indiscrezioni non lasciano tranquilli.

In caso di conferma, Lobotka rischierebbe di restare fuori per fino a sette partite, saltando quindi in Serie A, i match contro Torino, Inter, Lecce, Como e forse Bologna. In Champions League, le sfide con PSV Eindhoven ed Eintracht Francoforte.

Ovviamente, in casa Napoli si spera in uno stop più breve, con la sosta che potrebbe dimezzare i tempi di recupero.

Come cambia il centrocampo di Conte

In attesa di notizie ufficiali, Conte si prepara a riorganizzare il centrocampo. Il sostituto naturale di Lobotka è Billy Gilmour, protagonista di una buona prova nell’ultimo match contro il Genoa. Tuttavia, con sette gare ravvicinate, sarà difficile affidarsi solo allo scozzese.

Una delle alternative è Kevin De Bruyne, che già in alcune fasi arretra il suo raggio d’azione per impostare il gioco. In caso di rotazioni, potrebbe trovare spazio anche Eljif Elmas, soprattutto se Conte decidesse di confermare il 4-1-4-1.

In alternativa, il tecnico potrebbe optare per un 4-3-3 più tradizionale, sacrificando un centrocampista e inserendo un esterno sinistro puro per dare maggiore ampiezza.

Situazione infermeria Napoli

Oltre a Lobotka, si attendono aggiornamenti anche su Matteo Politano, mentre Buongiorno e Rrahmani puntano al pieno recupero entro la ripresa del campionato. La sosta, mai come stavolta, arriva nel momento perfetto per un Napoli che ha bisogno di ritrovare energie, lucidità e uomini.

(Foto: DepositPhotos)

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Calciomercato

Napoli, idea Mainoo del Manchester United

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Mainoo Manchester United Inghilterra

Dopo l’esordio con gol, Rasmus Hojlund si è preso definitivamente la scena europea con una doppietta contro lo Sporting Club di Portogallo, risultato fondamentale per il cammino del Napoli di Antonio Conte in Champions League.

Dopo la sconfitta all’esordio contro il Manchester City e il ko beffardo col Milan, gli azzurri avevano bisogno di una serata come questa per dare nuovo slancio al proprio percorso europeo.

“Avevo grande rispetto dello Sporting perché ha tutte le carte in regola per creare seri problemi a chiunque. Viene da campionati vinti in sequenza in Portogallo, per cui c’era grande rispetto”, ha dichiarato Conte nel post-partita.

Conte elogia Hojlund: “Ha potenzialità enormi”

Il protagonista assoluto è stato proprio Hojlund, che dopo il gol alla Fiorentina ha replicato con una doppietta pesantissima.

“Hojlund ha 22 anni e delle potenzialità importanti. È un ragazzo serio, ha spazi per crescere. Sta imparando la posizione giusta, come difendere palla e come attaccare la profondità”, ha spiegato Conte, che vede nel danese il suo punto di riferimento offensivo, con Lucca pronto a subentrare.

La linea Napoli-Manchester United: dopo McTominay e Hojlund, idea Mainoo

Dodici mesi dopo l’arrivo di Scott McTominay, diventato pilastro e MVP della Serie A, il Napoli ha pescato ancora dal Manchester United, questa volta con Hojlund, chiamato a sostituire l’infortunato Lukaku.

Ma la collaborazione con lo United potrebbe non fermarsi qui: ad agosto il Napoli ha mostrato interesse per Kobbie Mainoo, centrocampista classe 2005 tra i talenti più promettenti d’Inghilterra. Fin qui, con lo United, ha trovato pochissimo spazio (solo 200 minuti in Premier e Coppa di Lega) e non esclude un addio già a gennaio.

Se la situazione non dovesse cambiare, il giocatore potrebbe spingere per una cessione in cerca di continuità, e il Napoli sarebbe pronto a inserirsi nuovamente, forte dei precedenti successi con McTominay e Hojlund.

(Foto: DepositPhotos)

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Le bombe di Vlad

Napoli, contro il Pisa per confermare il primato in classifica

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Il Napoli di Antonio Conte si prepara a tornare in campo dopo il ko europeo contro il Manchester. Al Maradona sold-out arriva il Pisa di Alberto Gilardino, fanalino di coda in classifica ma squadra capace di mettere in difficoltà anche avversari di livello come l’Atalanta. Una sfida che i partenopei non possono sottovalutare, con in palio tre punti pesantissimi che significherebbero primo posto solitario in Serie A e mini-allungo sulla Juventus, fermata a Verona.

Napoli, obiettivo tre punti per il primato

La squadra di Conte vuole confermare il percorso netto in campionato. Battere il Pisa significherebbe staccare di tre lunghezze il Milan, atteso allo scontro diretto a San Siro la prossima settimana. La pressione è alta, ma anche la spinta del pubblico sarà determinante: come di consueto, lo stadio sarà gremito per sostenere gli azzurri.

Conte non cambia: conferma il 4-1-4-1

Il tecnico azzurro non intende fare turnover né lanciare messaggi sbagliati. Il modulo resta il 4-1-4-1, ormai marchio di fabbrica di questo inizio stagione.

A centrocampo possibile ballottaggio tra Lobotka e Gilmour, ma De Bruyne, Anguissa e McTominay restano in vantaggio su Elmas. In attacco Lang e Neres pronti a subentrare dalla panchina, con la possibilità di passare al 4-3-3 in corsa. Tra i pali torna Alex Meret, dopo due assenze (una per affaticamento, l’altra per scelta tecnica). Mentre in difesa chance per Olivera a sinistra, mentre Buongiorno potrebbe rifiatare dopo due gare consecutive; pronto Juan Jesus, considerato una garanzia da Conte.

Pisa ultimo, ma insidioso

Nonostante l’ultimo posto in classifica con un solo punto, il Pisa ha dimostrato compattezza e organizzazione. Gilardino ha dato solidità ai suoi, che restano sempre in partita fino al 90’. Conte lo sa bene e non vuole cali di concentrazione: il Napoli dovrà mantenere ritmo e intensità per evitare sorprese.

Napoli-Pisa: una gara da non sbagliare

Per il Napoli, la sfida contro i toscani è molto più di una semplice partita. Vincere significa consolidare la leadership, aumentare la fiducia dopo lo stop europeo e presentarsi al big match contro il Milan con lo spirito giusto.
Antonio Conte chiede concentrazione, determinazione e soprattutto i tre punti.

(Foto: Depositphotos)

 

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