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Il DS del Southampton “prende in giro” la Juventus: “Alcaraz alla Juve per crescere”
Le parole di Jason Wilcox, direttore sportivo del Southampton, sul prestito di Alcaraz alla Juventus rivelano una scomoda verità.
Juventus, cosa ha detto Wilcox?
❝Questa secondo noi è la mossa migliore possibile per Charly, almeno in questo momento. Questo trasferimento permetterà ad Alcaraz di esplodere in un grande club come la Juventus e in un campionato di livello top. Poi tornerà qui per avere successo al Southampton.❞
Le cifre prefissate per il riscatto di Alcaraz, superiori ai 50 milioni di euro bonus compresi, figurano uno scenario ben chiaro. La Juventus non ha nessuna intenzione di riscattare l’argentino. O forse erano i Saints a non volersene privare e questo era l’unico modo per convincerli a lasciarlo andare.
Un’operazione che, de facto, è un prestito secco “mascherato” da un diritto di riscatto illusorio. Il comportamento che il Southampton ha avuto nei confronti della Juventus è molto simile a quello che gli stessi bianconeri hanno tenuto nei confronti di club “minori”, come il Frosinone.

La Serie A è ancora appetibile?
Dato il rapporto di “subordinazione” vigente fra un club attualmente militante nel Championship e la Juventus, con gli inglesi che trattano la principale squadra del calcio italiano (o comunque una delle più importanti) come fosse una propria succursale, sovviene spontaneo porsi un quesito.
In virtù dell’abolizione del Decreto Crescita, il calcio italiano conserva una propria credibilità all’estero? Non è la prima volta quest’anno che un club della seconda serie inglese detta le proprie regole a un club di Serie A. Ne è un esempio lampante il Leicester, che, nonostante la retrocessione, non si piegò al bieco tentativo dei bianconeri di mendicare uno sconto per Castagne.
Lo stesso Casadei in estate rifiutò la Lazio (seconda forza della scorsa Serie A) per giocare nel Leicester, finendo poi per fare praticamente solo panchina ed essere richiamato dal Chelsea. La stessa Lazio che quest’inverno si è vista sbattere la porta in faccia dal Plymouth, con Whittaker che ha preferito il Championship con il Plymouth alla Champions League con i biancocelesti.
Lo squilibrio di forze fra il calcio inglese e quello italiano è evidente a tutti i livelli, non solo per quanto concerne la Premier League, e si sta riversando a cascata anche sulla seconda divisione. Tanto che un club di seconda serie inglese può tranquillamente definirsi “superiore” a uno di prima serie italiana sotto innumerevoli punti di vista.
Economico, in primis. In secundis tecnico, in alcuni casi. E a questo punto anche di appeal, alla luce delle precedenti dimostrazioni. Non solo perché offre ai giocatori la speranza di arrivare a giocare in Premier League, il punto di arrivo per ogni calciatore di questo secolo, ma anche perché il Championship, a differenza della Serie B nostrana, è un torneo estremamente credibile oltreché assolutamente probante.
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Errata corrige: nessuna cessione del Brescia Calcio 1911
In riferimento all’articolo pubblicato su Calcio Style in data 27 luglio 2025, dal titolo: “Brescia, finita l’era Cellino: il vecchio club è stato ceduto“.
Si precisa che il contenuto riportato non corrisponde al vero.
La redazione smentisce con fermezza quanto affermato nell’articolo in oggetto: non risulta alcuna cessione ufficiale del Brescia Calcio S.p.A. né un’uscita di scena da parte del presidente Massimo Cellino. Eventuali ipotesi di passaggio di proprietà, attualmente, non trovano riscontro in fonti affidabili né ufficiali.
Ci scusiamo con i lettori e con le parti interessate per la diffusione di un’informazione non verificata e che può aver causato fraintendimenti. La pubblicazione del suddetto contenuto è avvenuta per un errore redazionale, e non riflette la linea editoriale del sito né l’approccio giornalistico fondato sulla verifica delle fonti.
La redazione si dissocia dalla ricostruzione fornita e ribadisce l’infondatezza delle informazioni divulgate.

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Andiamo al Cinema per la Finale di Coppa Italia Frecciarossa!
La Lega Serie A ha concesso al The Space Cinema Moderno Roma l’autorizzazione per trasmettere la finale di Coppa Italia: i dettagli.
ANDIAMO AL CINEMA PER LA FINALE DI COPPA ITALIA FRECCIAROSSA!
UN NUOVO “STADIO” È PRONTO PER OSPITARE L’ATTESISSIMO MATCH
ATALANTA – JUVENTUS
CARTELLA STAMPA COMPLETA
Una nuova e coinvolgente esperienza va in onda mercoledì 15 maggio: la
finale di Coppa Italia Frecciarossa, aperta al pubblico su prenotazione
e trasmessa al The Space Cinema Moderno Roma, per far vivere in diretta
agli sportivi e ai tifosi di Atalanta e Juventus, emozioni da stadio,
quelle uniche e indescrivibili, da provare in un nuovo luogo – il
cinema, da sempre l’ambiente ideale per condividere interessi,
sensazioni e far nascere un mix indescrivibile di emozioni.
La serata esclusiva, all’insegna dello sport più amato dagli italiani,
è stata resa possibile grazie alla partnership di DCA (Digital Cinema
Advertising) – Lega Serie A e con l’obiettivo di offrire al pubblico
nuove ed inaspettate opportunità per vivere da protagonista gli eventi
più attesi della stagione sportiva e non solo.
PRENOTA IL TUO POSTO
Ufficio Stampa
On Poinr Pr

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Serie D, Massimo Ferrero annuncia: “Voglio la Reggina!”
A sorpresa l’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero è tornato a parlare e lo ha fatto attraverso Radio Cusano. Pare intenzionato ad acquistare un marchio.
Ferrero vuole la Reggina, le dichiarazioni
Durante un intervento radiofonico, l’imprenditore romano ha espresso la volontà di investire a Reggio Calabria. Di seguito le sue dichiarazioni:
“Mi candido ad acquistare il marchio della Reggina 1914, potrei farlo domani mattina con un versamento”. Parole inequivocabili che presagiscono il rientro dell’ex numero uno della Sampdoria nel mondo del calcio.

Inoltre, proprio in queste ore la Corte di Appello di Reggio Calabria ha avviato la procedura fallimentare per la Reggina 1914 dopo il disastro combinato da Felice Saladini nel 2023. In parole povere, sta per essere posta la pietra tombale sulla società amaranto dalla storia ultracentenaria.
La rinascita, avvenuta la scorsa estate sotto il nome di La fenice Amaranto, ha contribuito a conservare la passione dei tifosi nonostante la Serie D ma ormai la fine è segnata. Il marchio dunque andrà all’asta e c’è già un’offerta pronta sul piatto.
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