Serie A
Milan, Elliott insegna: gli addii diventano guadagno
Con il tema rinnovi che tiene banco in questi giorni, il Milan ha aperto la questione che punta a capire la convenienza di lasciar andare i giocatori a parametro zero.
Addio Kessie
Da ieri il Milan è praticamente certo dell’addio di Franck Kessie a fine stagione. L’ivoriano, con il quale i discorsi per il rinnovo si erano interrotti da molti mesi, è da qualche giorno libero di cercare una nuova destinazione, una nuova squadra per la prossima stagione.
Promessa tradita
Sembrano passati anni luce, infatti, dal giorno dell’intervista di questa estate, rilasciata dal ritiro delle Olimpiadi con la nazionale, in cui Kessie giurava il suo volere nel rimanere al Milan. Da allora il filo che lega i rossoneri all’ivoriano è diventato sempre più sottile, fino a spezzarsi definitivamente.
I conti della serva
Molti tifosi del Milan, con un filo di rammarico, si domandano se, con uno sforzo, la società non avesse potuto accontentare le richieste economiche del giocatore e rinnovare, per non dover acquistare un sostituto. I calcoli della serva, in questi casi, sono molto più complicati di quel che sembrano.
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Senza rimpianti
Se, per ipotesi, il Milan avesse prolungato il contratto di Kessie, a 8 milioni di euro l’anno per 5 anni (più altri 15 di commissioni), il tutto sarebbe costato in tutto 90 milioni di euro. Viceversa, andando sul mercato e trovando un sostituto non ancora affermato a 25 milioni di euro di cartellino, con un ingaggio di 3/4 milioni di euro al calciatore per il medesimo tempo, la spesa sarebbe stata di circa 40 milioni. Un risparmio notevole di circa 50 milioni di euro.
Caro Donnarumma
Il discorso si fa ancora più evidente nel caso dell’ormai ex portiere titolare del Milan Gigio Donnarumma. Se i rossoneri avessero ceduto alle richieste economiche del giocatore, contando anche le generose commissioni dovute al procuratore, il Milan avrebbero investito ben 120 milioni di euro in 5 anni.
Convenienza Mike
Con l’arrivo di Mike Maignan, invece, considerando il costo del cartellino e l’ingaggio da elargire annualmente, il Milan attualmente investe circa 6 milioni di euro l’anno, per un totale di 30 milioni di euro nell’arco di 5 anni.
Scelte azzeccate
Come dicono i numeri, quindi, si capisce che lasciare al proprio destino i giocatori in scadenza di contratto conviene alle casse societarie. La dirigenza del Milan, quindi, percorrendo questa strada, ha delineato con i fatti e in senso pratico, il percorso condotto dalla stella polare che è l’azione di Elliott: la sostenibilità come fonte di guadagno.
Serie A
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali: la scelta su Sottil
Al Via del Mare si apre la 15° giornata con Lecce-Pisa. Da entrambe le parti c’è voglia di riscatto per uscire da una situazione molto scomoda di classifica.
Primo anticipo della nuova giornata di Serie A che mette di fronte due squadre direttamente coinvolte nella lotta salvezza. Un punto di differenza e un grande balzo in palio aumentano ulteriormente la pressione. Entrambe arrivano da una sconfitta e puntano a riprendere la marcia verso l’obiettivo stagionale. I salentini vogliono cavalcare l’onda d’entusiasmo derivante dall’ultimo successo tra le mura amiche.
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali
Lecce (in attesa):
Pisa (in attesa):

L’URLO DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Hellas Verona, l’ultima vittoria a Firenze nel segno di…Kean
Per la 15° giornata di Serie A l’Hellas Verona sarà di scena al Franchi contro la Fiorentina. Nell’ultimo successo dei gialloblu in Toscana c’entra Kean.
A poche settimane dal giro di boa la squadra di Zanetti arriva al confronto forse più importante vista la situazione. I viola infatti occupano ancora l’ultimo posto in classifica, tre punti più sotto proprio dei veneti.
Hellas Verona, Kean ex di giornata: decisivo nell’ultima vittoria scaligera
Un incrocio curioso quello che vede di fronte l’attaccante italiano e il club gialloblu, che l’ha accolto agli albori della sua carriera quando ancora non aveva esperienza in Serie A. Kean all’Hellas Verona infatti fu un’operazione vantaggiosa per entrambe le parti, sia dal punto di vista economico (prestito secco) per il club che professionale per il giocatore.
Torniamo dunque alla stagione 2017-2018, con gli scaligeri che erano appena tornati nel massimo campionato dopo un anno di Serie B e puntavano a un mercato scoppiettante per raggiungere la salvezza. Nello specifico, arrivarono giocatori come Alessio Cerci e Romulo (alla sua seconda esperienza in riva all’Adige), uniti a Giampaolo Pazzini e per qualche settimana anche ad Antonio Cassano.
Kean trovò sistemazione proprio sul gong del calciomercato estivo e l’allenatore Fabio Pecchia non esitò a concedergli spazio anche da titolare. Nonostante l’annata si rivelò fallimentare col passare delle giornate, il classe 2000 in prestito allora dalla Juventus si mise in mostra e collezionò 19 presenze totali e 4 gol all’attivo.
Due di questi arrivarono proprio contro la Fiorentina all’Artemio Franchi nella vittoria per 1-4 dell’Hellas (gli altri marcatori furono Alex Ferrari e Vukovic per il Verona mentre Gil Dias per i viola), che trovò uno dei pochi successi di quella stagione, poi terminata con la retrocessione. Quel precedente contro i viola però rimane l’ultima vittoria scaligera in Toscana e, ironia della sorte, domenica alle 15 sarà proprio Kean a dover risollevare le sorti della sua attuale squadra, in una situazione completamente ribaltata.

LA GRINTA DI MOISE KEAN IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, Bremer pronto al rientro da titolare già contro il Bologna: Spalletti ci pensa
Juventus: Bremer torna dopo l’infortunio al menisco: convocato col Pafos e vicino al rientro da titolare. Possibile ritorno già contro il Bologna.
Dall’infortunio, passando per l’operazione di metà ottobre, fino ad arrivare alla convocazione di mercoledì per la sfida contro il Pafos. Ma ora Bremer punta a prendersi tutto.
Il difensore brasiliano, infatti, non vede il campo dal 27 settembre, data in cui la sua Juventus affrontava l’Atalanta, nonché ultima sua partita stagionale. La causa principale è da ricondurre all’infortunio che lo ha costretto a sottoporsi a una pesante operazione per una lesione al menisco mediale del ginocchio sinistro. Un problema non nuovo per l’ex Torino, che in passato aveva già accusato lo stesso guaio.
La differenza, però, questa volta riguarda i tempi di recupero, più lunghi del previsto, che hanno costretto la squadra bianconera ad aspettarlo ben oltre le previsioni iniziali. Al mese e mezzo previsto si sono aggiunti prima giorni, poi settimane, fino a sconfinare oltre il limite del mese stesso. Un periodo fatto di indiscrezioni poi smentite, che aveva fatto temere il peggio ai tifosi e agli addetti ai lavori.
Tuttavia il peggio è ormai alle spalle. Il suo nome, finalmente ritrovato nella lista dei convocati per la gara di mercoledì contro il Pafos, pur senza scendere in campo, ha rincuorato definitivamente i tifosi, che ora sperano solo di rivederlo tra gli undici titolari.
Stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, questo potrebbe accadere già dalla prossima gara, che vedrà gli uomini di Luciano Spalletti impegnati contro il Bologna, domenica sera a partire dalle 20:45.
Juventus, cosa cambia il rientro di Bremer
Con il tanto atteso rientro di Bremer, Luciano Spalletti potrebbe ora valutare un cambio di sistema, passando da una difesa a tre a una con un difensore in più. Un assaggio di linea difensiva a quattro era già stato proposto nel secondo tempo dell’ultima partita di Champions League, quella contro il Pafos, con il brasiliano in panchina, quasi come se volesse fargli vedere da vicino la nuova Juventus non appena il numero 3 tornerà a disposizione.
La ragione è stata spiegata proprio dallo stesso tecnico in conferenza stampa, quando, rispondendo alle domande dei giornalisti nel post gara di mercoledì, aveva dichiarato — nelle parole riportate da calciomercato.com —:
“Spero di arrivare a una quadra definitiva quando avrò un difensore centrale di piede destro. Perché altrimenti si limita troppo la squadra nelle uscite con Kelly a destra e Koopmeiners a sinistra.”
Un riferimento nemmeno troppo velato al brasiliano, che non appena sarà disponibile potrebbe cambiare radicalmente il modo di giocare della Juventus.

LUCIANO SPALLETTI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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