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Milan, Gazidis alza l’asticella: “Ora protagonisti anche in Europa”
Milan, il popolo rossonero non ha ancora smaltito completamente la gioia per la conquista del 19esimo Scudetto: un Titolo voluto dalla prima all’ultima giornata, letteralmente.
Dall’esordio stagionale siglato Brahim Diaz contro la Sampdoria, alla doppietta firmata Olivier Giroud contro il Sassuolo, la fisionomia di gioco imposta dal Diavolo ha permesso di arrivare (di nuovo) ai vertici del calcio italiano, con l’augurio adesso di puntare sempre più in alto.

Sì, perché come dichiarato dallo stesso Mr Pioli nei postumi del Sassuolo: ‘Adesso bisogna alzare l’asticella ed essere più competitivi anche in Europa’.
Un primato in Serie A che (tra premi e bonus) è valso al Milan la bellezza di quasi 80 mln di euro, naturalmente per finanziare un mercato in entrata che si preannuncia importante, aspettando RedBird.
I due pullman scoperti che hanno accompagnato tutto lo staff da Casa Milan a Piazza Duomo sono stati trascinati da una marea di tifosi rossoneri: è impossibile calcolare lo share, ma il popolo si stima sul milione di sostenitori.

Non sono stati soltanto i giocatori ad essere acclamati ed osannati (vedi Ibrahimovic, Giroud, Florenzi su tutti che esaltano i tifosi), ma anche il ‘dietro le quinte’ che ha reso possibile da tutto ciò.
Gli investimenti oculati da parte della dirigenza meneghina hanno portato gli esiti sperati: il brand Milan si candida ad essere uno più affascinanti a livello mondiale.
Milan, lo Scudetto commentato da Gazidis
L’amministratore delegato rossonero ha vissuto direttamente sul pullman scoperto il calore riservato dai propri tifosi: quegli stessi supporters che lo avevano applaudito a San Siro nel suo momento più brutto, quando il Milan comunicò della malattia che lo aveva colpito.
Questo Titolo è anche merito suo: il dirigente sudafricano è giunto a Milanello venendo dall’Arsenal, in un campionato (la Premier League) che sappiamo essere molto più competitiva della Serie A.

‘La verità è che la BPL è una vera e propria SuperLeague, infatti dovrebbe esserci molto più equilibrio tra la Premier e le altre leghe europee’.
Adesso lancia il Milan in Europa: ‘Noi abbiamo costruito questo Milan per essere vincente anche in Europa, è un fattore molto importante del nostro progetto a lungo termine; non vogliamo fermarci, questo Scudetto è solo il primo passo.’

Si sofferma brevemente su un pilastro di questa squadra, che ha potuto ammirare direttamente in passato in Inghilterra: ‘Tomori ha disputato una stagione strepitosa, vogliamo che resti con noi a lungo perché è fondamentale per il Milan’.
E, in effetti, non ha torti: per il centrale inglese ex Chelsea sono iniziati i primi contatti per il rinnovo, con la volontà di blindarlo.
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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