Supercoppa Italiana
Supercoppa 2025: ecco quanto incassano le squadre
Ecco quanto incassano le squadre partecipanti alla Supercoppa 2025. Anche le squadre che non partecipano al torneo riceveranno un gettone dalla Lega.
Tra due giorni si giocherà la finale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Bologna. Le due squadre si affrontano dopo aver eliminato rispettivamente Milan ed Inter.
Il Bologna di Vincenzo Italiano vuole provare a vincere un altro trofeo, dopo la vittoria della Coppa Italia 2024/25. Inoltre, la vittoria di ieri contro l’Inter ha anche un valore economico per il club rossoblù che potrà contare ai premi aggiuntivi rispetto a quelli di partenza.
Supercoppa 2025, quanto incassano le squadre e qual è il montepremi?

L’ESULTANZA GRINTOSA DI ANTONIO CONTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come riportato da Calcio e Finanza, la Supercoppa Italiana vale almeno 23 milioni di euro per i club di Serie A. Le squadre eliminate in semifinale (in questo caso Milan e Inter) incasseranno 2,4 milioni di euro. Le due finaliste invece (Napoli e Bologna) incasseranno almeno 6,7 milioni di euro.
Chi vince il trofeo guadagnerà 9,5 milioni di euro con un bonus aggiuntivo di 1,5 milioni di euro. Questo se si dovesse giocare un amichevole tra la vincitrice della Supercoppa Italiana e la vincitrice della Supercoppa Araba. Dunque, l’incasso complessivo è di 11 milioni di euro.
Inoltre, anche le squadre di Serie A che non partecipano al torneo riceveranno un gettone dalla Lega: 2 milioni di euro da dividere, per un bonus di circa 125.000 euro a testa.
Supercoppa Italiana, il #Bologna batte l’#Inter: quanto vale la conquista della finale e quanto incassano i nerazzurri https://t.co/lbQuTXywcy
— Calcio e Finanza (@CalcioFinanza) December 20, 2025
Supercoppa Italiana
Bologna, Italiano non si ferma: altra finale raggiunta
Il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano si conferma uno specialista delle finali. Dopo la Coppa Italia vinta contro il Milan, i rossoblù si giocheranno un’ altro trofeo.
Il Bologna si giocherà lunedì sera la possibilità di alzare il 2° trofeo del 2025. Dopo la vittoria della Coppa Italia, la formazione rossoblù ha raggiunto anche la finale di Supercoppa italiana, prevalendo sull‘Inter ai calci di rigore dopo l’1-1 nei 90′. Nella lotteria dei penalty, è stata decisiva tutta l’esperienza di Ciro Immobile. L’ex Lazio si è preso la responsabilità di calciare il 5° rigore, regalando ai rossoblù la prima storica finale di Supercoppa Italiana.
Un’altra vera e propria impresa targata Vincenzo Italiano. Il tecnico degli emiliani è ormai ha tutti gli effetti un “mago delle finali”. Quella contro il Napoli sarà per lui la 2° con il Bologna, dopo le tre raggiunte con la Fiorentina tra il 2023 e il 2024. In totale fanno 5 finali raggiunte in 3 anni.

CIRO IMMOBILE FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, altro traguardo raggiunto
Per il Bologna si tratta di una prima volta. Il club rossoblù si troverà per la prima volta nella storia del club a giocarsi la finale di Supercoppa. Di contro ci sarà il Napoli campione d’Italia in carica. Si andranno quindi a contendere il trofeo proprio le due squadre che l’hanno meritato sul campo, come giusto che sia. Si tratta anche di una finale del tutto inedita nel calcio italiano.
L’obiettivo dei rossoblù è far di tutto per ripetere la grande prova offerta contro gli azzurri in campionato, poco più di un mese fa. Anche se il Napoli di Conte si presenterà con interpreti differenti, e con un modulo diverso, la speranza dei tifosi bolognesi è che non cambi l’atteggiamento mostrato in quell’occasione.
Supercoppa Italiana
Inter, ossessione da trofeo: troppa pressione e poca tranquillità quando c’è una coppa in palio
L’Inter è uscita dalla Supercoppa dopo aver perso ai rigori contro il Bologna. Un’eccessiva pressione ha condizionato i tiratori nerazzurri.
La squadra di Cristian Chivu non è riuscita a cogliere l’occasione messa a disposizione dalla nuova formula della Supercoppa, ed ha salutato la competizione in anticipo. Dopo una buona prestazione contro un ottimo Bologna, sono arrivati i calci di rigore a spazzare via tutto ciò che di buono era stato fatto.
3 tiri dal dischetto falliti su 5, da calciatori sicuramente capaci in questo fondamentale come Barella, Bastoni e Bonny. Tutti e 3 hanno in comune il fatto di aver tirato dei rigori pessimi, dove Ravaglia non si è dovuto inventare nulla di particolare per neutralizzarli.
Questa prestazione collettiva dagli 11 metri è sintomo di una scarsa tranquillità e di un’eccessiva pressione, che probabilmente si è venuta a creare negli ultimi anni con i tanti trofei che sono sfumati sul più bello.

NICOLO BARELLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, si riapre più di qualche ferita aperta
Chivu nelle sue conferenze stampa ha sempre evidenziato il fatto che i suoi ragazzi avessero smaltito le delusioni della passata stagione. Vedendo l’esito della partita contro il Bologna, emerge qualche perplessità su queste sue affermazioni e sembra che sotto sotto, sia rimasto qualche scheletro nell’armadio che inconsciamente aggiunge pressione ai giocatori dell’Inter.
Quello che ha sorpreso nella fase finale della gara di ieri e che sicuramente offre uno spunto di grande riflessione, sono le parole di Barella alla vigilia della lotteria dei rigori e ribadite da Chivu nel post gara.
Il centrocampista azzurro ha affermato nel momento in cui i nerazzurri stavano scegliendo i rigoristi: “calcia solo chi se la sente”. La classica frase fatta, sentita e risentita, che viene detta prima dei rigori, ma che in questo caso lascia un pochino di perplessità.
Giocatori che negli ultimi anni hanno giocato 2 finali di Champions, lottato svariate volte e alzato al cielo uno scudetto, vinto delle finali di Coppa Italia, conquistato un Europeo come nel caso di Barella e Bastoni, perché non dovrebbero sentirsela di calciare un rigore in una semifinale di Supercoppa, in uno stato semi-deserto e privo di un tifo caloroso, contro un portiere modesto.
Questo non per sminuire la competizione, ma per rendere l’idea del fatto che i giocatori nerazzurri abbiano un’eccessiva pressione addosso, non strettamente legata alla partita in se. Ovviamente i rigori si possono anche sbagliare, ma è evidente che siano stati calciati in uno stato emotivo di grande tensione.
Chivu deve trovare il modo di ricucire del tutto le ferite della scorsa annata e non deve trascurare questo punto di vista, che può diventare cruciale nei momenti decisivi della stagione, dove non si potrà più sbagliare.
Supercoppa Italiana
Inter, Chivu: “Rigori sbagliati? A me basta il coraggio di chi si prende queste responsabilità”
Il tecnico dell’Inter Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa al termine del match perso ai calci di rigore contro il Bologna in Supercoppa italiana.
Il tecnico dell’Inter Cristian Chivu ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso ai calci di rigore contro il Bologna in Supercoppa italiana. Tra i temi affrontati, il match contro i felsinei, il mancato ingresso di Pio Esposito e come superare l’eliminazione.

CRISTIAN CHIVU GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, Chivu: “Non volevo rischiare di mandare un giocatore in campo per calciare a freddo un rigore mi aveva dato disponibilità per entrare ma la risponsabilità è mia.”
Il tecnico dell’Inter Cristian Chivu ha parlato poco fa in conferenza stampa al termine del match perso ai calci di rigore contro il Bologna in Supercoppa italiana. Tra i temi affrontati, il match contro i felsinei, il mancato ingresso di Pio Esposito e come superare l’eliminazione.
“Rigori sbagliati? A me basta il coraggio di chi si prende queste responsabilità non puoi allenare queste situazioni mi prendo il coraggio di chi ha alzato il braccio e hanno avuto senso di responsabilità per calciare, poi si può sbagliare”
“Non volevo rischiare di mandare un giocatore in campo per calciare a freddo un rigore mi aveva dato disponibilità per entrare ma la risponsabilità è mia. Calha è tornato da un infortunio e non me la sentivo di mandarlo a calciare a freddo. Io devo tutelare l0’incolumità dei miei giocatori, ci aspetta un gennaio di fuoco cosi come la scelta di far riposare alcuni giocatori. Mi prendo la prestaizone dal nostro approccio e quello che si è fatto nel secondo tempo. Questo è un avversario che mette in difficoltà chiunque e bisogna fargli anche i complimenti. Nella ripresa siamo risaliti e abbiamo dominato la gara cercando di fare il secondo gol ma abbiamo sbagliato qualcosa e la loro linea difensiva è stata brava”
“come sempre nel calcio come nella vita ci riprovi. Cadi e ti rialzi, i grandi uomini escono dalla zona confort e fanno di tutto rialzandosi e rimboccandosi le maniche. Questo gruppo ha tutte le qualità per uscire da queste situazioni”
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