Serie A
Inter, Sucic chiamato a sostituire Calhanoglu: tutto pronto per il debutto a San Siro
Questa sera andrà in scena la prima partita di campionato anche per Inter e Torino. Calhanoglu è assente per squalifica e Sucic sarà l’unico volto nuovo.
La squadra di Cristian Chivu sarà l’ultima, assieme ovviamente al Torino di Baroni, a scendere in campo in questa prima giornata della nuova serie A. Ci sono pochi dubbi di formazione per il tecnico rumeno, che con tutta probabilità manderà in campo tutti i titolari della gestione precedente, al netto di Hakan Calhanoglu, assente per squalifica.
Al suo posto verrà chiamato in causa il croato Sucic, autore di un grandissimo precampionato. Chivu sembra apprezzare molto le qualità del giocatore e spesso e volentieri lo ha schierato dal primo minuto nelle amichevoli estive, dove ha fatto intravedere sprazzi del suo talento. L’importanza del calcio d’agosto però lascia il tempo che trova ed è da oggi che si inizia a fare sul serio. Sucic sarà subito titolare e sarà interessante capire come reggerà l’urto con i 75.000 di San Siro.

View of Stadio Giuseppe Meazza also known as San Siro Stadium, is a football stadium of A.C. Milan and Inter Milan in Milan, Italy.
Inter, Sucic da mediano o mezz’ala?
L’Inter questa sera dovrà colmare un’assenza importante, ovvero quella del turco, che probabilmente per caratteristiche è il giocatore più insostituibile della rosa. Asllani è l’unico regista puro in squadra, ma come sappiamo ha le valige in mano in direzione Torino. Per questo la scelta ricadrà su uno tra Sucic e Mkhitaryan, che dovranno adattarsi a quella posizione in campo.
Il croato nelle amichevoli ha dimostrato di avere le caratteristiche per giocare in tutte e le 3 le posizioni del centrocampo, ma dove ha performato meglio e ha fatto vedere cose molto interessanti, è senza dubbio nel ruolo di mezz’ala. Sucic è un giocatore molto propenso ad accompagnare l’azione, calciare da fuori area e mandare in porta i compagni e nel ruolo di mediano potrebbe essere meno valorizzato.
Per questo si ipotizza che possa fare l’armeno da vice Calhanoglu, con l’ex Dinamo Zagabria che scalerebbe nel ruolo di mezz’ala sinistra. Vedremo che cosa deciderà Chivu, che in mezzo al campo ha l’imbarazzo della scelta.
Serie A
Danilo: “La Juventus è nel mio cuore, sostengo la squadra”
Danilo esprime il suo amore per la Juventus e sostiene la squadra con parole di incoraggiamento, augurando successi con Spalletti.
Danilo e l’amore per la Juventus
Danilo ha recentemente espresso il suo affetto incondizionato per la Juventus, definendola il suo “amore calcistico”. Nonostante la sua attuale distanza dal campo, Danilo continua a mantenere un legame stretto con la squadra torinese. Le sue dichiarazioni sottolineano l’importanza di un legame emotivo che va oltre il calcio giocato e si estende al supporto morale e motivazionale per i suoi ex compagni.
Nel suo recente intervento, Danilo ha anche voluto trasmettere parole di incoraggiamento al nuovo allenatore, Luciano Spalletti, e alla squadra. Ha dichiarato di mandare “energie e parole positive”, auspicando che il team possa raggiungere gli obiettivi prefissati.
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Fonte: l’account X di Schira
#Danilo: “La #Juve è il mio amore calcistico, quindi io sto sempre vicino ai ragazzi, ogni tanto sento qualcuno. Il mio dovere in questo momento è mandare energie e parole positive alla squadra. Mi auguro che con #Spalletti possano fare bene e raggiungere gli obiettivi che hanno”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 17, 2025
Serie A
Como, cosa non ha funzionato all’Olimpico?
Il Como colleziona la seconda sconfitta di fila, contro la Roma dopo quella con l’Inter, e resta nuovamente a secco di punti. La classifica però sorride ancora.
La squadra di Fabregas esce a testa alta dall’Olimpico ma senza punti. Alcuni episodi hanno condizionato la partita e in campo non si è visto il solito gioco frizzante dei lariani.
Como, Fabregas è tranquillo: “Miglioreremo ancora, sia io che la squadra”
Una gara giocata su ritmi elevati sin dai primi minuti, che hanno costretto gli ospiti a intensificare il pressing offensivo ma allo stesso tempo soffrire quello uomo su uomo voluto da Gasperini. La prima vera sliding door della partita arriva intorno al 30′ con il cambio forzato di Diao, causa infortunio.
La scelta di un tridente leggero dal 1′ ha influito anche sul baricentro della squadra, che nel secondo tempo con l’ingresso di Douvikas (entrato proprio al posto del senegalese) ha conquistato campo e creato maggiori pericoli dalle parti di Svilar.
Per ammissione dello stesso Fabregas tuttavia, è stata la classica partita fisica dove: “O hai tanta qualità e fisicità come loro e vai in porta uno contro uno contro il portiere, oppure se iniziano loro a vincere i duelli è una partita che si può aprire perché c’è movimento, c’è mobilità e chi recupera palla può fare transizioni“.
Dunque anche per via della continua ricerca dall’altra parte di contrasti, situazioni di uno contro uno e transizioni più rapide, la solita strategia offensiva del Como non ha avuto effetto. Il gol di Wesley poi ha destabilizzato ancor di più lo stato psicologico della squadra che, nonostante ci fosse ancora una mezz’ora buona per provare a riprenderla, non è riuscita a trovare la giocata giusta per andare in porta.
Dopo l’Inter il tecnico spagnolo ha spiegato che tra le due squadre c’è stato un gap incolmabile attualmente, citando la prestazione di Dimarco e Bastoni del loro giocare a memoria per sottolineare quanta strada debba ancora fare la sua squadra per arrivare a certi livelli. Tuttavia è da elogiare anche quanto fatto fino a questo punto, dalla Serie B alla stabilità fra le prime 10 (o anche 7) della Serie A.

CESC FABREGAS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Fiorentina, torna Christensen: Martinelli può partire in prestito?
La Fiorentina sta vivendo delle grandissime difficoltà in questa stagione, questo è noto a tutti. A gennaio tornerà Christensen dopo il prestito allo Sturm Graz e Martinelli potrebbe partire in prestito.
La Fiorentina si trova all’ultimo posto nella classifca della Serie A, con soli 6 punti conquistati in 15 partite di campionato.
0 vittorie, 6 pareggi, 9 sconfitte, 12 reti realizzate e 26 subite.
De Gea è inevitabilmente calato, dato il rendimento sorprendentemente negativo della viola in questa stagione.

DAVID DE GEA PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, il ritorno di Christensen chiude Martinelli
In Conference League era stato lanciato in campo Tommaso Martinelli contro il Mainz, ma dopo quella gara non ha più toccato campo il portiere classe 2006.
Con il ritorno di un portiere più esperto come Christensen, lo spazio per trovare minutaggio diventa sempre meno. Il prestito potrebbe essere la logica soluzione.
Durante la scorsa sessione estiva di calciomercato sono arrivate offerte da vari club di Serie B per il giovane, ma la decisione del calciatore è stata quella di volersi giocatore le proprie carte a Firenze.
Una scelta che ad oggi non sta dando i propri frutti, tanto che un ripensamento sembra essere la strada più probabile per il percorso del portiere.
Crescere in una piazza più piccola, senza errori e con la possibilità di tornare più pronto fi prima, potrebbe aiutarlo a diventare il successore di De Gea.
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