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Nuovo stadio, c’è il via libera: il comunicato
Nuovo stadio, Milan ed Inter possono finalmente esultare. Arrivano infatti importantissime novità per quanto concerne l’attesa approvazione della delibera. Andiamo qui di seguito a leggerne il comunicato.
I lavori per il nuovo stadio possono finalmente iniziare, Milan ed Inter avranno il loro impianto ed un primo passo importante è stato fatto. La notizia è apparsa direttamente dal sito del Comune di Milano sul quale compare infatti la delibera di conferma della dichiarazione di pubblico interesse. Quello che si è aspettato da tempo può finalmente prendere forma e sostanza.
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Nuovo stadio, il comunicato
Qui di seguito il comunicato” Adeguamento dell’indice di edificabilità territoriale a quello massimo previsto dalla norma del piano di governo del territorio approvato con riferimento alla grande funzione urbana San Siro pari a 0,35 m2/m2. Riconfigurazione a distretto sportivo dell’area dove attualmente esiste il Meazza con ampia valorizzazione ed incremento del verde. Sulla base di quanto stabilito, aggiornamento del Piano Economico Finanziario nella successiva fase progettuale”
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Gravina contro tutti: la Serie A e la B unite nelle proteste
Oggi l’appuntamento è con il Consiglio Federale per le Riforme. Gli occhi sono tutti puntati su Gravina, criticato sia dalla Serie B che dalla Serie A.
Il calcio italiano vive un momento di grande agitazione, con polemiche che coinvolgono sia la giustizia sportiva che quella ordinaria, oltre che le misure di sostenibilità economico-finanziaria del calcio italiano.
Il Consiglio Federale per le Riforme, presieduto da Gabriele Gravina, si prepara a votare una parte della riforma del calcio, ma emergono segnali di insoddisfazione da parte delle Leghe e dei club. Il consiglio si aprirà alle ore 15 di oggi.
La Serie A, pur essendo soddisfatta dei dettagli della riforma, esprime un crescente malcontento verso la gestione della Federazione. Questo malumore si manifesta con un possibile voto contrario alla riforma, come segnale di protesta contro la mancanza di ascolto da parte della Federazione riguardo a questioni cruciali per i club, come i giocatori extracomunitari e le multiproprietà.
A fare capo alla delegazione della Lega Serie A, oltre al presidente Casini, anche figure come Giuseppe Marotta e Claudio Lotito.
Anche la Serie B esprime perplessità sulla gestione delle retrocessioni dalla Serie A alla B. A seguito di uno scambio di lettere con Gravina, il presidente della Lega Serie B Mauro Balata ha già dichiarato che non voterà a favore delle riforme. Al momento, non si sa se si asterrà o voterà a sfavore.
Dal canto suo, Gravina definisce “inaccettabili” le critiche alla trasparenza dei controlli federativi.
La tensione tra le parti è palpabile, e l’esito del voto di oggi sulla riforma rimane incerto.
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Milan VS Juventus: quanto vale il secondo posto in Serie A?
La Serie A, come ben sappiamo, non è un campionato dal semplice valore sportivo. Ci sono infatti in gioco numeri decisivi per i bilanci delle squadre, e si parla quindi anche del fattore economico e finanziario.
Il secondo posto nella classifica finale assume dunque una valenza notevole, soprattutto per le big, in quanto aiuta in parte a sostenere le spese e gli investimenti.
Quest’anno tale piazzamento viene combattuto tra Milan e Juventus, ed è importante quantificare quanto varrebbe il raggiungimento della posizione alle spalle dell’Inter, oramai praticamente certa della vittoria dello scudetto numero 20 della sua storia.
Quanto vale il secondo posto in Serie A?
Per comprendere il peso economico di questo risultato, è essenziale considerare la distribuzione dei diritti televisivi, un elemento fondamentale per le entrate delle società calcistiche.
La Juventus, storicamente, ha superato sia il Milan che l’Inter in termini di ricavi generati da tali diritti, anche se il meccanismo di ripartizione prevede una divisione che segue criteri specifici.
Il 50% viene distribuito in parti uguali tra tutte le squadre, il 20% in base al radicamento sociale (che considera vari fattori come la fedeltà e la distribuzione geografica dei tifosi) e il restante 30% è legato ai risultati sportivi.
Il secondo posto in Serie A garantisce una porzione dei 128,7 milioni di euro destinati ai club in base alla classifica finale.
Ciò si traduce in 16,8 milioni di euro, che entrano direttamente nelle casse del club.
Ma va sottolineata una novità importante, che si attiverà a partire dai premi della Champions League nella stagione 2024-25: il market pool, ovvero la distribuzione economica legata ai risultati nelle competizioni UEFA, non sarà più influenzato dalla posizione in campionato, ma verrà diviso equamente sulla base delle partite giocate (dunque non più sulla classifica).
Analizzando i numeri, il secondo posto in campionato porta circa 18,5 milioni di euro tra diritti tv e partecipazione alla Supercoppa, delineando una differenza economica notevole rispetto al terzo posto.
Milan e Juventus, dunque, hanno tutti gli stimoli necessari per conquistarlo.
Difficile, però, dire chi riuscirà nell’intento, anche se i rossoneri sono leggermente favoriti secondo le quote scommesse Serie A dei siti di settore.
Al momento, infatti, il Milan è secondo in classifica con un distacco di 3 punti dalla Juve terza, ma si deve ancora giocare lo scontro diretto.
Il ruolo della Supercoppa Italiana
La Supercoppa italiana, che storicamente vedeva contrapporsi i vincitori della Serie A e della Coppa Italia, ha adottato un nuovo format che include le prime quattro squadre della classifica del campionato.
Di conseguenza, il secondo posto assicura una qualificazione automatica a questa competizione.
La formula a quattro team è stata confermata anche per la Supercoppa 2024-25, e i ricavi per le squadre semifinaliste partono da un minimo di 1,6 milioni di euro.
Concludendo, il raggiungimento del secondo posto in Serie A rappresenta un traguardo di grande rilievo, sia in termini di prestigio sportivo che di risultati economici.
Non si parla solo di orgoglio o di ambizioni sportive, ma anche di flusso di cassa e di bilanci.
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Serie A, violato il Piracy Shield. Bloccata la lotta alla pirateria
Un attacco hacker nella notte ha portato alla pubblicazione di tutto il codice sorgente del Piracy Shield, il software che combatte la pirateria digitale.
Serie A, hackerato il Piracy Shield
Durante la notte un hacker ha attaccato il software che blocca le trasmissioni illegali delle partite di Serie A. Introdotto poche settimane fa per combattere principalmente il famoso pezzotto, agisce anche contro i siti online e le applicazioni presenti sui vari store digitali.
Questo attacco ha portato alla pubblicazione sul social Reddit di tutto il codice sorgente del software. In particolare, è emerso che il Piracy Shield non agisce contro siti di proprietà di Google o Amazon. Un assist che porterà a nuovi stratagemmi per eludere il controllo. Inoltre, la piattaforma ha già censurato siti (tra i 3.212) che non hanno nulla a che vedere con la pirateria.
La Lega Serie A dovrà quindi ricorrere ad altri modi per combattere il pezzotto. Infatti, dal momento che gli Indirizzi IP non sono univoci, la possibilità che vengano bloccati anche altri siti è realtà.
Il pericolo che un sito legato alle istituzioni sia preso di mira non è da escludere. Nel caso in cui un sito venisse censurato (è emerso che il software censura, non blocca) l’indirizzo IP corrispondente rimarrà bloccato. Tuttavia, dopo qualche giorno gli amministratori ricorrerebbero ad un nuovo indirizzo.
Quelli appena citati sono solo alcuni dei problemi che possono tranquillamente contrastare questa piattaforma. Molti tecnici e ingegneri informatici hanno spesso criticato la struttura stessa del software, giudicato non in grado di assolvere la sua funzione. Al momento il servizio è sospeso per aggiornare il codice in modo da scemare ogni tentativo di elusione dai controlli. Servirà sicuramente un lavoro molto intenso.
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