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Max Allegri tra imprese e protagonismo: un physique du role da oscar

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Calciomercato Juventus

“Non siamo diventati dei fenomeni. Zitti e pedalare”. E’ questo il nuovo slogan di Max Allegri. Ebbene sì, come dire, inediti per un nuovo ritratto. Si riaccendono le luci, si fa per dire, sulla figura di Max Allegri, uno degli allenatori più apprezzati nel panorama nazionale e internazionale. La storia insegna. Quel famoso discorso Champions-Ajax, in epoca tutt’altro che remota, lasciò indubbiamente strascichi pesanti in casa Juve, anzi in casa Max. Ma cosa importa… “Mi fermo un anno”, aveva dichiarato Allegri, pronto a quel tempo “consolarsi” a nozze con Ambra Angiolini e a godersi la stagione estiva senza ripensare a quella famosa stagione ‘fallimentare’ al timone del ruggito bianconero.
Sul suo physique du role, da non disprezzare per carità considerando gli scudetti vinti nel corso degli anni (si parla di SCUDETTI, capiamoci, non di COPPE EUROPEE), occorre fare probabilmente un altro piccolo passo indietro. Ebbene sì, andrebbero studiati scrupolosamente materiali storici, conferenze, interviste e rassegne stampa per capire meglio la figura del buon Max. Ecco che alcuni limiti verrebbero a galla. Ma andiamo per ordineAllegri sa gestire bene lo spogliatoio delle sue squadre? Prima domanda. Talvolta sì, altre volte no. I tifosi italiani hanno ormai composto due filoni di pensiero: c’è chi opta per il celebre e ironico slogan berlusconiano “No El Capisse un Casso” e c’è invece chi opta per il grido “Allegri miglior mister italiano“. Ci sarebbero tanti discorsi da fare, proviamo a sintetizzare la situazione e a rispolverare qualche vecchio aneddoto che ha visto protagonisti campioni del calibro di Gattuso, Bonucci e Inzaghi. Senza dimenticare il grande Seedorf e altri fuoriclasse del Diavolo rossonero, ‘strapazzati’ dal comportamento spesso discutibile del caro Max.

Ci mancherebbe altro, Allegri nel suo palmares ha raccolto vittorie importanti, su tutte l’ultimo scudetto del Milan nel 2011 e i successi ripetuti con la Juventus. Rovescio della medaglia, Allegri a quei tempi riuscì a buttare via un secondo scudetto con il Milan a vantaggio della Juventus, dopo aver avuto una valanga di punti di vantaggio sui rivali bianconeri. Allegri è stato capace di realizzare discussioni animate, non soltanto con Inzaghi con cui per poco non ci scappava una super rissa in campo, ma anche con Leo Bonucci (guarda caso qualche anno fa via dalla Juve) e anni fa con il grande Nesta e con un colosso quale Gattuso. Quest’ultimo si limitò nell’estate 2012 ad una dichiarazione suggestiva e senz’altro significativa: “Io e Nesta via perché Allegri non ci voleva“. Anche Seedorf, da quanto si dice e si leggeva, non ha mai avuto un rapporto idilliaco con Max Allegri che, con tutto il rispetto, ha mostrato talvolta una sorta di mancanza di rispetto nei confronti di alcuni, soprattutto con i vecchi senatori del Milan, lasciati soli e abbandonati, artefici del proprio destino.

Il tempo passa, lo stile resta? Indubbiamente gli anni sono passati, su questo non ci piove, ma lo stile di Max Allegri sembra essere stato sempre lo stesso nel corso delle stagioni. A confermare il tutto gli storici attriti con Dybala al momento delle sostituzioni dell’argentino, che non la prendeva mai bene durante il cambio. Non sarà un caso che Dybala qualche anno fa abbia spaventato i tifosi della Juve con un gelido “Non posso promettere fedeltà eterna, non so cosa succederà in futuro“? Dybala ora pare essere diventato un uomo indispensabile per l’approccio tattico bianconero e Allegri sta apprezzando.
Intanto Max, ‘scolasticamente parlando’, potrebbe essere rimandato a data da destinarsi. Finora la Juventus non ha raccolto grandi performance in campionato, discorso diverso per la Champions. Di dèfaillances tecniche e motivazionali ce ne sono e prima del panettone natalizio il buon Max dovrà studiare molto. “Scusami Amore”, direbbe Francesco Renga, ex ‘coccolone’ di Ambra… Scusaci Max, fuoriclasse da rivedere con un physique du role tutto suo, sicuramente di grande stile ed eleganza. Quasi da oscar. Ma la pagella è da migliorare sin da subito: tirata di orecchie e soprattutto debiti ‘scolastici’ da recuperare in campionato. Insomma, per il buon Max al momento sembra essere una sorta di Game Over (non per colpe tutte sue inevitabilmente). Ma Allegri ci ha abituato a capolavori e spettacolari ribaltoni (anche con la Juve). Perché come lui, in fin dei conti, ce ne sono davvero pochi… Con Max nothing is impossibile. 

Giornalista marchigiano classe 1989, in oltre 17 anni di giornalismo si occupa di argomenti quali cronaca e sport. Laureato in Economia e Commercio (110 e lode), ha lavorato come telecronista, radiocronista e inviato, rivestendo l’incarico di responsabile ufficio stampa (Jesina Calcio) e collaborando con magazine, settimanali, quotidiani cartacei (Corriere Adriatico) e online. Eletto Professionista dell’anno 2021 Giornalismo Sport & Food a novembre 2021 presso Hotel Principe Savoia Milano, in occasione del prestigioso premio Le Fonti Awards. Ha partecipato negli anni a eventi sportivi come Gran Galà Calcio Serie A Milano, Gran Galà Calcio Serie B, Sport Digital Marketing Festival e Olimpiadi del Cuore di Forte dei Marmi. Nel suo cv un Master Sport – Digital Marketing & Communication del Sole 24 Ore. A marzo 2022 è stato eletto Professionista dell’Anno Comunicazione e Giornalismo Settoriale a Piazza Affari – Borsa Italiana Milano in occasione di Innovation&Leadership Awards. Risulta tra i vincitori del premio ‘Overtime Web Festival 2018’ (miglior articolo sport individuali), si conferma nel 2019 e ottiene il premio giornalistico nazionale Mimmo Ferrara 2019 (menzione speciale all’Odg - Napoli). E’ tra i vincitori del concorso letterario Racconti Sportivi 2019 (Centro Sportivo Italiano – Historica) la cui cerimonia di premiazione si è svolta in occasione della settimana del Salone del Libro di Torino 2019 e al Teatro Arena di Bologna. Si ripete nell’edizione 2020 di Racconti Sportivi. È stato premiato a Maggio 2019 come miglior giornalista under 30 ‘Premio Renato Cesarini 2019’. Nominato tra i migliori 30 millennials d’Italia 2019, vincitore del prestigioso Myllennium Award all’Accademia di Francia a Roma in ambito comunicazione sportiva. A settembre 2019 riceve la menzione d’onore al Premio Letterario Città di Ascoli Piceno. Ha all’attivo interventi e docenze in giornalismo e comunicazione in università e master (Roma, Bologna, Ancona, Macerata). A luglio 2020 viene premiato dal Ministro Sport Vincenzo Spadafora al Myllennium Award 2020 (Accademia di Francia – Villa Medici), alla presenza del Presidente Coni Giovanni Malagò, e ottiene il premio speciale di migliore giornalista giovane al Premio Cesarini ad agosto 2020. A Torino vince sempre nel 2020 il Premio Giovanni Arpino - Inedito dedicato alla letteratura sportiva. Vincitore del titolo di miglior blogger sportivo 2020 (Blog dell’Anno 2020) e del premio di giornalismo sportivo Simona Cigana 2020 (Friuli Venezia Giulia). Vince il Premio Giornalismo Internazionale Campania Terra Felix 2021 (sezione web), anche la menzione speciale al Premio Internazionale Città di Sarzana e al Premio Santucce Storm Festival sempre in ambito storytelling sportivo. Premiato al festival Nazionale del Giornalismo e Racconto Sportivo 2023 e al premio giornalismo internazionale Campania Terra Felix 2023. Autore del libro Happy Hour da fuoriclasse al Bartocci. E’ giornalista Giudice del programma King of Pizza 2022 (Sky Canale Italia - talent-show cucina gourmet). Il suo blog principale è www.danielebartocci.com Ha vinto anche il Premio Pizza d'oro 2022 (giornalismo - evento World Masterchef Milano Marittima) e il premio miglior giornalista giovane 2023 (Teatro dell'Aquila - Fermo - Premio R.Cesarini 2023). Eletto blogger dell'anno 2022 (Blog dell'Anno). Ha ricevuto il riconoscimento (food storytelling) a Excellence Food Innovation (Stadio Olimpico Roma - Cucina della Nonna), confermato tra i migliori professionisti horeca anche per il 2023 (BarAwards 2023). Vincitore del premio 100 Eccellenze Italiane alla Camera dei Deputati (food) e Food and Travel Awards 2022. Eletto miglior giornalista sportivo giovane in occasione del Premio Andrea Fortunato 2024 al Salone d'Onore del Coni; vincitore del Premio Sportivo Internazionale Pietro Mennea 2024 e premio comunicazione d'eccellenza 'Parola d'Oro in Campidoglio' nel 2025.

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Juventus, Bremer torna in campo? c’è la data

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Juventus

 Ritorno in vista per Bremer. Il difensore della Juventus accelera il recupero con una tecnologia NASA in palestra. Obiettivo: essere pronto per per il Napoli.

Arrivano buone notizie dall’infermeria di Vinovo, con Bremer che finalmente dà segnali di pronta guarigione. Per il suo rientro sarebbe stata addirittura fissata una possibile data: la sfida tra Juventus e Napoli – il passato contro il presente del neo tecnico bianconero Spalletti – è stata cerchiata in rosso sia dal tecnico toscano sia dal difensore brasiliano.

Intanto, il lavoro di riabilitazione per Bremer prosegue con gli esercizi in palestra. Secondo quanto riportato da Tuttosport, il centrale della Seleção starebbe adoperando, per ritrovare la sua forma, un tapis roulant dotato di una tecnologia brevettata NASA che, attraverso la compressione dell’aria, permette di allenarsi con una riduzione del peso corporeo pari all’80%. Questo particolare dettaglio sta aiutando in maniera notevole il processo di riabilitazione del brasiliano, evitando in modo sensibile un sovraccarico delle articolazioni.

Lo staff che sta seguendo il recupero del calciatore ha previsto un’intensificazione dei carichi di lavoro utilizzati, in modo tale da rendere plausibile il ritorno del giocatore il prossimo 7 dicembre in vista di Juventus-Napoli.

Juventus

IGOR TUDOR INFURIATO CON ANDREA CAMBIASO E WESTON MCKENNIE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Roma, Nuovo Stadio: il Consiglio di Stato respinge il ricorso del Comitato contrario

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Stadio della Roma

Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello presentato dal Comitato contrario allo Stadio della Roma a Pietralata. Il progetto dei giallorossi può andare avanti.

La Roma si avvicina passo dopo passo ad avere il proprio stadio. Un assist importante, per ottenere l’ok definitivo e l’inizio dei lavori a Pietralata, arriva dal Consiglio di Stato. I giudici del massimo grado della giustizia amministrativa hanno infatti presentato nella giornata di oggi la loro sentenza definitiva sul ricorso presentato dal Comitato contrario alla costruzione dell’impianto, dando ragione al club giallorosso.

In particolare, la richiesta dei ricorrenti era quella di evitare l’abbattimento degli alberi nella zona. Il Consiglio di Stato ha deciso di allinearsi a quanto detto in precedenza dal Tar Lazio, specificando che non ci siano i presupposti per la concessione della tutela cautelare. La Roma potrà dunque procedere per completare l’iter per la costruzione del nuovo stadio.

Roma, arriva la sentenza del Consiglio di Stato a favore dei giallorossi

Roma

“Considerato che, prescindendo (in questa fase) dall’esame dei profili di rito sollevati dalle parti resistenti – si legge nella sentenza -, il Collegio non ravvisa, sotto il profilo del periculum in mora, i presupposti per la concessione della invocata tutela cautelare, atteso che, da un lato, le allegazioni degli odierni appellanti si rivelano a riguardo generiche e inidonee ad individuare un pregiudizio grave ed irreparabile in relazione alla loro posizione giuridica soggettiva, dall’altro, nella relazione impugnata con motivi aggiunti (nel giudizio di primo grado) si evidenzia comunque la necessità di acquisire il preventivo assenso della Regione per le aree boscate”.

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Michele Uva: “Euro2032? Solo lo Stadium è a norma. L’Italia deve adeguare 5 stadi entro ottobre 2026”

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Juventus

Michele Uva dell’UEFA lancia un monito: solo lo Stadium è pronto per Euro2032, l’Italia deve adeguare altri 5 stadi entro il 2026.

La sfida dell’Italia verso Euro2032

Durante il Social Football Summit, Michele Uva, direttore esecutivo dell’UEFA, ha sottolineato un aspetto cruciale per il futuro del calcio italiano. Secondo Uva, al momento solo lo Stadium è conforme agli standard richiesti per ospitare Euro2032. Questo allarme mette in evidenza la necessità per l’Italia di intervenire rapidamente e adeguare almeno altri cinque stadi entro il 1° ottobre 2026. Un compito che richiede investimenti significativi e una pianificazione efficiente per non perdere l’opportunità di partecipare come nazione ospitante.

Gli stadi e la loro importanza per il torneo

La conformità degli stadi è fondamentale per garantire non solo la sicurezza, ma anche l’esperienza dei tifosi e dei giocatori. Gli stadi devono rispettare parametri specifici che includono capacità, infrastrutture moderne e accessibilità. Il monito di Uva arriva in un momento in cui molti impianti italiani necessitano di ristrutturazioni significative. Il successo di Euro2032 per l’Italia dipenderà dalla capacità di coordinare questi sforzi e assicurarsi che gli stadi siano pronti per accogliere il torneo.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui

Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio

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