Serie A
Rabiot: “Meglio il Milan che in un’altra squadra con la Champions. Allegri ha la mentalità giusta”
Adrien Rabiot si presenta al Milan: alle 12 del 12 settembre la conferenza stampa ufficiale del nuovo centrocampista rossonero.
Alle ore 12 di venerdì 12 settembre è stato ufficialmente presentato il nuovo centrocampista del Milan, Adrien Rabiot. Il francese, arrivato in rossonero dopo la sua esperienza al Marsiglia, ha parlato in conferenza stampa davanti ai giornalisti, raccontando le sue sensazioni e gli obiettivi legati a questa nuova avventura. Di seguito, la conferenza stampa integrale.
And here he is in our colours 📷🔴⚫
#WelcomeRabiot pic.twitter.com/NLTVh2FSzg— AC Milan (@acmilan) September 12, 2025
Milan, le parole di Rabiot
Vuoi subito giocare?:
“Sì, ovviamente. Sono pronto, sono allenato. Se il mister mi mette in campo subito, farò di tutto per aiutare la squadra”.
Su Allegri:
“Ho condiviso tanto con lui, subito nella Juve mi sono trovato bene con lui. Come dicevo, ha questa ambizione, questa voglia di vincere, ha la mentalità giusta, vive di passione per il calcio, che poi è tutto quello che sento io. C’è un grande feeling con il mister. Anche quando è andato via dalla Juve, abbiamo continuato a parlare, ci siamo visti anche fuori. Per me, prima di essere un grande allenatore, è una grande persona. Sono veramente contento di ritrovarlo qui al Milan”.
Sensazioni in casa Milan:
“Bella. C’è un gruppo che ha voglia di vincere, giovani che hanno voglia di imparare, c’è un bel mix tra vecchi e giovani. Già ieri mi sono trovato bene in allenamento. L’ambiente è buono. Anche tutti quelli che lavorano per il Milan sono stati sin da subito disponibili, carini con me e con la mia famiglia”.
Come nasce la trattativa:
“Si è fatta quasi a fine mercato. Già parlavo con il mister quando lui è arrivato al Milan, ma, come sapete, io ero al Marsiglia con un contratto, ero legato al club francese. Poi, quando è successo quello che è successo con il Marsiglia, subito Allegri mi ha chiamato di nuovo e abbiamo parlato del progetto rossonero, della squadra che vuole fare, dell’ambizione che ha di ritrovare la Champions, di fare un bel percorso in campionato. E, alla fine, è andato tutto velocemente”.
Hai parlato con qualcuno dei tuoi connazionali che sono stati al Milan?:
“Maignan mi ha parlato bene del Milan, anche Theo mi ha detto che mi troverò bene qui, perché è un grande club, è una grande famiglia, la gente lavora bene. Allegri ci aveva già lavorato ed è molto legato al club. Non dico che mi hanno convinto, perché il Milan è un club prestigioso e la storia parla per sé, ma è importante avere feedback dei giocatori che sono passati o che sono ancora qui in squadra. Tutti mi hanno parlato molto bene del Milan: ero sicuro di fare la scelta giusta”.
Sulla carriera e sullo status attuale del Milan:
“Sto facendo una bella carriera: ho vinto tanto al Psg, ho giocato tanto alla Juventus, quindi voglio continuare ad avere questa fame di vincere, di fare gol e assist in campo, di aiutare i più giovani. Sono qua per aiutare il Milan a tornare a vincere e a fare grandi cose, perché l’anno scorso è stata una brutta stagione. Il Milan deve giocare ogni anno la Champions, deve lottare ogni anno per lo Scudetto e per vincere i trofei”.
Non giocherai la Champions League quest’anno:
“Più importante giocare al Milan che in un’altra squadra con la Champions League in cui sai che non puoi puntare a vincerla o ad andare avanti. Ho preferito venire qua, lavorare per un anno, mettere insieme il progetto con il mister per fare l’anno prossimo una squadra davvero forte, che lotti per giocare e fare qualcosa di grande in Champions. Magari non vincerla in due anni, ma di avere l’ambizione di fare qualcosa di grande. Potevo andare altrove, giocare la Champions già quest’anno, ma è il progetto del mister che mi ha convinto”.
Sarai subito titolare?:
“Non mi ha detto niente ancora… Io ci spero, poi decide lui. Mi ha chiamato ad inizio estate, poi mi ha chiamato il giorno dopo i fatti di Marsiglia, ieri mi sono allenato. Non abbiamo ancora avuto il tempo di poter parlare bene della squadra, ma io lo conosco bene, so come lavora, so come lavora il suo staff. Quindi sono pronto”.
Domenica rivedrai Rowe:
“Ho fatto un post per i tifosi del Marsiglia, ho detto loro tutto ciò che penso: mi hanno sempre trovato bene e ho condiviso una stagione intensa lì. Con Rowe non c’è niente di speciale, ci siamo anche parlati quando ha firmato con il Bologna e io con il Milan; ci siamo mandati messaggi per augurarci il meglio e dirci che ci vedremo a San Siro. Sarà bello vederlo, lui è un bravo ragazzo. Quello che è successo è una cosa di spogliatoio, ma non è cambiato il rapporto che io ho con lui: sarà contento di vederlo e lui sarà contento di vedermi”.
Un giudizio sulla squadra:
“C’è un mix tra esperti e giovani, bisogna creare qualcosa, ci sono stati tanti cambiamenti e non è facile creare un gruppo in così poco tempo. Ma cercheremo di farlo. C’è anche qualità in questo gruppo. Poi il mister sa gestire bene queste cose, infonde mentalità, i giocatori giocano con cuore e passione e questo può anche fare la differenza. Per il resto, parlerà il campo. Io sono fiducioso. Abbiamo anche giocatori come Modric, che ha tanta esperienza e che sa gestire queste cose. Ho parlato con Mbappé in nazionale e mi ha parlato di Modric, dicendomi che è una persona e un giocatore incredibile. Dobbiamo conoscerci tutti meglio per costruire un gruppo, ma da quello che ho visto c’è serenità, voglia di far bene, di impegnarsi e di lavorare”.
La juve può essere una pretendente per lo scudetto?:
“Io sono venuto qui per fare qualcosa di grande, per vincere lo Scudetto. Se vengo qui al Milan, è per vincere. Poi ci sono tante altre cose esterne, non c’è solo il mio desiderio e la mia voglia. Ma io proverò a fare tutto per portare la squadra più in alto possibile. Vedremo a febbraio-marzo dove saremo. Per il momento dobbiamo lavorare, seguire il mister. La Juventus ha preso giocatori forti davanti, quindi sarà una delle squadra che può lottare per vincere il campionato”.
Ricordi sul Milan da avversario:
“Lo stadio di San Siro mi fa bene, spero di poterci fare grandi cose. Ci sono tifosi straordinari. So che per il momento i tifosi sono un po’ arrabbiati, ma sono e siamo qui per cambiare le cose: abbiamo bisogno del loro sostegno ogni partita”.
Dove preferisci giocare a centrocampo?:
“Posso fare tutti i ruoli in mezzo. Con De Zerbi ho giocato anche più avanti. In tutta umiltà penso di poter fare tutto, poi dipende da Allegri. Se giochiamo 3-5-2, il mio ruolo preferito è quello di mezzala sinistra. Poi posso giocare a due o più alto o sotto la punta”.
Ti sei prefissato un numero minimo di gol?:
“Ho fatto 10-11 gol un anno con la Juve, l’anno scorso pure con tanti assist. Mi piace essere in area. Spero di fare almeno 10 gol: Allegri e De Zerbi mi hanno convinto che posso essere un giocatore che segna”.
Serie A
Bologna, contro la Lazio chance per il grande ex?
Ciro Immobile, attaccante del Bologna, torna a Roma per affrontare la sua grande ex squadra, la Lazio. Italiano potrebbe puntare su di lui all’Olimpico?
Dopo il passo falso contro la Cremonese, il Bologna ha ripreso subito il cammino eliminando in rimonta dalla Coppa Italia il Parma. Nel weekend la squadra rossoblù avrà davanti a se una trasferta complicata come quella dell’Olimpico contro la Lazio di Sarri. Il match è in programma domenica alle 18.00.
Una gara dal sapore speciale in particolare per un giocatore della squadra di Vincenzo Italiano, Ciro Immobile. L’esperto attaccante italiano affronta per la prima volta dal suo ritorno in Serie A la squadra biancoceleste, di cui è stato capitano e punto di riferimento per molti anni. 9 anni passati nella Capitale, dove Immobile ha totalizzato oltre 200 gol, vincendo per 3 volte il titolo da capocannoniere, eguagliando il record di gol di Higuain a quota 36 reti nel 2020.
Immobile, l’accoglienza del pubblico laziale

CIRO IMMOBILE E GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tornato in Italia dopo un solo anno di permanenza al Besiktas, l’avventura di Immobile al Bologna è iniziata in salita. Mandato in campo da titolare alla prima stagionale, proprio all’Olimpico contro la Roma, l’attaccante ha dovuto lasciare terreno di gioco a causa di un grave stiramento; rimasto ai box per oltre 3 mesi, Immobile è tornato in campo per la prima volta dall’infortunio proprio contro il Parma in Coppa Italia.
Difficilmente Italiano si affiderà ad Immobile dal primo minuto, più probabile un suo impiego a gara in corso a seconda dell’andamento della gara. Quel che è certo sarà il tributo e l’accoglienza che avrà il pubblico laziale per il grande bomber che ha segnato un era. L’addio di Immobile alla Lazio ai tempi fu improvviso, e non permise all’Olimpico di salutare come meritava l’attaccante di Torre Annunziata.
Domenica sarà l’occasione giusta per i tifosi biancocelesti di dimostrare, anche se da avversario, il loro affetto per Immobile.
Serie A
Napoli, Conte pensa a una soluzione a sorpresa per sostituire Lobotka
Il Napoli prepara la sfida alla Juventus senza Lobotka: Conte valuta soluzioni d’emergenza e una possibile sorpresa per la mediana.
Dopo il passaggio del turno in Coppa Italia al batticuore, il Napoli è già concentrato sul big match contro la Juventus. Una sfida complicata, resa ancora più difficile dall’assenza di Stanislav Lobotka, fermato da un risentimento muscolare. Lo stop dello slovacco peggiora notevolmente la situazione di un reparto già ridotto all’osso, viste le assenze contemporanee di De Bruyne, Anguissa e Gilmour.
Conte, di fatto, può contare solo su McTominay, Elmas e Vergara, con quest’ultimo è stato provato in mediana soltanto nella sfida contro il Cagliari. Visto il calendario fitto tra campionato, Champions e Supercoppa, il tecnico sta iniziando a pensare anche a un’altra soluzione per alternare gli uomini senza rischiare nuovi stop. Da qui nasce l’idea Marianucci.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Marianucci in mediana?
Marianucci, classe 2004, quest’anno si è visto solo una volta, nella sconfitta interna contro il Milan. Nonostante l’errore che portò al vantaggio rossonero, il giovane difensore reagì con grande forza mentale, continuando a giocare con personalità. È un aspetto che a Conte non è passato inosservato, così come le sue caratteristiche: fisicità, muscoli, buona impostazione e la capacità di giocare davanti alla difesa, ruolo ricoperto anche ai tempi dell’Empoli.
Il tecnico starebbe quindi valutando l’idea di sfruttarlo in mediana come alternativa durante le prossime settimane. Contro la Juventus, però, è più probabile che Conte scelga l’esperienza e l’affidabilità di Elmas, che ha già giocato in quel ruolo con buoni risultati contro il Como.
Di certo, con un centrocampo così rimaneggiato, il Napoli dovrà trovare nuove soluzioni e arrangiarsi come può: in attesa dei rientri, ogni opzione diventa preziosa per non perdere equilibrio nelle prossime sfide.
Serie A
Savicevic bacchetta Adzic “Non ha seguito il mio consiglio: avrebbe dovuto lasciare la Juventus”
Dejan Savicevic esprime le sue preoccupazioni per Adzic e il futuro della Juventus, mentre elogia il Milan di Massimiliano Allegri.
Le parole di Savicevic su Adzic e la Juventus
Dejan Savicevic, ex calciatore di fama mondiale, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale di Adzic. Secondo Savicevic, Adzic sta attraversando un momento difficile alla Juventus, poiché non ha seguito il consiglio di trasferirsi in prestito durante l’estate. L’ex calciatore teme che la mancanza di spazio nella squadra possa portare Adzic a perdere l’opportunità di crescita, compromettendo così il suo futuro professionale.
Il Milan di Allegri e le prospettive per lo Scudetto
Oltre a discutere della situazione di Adzic, Savicevic ha elogiato il Milan guidato da Massimiliano Allegri. Secondo lui, la squadra rossonera ha tutte le carte in regola per lottare per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità per completare l’organico. Le parole di Savicevic mettono in evidenza la competitività del Milan in questa stagione e suggeriscono che con qualche aggiustamento, la squadra potrebbe davvero ambire al titolo.
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Fonte: l’account X di Schira
Dejan #Savicevic: “ #Adzic sta attraversando un brutto periodo. Non mi ha ascoltato: in estate doveva andare via dalla #Juve in prestito. Ha poco spazio e ho paura che si perda. Il #Milan di #Allegri mi piace molto: lotterà per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
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