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Milan, i tempi sono maturi: ARAMCO detta le sue condizioni (sempre le stesse)
Milan, noi di Calcio Style siamo sempre stati molto vicini alla notizia sull’eventuale cessione del club. Andiamo qui di seguito a vedere alcuni particolari che ci fanno capire come i tempi siano maturi.
I tempi sono maturi, l’AC Milan potrebbe essere venduto in tempi relativamente brevi, si ipotizza nel primo semestre del 2026. Voci, rumors che si rincorrono da ormai due anni e che non hanno mai trovato ccessive smentite, sebbene – qualora ci fossero – sarebbero di circostanza.
Si parla infatti di un passaggio di quote tra Gerry Cardinale e ARAMCO, ma andiamo a spiegare meglio nel dettaglio. In essere troviamo un vendor loan prorogato a luglio 2028 in seguito al rifinanziamento del debito avvenuto a dicembre del 2024, operazione che ha permesso di abbassare la quota capitale da 659 a 489 milioni di euro.
Cardinale ha quindi ridotto il debito versando nelle casse del Fondo Elliott 170 milioni di euro a testimonianza della ferma volontà di chiudere ogni rapporto con la famiglia Singer e non avere più pendenze. D’altronde, che il Milan fosse in vendita si era capito nel momento in cui erano uscite le voci sulla famiglia Steinbrenner la cui uscita di scena non ci risulta essere ancora definitiva.
Ma perché stiamo ripetendo una cosa nota e stranota? Perchè come detto, i tempi sono maturi. L’acquisto in comproprietà con l’Inter del San Siro e il conseguente progetto per il nuovo impianto ha dato il via libera a Cardinale di proseguire i contatti con i facoltosi arabi. Sappiamo infatti che un fondo vende solo ed esclusivamente a progetto concluso e la sensazione è che Redbird abbia raggiunto i suoi principali obiettivi, ossia un fatturato dignitoso e in aumento (495 milioni di euro), un patrimonio netto che mette al sicuro da ogni difficoltà (positivo di 199 milioni), uno stadio di proprietà e nuovi sponsor che finalmente spingono per entrare.
Una situazione rosea che permetterà a Cardinale di cedere parte delle quote del Milan ad ARAMCO andando a liquidare totalmente il fondo Elliott. Da qui lo snodo principale: ARAMCO pretende il 100% delle quote del Milan, già detto e ribadito da tempo. Sarà quindi disposto Cardinale ad abbandonare il progetto? Punto focale la cui risposta ad oggi non esiste, o meglio, non ci è data a sapere.
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Vlahovic, intervento riuscito: inizia la riabilitazione. Il comunicato della Juventus
La Juventus annuncia il successo dell’intervento chirurgico di Dusan Vlahovic e l’inizio del suo programma di riabilitazione
La Juventus ha annunciato la riuscita dell’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Dusan Vlahovic, dando avvio al programma di riabilitazione del calciatore.
Juventus, il bollettino medico di Vlahovic
Questo pomeriggio Dusan Vlahovic è stato sottoposto ad intervento chirurgico di riparazione dell’avulsione tendinea dell’adduttore sinistro. L’intervento, eseguito dall’equipe dei prof. Ernest Schilders e Rowena Johnson, alla presenza del medico del Club Marco Freschi, presso Mayo Clinic Healthcare di Londra e il Wellington Hospital è perfettamente riuscito e da domani il calciatore inizierà il programma riabilitativo.
Bollettino medico | Vlahovic, intervento riuscito
— JuventusFC (@juventusfc) December 4, 2025
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Juventus, la parabola di Miretti: da riserva a risorsa
Cercato dal Napoli in estate, Fabio Miretti oggi è rinato al centro della Juventus di Spalletti. Quanto può arrivare lontano?
La Juventus ha ritrovato entusiasmo e identità con il nuovo corso di Luciano Spalletti, e tra le note più luminose c’è la rinascita di Fabio Miretti. Il classe 2003, rientrato dal prestito al Genoa e frenato a inizio stagione da un infortunio, sta rapidamente scalando le gerarchie, diventando una pedina fondamentale in un momento cruciale dell’annata bianconera.
E pensare che il suo destino avrebbe potuto essere diverso. In estate Miretti era stato uno degli obiettivi più concreti del Napoli; il ds Manna lo conosceva bene e gli azzurri erano arrivati a offrire circa 14 milioni.
La Juventus, però, non era disposta a scendere sotto i 18 milioni più bonus, mentre lo stesso centrocampista, molto legato all’ambiente bianconero, aveva manifestato il desiderio di restare. Il suo agente Branchini aveva paragonato il percorso del ragazzo a quelli di Marchisio e De Ceglie, cresciuti grazie ai prestiti prima di tornare a Torino più maturi.
Juventus, l’inizio di stagione tra luci e ombre per Miretti
Il passaggio da Tudor a Spalletti e il recupero fisico hanno riaperto per Miretti una stagione che sembrava complicata. Le sue prestazioni contro Bodø/Glimt e Udinese — quest’ultima da titolare in un centrocampo a due — hanno convinto definitivamente Spalletti, che ne apprezza duttilità e personalità. Mezzala, regista, interno o trequartista: Miretti è diventato un jolly prezioso, soprattutto in un periodo in cui la Juve deve fronteggiare numerosi infortuni.
La sua crescita permette al tecnico di gestire meglio l’emergenza, persino valutando l’arretramento di Koopmeiners in difesa. E ora il calendario offre una curiosa coincidenza: domenica il giovane bianconero scenderà in campo al Maradona proprio contro quel Napoli che lo avrebbe voluto in azzurro.
Un simbolico incrocio del destino. Oggi Miretti è una risorsa ritrovata della Juventus, e Spalletti non ha più dubbi a riguardo.
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Il giornalista Bartocci tra i migliori under 40 al mondo
Importante riconoscimento per l’italiano Daniele Bartocci, giornalista sportivo tra i premiati della Top 40 Under 40 dell’anno ai Business Elite Awards 2025.
Il premio si è tenuto mercoledì scorso al St. Regis Roma e celebra ogni anno i migliori under 40 europei, più influenti e innovativi al mondo. Il giornalista Daniele Bartocci, volto noto per la sua attività nel giornalismo sportivo e per la sua dote di storytelling già visto in vari programmi tv e radio, ha conquistato vari e importanti trionfi nel corso della sua carriera da giornalista ed amante del connubio sport and food.
Tra questi spiccano il ‘Premio Andrea Fortunato” al CONI’, il Food and Travel Award, il premio 100 Eccellenze Italiane a Montecitorio, il Myllennium Award, il Giovanni Arpino, il Global Awards 2025, il Pietro Mennea e il premio Renato Cesarini. Daniele Bartocci è anche in giuria da anni nel Premio Calciobidone, i “Razzie Awards della Serie A”, cioè l’ironico “pallone d’oro al contrario” che ogni anno accende il dibattito pubblico tra tifosi, addetti ai lavori e appassionati.
Bartocci ha scritto anche un libro sul primo anno italiano di Julio Velasco, a Jesi nel lontano 1983. All’amico giornalista di Jesi (città di Roberto Mancini, Luca Marchegiani e dei campioni della scherma) Bartocci Daniele un forte in bocca al lupo per un 2026 ricco di successi.
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