Serie A
Il futuro di Maxime Lopez: Tra Lazio, Napoli e Sassuolo
Maxime Lopez sta diventando la figura chiave nel gioco del Sassuolo di Dionisi. Parliamo del suo futuro, diviso tra Lazio, Napoli e la permanenza a Sassuolo.
Maxime Lopez è uno dei tanti tesoretti del Sassuolo.
A differenza di Berardi, Scamacca e Raspadori che fanno parlare di loro grazie ad un’incisività notevole in fase prettamente offensiva, il francese ricopre un ruolo fondamentale nei termini dell’equilibrio e nella gestione del gioco neroverde.
Così come i nomi sopra citati, anche Lopez ha attirato l’interesse di club prestigiosi, sia in Italia che all’estero.
Abbiamo ad ampie riprese parlato dell’attenzione rivolta verso i suoi confronti da parte della Lazio (in particolare da Maurizio Sarri), così come il suo nome risuona anche in Spagna, in particolare sul versante Atletico Madrid.
Maxime Lopez, futuro ancora a Sassuolo?
Come hanno riportato anche i ragazzi di Sassuolonews.net, il futuro del centrocampista del Sassuolo è tutt’ora in dubbio. Il classe ’97 arrivato dalla Francia per soli 3 milioni di euro, adesso potrebbe generare un profitto di oltre 30 milioni.
Per quanto riguardale suggestioni di calcio mercato, Maxime Lopez è in cima alla lista dei desideri di Lazio e Napoli; i biancocelesti dovranno rimpiazzare Lucas Leiva e il profilo del francese è quanto di più interessante ci sia in circolazione.
È un giocatore in crescita, dotato di una tecnica mista a visione di gioco fuori dall’ordinario, in più ha imparato a conoscere il campionato italiano.
Anche la società partenopea, che potrebbe perdere uno tra Fabian Ruiz e Zielinski durante la finestra di mercato estiva, porterebbe volentieri a casa le prestazione del classe ’97.
Ovviamente la volontà del calciatore al termine della stagione giocherà un ruolo determinante, ma non solo.
Infatti sono vari i giocatori del Sassuolo che sembrano vicini a lasciare l’Emilia per compiere il grande passo in un big club, e Maxime Lopez potrebbe non essere in questa lista.
Carnevali, insieme al resto della dirigenza, non è intenzionato a privarsi di più di due pedine fondamentali della sua scacchiera. A meno che non arrivi un’offerta che sia considerata irrifiutabile, Maxime Lopez potrebbe rimanere a Sassuolo per almeno un’altra stagione.
Il campionato è agli sgoccioli e il calcio mercato sta per entrare nel vivo, solo il tempo ci darà risposte sul futuro del gioiellino in maglia neroverde.

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Serie A
Lazio-Cremonese 0-0, all’Olimpico regna la noia
All’Olimpico finisce 0-0 Lazio-Cremonese, poche emozioni e possibile svolta nel finale ma il risultato non si sblocca con le squadre che si dividono la posta.
La 16° giornata, formato spezzatino, di Serie A si è aperta a Roma con la sfida tra i biancocelesti di Sarri e i grigiorossi guidati da Davide Nicola.
Lazio-Cremonese 0-0, mancato l’aggancio alla zona Europa
Match decisamente bloccato per tutta la durata del primo tempo con tanti errori in impostazione dei padroni di casa, che più di qualche volta hanno rischiato di favorire le ripartenze di Bonazzoli e Vardy. L’assenza di Zaccagni pesa e Pedro non da più le garanzie di un tempo, sulla fascia opposta invece un ispirato Cancellieri è stato più volte coinvolto nella manovra offensiva.
Dall’altra parte il centrocampo formato da Bondo, Folino, Barbieri, Grassi e Pezzella ha inizialmente retto bene la qualità di Guendouzi e nella ripresa il copione, almeno nella prima parte, è stato lo stesso. Poche occasioni e partita sugli scudi per più di un’ora, i cambi hanno visto il rientro dopo il rosso nel derby di Belahyane insieme a Noslin.
I due ex Hellas Verona, in particolare l’olandese, hanno inciso positivamente ma non sono bastati a sbloccare il risultato in favore dei biancocelesti. All’Olimpico regna la noia per tutto il resto del secondo tempo, senza emozioni e occasioni degne di nota.
Il picco si raggiunge negli ultimi secondi di partita quando uno strappo di Guendouzi lancia Cancellieri davanti al portiere, che viene steso al limite dell’area da Ceccherini. Rosso diretto spulso e punzione dal limite dell’area a Cataldi che però spedisce alto di pochissimo.
Termina dunque 0-0 tra Lazio e Cremonese, i padroni di casa salgono a quota 23 punti mentre i lombardi toccano quota 21. Nel prossimo turno i biancocelesti saranno ospiti dell’Udinese mentre allo Zini arriverà il Napoli di Conte.

GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus-Roma, le formazioni ufficiali
Juventus-Roma, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bianconeri di Spalletti (padroni di casa) e i giallorossi di Gasperini.
Juventus-Roma, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; Openda. Allenatore: Luciano Spalletti.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Rensch, Ziolkowski, Mancini; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Serie A
Theo Hernandez su Maldini: “Io e Calabria a Milanello con la sua maglia”
Theo Hernandez critica la gestione del Milan e l’assenza di “milanismo” nel club dopo l’addio di Paolo Maldini, citando un episodio vissuto insieme a Calabria.
Theo Hernandez e il legame con Maldini
Theo Hernandez ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del Milan, sottolineando la mancanza di “milanismo” nel club. In un’intervista, il terzino sinistro ha rivelato che lui e il capitano Davide Calabria si erano presentati l’anno scorso a Milanello indossando la maglia di Paolo Maldini, un gesto che non è stato accolto favorevolmente da alcuni membri del club. Hernandez ha evidenziato come la rimozione di Maldini sia stata un errore, affermando che “hanno strappato una bandiera per nulla”.
L’assenza di una famiglia rossonera
Hernandez ha continuato a parlare della mancanza di identità nel Milan attuale, riferendosi alla partenza di Zlatan Ibrahimovic come un altro colpo importante per la squadra. Ha descritto gli anni passati come “magici”, sottolineando che il club aveva una forte identità familiare. Secondo il giocatore, la presenza di figure storiche come Maldini e Ibrahimovic è fondamentale per mantenere lo spirito e l’identità del Milan.

Theo Hernandez
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Fonte: l’account X di Schira
#TheoHernandez su #Maldini: “Io e Calabria l’anno scorso ci presentammo con la maglia di Paolo a Milanello, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra si sente mancanza di milanismo nel club. Eravamo una famiglia: sono stati anni magici” #Milan
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 20, 2025
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