Le bombe di Vlad
Napoli: Pronto il ritorno di Lobotka dal primo minuto
Dopo un’assenza di quattro partite e una quinta interrotta a metà per infortunio, Stanislav Lobotka è tornato in campo a San Siro, riportando la sua preziosa presenza al centro del gioco del Napoli.
Il centrocampista slovacco, con soli trenta minuti di gioco, ha rapidamente dimostrato il suo valore, ricordando a tutti perché è stato oggetto di ammirazione da parte di campioni come Cesc Fàbregas e di interesse da parte di club prestigiosi come il Barcellona, sempre attento ai talenti che possano arricchire la sua tradizione di gioco.
Lobotka rappresenta molto più di un semplice giocatore per Antonio Conte e la sua visione tattica: è un metronomo che orchestra la manovra con sicurezza e una straordinaria abilità nel proteggere il pallone. Grazie a un semplice movimento del corpo, una finta ben calibrata o un tocco illuminante, è in grado di mettere in sicurezza la palla e aprire spazi nuovi, contribuendo a mantenere la fluidità e l’efficacia della manovra del Napoli.
Lobotka non è solo un costruttore di gioco, ma anche un gestore di ritmi: la sua capacità di leggere il gioco gli permette di adattarsi alle esigenze della squadra e ai momenti della partita. Quando serve rallentare, offre respiro alla manovra; quando occorre accelerare, innesca l’azione con intuizioni che trasformano il possesso palla in opportunità offensive. Questo lo rende una pedina fondamentale per Conte, che ne apprezza l’intelligenza tattica e la capacità di trovare soluzioni anche nelle situazioni più complesse.
In vista della partita contro la Roma, Lobotka tornerà a guidare il Napoli, determinato a rimettere la squadra sulla giusta rotta e ad ispirare i compagni con la sua visione di gioco.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
Al Maradona la Lazio batte il Napoli 1 a 0
Il Napoli ritrova la Lazio, per la sfida di campionato, dopo la batosta di pochi giorni fa in Coppa Italia e cerca il riscatto per la prestazione da un punto di vista morale e di risultato per provare a fare il controsorpasso sull’Atalanta e riprendere la testa della classifica
Il Napoli ritrova la Lazio, per la sfida di campionato, dopo la batosta di pochi giorni fa in Coppa Italia e cerca il riscatto per la prestazione da un punto di vista morale e di risultato per provare a fare il controsorpasso sull’Atalanta e riprendere la testa della classifica.
Le formazioni ufficiali
Sono ufficiali le formazioni di Napoli-Lazio, posticipo della 15^ giornata di Serie A. Dopo gli esperimenti in Coppa Italia contro i biancocelesti, per la sfida di campionato Antonio Conte decide di mandare in campo tutti i titolarissimi. In porta torna, dunque, Meret. La difesa a quattro è composta da Di Lorenzo e Olivera sulle fasce, Rrahmani e Buongiorno al centro. In mediana Lobotka in cabina di regia, ai lati Anguissa e McTominay. Attacco guidato da Lukaku con Politano e Kvaratkshelia ai lati.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Kvaratskhelia. All. Conte.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Dele-Bashiru, Guendouzi; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni
Come arriva la Lazio
Baroni ha effettuato rotazioni in Coppa Italia ma alcuni uomini saranno comunque riconfermati viste le defezioni. Tra i pali torna Provedel, in difesa a destra ancora Lazzari, dall’altro lato è recuperato Nuno Tavares, a completare la coppia di centrali Gila-Romagnoli. A centrocampo riecco Guendouzi, insieme a lui Dele-Bashiru essendo indisponibili sia Rovella (squalificato) che Vecino. Linea dei trequartisti con Zaccagni e Isaksen larghi, in mezzo recupera anche Dia pronto a partire dal 1′, Castellanos si riprende il posto da punta.
Come arriva il Napoli
Antonio Conte ritorna con tutti i titolarissimi freschi, risparmiati dalla sfida di Coppa Italia lo scorso giovedì. Dunque il classico 4-3-3 con Meret tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera a comporre la linea difensiva. A centrocampo Lobotka in regia e Anguissa-McTominay da mezzali, davanti Politano e Kvaratskhelia larghi a supporto del centravanti Lukaku. L’unico indisponibile è Mazzocchi, ai box per infortunio.
Primo tempo
Pronti via e subito, dopo due minuti, Di Lorenzo imbuca per Politano, passaggio all’indietro a trovare McTominay in mezzo che calcia forte sul primo palo. Gila si immola con il corpo. Dopo due giri di lancette è ancora il Napoli a presentarsi dalle parti di Provedel: sponda aerea di Lukaku, Olivera apparecchia per Anguissa che calcia forte dalla distanza. Tiro murato.
Poi è la Lazio che prova a farsi vedere nella trequarti degli azzurri: Castellanos pressa forte Meret che è costretto a rinviare in fallo laterale. Al minuto 10 è ancora McTominay ad essere pericoloso: su un cross a rientrare di Politano, lo scozzese prova a saltare, ma viene, per poco, anticipato da Provedel. Dopo un minuto, all’11’ di gioco, si verifica uno scontro di testa tra Rrahmani e Castellanos su una palla aerea. L’arbitro ferma il gioco e lo staff medico biancoceleste soccorre il Taty.
Alla ripresa del gioco Nuno Tavares recupera palla e si invola sull’out di sinistra, sugli sviluppi dell’azione è lo stesso portoghese a colpire di testa e trovare il corner. La Lazio prova ad alzare i ritmi. Quando il Napoli riconquista il possesso Dia fa un intervento in ritardo che gli costa l’ammonizione. Ancora la Lazio prova a fare breccia nel muro difensivo azzurro: Isaksen sguscia in mezzo a Buongiorno e Kvara e libera il mancino forte sul secondo palo: gran riflesso di Alex Meret che devia in calcio d’angolo.
Si ferma di nuovo il gioco per permettere il soccorso a Di Lorenzo: in uno scontro con Tavares il capitano azzurro viene colpito in testa. I ritmi si alzano e il gioco si incattivisce. Gran recupero di Lobotka che serve McTominay al limite dell’area: lo scozzese subisce fallo. L’arbitro concede il vantaggio ma Politano non riesce a rendersi pericoloso.
Arrivati alla mezz’ora, gli azzurri provano ad alzare anche il baricentro: Anguissa e Buongiorno recuperano diversi palloni nei pressi della metà campo. Ancora gli azzurri provano a rendersi pericolosi. Kvara e McTominay provano a connettersi: sulla sponda dello scozzese, il georgiano prova il tiro a giro che però termina ampiamente fuori. Al 35′ minuto Lobotka verticalizza per Lukaku, il belga smista per Kvara che pennella col mancino ma non trova un compagno in area.
Il Napoli prova ad alzare il forcing contro la Lazio per provare a riscattare il risultato di pochi giorni fa in Coppa Italia: prima imbucata per Di Lorenzo che va al cross ma viene murato. Poi Politano dal limite calcia a giro: palla non di molto a lato. Subito dopo Kvara a memoria trova Lukaku con un lancio di prima, il belga spizza per Politano che però perde il tempo per servire McTominay tutto solo.
Al 40′ minuto il Napoli si lamenta perché Kvaratskhelia salta Marusic con un tunnel, poi il difensore della Lazio atterra il georgiano con un intervento chiaramente falloso. L’arbitro lascia inspiegabilmente correre, il Var non interviene perché il contatto pare fuori l’area di rigore anche se di poco. Il pubblico presente al “Maradona” rumoreggia per la decisione discutibile dell’arbitro. Vengono concessi due minuti di recupero.
Kvaratskhelia falciato per l’ennesima volta. Finalmente Colombo estrae il giallo per Guendouzi. È proprio il georgiano ad incaricarsi della punizione dai 25 metri, traiettoria a scavalcare la barriera che sfiora il palo. Dopo questa punizione, l’arbitro fischia la fine del primo tempo.
Secondo tempo
Il Napoli ritorna in campo ma sembra più svogliato: subito McTominay viene ammonito. Infatti lo scozzese sbaglia lo stop ed interviene in modo pericoloso su Isaksen. L’arbitro estrae il cartellino giallo.
Provedel effettua molti lanci lunghi per scavalcare le linee del Napoli, ma le palle sono facile preda dei difensori azzurri. Il Napoli guadagna due calci d’angolo, di cui uno grazie ad una bella azione personale di Olviera, ma vengono sprecati malamente da Politano che non crossa benissimo. Rrahmani è costretto ad ostacolare Provedel per evitare veloci ripartenze e viene ammonito.
Al 51′ minuto, Lobotka sbaglia l’aggancio e Dele Bashiru lascia partire un destro potentissimo che si stampa sulla traversa.
In questa fase il Napoli spezzetta il gioco compiendo diversi falli. Però poi la squadra di Conte alza i ritmi ed il pressing. Verticalizzazione al bacio di Kvara che serve McTominay, lo scozzese ne salta tre e arriva in una zona pericolosissima ma Romagnoli è bravo a fermarlo. Al minuto 58 Romagnoli accusa un fastidio e chiede il cambio che Baroni effettua subito. Castellanos frana su Anguissa e si becca il giallo. Batte per l’ennesima volta male il Napoli il calcio di punizione e Nuno Tavares parte in contropiede, il suo cross però non trova nessun calciatore.
Il Napoli al minuto 70 ha una buona occasione: Anguissa colpisce il palo da calcio d’angolo! Svetta più in alto di tutti ma la palla colpisce il montante. Al 75′ Conte decide di cambiare e mette dentro Neres per Politano.
Passano pochi minuti e al 78′ di gioco, David Neres, appena entrato, sbaglia un passaggio. La Lazio parte in contropiede: Noslin allarga benissimo per Isaksen che sterza e con il mancino insacca dietro le spalle di Meret.
Conte corre ai ripari e inserisce Raspadori e Gilmour, per McTominay e Lobotka. Il Napoli spinge e alza ritmi e baricentro, conquistando anche un altro calcio d’angolo. La Lazio si chiude dietro. L’arbitro concede 5 minuti di recupero.
Conte effettua altre due sostituzioni: fuori Anguissa e Lukaku per fare spazio a Folorunsho e Simeone. Anche la Lazio effettua una doppia sostituzione. Ma l’arbitro fischia la fine della gara.
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Le bombe di Vlad
Napoli: McTominay, il nuovo Vidal di Conte
Lo scozzese Scott McTominay si sta imponendo come una delle stelle indiscusse del Napoli di Antonio Conte, guidando la squadra partenopea sempre più saldamente in vetta al campionato.
Il centrocampista scozzese, arrivato in estate dal Manchester United, si è rivelato una delle migliori acquisizioni del calcio italiano, grazie a prestazioni di alto livello che hanno messo in mostra il suo fisico imponente, la sua grinta e la capacità di essere decisivo in ogni fase del gioco. L’ultima prova del suo valore è arrivata con il gol contro il Torino, confermando il suo ruolo chiave nella corsa al titolo.
Il nuovo Vidal
Antonio Conte ha puntato su una stagione di rilancio per il Napoli. In questo contesto, McTominay si è rivelato imprescindibile. Il suo rendimento straordinario ricorda da vicino quello di Arturo Vidal, che fu uno dei pilastri del successo della Juventus di Conte. Anche per il centrocampista scozzese, l’impatto sul gioco del Napoli va ben oltre i numeri: la sua leadership e il suo spirito combattivo stanno facendo la differenza in una rosa che combina talento e profondità.
Un colpo da 30,5 milioni
McTominay è arrivato a Napoli per 30,5 milioni di euro, con un accordo che include il 10% sulla futura rivendita al Manchester United. Una cifra importante, ma che si sta rivelando un investimento decisivo nella corsa allo Scudetto. Già in estate, l’operazione era stata definita da molti esperti come un affare sottovalutato, paragonandolo ai grandi scozzesi che hanno fatto la storia della Serie A.
Un Napoli da scudetto
Con McTominay al centro del progetto, il Napoli di Antonio Conte ha tutte le carte in regola per tornare grande. Sebbene il minutaggio di alcuni giocatori, come Giacomo Raspadori, possa suscitare qualche malumore, la scelta di puntare su McTominay si sta rivelando più che azzeccata.
Con la sua versatilità, la sua presenza fisica e la sua capacità di essere decisivo in fase offensiva e difensiva, McTominay è il simbolo di un Napoli ambizioso, pronto a scrivere un nuovo capitolo di successi nella storia del club.
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Le bombe di Vlad
Il Napoli vince contro Il Torino e resta in vetta
Antonio Conte continua a imporre la sua filosofia vincente al Napoli, che all’Olimpico Grande Torino ottiene l’ennesimo successo di misura: un 1-0 firmato Scott McTominay nel primo tempo. È il secondo consecutivo con questo risultato e il quarto nelle ultime sette partite, confermando la solidità e la concretezza della squadra azzurra. Una vittoria preziosa che consolida il primato in classifica, mentre il Torino sprofonda sempre più in crisi, tra contestazioni dei tifosi e prestazioni incolori.
Toro coraggioso, ma sprecone
Il Torino, nonostante il difficile momento, parte con grande intensità. Vanoli schiera una formazione fisica e dinamica, lasciando in panchina Vlasic e Lazaro per puntare su Gineitis e Vojvoda. La scelta paga nei primi minuti: i granata giocano con coraggio e creano la prima occasione del match, sprecata clamorosamente da Adams con un colpo di testa fuori misura.
Il pressing uomo su uomo dei padroni di casa mette inizialmente in difficoltà il Napoli, che fatica a trovare spazi e ritmo. Ma la supremazia del Torino si rivela sterile, incapace di concretizzare le poche occasioni create.
McTominay sblocca il match
Col passare dei minuti, il Napoli cresce e prende il controllo del gioco. Al 25’, Lukaku illumina con un tacco spettacolare, costringendo Milinkovic-Savic a una grande parata. Poco dopo, Kvaratskhelia si rende pericoloso con un colpo di testa, preludio al gol.
La rete arriva al 33’: Anguissa lavora bene sulla fascia sinistra e serve Kvaratskhelia, che con un passaggio preciso imbuca per McTominay. Il centrocampista scozzese controlla e, con un mancino chirurgico, batte Milinkovic-Savic sul primo palo. Il Napoli passa in vantaggio e il Torino tenta una reazione, ma l’unica occasione degna di nota è un tiro mancato da Coco da posizione ravvicinata.
Gestione perfetta nella ripresa
Nel secondo tempo il Napoli dimostra maturità e compattezza, gestendo il vantaggio senza mai perdere il controllo. Gli azzurri non accelerano, ma ragionano su ogni possesso palla, riducendo al minimo i rischi.
Le occasioni per il raddoppio non mancano: Di Lorenzo sfiora il palo su calcio d’angolo, mentre Milinkovic-Savic è decisivo su Olivera e, nel finale, su Simeone. Dall’altra parte, il Torino non riesce mai a impensierire Meret, limitandosi a qualche cross impreciso.
Conte blinda il risultato passando al 3-5-2 con l’ingresso di Spinazzola per Politano, e il Napoli porta a casa un altro 1-0 che vale oro.
Crisi Toro, Napoli inarrestabile
Per il Torino è notte fonda: la contestazione dei tifosi contro la proprietà non si placa e i risultati sul campo non aiutano. I granata devono trovare presto risposte, prima che la stagione sfugga definitivamente di mano.
Il Napoli, invece, si conferma la squadra da battere. Conte ha costruito un gruppo solido, capace di soffrire e di vincere con il minimo sforzo, incarnando alla perfezione la filosofia del “corto muso”. In vetta alla classifica, gli azzurri continuano la loro marcia, con l’ambizione di rimanere protagonisti fino alla fine.
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