Serie A
Torino, Baroni di nuovo sulla graticola? La situazione
Baroni torna sotto esame dopo gli ultimi ko: il Torino valuta il futuro mentre la classifica e i numeri riaccendono dubbi e preoccupazioni.
In casa Torino sono tornate a circolare con forza le voci su una possibile separazione da Marco Baroni. L’umiliazione interna contro il Como e la successiva sconfitta con il Lecce hanno riportato a galla tutti quei problemi che sembravano risolti nell’ultimo mese e mezzo. Urbano Cairo, che già a fine settembre aveva valutato un cambio in panchina, ora sta riflettendo insieme al ds Vagnati, pur senza muoversi, almeno per ora, verso un esonero.
Anche la gara con il Milan non dovrebbe essere decisiva, ma alcuni segnali non possono essere ignorati. Se da un lato è vero che Baroni ha dovuto fare i conti con numerose indisponibilità, dall’altro i numeri pesano: la difesa del Torino è la peggiore del campionato con 23 gol subiti in 13 giornate, senza dimenticare i soli 12 gol segnati finora.
Dati lontani dalle aspettative estive, quando la società aveva salutato Vanoli per puntare su Baroni, reduce da una buona stagione con la Lazio, nella speranza di alzare l’asticella e uscire definitivamente da un limbo di mediocrità che dura da troppi anni.
La classifica oggi dice altro: i granata sono a 9 punti dalla Juventus e hanno appena 4 lunghezze di vantaggio sul Pisa terzultimo. I tifosi sperano in una nuova reazione come quella di inizio ottobre, quando Baroni riuscì a cambiare faccia alla squadra. Stavolta, però, servirà continuità per riaccendere la fiducia e, soprattutto, per tenersi stretto il posto.

Walter Mazzarri coach of Napoli, during the Champions league match between Napoli vs Sporting Braga final result, Napoli 2, Sporting Braa 0, match played at the Diego Armando Maradona stadium.
Torino, le alternative sul tavolo
Cairo rifletterà più a lungo del solito anche perché i profili più interessanti sondati a ottobre, come Palladino, De Rossi o un ritorno di Vanoli, oggi non sono più liberi. Il mercato degli allenatori offre nomi che non convincono del tutto: tra i tecnici disponibili ci sono Gotti, Nesta, D’Aversa e Pecchia, profili che però sono tutt’altro che garanzie di una svolta immediata.
Esiste poi la suggestione di un ritorno di Mazzarri, con il quale, nel 2019, il Torino arrivò a sognare la Champions fino a poche giornate dal termine, ma si tratta di un’ipotesi remota.
In definitiva, Baroni non può sentirsi tranquillo, ma allo stesso tempo sa che le alternative non rappresentano soluzioni immediate e sicure. Come già successo poche settimane fa, dovrà essere lui a cambiare marcia e a trasformare il suo Torino per salvare, ancora una volta, la propria panchina.
Serie A
Milan, Ricci: “Io in rossonero grazie al Torino. Modric è spaziale. Su Allegri…”
Il centrocampista del Milan ha parlato del suo momento personale e delle sensazioni nel ritrovare per la prima volta da avversario la squadra granata.
Lunedì prossimo il Milan farà visita al Torino, nel match che chiuderà la quattordicesima giornata di Serie A. Non sarà una gara come le altre per Samuele Ricci: il centrocampista rossonero si ritroverà per la prima volta contro i granata, squadra con cui ha militato dal 2022 fino all’estate scorsa, prima del trasferimento.
Proprio delle sue sensazioni a due giorni da questa sfida Ricci ha parlato a Tuttosport.
“Mi farà un effetto particolare tornare a Torino”
“Lì sono cresciuto tanto, ho avuto l’occasione di conoscere bellissime persone, ed ho lasciato tanti amici. Quando giocavo con il Torino in casa abbiamo sempre vinto contro il Milan, ma ora che sono dall’altra parte dico che è un’occasione per provare ad invertire questo trend. ”
“Allegri nella gestione del gruppo è il numero uno”
“E’ un allenatore che ci aiuta tanto, tutti noi sappiamo quello che ha vinto in carriera, e alle sue spalle ha uno staff molto competente. Allegri ci permette di parlare di Scudetto? No no, adesso il focus è trovare la continuità, quindi di riportare il Milan in Champions League. Il mio ruolo? In allenamento mi ha provato da mezz’ala, anche se a centrocampo giochiamo a due. Mi piace giocare in cabina di regia, ma anche Gattuso mi ha provato in quella posizione. I Mondiali? Ci andremo, e non ci faremo influenzare dai risultati del passato.”

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“Modric? Riesce a fare e a vedere cose che agli altri sfuggono”
“E’ un fenomeno. Tante cose le puoi rubare, ma fino ad un certo punto: ha un talento smisurato che lo rende unico. Sa sempre dove cascherà il pallone, e questo è un segno di grande intelligenza calcistica. Giocare con lui e Rabiot ti dà sicurezza.”
Serie A
Sassuolo-Fiorentina: Vanoli non cambia? | Le ultimissime
Sassuolo-Fiorentina apre il 14esimo turno di Serie A oggi alle ore 15: una sfida delicatissima per i viola di Vanoli.
Il mese di dicembre dovrà dire se questa Fiorentina riuscirà a cambiare il corso della stagione o sarà destinata a lottare fino all’ultimo secondo per evitare una clamorosa retrocessione.
Il calendario mette davanti agli uomini di Vanoli la sfida contro i neroverdi oggi pomeriggio, poi le due gare al Franchi contro Verona e Udinese, per terminare l’anno solare in casa del Parma. Una serie di partite che devono dare una sterzata e un bottino di punti, visto che la Fiorentina è ancora a secco di vittorie.
Per tutta la settimana c’è stato il dubbio se Vanoli avesse deciso per un cambio di modulo, e cioè passare dal 3-5-2 a una difesa a quattro con un trequartista a sostegno delle due punte, ma le ultime indicazioni sembrano non portare a questa novità.
Rispetto all’ultima gara di Bergamo ci sarà il ritorno di Comuzzo al posto dello squalificato Pongracic e in avanti Kean farà coppia con Gudmundsson.
Sassuolo-Fiorentina: le ultimissime di formazione
Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Koné, Matic, Thorstvedt; Volpato, Pinamonti, Laurientè. Allenatore: Fabio Grosso
Fiorentina (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Pablo Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora, Fagioli, Sohm, Parisi; Gudmundsson, Kean. Allenatore: Paolo Vanoli
Serie A
Bologna, Cremonese archiviata: scontro Europa all’Olimpico
Il Bologna si prepara a tornare in campo dopo il passaggio ai quarti di Coppa Italia. La sconfitta con la Cremonese sembra già archiviata, c’è la Lazio.
Per i felsinei si tratta di un’occasione d’oro per allungare in classifica e consolidare il piazzamento europeo anche per la prossima stagione. La Juventus spera nel secondo passo falso.
Bologna, ambiente ostico all’Olimpico: Italiano punta su Castro e Orsolini
Il tecnico rossoblu ha le idee chiare su quale formazione schierare contro la Lazio di Maurizio Sarri e sicuramente ne faranno parte sia Santiago Castro che Riccardo Orsolini. I due uomini più in forma del momento in casa Bologna si candidano fortemente al ruolo di protagonisti del match, soprattutto in fatto di bonus.
Lo scivolone casalingo contro la Cremonese deve essere già un ricordo e questo il gruppo squadra l’ha capito. Ora bisogna riprendere il rullino di marcia che ha contraddistinto l’inizio di stagione del Bologna e recuperare terreno sulle altre concorrenti a un piazzamento europeo.
Attualmente la classifica vede gli emiliani a quota 24 punti, alla pari del Como, al 7° posto con la Juventus, avversaria nella 15° giornata, appena uno scalino sotto a 23. Per questo lo scontro di domenica coi biancocelesti assume un significato ancora maggiore in vista dell’incrocio coi bianconeri del 14 dicembre.
In caso di vittoria infatti, il Bologna balzerebbe momentaneamente al quarto posto, in base ai risultati di Inter (in campo oggi) e Roma (in campo domani alle 15) e terrebbe la Juventus (impegnata nel big match contro il Napoli) a debita distanza. Una sconfitta invece rischierebbe di far scivolare la squadra di Italiano fuori dalla zona Europa e permettere alla Lazio di recuperare terreno.
Ma non finisce qui, dopo lo scontro diretto contro la banda di Spalletti ci sarà la partenza per Riyad per disputare la Supercoppa Italiana contro Inter, Napoli e Milan. Dunque l’obiettivo è quello di affrontare la trasferta in Arabia Saudita senza pensieri riguardanti il campionato.

VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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