Serie A
Inter, dal talento di Sucic alla fisicità di Diouf: ecco la nuova mediana di Chivu
Inter, centrocampo in evoluzione. Sucic è già convincente e in corsa per un posto, Diouf resta in attesa di ambientarsi. Chivu ha più soluzioni che mai.
Inter: nuovo asset
L’Inter di Cristian Chivu sta cambiando pelle. La mediana, storicamente cuore pulsante della squadra, oggi offre scenari inediti e alternative che fino a pochi mesi fa sembravano impensabili. Due volti nuovi rappresentano l’aria fresca che soffia sul centrocampo nerazzurro: Petar Sucic e Andy Diouf. Ma il loro percorso, al momento, scorre su binari molto diversi.
Sucic, il croato che ha già conquistato San Siro
Arrivato con largo anticipo e inserito nel gruppo fin dal Mondiale per club, Sucic ha avuto il tempo di assimilare i meccanismi di squadra e di farsi conoscere. E i risultati si vedono. Contro il Torino ha illuminato la scena, tanto da mettere in discussione le gerarchie. Chivu, contro i granata, aveva riproposto dieci undicesimi della finale di Champions persa con il PSG. Al posto dello squalificato Calhanoglu c’era proprio lui.
La domanda ora è inevitabile: domenica contro l’Udinese, chi lascerà il posto? Tornerà Calhanoglu e sarà sacrificato Sucic? O a pagare sarà Mkhitaryan? La risposta dirà molto sulla direzione tecnica che l’Inter vuole intraprendere.
C’è poi un dettaglio tattico non banale. Il croato si trova più a suo agio a destra, da mezzala, ruolo che gli consente di sfruttare il piede naturale. Quando è stato spostato a sinistra, come accaduto in alcune amichevoli estive, il suo rendimento è calato. Eppure, contro il Toro, per lunghi tratti ha agito quasi da regista aggiunto, togliendo centralità a Barella e mostrando una sorprendente personalità nella gestione della manovra.
In prospettiva, potrebbe essere lui l’erede naturale di Calhanoglu al centro del gioco: giovane, lucido, aggressivo nel recupero palla e dotato di una visione che lo proietta come futuro direttore d’orchestra nerazzurro.

PETAR SUCIC IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Diouf, un debutto in salita ma con margini
Percorso differente per Andy Diouf, che a San Siro ha assaggiato il campo solo nel finale con il Torino. Un quarto d’ora scuro, con tre errori immediati e la sensazione di essere ancora spaesato. Normale, se si pensa che per lui era il primo vero contatto con l’universo Inter.
Chivu lo ha schierato da trequartista dietro Bonny, in un attacco disposto 2-1, ma non è lì che si vedrà il vero Diouf. Il francese è stato preso per garantire corsa e fisicità a centrocampo, un po’ come Mandela Keita nel Parma guidato dallo stesso Chivu.
Nelle idee tecniche, può rivelarsi prezioso in un centrocampo a due, soprattutto nelle situazioni in cui serve ribaltare il risultato o aumentare il peso offensivo. In questo senso, l’intesa con Barella potrebbe essere una carta da giocare. Ma Diouf ha anche la versatilità per inserirsi in un centrocampo a tre, accanto a Calhanoglu e Barella o al fianco di Sucic. E non va dimenticato Frattesi, altra pedina che aggiunge profondità con le sue incursioni offensive.
L’inter di Chivu ha più soluzioni che mai
Se fino a ieri la mediana dell’Inter era costruita su certezze granitiche, oggi è diventata un laboratorio aperto. Sucic ha mostrato di poter incidere subito. E Diouf avrà bisogno di tempo per ambientarsi, ma il potenziale è evidente. La sfida di Chivu sarà trovare il giusto equilibrio, decidendo chi sacrificare e quando osare. Una cosa, però, ci arriva: questo centrocampo ha smesso di essere scontato. La concorrenza interna alza il livello e regala a Chivu un ventaglio di opzioni che possono cambiare volto alla stagione. Un’altra Inter, davvero, è possibile.
Serie A
Bologna, contro la Lazio chance per il grande ex?
Ciro Immobile, attaccante del Bologna, torna a Roma per affrontare la sua grande ex squadra, la Lazio. Italiano potrebbe puntare su di lui all’Olimpico?
Dopo il passo falso contro la Cremonese, il Bologna ha ripreso subito il cammino eliminando in rimonta dalla Coppa Italia il Parma. Nel weekend la squadra rossoblù avrà davanti a se una trasferta complicata come quella dell’Olimpico contro la Lazio di Sarri. Il match è in programma domenica alle 18.00.
Una gara dal sapore speciale in particolare per un giocatore della squadra di Vincenzo Italiano, Ciro Immobile. L’esperto attaccante italiano affronta per la prima volta dal suo ritorno in Serie A la squadra biancoceleste, di cui è stato capitano e punto di riferimento per molti anni. 9 anni passati nella Capitale, dove Immobile ha totalizzato oltre 200 gol, vincendo per 3 volte il titolo da capocannoniere, eguagliando il record di gol di Higuain a quota 36 reti nel 2020.
Immobile, l’accoglienza del pubblico laziale

CIRO IMMOBILE E GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tornato in Italia dopo un solo anno di permanenza al Besiktas, l’avventura di Immobile al Bologna è iniziata in salita. Mandato in campo da titolare alla prima stagionale, proprio all’Olimpico contro la Roma, l’attaccante ha dovuto lasciare terreno di gioco a causa di un grave stiramento; rimasto ai box per oltre 3 mesi, Immobile è tornato in campo per la prima volta dall’infortunio proprio contro il Parma in Coppa Italia.
Difficilmente Italiano si affiderà ad Immobile dal primo minuto, più probabile un suo impiego a gara in corso a seconda dell’andamento della gara. Quel che è certo sarà il tributo e l’accoglienza che avrà il pubblico laziale per il grande bomber che ha segnato un era. L’addio di Immobile alla Lazio ai tempi fu improvviso, e non permise all’Olimpico di salutare come meritava l’attaccante di Torre Annunziata.
Domenica sarà l’occasione giusta per i tifosi biancocelesti di dimostrare, anche se da avversario, il loro affetto per Immobile.
Serie A
Napoli, Conte pensa a una soluzione a sorpresa per sostituire Lobotka
Il Napoli prepara la sfida alla Juventus senza Lobotka: Conte valuta soluzioni d’emergenza e una possibile sorpresa per la mediana.
Dopo il passaggio del turno in Coppa Italia al batticuore, il Napoli è già concentrato sul big match contro la Juventus. Una sfida complicata, resa ancora più difficile dall’assenza di Stanislav Lobotka, fermato da un risentimento muscolare. Lo stop dello slovacco peggiora notevolmente la situazione di un reparto già ridotto all’osso, viste le assenze contemporanee di De Bruyne, Anguissa e Gilmour.
Conte, di fatto, può contare solo su McTominay, Elmas e Vergara, con quest’ultimo è stato provato in mediana soltanto nella sfida contro il Cagliari. Visto il calendario fitto tra campionato, Champions e Supercoppa, il tecnico sta iniziando a pensare anche a un’altra soluzione per alternare gli uomini senza rischiare nuovi stop. Da qui nasce l’idea Marianucci.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Marianucci in mediana?
Marianucci, classe 2004, quest’anno si è visto solo una volta, nella sconfitta interna contro il Milan. Nonostante l’errore che portò al vantaggio rossonero, il giovane difensore reagì con grande forza mentale, continuando a giocare con personalità. È un aspetto che a Conte non è passato inosservato, così come le sue caratteristiche: fisicità, muscoli, buona impostazione e la capacità di giocare davanti alla difesa, ruolo ricoperto anche ai tempi dell’Empoli.
Il tecnico starebbe quindi valutando l’idea di sfruttarlo in mediana come alternativa durante le prossime settimane. Contro la Juventus, però, è più probabile che Conte scelga l’esperienza e l’affidabilità di Elmas, che ha già giocato in quel ruolo con buoni risultati contro il Como.
Di certo, con un centrocampo così rimaneggiato, il Napoli dovrà trovare nuove soluzioni e arrangiarsi come può: in attesa dei rientri, ogni opzione diventa preziosa per non perdere equilibrio nelle prossime sfide.
Serie A
Savicevic bacchetta Adzic “Non ha seguito il mio consiglio: avrebbe dovuto lasciare la Juventus”
Dejan Savicevic esprime le sue preoccupazioni per Adzic e il futuro della Juventus, mentre elogia il Milan di Massimiliano Allegri.
Le parole di Savicevic su Adzic e la Juventus
Dejan Savicevic, ex calciatore di fama mondiale, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale di Adzic. Secondo Savicevic, Adzic sta attraversando un momento difficile alla Juventus, poiché non ha seguito il consiglio di trasferirsi in prestito durante l’estate. L’ex calciatore teme che la mancanza di spazio nella squadra possa portare Adzic a perdere l’opportunità di crescita, compromettendo così il suo futuro professionale.
Il Milan di Allegri e le prospettive per lo Scudetto
Oltre a discutere della situazione di Adzic, Savicevic ha elogiato il Milan guidato da Massimiliano Allegri. Secondo lui, la squadra rossonera ha tutte le carte in regola per lottare per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità per completare l’organico. Le parole di Savicevic mettono in evidenza la competitività del Milan in questa stagione e suggeriscono che con qualche aggiustamento, la squadra potrebbe davvero ambire al titolo.
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Fonte: l’account X di Schira
Dejan #Savicevic: “ #Adzic sta attraversando un brutto periodo. Non mi ha ascoltato: in estate doveva andare via dalla #Juve in prestito. Ha poco spazio e ho paura che si perda. Il #Milan di #Allegri mi piace molto: lotterà per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
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