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Milan, Pioli si gioca il futuro: decisiva l’Europa ma non solo
Milan, una squadra che ha svoltato da qualche settimana a questa parte. Da qui la decisione della dirigenza potrebbe dunque cambiare.
Il Milan è in striscia positiva in campionato, le ultime 5 vittorie consecutive, complice anche una frenata della Juventus, stanno consolidando il secondo posto in campionato.
Una squadra vivace, in ottima forma fisica ed in grado di potersela giocare in Europa con il doppio impegno contro la Roma. Gli infortuni che ne hanno compromesso il cammino sembrano ormai un lontano ricordo è tutto sembra quindi essersi rasserenato.
Le quotazioni in merito alla permanenza di Stefano Pioli sembrano quindi in deciso rialzo con il tecnico parmense che in più occasioni ha mostrato la volontà di volere rimanere.
Sicuramente decisivo sarà il cammino in Europa, un’uscita ai danni della Roma potrebbe rimettere tutto in discussione, fatto salvo che l’intero dossier sarà valutato a fine anno mettendo sulla pesa ciò che ha funzionato e ciò che avrebbe potuto funzionare meglio.
Sicuramente l’uscita dalla Champions ha causato un danno d’immagine e soprattutto economico. Essere fuori dalla lotta scudetto a novembre non è stato per nulla gradito, così come i 40 infortuni da inizio stagione.
Risvolto della medaglia, la bravura di Pioli a non perdere la bussola, inventando diversi giocatori fuori ruolo per necessità virtù, vedasi Theo Hernandez centrale, Yimenez terzino sinistro, e così via.
Oltre a questo, e lo ha ricordato ieri in conferenza stampa, Pioli si è trovato un gruppo completamente nuovo da gestire, con 10 acquisti e diverse cessioni in estate. Amalgamare il tutto, complice anche i suddetti infortuni, non è di certo stato facile. Ma la soluzione è stata trovata. E non è da tutti.
A fine stagione quindi verrà tirata una riga, o dentro o fuori, tuttavia un’idea di massima c’è già. Come avevamo scritto a gennaio, quando si stava propendendo per un cambio allenatore, si era pensato ad Antonio Conte, soprattutto per volere di Ibrahimovic e siamo certi che il leccese, così come farebbe qualsiasi altro tecnico, non aspetterà l’estate per decidere dove sedersi.
Milan, il nodo contratto
In caso di prosecuzione con Pioli, particolare di non poco conto sarà il contratto in scadenza nel 2025. Non rinnovarlo in estate rappresenterebbe un unicum nel nostro campionato. Allenare durante l’ultimo anno di contratto indebolirebbe di molto la leadership all’interno dello spogliatoio esponendo lo stesso allenatore a problemi futuri.
Difficilmente accadrà una cosa simile. Più probabile un rinnovo fino al 2026, a rigor di logica, ma siamo sicuri che questo argomento vorrà essere trattato? Ad oggi riteniamo di no. Una soluzione tuttavia dovrà essere trovata e non è escluso che sua lo stesso Pioli a chiedere un rinnovo con adeguamento dell’ingaggio, qualora i rossoneri dovessero continuare a fare bene.
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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”
Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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