Calcio Femminile
Sofia Cantore: dall’Italia alla NWSL, un ponte in gol e USA
Sofia Cantore: dalla gavetta in Serie A al trasferimento alla Washington Spirit. Mostra dove il calcio femminile è oggi e dove potrebbe andare domani.
Nel giugno 2025 Sofia Cantore è diventata il primo talento italiano ad accasarsi in NWSL. Un trasferimento annunciato da Washington Spirit e riportato dalla stampa internazionale.
Un contratto pluriennale che la rende visibile in un campionato con una crescita economica e mediatica evidente.
Cantore: un profilo e qualche cifra
Cantore arriva negli Stati Uniti con un curriculum solido: anni tra Juventus, prestiti utili per la crescita (Hellas Verona, Sassuolo, Fiorentina) e presenze con la Nazionale azzurra.
I database statistici la raffigurano come un’attaccante duttile, con decine di presenze in Serie A e contributi concreti in gol e assist nel corso della carriera.
Arrivata negli Stati Uniti per la sua prima esperienza in NWSL, Sofia Cantore si sta ritagliando un ruolo importante nella stagione 2025.
L’attaccante italiana ha già collezionato 7 presenze con un minutaggio complessivo di 417 minuti, contribuendo con 2 reti e mostrando grande intraprendenza in fase offensiva.
Pur non avendo ancora servito assist, le sue prestazioni sono supportate da un dato di expected goals (xG) pari a 1.9, indice della costanza con cui riesce a costruire occasioni da gol.
Numeri che testimoniano un impatto concreto e in crescita nella massima lega statunitense.

Cantore: perché la scelta USA
Lo spostamento verso la NWSL non è solo sportivo: è anche economico e professionale.
La lega statunitense, a seguito del nuovo contratto collettivo, ha fissato per il 2025 un tetto salariale base per squadra intorno ai 3,3 milioni di dollari e minimi salariali crescenti.
Ha creato in questo modo un sistema che disciplina e protegge i giocatori mentre spinge per una maggiore stabilità finanziaria del prodotto.
Questo meccanismo, insieme all’attenzione di investitori e media, rende la NWSL un mercato attraente per giocatrici europee desiderose di competere in un contesto diverso.
Il quadro americano: diffusione e risorse
Negli Stati Uniti la NWSL ha visto aumentare valutazioni societarie, audience televisive e interesse degli sponsor.
La crescita delle franchigie e la struttura «chiusa» della lega (franchise system) hanno consentito raccolta capitali e investimenti rapidi. Benché non manchino perdite operative in molte società.
Il modello americano premia scalabilità, centralizzazione dei diritti e una forte spinta commerciale verso i prodotti locali.

Europa e Italia: un’altra geografia del calcio femminile
In Europa il quadro è più frammentato. Per storia, per strutture e per ecosistemi societari.
In Inghilterra la WSL continua a crescere con regole diverse. Non c’è infatti tetto salariale che limiti i top player. Inoltre si stanno introducendo salari minimi per stabilizzare il lavoro.
In Italia, invece, la Serie A Femminile è ancora in fase di consolidamento dopo la gestione FIGC iniziata negli ultimi anni. La Serie A femminile ufficiale conta 12 squadre nella stagione recente. Un format che richiede creatività organizzativa per creare gare e prodotto televisivo sufficientemente ricco.
Il caso italiano: la «Women’s Cup» e perché è nata
Proprio per questo la FIGC ha introdotto da quest’anno la Serie A Women’s Cup. Allo scopo appunto di aumentare i contenuti agonistici e offrire uno spazio competitivo aggiuntivo alle società della massima serie.
La Serie A Women’s Cup è una competizione di lega riservata alle 12 formazioni di Serie A Femminile.
La creazione della coppa risponde a una logica pratica: con un campionato di 12 squadre il numero di giornate e partite ufficiali è limitato. Questa nuova competizione nasce dunque per aumentare valore sportivo, opportunità commerciali e visibilità delle società partecipanti.
È un caso emblematico di adattamento istituzionale alla domanda di contenuti nel calcio femminile.
Stipendi e sostenibilità: due modelli a confronto
Mettere a confronto stipendi e tutele non è banale. In NWSL il CBA ha introdotto criteri di protezione, salari minimi più chiari e meccanismi di revenue sharing.
In Europa il quadro varia fortemente da campionato a campionato. La WSL inglese spinge verso salari più alti e norme di welfare, mentre in altri paesi la professionalizzazione è graduale. In Italia la strada verso una piena professionalità economica è in corso. Ci sono stati passi avanti: maggiore attenzione, investimenti di club maschili nelle sezioni femminili, competizioni nuove.
Ma c’è ancora molta strada da fare per raggiungere la massa critica di audience e ricavi che caratterizza la NWSL.
Seguaci, audience e narrazione pubblica
Negli USA il racconto mediatico è spesso costruito attorno a nomi che attraggono investimenti di brand e celebrità.
Mentre in Europa la narrazione si intreccia con club storici, tifoserie tradizionali e identità locali.
Questo produce differenze nel modo in cui si monetizza: diritti TV, sponsorizzazioni, merchandising.
Per una giocatrice come Cantore, questo cambiamento significa confrontarsi con platee diverse, dalla passione più “clubistica” europea a un mercato che in America misura molto la capacità di intrattenere e ingaggiare nuovi pubblici.
Cantore: un ponte, non una fuga
La scelta di Cantore va letta senza cliché. Non è necessariamente «abbandono» dell’Italia, ma sperimentazione di un ambiente che offre equilibri differenti tra tutela contrattuale, visibilità mediatica e opportunità economiche.
Le migrazioni internazionali delle giocatrici, oggi, assomigliano a reti che si tessono. Chi parte porta nuovi saperi e ritorna con esperienze che possono arricchire sistemi ancora fragili.
Cosa insegna il caso Cantore
In conclusione la vicenda dell’ex bianconera mette in luce tre punti fondamentali:
- La mobilità internazionale delle giocatrici può accelerare la professionalizzazione domestica, perché introduce best practice contrattuali e di mercato.
- Il modello NWSL dimostra che centralità commerciale e tutele contrattuali possono coesistere, ma non è detto che siano l’unico modo di sviluppare il gioco.
- L’Italia mostra un approccio pragmatico: meno squadre in Serie A ma più competizioni (Coppa Italia, Serie A Women’s Cup) per creare contenuti e occasioni di crescita.

SERIE A FEMMINILE EBAY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Da stabilire, ora, qual è la giusta via per dare più slancio al calcio femminile italiano.
Sofia Cantore non è soltanto una calciatrice che cambia maglia: è una lente attraverso cui osservare due ecosistemi che dialogano e si studiano.
Da una parte c’è l’America che sperimenta contratti, visibilità e modelli di business.
Dall’altra l’Europa che, con radici diverse e sistemi nazionali variabili, inventa soluzioni (come la Serie A Women’s Cup) per crescere in profondità.
Il futuro del calcio femminile sarà fatto di ponti come questo ed è su quei ponti che si misurerà la capacità dei sistemi di trasformare attenzione in sostenibilità.
Calcio Femminile
West Ham Femminile, UFFICIALE: Guarino è la nuova allenatrice
Attraverso i propri account social ed il sito ufficiale, il West Ham Femminile ha ufficializzato l’arrivo di Rita Guarino come nuova allenatrice.
Esperienza all’estero per Rita Guarino. Dopo aver allenato la Juventus Femminile (dal 2017 al 2021) e l’Inter Femminile (dal 2021 al 2024), è diventata la nuova allenatrice del West Ham Femminile. Le Hammers sono attualmente penultime nella Barclays Women’s Super League, a quota 5 punti con una sola vittoria. Guarino prenderà il posto della esonerata Rehanne Skinner. La sua prima partita da allenatrice del West Ham sarà domenica 11 gennaio 2026 contro il Chelsea in trasferta.
West Ham Femminile-Guarino è ufficiale: il comunicato

Di seguito il comunicato del club londinese:
“Il West Ham United è lieto di annunciare la nomina di Rita Guarino come allenatrice della squadra femminile.
La calciatrice italiana d’esperienza ha firmato un contratto di 18 mesi con le Hammers e dirigerà la sua partita domenica 11 gennaio contro il Chelsea nella Barclays Women’s Super League.
Arriva nella zona est di Londra con un curriculum davvero impressionante in Italia, avendo allenato l’Italia Under 17, l’Inter Femminile e, soprattutto, la Juventus Femminile, dove ha portato le bianconere a vincere quattro Scudetti, due Supercoppe e una Coppa Italia durante un mandato di successo di quattro anni a Torino.
Attaccante prolifica quando giocava, avendo rappresentato l’Italia 99 volte, la 54enne è ampiamente rispettata e considerata una delle figure di spicco del calcio femminile italiano.
Guarino porta con sè al West Ham United straordinarie capacità da allenatrice, competenza tecnica e qualità di leadership e non vede l’ora di affrontare la sfida di mettere in pratica le sue competenze nella WSL.
“Sono così felice di unirmi al West Ham United” ha detto a West Ham TV “E’ un club con una grande storia e valori forti che sono in linea con i miei. Ho parlato con il Consiglio di Amministrazione e sono davvero entusiasta del progetto. C’è molto talento ed esperienza nella squadra e voglio supportare le ragazze nella loro crescita personale e collettiva. Voglio costruire una squadra organizzata, aggressiva con la palla e che cerchi di riconoscere e sfruttare gli spazi. La mentalità di squadra, l’unione e il duro lavoro, sono la cosa più importante. Sono orgogliosa di essere qui e non vedo l’ora di iniziare un nuovo capitolo della mia carriera nel campionato più importante del mondo”.
Guarino sarà assistita da Steve Kirby e un ulteriore annuncio sul suo staff tecnico verrà fatto a tempo debito.
Tutti al West Ham United danno il benvenuto a Rita nel club e le augurano ogni successo per la sua carriera in Claret and Blue“.
We are delighted to announce the appointment of Rita Guarino as the Club’s new women’s Head Coach ⚒️
— West Ham United Women (@westhamwomen) December 22, 2025
Calcio Femminile
Serie A Women, “Macché te lo guardi?” – Il recap sul 9° turno
Torna l’appuntamento settimanale con “Macché te lo guardi?”, la rubrica di Calciostyle dedicata alla Serie A Women 2025/2026. Ecco la nona giornata!
Il movimento calcistico femminile in Italia negli ultimi anni sta sempre prendendo più spazio, attirando l’interesse di milioni di tifosi che vivono lo sport nel nostro caro Stivale. Nonostante ci sia ancora una stragrande maggioranza di persone che “snobba” questa categoria, nelle ultime stagioni ci sono stati diversi eventi e fatti che hanno portato il calcio femminile ad un gradino molto alto.
Con gli altri stati europei (Spagna e Inghilterra su tutti) la differenza, a livello di audience e interesse che gira attorno al femminile, è, citando una nota espressione romana, “ancora a caro amico”, ovvero molto ampia. In estate le prestazioni della Nazionale Italiana (arrivata fino in semifinale) all’Europeo, giocatosi in Svizzera, ha sicuramente portato parecchia attenzione all’intero movimento ma serve fare ancora tanta strada per dare la giusta luce al campionato italiano.
Sfruttando anche l’irriverenza del titolo della rubrica “Macché, te lo guardi?”, vogliamo dare un’ulteriore luce ad una realtà che nel nostro amato paese sta sempre di più prendendo piede: il calcio femminile. Che poi alla fine a noi italiani interessa solo vedere e poter commentare il calcio giocato, indipendentemente da chi lo gioca.

Serie A Women, la nona giornata
Nona ed ultima giornata della Serie A Women del 2025 archiviata. Si muove molto la classifica del campionato con Juventus e Fiorentina che salgono a quota 17 punti, in seconda posizione, grazie alle vittorie contro Napoli e Como. Due vittorie da non sottovalutare visto anche il periodo di forma delle due formazioni sconfitte.
Tutto facile per la Roma nella sfida testa-coda contro la Ternana: Archiviato il match dopo 60 secondi. Dilaga invece l’Inter di Piovani nel derby contro il Milan, guidato da una super Bugeja, autrice di una tripletta. Vittorie di misura invece per il Sassuolo, che torna a gioire dopo due mesi, contro il Genoa, e per la Lazio, spinta ancora da una rete di Piemonte.
Adesso spazio alla sosta natalizia. Il ritorno in campo, omettendo la Supercoppa tra Roma e Juventus, è previsto per il weekend del 17-18 gennaio 2026. Orari e date sono ancora da confermare.
La Juventus ribalta il Napoli: decisiva la girata nel finale di Cambiaghi
Juventus – Napoli 2 – 1
39′ Kozak (N), 46′ Beccari (J), 86′ Cambiaghi (J)
Apre la nona giornata di campionato la sfida di Biella tra la Juventus di Canzi e il Napoli di Sassarini, capace di un inizio di Serie A molto positivo. La storia però vede favorite le bianconere, che non hanno mai perso in A contro le partenopee: otto i confronti precedenti con 7 vittorie e un pareggio.
Il trend, anche questa volta, vede sorridere la Vecchia Signora che, conquista la 150esima vittoria in campionato, e la seconda posizione a 17 punti, a pari merito con la Fiorentina. A levare le castagne dal fuoco per la Juventus ci pensa Michela Cambiaghi, a pochi minuti dal termine del match con una girata da attaccante puro.
A partir meglio però a Biella è la formazione ospite: il primo tempo è a tinte azzurre con il dominio che si concretizza al 39′. Dagli sviluppi di angolo, c’è una carambola in area di rigore con il pallone che arriva sulla disponibilità di Kozak, che stappa il match con un preciso tiro a giro, su cui De Jong non può nulla.
L’inerzia della gara cambia totalmente nella seconda frazione. Neanche il tempo di ri-accomodarsi sugli spalti dell’impianto biellese che la Juventus trova la parità con Beccari. Cross dalla sinistra di Carbonell sul secondo palo dove sbuca la numero 9 che, con un piattone al volo, buca Beretta, infilando il pallone all’incrocio dei pali.
A 4′ dal 90esimo, quando tutto sembrava presagire un’ulteriore passo falso della Juventus, si mette in luce Cambiaghi. L’attaccante ex Inter, su un pallone vagante in area, si coordina perfettamente con una girata volante facendo esplodere di gioia l’intera tifoseria bianconera presente.
Sale a quota 17 la Juventus, in seconda posizione con la Fiorentina. Tanto rammarico per il Napoli che porta comunque a casa un’0ttima prestazione contro le campionesse d’Italia in carica. Scivola all’ottavo posto la banda di Sassarini, con 13 punti all’attivo.
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Catena guida la rimonta viola: la Fiorentina vola in seconda posizione
Como – Fiorentina 1 – 3
28′ Chidiac (C), 41′ Tryggvadottir (F), 67′, 76′ Catena (F)
Seconda vittoria consecutiva per la Fiorentina di Pinones Arce che si conferma in casa di un’ottimo Como. La banda viola approccia meglio la sfida, incominciando la sfida con Gilardi, estremo difensore lariano, chiamato a diversi interventi decisivi per tutta la durata del match.
Nonostante le sortite offensive di Janogy e compagne, a passare in vantaggio sono le ragazze di Sottili con la specialità della casa. Infatti, la rete che stappa il match del Ferruccio arriva da calcio d’angolo. Sono ben 7 le reti arrivate da calcio piazzato in questa stagione: un fondamentale in cui le lariane non hanno rivali.
Corner battuto basso sul primo palo per la girata di Chidiac che beffa l’estremo difensore viola. Prima rete stagionale per la numero 10 del Como. La risposta della Fiorentina non si fa attendere, grazie anche allo scatenato duo formato da Janogy e Tryggvadottir. Quest’ultima, al 41′ ristabilisce la parità.
La numero 27 riceve al limite dall’area e fa esplodere un potente mancino rasoterra, imprendibile per Gilardi. Seconda rete in 6 presenze per la giocatrice arrivata in estate dal Kristianstad.
Nel secondo tempo la Fiorentina ribalta la sfida grazie all’apporto della panchina. Infatti è la subentrata Catena a prendersi la scena del Ferruccio con una doppietta che completa la rimonta viola. Al 67′ recupero alto di Janogy che serve Tryggvadottir, la quale a sua volta imbuca centralmente per l’inserimento di Catena. Per la centrocampista classe ’99 è un gioco da ragazzi infilare a rete con un preciso tiro rasoterra.
A chiudere i giochi ci pensa da solo il Como, facendosi malissimo. Errore da matita rossa di Markussen che si fa sfilare il pallone in area piccola da Catena, la quale deve solo metterci lo zampino per firmare la sua doppietta personale.
Sale a quota 17 punti la Fiorentina, al secondo posto con la Juventus. Passo falso del Como che rimane a quota 15 punti, facendosi raggiungere in classifica da Inter e Lazio.
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Milan-Inter: non c’è storia, Bugeja guida la festa nerazzurra
Milan – Inter 1 – 5
9′ van Dooren (M), 19′ Andres (I), 49′ Csiszar (I), 58′, 63′, 82′ Bugeja (I)
Tutto facile per l’Inter di Piovani nel derby contro il Milan. Seconda manita consecutiva delle nerazzurre, dopo il 5-0 al Genoa di settimana scorsa, e terza totale da inizio stagione.
A partire meglio è il Milan: al 9′ di gioco le rossonere passano in vantaggio con la rete di van Dooren. Cross dalla sinistra di Grimshaw per l’inserimento perfetto della numero 10 che a porta sguarnita apre le danze del derby di Milano. Da qui in poi però è un assolto nerazzurro. Dieci minuti dopo il vantaggio rossonero, l’Inter ristabilisce la parità con il colpo di testa di Andres: corner dalla destra su cui svetta la centrale che indirizza il pallone sul secondo palo, lasciando senza scampo Giuliani.
Nella ripresa si scatena realmente la formazione di Piovani: al 49′ il Biscione ribalta il risultato con Csiszar. Carambola in area di rigore con la numero 27 che si lancia sulla sfera, indirizzata in porta dopo il tocco di Milinkovic. La classe ’94 per evitare possibili spazzate entra in porta con il pallone.
Da lì a poco la scena, e l’MVP della gara, se lo prende Bugeja, al ritorno dall’infortunio. La classe 2004, subentrata ad inizio ripresa, cala la tripletta personale. A dare il via a tutte le reti della giovane giocatrice è sempre Wullaert, faro indomabile dell’Inter.
Non c’è storia nel primo derby di Serie A Women 2025/2026. A dominare in lungo e in largo è l’Inter che sale a quota 15 punti, accanto alla Lazio e al Como. Milan che rimane a quota 13 assieme al Napoli.
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Dragoni indirizza subito la gara: vola la Roma di Rossettini
Ternana – Roma 0 – 2
1′ Dragoni (R), 26′ aut. Corrado
Torna alla vittoria la Roma di Rossettini dopo il pareggio interno nell’ultima giornata contro la Juventus. È prima contro ultima al Gubbiotti di Terni: ad ospitare le giallorosse c’è la Ternana, ultima in classifica con solamente 4 punti raccolti.
La formazione capitolina ci impiega solamente 26′ minuti per domare le padroni di casa ed archiviare la pratica. Pronti e via e la Roma è già in vantaggio: mischia in area di rigore con Dragoni che riceve al centro dell’area. Rigore in movimento per la giocatrice in prestito dal Barcellona e 0-1 già confezionato.
Il raddoppio giallorosso arriva poco prima della mezz’ora di gioco grazie ad un aiuto della difesa umbra. Pilgrim riceve sulla sinistra e mette in mezzo per Viens. Corrado arriva prima sulla sfera ma svirgola completamente l’intervento insaccando beffardamente nella propria porta.
Nella seconda frazione le Fere ci provano con più volontà a dar fastidio dalle parti di Baldi, ma è sempre la Roma ad andare più vicina al goal. All’82’ Corelli fa partire un bolide che si stampa sulla traversa, lasciando l’amaro in bocca alla numero 16 giallorossa.
Vittoria da non sottovalutare quella delle giallorosse vista anche la recente delusione in Women’s Champions League: infatti, il percorso della banda di Rossettini in questa edizione della coppa più ambita non è andato per niente come da programma.
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La magia di Clelland riporta i tre punti al Sassuolo: ma che rammarico il Genoa…
Genoa – Sassuolo 0 – 1
26′ Clelland (S)
Torna alla vittoria dopo due mesi il Sassuolo di Spugna che espugna La Sciorba, casa del Genoa. Sfida di bassa classifica tra due formazioni che hanno bisogno assoluto di fare punti.
A decidere la gara ci pensa Lana Clelland con una magia delle sue. Galabadaarachchi sventaglia dalla sinistra verso il lato opposto, trovando l’ottimo stop di Dhont che a sua volta serve in mezzo Clelland: la numero 26 trova il goal della domenica con un fantastico colpo di tacco. Nulla da fare per Forcinella.
Nella seconda frazione il Genoa incomincia il suo forcing per buttare giù il muro eretto dalla difesa neroverde. Prima Bahr, poi Cuti devono fare i conti con l’estremo difensore del Sassuolo, abile a tenere in piedi la squadra in un paio di occasioni. Al 90′ la più grande occasione per pareggiare capita sulla testa di Bargi, subentrata nella ripresa. L’incornata della classe ’95 si spegne sul palo alla sinistra di Durand.
Tanto rammarico per il Genoa che non riesce a strappare un punto importante in chiave salvezza. Boccata d’ossigeno per il Sassuolo che conquista la sua seconda vittoria in campionato.
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Ci pensa sempre Piemonte a salvare la Lazio
Lazio – Parma 1 – 0
61′ Piemonte (L)
Seconda vittoria consecutiva per la Lazio di Grassadonia che batte di misura il Parma grazie alla solita rete della bomber Piemonte. Il match per le biancocelesti però non inizia nel migliore dei modi. Infatti, al 27′ le padroni di casa sono costrette a giocare in inferiorità numerica a causa del rosso diretto inflitto a Simonetti per un duro contrasto di gioco.
La pedina in meno forza la Lazio ad abbassare il baricentro e a soffrire i tentativi offensivi delle ducali, che al 39′ vanno a centimetri dal vantaggio. Palla in mezzo dal fondo di Distefano, Durante (estremo difensore biancoceleste) intercetta ma non riesce a tenere il pallone che sfila sui piedi di Benedetti che prova per ben due volte il tap-in. Prima D’Auria e poi Oliviero si oppongono con il corpo al tiro a botta sicura della giocatrice ducale.
La rete che decide la sfida arriva verso l’ora di gioco. Sgasata impressionante di Oliviero che si fa mezzo campo e arriva sul fondo mettendo in mezzo per Piemonte, presenza perenne in area di rigore avversaria. Per l’ex Roma e Milan è un gioco da ragazzi appoggiare di testa da distanza ravvicinata.
Vola a quota 15 punti la Lazio, assieme ad Inter e Como. Rimane terzultima in classifica il Parma, sopra solamente a Genoa e Ternana.
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Serie A Women, classifica e prossimo turno
| Squadre | Punti | G | V | P | S | DR |
| Roma | 22 | 9 | 7 | 1 | 1 | 11 |
| Juventus | 17 | 9 | 5 | 2 | 2 | 4 |
| Fiorentina | 17 | 9 | 5 | 2 | 2 | 6 |
| Inter | 15 | 9 | 4 | 3 | 2 | 12 |
| Lazio | 15 | 9 | 5 | 0 | 4 | -1 |
| Como | 15 | 9 | 5 | 0 | 4 | 1 |
| Milan | 13 | 9 | 4 | 1 | 4 | -1 |
| Napoli | 13 | 9 | 4 | 1 | 4 | -1 |
| Sassuolo | 9 | 9 | 2 | 3 | 4 | -2 |
| Parma | 7 | 9 | 1 | 4 | 4 | -6 |
| Genoa | 6 | 9 | 2 | 0 | 7 | -10 |
| Ternana | 4 | 9 | 1 | 1 | 7 | -13 |
Prossimo turno:
Date e orari ancora da definire (weekend 17-18 gennaio)
Fiorentina-Genoa
Inter-Juventus
Napoli-Como
Parma-Milan
Roma-Sassuolo
Ternana-Lazio
Calcio Femminile
Elena Linari, talento e battaglie nel calcio femminile
Elena Linari non è solo una difensore tra le più forti del calcio femminile italiano. La sua storia parla di passione, sacrificio e battaglie quotidiane.
Infatti è una delle calciatrici italiane più forti e rispettate degli ultimi anni. Difensore solido, leader in campo, la sua carriera racconta quanto passione, sacrificio e coraggio possano trasformare un sogno in realtà.
Elena è nata a Pisa e fin da bambina il calcio è stata la sua passione. Crescere in un ambiente dove il calcio femminile riceve poca attenzione non è stato facile. Allenamenti sotto il sole o sotto la pioggia, trasferte lunghe e pochi mezzi a disposizione: il percorso era duro, ma Elena non si è mai arresa.
Ha vestito la maglia della Fiorentina Women’s FC, della Roma Femminile e anche dell’Atlético Madrid, imparando a confrontarsi con squadre e stili diversi. Ogni esperienza ha reso Elena più consapevole delle sfide del calcio femminile, sia in Italia che all’estero.
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Elena Linari, una voce forte per il calcio femminile
Come ha dichiarato lei stessa sul valore crescente dello sport femminile:
«Stiamo finalmente ottenendo un po’ di rispetto e visibilità che per tanti anni le mie colleghe non hanno avuto».
— intervista di Rivista Undici
Con la maglia della Nazionale Italiana, Elena ha partecipato a Europei e Mondiali, diventando un punto di riferimento in difesa e un esempio per le giovani che vogliono giocare a calcio.
Sulla responsabilità di usare la visibilità per denunciare le disuguaglianze nel calcio femminile, Elena disse in una cerimonia in cui li viene conferito un premio per il suo impegno alla settima edizione di “Sport e Diritti umani”:
«In quanto atlete abbiamo tanta visibilità, per questo dobbiamo cercare di rappresentare certi valori, portando a galla le disparità che esistono e non solo quelle tra uomini e donne».
Dietro i successi di Elena ci sono allenamenti duri, gestione di infortuni e trasferte faticose. Eppure, spesso, il calcio femminile è ancora considerato “di serie B” dai media e dagli sponsor.
Elena lo ha vissuto in prima persona, e non ha paura di dire che le donne che scelgono determinate carriere sono soggette ai pregiudizi sociali.
Elena Linari è oggi un modello per chi vuole giocare e per chi vuole cambiare il calcio femminile in Italia. La sua carriera dimostra che talento e sacrificio portano lontano, ma anche che il sistema deve evolversi.
Elena ci tiene a far capire che il calcio femminile non è solo corretto, ma è un calcio di qualità e ha assolutamente un valore reale.
Bisogna dire che Elena Linari è oggi un modello per chi vuole giocare e per chi vuole cambiare il calcio femminile in Italia. La sua carriera dimostra che talento e sacrificio portano lontano, ma anche che il sistema deve evolversi.
Non è solo una storia di vittorie o partite giocate. È la storia di una donna che ha scelto di lottare, di farsi vedere e di raccontare con onestà la realtà del calcio femminile italiano.
Ogni passo, ogni sacrificio e ogni parola diventano un messaggio chiaro: il calcio femminile non è un gioco minore, e merita di essere raccontato e rispettato.
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