Calciomercato
Kristiansen, il Bologna chiede uno sconto sul riscatto: la posizione del Leicester
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, sarebbero settimane decisive per capire se il Bologna riscatterà Victor Kristiansen.
14 su 20 vuol dire che Kristiansen ha giocato da titolare il 63% delle partite stagionali del Bologna. 967 su 1800 totali vuol dire che ha passato in campo circa il 54% dei minuti disputati in stagione dai rossoblu. Il Bologna ha la terza miglior difesa del campionato (15 gol subiti) dietro solo a Inter (8) e Juve. (11)
E’ anche la terza squadra italiana per clean sheet (8, gli stessi del Torino) e anche qui solo Inter (12) e Juventus (9) hanno fatto meglio. E in generale, nei cinque principali campionati europei, il Bologna è la nona squadra per gol subiti in Europa e la dodicesima per numero di reti inviolate.
Alla luce della straordinaria fase difensiva della squadra di Motta, giustamente celebrata dai media nostrani, come si possa affermare che uno dei giocatori cardine di questa difesa stia “rendendo sotto le aspettative” è uno dei tanti misteri dello stivale.
Kristiansen sì o no?
Riscattarlo o meno, il dubbio è amletico. Anzi no. Perché se il Bologna ha deciso di farlo, evidentemente è falso che non sia convinta delle qualità del ragazzo. A differenza di quanto si riporta in Italia, additando come motivazione del tentennamento i dubbi sul rendimento del danese.
Si aggiunge poi, lo riporta sempre il “Corriere dello Sport“, che il Bologna avrebbe chiesto uno sconto al Leicester poiché (cito testualmente) “il giocatore non ha ancora convinto pienamente e il club sta valutando se correre o meno il rischio di riscattarlo“.
E da qui la lunga introduzione di cui sopra. Il mendicare delle squadre italiane è oramai prassi consolidata e la posizione del Leicester, verso il loro continuo accattonaggio, è piuttosto chiara. Ovvero, la stessa manifestata in estate quando la Juve venne a bussare al Training Ground per Castagne.
Un secco “no”. Ragazzi, parliamoci chiaro. Se il Bologna è intenzionato a tenere il ragazzo, allora non sarà qualche milione in più o in meno a fare la differenza. E lo è, poiché, ribadisco, altrimenti non si sarebbe mosso con sei mesi d’anticipo per riscattarlo. Parliamo di uno dei migliori (per potenziale) laterali sinistri del mondo e a Bologna lo sanno perfettamente.

Credit: Fabrizio Carabelli/LiveMedia
L’Italia rischia un “Castagne-bis“
La situazione legata a Kristiansen è molto simile a quella che in estate vide protagonista la Juventus e Castagne. Il giocatore era valutato 15 milioni di euro e la Juventus era interessata a prenderlo, ma non aveva intenzione di pagarlo. Prestito gratuito con diritto (manco obbligo) di riscatto.
Pagamento rateizzato in più esercizi (come se tutti fossero ai loro comodi) e ovviamente l’immancabile sconticino sul prezzo del cartellino. Forse i club italiani pensavano di poter fare i bulli della situazione, dimenticandosi che una squadra di Championship (solo di diritti TV) incassa più di loro.
Ovviamente il risultato è stato che il Leicester, rimasto fermo sulla propria posizione, ha ceduto Castagne a titolo definitivo al Fulham che ha pagato i 15 milioni richiesti dalle foxes in un’unica tranche. Un qualcosa che dovrebbe fungere da monito per il Bologna, che se vorrà tenere Kristiansen dovrà pagarlo perché con gli inglesi piangere miseria non serve a nulla.

Kristiansen vuole restare a Bologna
Il Leicester (e soprattutto Maresca) avrebbero tenuto volentieri Castagne, ma il giocatore aveva chiesto espressamente di andare via. Nel Leicestershire non si incatena nessuno al Training Ground e chiunque voglia andare via è libero di farlo se porta un’offerta congrua alla richiesta della società.
Una conditio sine qua non per la permanenza in rossoblu di Kristiansen, che dal suo punto di vista è stato estremamente chiaro: vuole restare a Bologna. A differenza del belga, lui sarebbe rimasto volentieri anche a Leicester ma la sua visione era incompatibile con quella del nuovo allenatore.
L’ostracismo del ragazzo nei confronti dell’hybrid-role (metà terzino e metà centrale) pensato da Maresca per il laterale mancino è un vero peccato poiché, a parere puramente personale, il danese sarebbe perfetto per ricoprire tale ruolo.
Kristiansen è comunque giovane e chissà che un anno in più di maturazione e soprattutto la prospettiva di giocare (nuovamente) in Premier League non possano fargli cambiare idea. Da canto suo, il Leicester sarebbe ben contento di non dover investire su due centrali mancini in estate (Doyle probabilmente tornerà al Manchester City e Lucas Beraldo è sfumato dopo l’ufficialità del suo passaggio al PSG) e avrebbe tutta l’intenzione di continuare a puntare su un ragazzo per cui, circa un anno fa, ha investito sul mercato ben 17 milioni.
Tuttavia, l’ultima parola spetta agli emiliani. Nel contratto che lega Victor al Bologna è presente una clausola: se Sartori & Co. la pagheranno allora tutti potranno vivere felici e contenti come nelle favole. Il Leicester non derogherà di un centesimo, dato che quei soldi serviranno per acquistare un altro mancino.
Calciomercato
Barcellona, ritorno a metà per Ter Stegen
Barcellona – Da capitano a terza scelta: il portiere tedesco è di nuovo disponibile ma il futuro sembra lontano dalla Catalogna. Serie A in prima fila per gennaio.
Marc ter Stegen torna tra i convocati del Barcellona dopo un anno e mezzo segnato da infortuni e operazioni, ma il suo rientro rischia di essere solo una parentesi. Per la prima volta in stagione siede in panchina, un passo importante dopo la lunga assenza, ma anche un chiaro segnale: nella nuova gerarchia di Hansi Flick non è più il titolare di un tempo.
Il Barça, infatti, ha scelto di voltare pagina. Dopo il suo lungo stop – prima il tendine rotuleo, poi la schiena – il club ha puntato su Szczesny e sul giovane Joan Garcia, indicato come portiere del futuro. Ter Stegen, sotto contratto fino al 2028, è così scivolato al ruolo di terza scelta, separato in casa in una società che ormai guarda altrove.
Barcellona, chi vuole ter Stegen?
Il tedesco, 33 anni, non gioca dal 18 maggio e nella scorsa stagione ha collezionato appena nove presenze. Ora però è finalmente recuperato e vuole continuità in vista del Mondiale 2026. Nagelsmann è stato chiaro: senza minuti, niente Germania. Per questo ter Stegen si prepara a cambiare aria già a gennaio.

Il mercato attorno a lui si muove: Turchia (Besiktas), Francia (Monaco), Premier League (Newcastle, Tottenham, Manchester United) e soprattutto Serie A osservano con attenzione. A condizioni favorevoli – prestito con diritto di riscatto sotto i 10 milioni – il suo profilo interessa a club come Milan, Juventus e Inter, disposti però a coprirne l’ingaggio da circa 6 milioni annui.
I rapporti con il Barcellona, dopo mesi difficili e incomprensioni sulla gestione dell’infortunio, si sono rasserenati grazie a un chiarimento pubblico del giocatore. Tuttavia il destino sembra segnato. Per ritrovare spazio, continuità e credibilità con la Germania, ter Stegen deve ripartire altrove. E l’occasione potrebbe arrivare già nella prossima finestra di mercato.
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Calciomercato
Napoli, Lucca è l’enigma dell’Inverno: ADL valuta già l’addio?
Napoli – L’attaccante, arrivato in estate per oltre 35 milioni, rischia di lasciare i campioni d’Italia dopo pochi mesi: la concorrenza di Hojlund e il rientro imminente di Lukaku lo spingono ai margini.
Solo pochi mesi fa il Napoli aveva puntato con decisione su Lorenzo Lucca, investendo più di 35 milioni tra prestito oneroso e obbligo di riscatto per strapparlo all’Udinese. L’attaccante era stato scelto come vice-Lukaku, ma il grave infortunio del belga ha costretto gli azzurri a tornare sul mercato: è arrivato Rasmus Hojlund, subito esploso e diventato titolare.
Napoli, coperta (troppo) lunga in attacco
Con il recupero ormai imminente di Romelu Lukaku, atteso per l’inizio del 2026, il reparto offensivo si ritroverà presto con tre centravanti di primo livello. In questo scenario, Lucca scivola in fondo alle gerarchie e vede i suoi spazi ridursi ulteriormente.

ROMELU LUKAKU RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Secondo Sky Sport, Conte starebbe valutando la cessione già nella finestra invernale. Il sacrificio di Lucca potrebbe consentire al club di intervenire in altri reparti e completare l’organico in vista della seconda parte di stagione.
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Calciomercato
Padalino torna in panchina: guiderà il Fasano in Serie D
Pasquale Padalino torna in panchina: l’ex tecnico di Foggia e Lecce guiderà il Fasano in Serie D puntando alla promozione in Lega Pro.
Una nuova avventura per Padalino
Pasquale Padalino, noto per le sue esperienze con squadre come Foggia e Lecce, ha deciso di ripartire dalla Serie D, accettando la sfida di guidare il Fasano. Il tecnico torna a calcare i campi da calcio con un progetto ambizioso: portare il Fasano alla promozione in Lega Pro. La scelta di Padalino testimonia la volontà di ricominciare con entusiasmo e determinazione, puntando su una squadra che mira a fare il salto di categoria.
Obiettivi e ambizioni del Fasano
Il Fasano ha deciso di affidarsi all’esperienza di Padalino per cercare di centrare l’obiettivo della promozione. La società ha investito in un progetto a lungo termine, consapevole che l’arrivo del nuovo allenatore possa rappresentare un valore aggiunto per il club. Con una rosa competitiva e una guida tecnica esperta, il Fasano si prepara ad affrontare una stagione cruciale per il futuro della squadra.
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Fonte: l’account X di Schira
Pasquale #Padalino riparte dalla Serie D: l’ex tecnico di Foggia e Lecce allenerà l’ambizioso #Fasano che punta alla promozione in Lega Pro. #calciomercato
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 9, 2025
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