I nostri Social

Esteri

Premier League, la TOP 20 degli “under-performers”

Pubblicato

il

Manchester United

In Premier League è stato utilizzato un algoritmo per stabilire matematicamente i giocatori con la resa statistica più bassa.

Come funziona l’algoritmo?

Come base scientifica sono stati utilizzati i dati estrapolati dalla TFG. Un acronimo che sta per Twenty First Group, ovvero un’agenzia di data analyst in ambito sportivo. Utilizzando questi dati, sono state valutate le prestazioni in questi primi nove mesi stagionali di tutti i giocatori di Premier League.

Il metro di paragone utilizzato sono state le performance statistiche degli ultimi due anni, anche se i giocatori in questione non militavano in Premier League nel suddetto arco temporale. E infatti lo scopo dell’indagine statistica era proprio questo: stabilire quali giocatori avessero reso meno rispetto alle aspettative e soprattutto in quale proporzione.

Sulla base di questi dati è stato creato un grafico, il quale attribuisce a ogni giocatore un valore numerico. Più è basso il numero (sono stati utilizzati anche numeri negativi) e peggiore è il rapporto fra la resa effettiva del giocatore rispetto alle aspettative create sulle recenti prestazioni.

Premier League

Premier League, chi ha reso meno?

L’area dirigenziale del Manchester United è stata al centro di numerose polemiche negli ultimi anni. Non stupisce quindi che nella TOP 20 degli under-performers ci siano ben tre giocatori dei Red Devils.

Parliamo di Antony, dei tre per distacco il peggiore dato che il valore a egli attribuito è -119, al 15esimo posto, ma anche di Casemiro (13esimo con un valore di -106 punti) e l’ex-Inter Eriksen: 11esimo con un valore di -97 punti.

Secondo l’algoritmo, il giocatore che ha deluso maggiormente le aspettative rispetto al recente passato è Cullen del Burnley. L’irlandese è lo specchio della squadra di Kompany: la più grande delusione di questa Premier League.

I Claret and Blue avevano fatto ben sperare non solo i propri tifosi ma tutta la stampa britannica, esprimendo un gioco all’avanguardia e dominando il Championship realizzando il quasi-record dei 101 punti in classifica.

Nonostante un mercato estivo faraonico (111 milioni di euro spalmati su 10 giocatori, la seconda campagna acquisti più esosa per una neopromossa nella storia della Premier League dopo i 162 milioni spesi dal Nottingham Forest nella stagione 2022/2023) il Burnley è attualmente 19esimo in classifica.

Il 17esimo posto, che garantisce la salvezza, dista sette punti ed è occupato da un’altra neopromossa: il Luton Town. Della squadra visto lo scorso anno non c’è traccia, soprattutto dal punto di vista del gioco. Vero fiore all’occhiello della vittoriosa campagna in seconda divisione, sul quale addetti ai lavori più o meno credibili si erano affrettati a definire il belga “l’erede di Guardiola“.

Esteri

Arsenal, ecco il primo acquisto estivo: è fatta per Kadioglu

Pubblicato

il

Chelsea

Stando a quanto riportato dai media turchi, l’Arsenal avrebbe chiuso per Ferdi Kadioglu: 24enne difensore turco del Fenerbahce.

Arsenal, arriva Kadioglu: i dettagli

Arsenal

Stando a quanto riportato dal giornalista turco Devrim Zhengi, l’Arsenal si sarebbe assicurata le prestazioni sportive del laterale turco del Fenerbahce (il 24enne Ferdi Kadioglu) in vista della prossima stagione.

La notizia è stata riportata in patria anche dal quotidiano turco Karar. Il difensore turco, che in questa stagione ha segnato 3 gol e fornito 5 assist in 45 partite fra tutte le competizioni, costerà ai gunners una cifra vicina ai 30 milioni di sterline.

Si tratta di un rinforzo importante per Arteta, in quanto l’eclettico laterale turco è perfettamente ambidestro e quindi può giocare senza problemi sia come terzino sinistro che come terzino destro.

Continua a leggere

MLS

Born in the MLS – Viaggio nel campionato d’oltreoceano #12

Pubblicato

il

Born in the MLS

12° appuntamento con Born in the MLS – viaggio nel campionato d’oltreoceano, la rubrica settimanale di Calciostyle sulla MLS. Ecco il punto sul 12° weekend. 

In un paese dove il calcio non la fa da padrone, c’è una competizione che unisce tutti gli stati da Est a Ovest. La Major League Soccer non è, come molti credono, la pensione del calcio europeo; bensì è una festa, un momento di aggregazione, il modo di vivere lo sport in maniera genuina gustandosi allo stesso tempo un grande spettacolo.

Il gioco importato dall’Europa sta spopolando e oggi più che mai sta toccando il suo picco di popolarità. Tante star e talenti emergenti sono pronti a scendere in campo. This is MLS.

Indice

INTER MIAMI DOMINA E RIMONTA IL DOPPIO SVANTAGGIO. BOUANGA STRARIPANTE FA TRIPLETTA DI ASSIST, SI SBLOCCA MURIEL CHE NE FA 2 A PHILADELPHIA. SUPER BENTEKE ESPUGNA ATLANTA E ARANGO FA DOPPIETTA MA NON BASTA.

Atlanta United – D.C. United 2-3 (16′ Almada, 19′, 44′, 55′, Benteke, 48′ A.G. Peltola)

DC United

Il dodicesimo turno di MLS si apre con uno scontro diretto ai margini della zona playoffAtlanta vuole interrompere la striscia senza vittorie e si troverà di fronte un DC in ripresa.

Match subito scoppiettante con Atlanta che passa in vantaggio poco dopo il quarto d’ora grazie al calcio di rigore conquistato da Giakoumakis e trasformato da Almada. La risposta degli ospiti non tarda ad arrivare e appena 4 minuti dopo ci pensa Benteke a rimettere le cose a posto svettando di testa al centro dell’area su cross di Stroud dalla destra, al termine di una grande azione manovrata.

Il DC conquista il pari e continua a spingere, al tramonto del primo tempo ci pensa ancora Benteke a finalizzare un’azione dei suoi. Ancora di testa su cross di Stroud dopo l’ottima triangolazione tra l’8, Klich ed Herrera.

Nella ripresa arriva subito il gol del nuovo pari di Atlanta, questa a causa della deviazione sfortunata di Peltola sul cross di Lobjanidze che spiazza completamente il portiere.

L’equilibrio dura ancora una volta molto poco. Al 56′ Klich batte un corner che termina sulla desta del solito Benteke, il belga appostato sul secondo palo indirizza verso il primo e colpendolo riesce a mettere fuorigioco Guzan. Prima tripletta in questa MLS per l’ex Crystal Palace.

Vittoria importantissima del DC che rientra prepotentemente nel gruppo playoff e aggancia il sesto posto della Eastern MLS.

CF Montreal – Inter Miami 2-3 (22′ Duke, 32′ Vilsaint, 44′ Rojas, 45’+3 Suárez, 59′ Cremaschi)

Inter Miami

Messi e compagni volano in Canada per continuare a dominare la Eastern MLS. La goleada inflitta ai Red Bulls ha dimostrato ancora una volta lo strapotere offensivo dei rosanero. Padroni di casa che invece non vincono da 3 partite e sono scivolati fuori dalla zona playoff.

Avvio schok dei padroni di casa che nel giro di mezzora ne fanno due. Prima una fuga in contropiede di Vilsaint si conclude con l’assist per Duke che infila Callender sotto le gambe. Poi ancora Vilsaint, questa volta in veste di rifinitore, sigla il raddoppio al termine di un’azione partita dal basso che ha portato l’esterno Lassiter a servire il n°28 dalla sinistra.

Il Miami però non molla mai e poco prima dell’intervallo la riapre grazie a un magistrale calcio di punizione di Rojas che dai quasi 30 metri, in posizione centrale, calcia “alla Messi“, disegnando una parabola che scavalca il portiere e si insacca sul primo palo.

Il gol riaccende gli animi e spinge gli ospiti a continuare le offensive. Finché, negli ultimi secondi di tempo, Gressel batte un corner a rientrare col pallone che viene prolungato e finisce nel cuore dell’area piccola dove Suàrez ci mette la zampata, pareggiando i conti.

Nella ripresa passano appena 10 minuti quando Messi lavora un gran pallone a centrocampo, serve Rojas che vede Cremaschi solo dalla parte opposta e lo serve con un lancio filtrante, il 30 si presenta davanti a Sirois e in caduta riesce a sfiorare quel tanto che basta per completare la rimonta.

A nulla serve l’assalto finale dei padroni di casa. Sesta vittoria consecutiva per l’Inter Miami che vola a 27 punti consolidando il primo posto nella Eastern MLS. I canadesi scivolano al 12° posto.

Charlotte – Nashville SC 1-0 (52′ Agyemang)

Charlotte

I padroni di casa hanno ripreso la marcia contro Portland e si trovano nella top 6 della Eastern MLSNashville ha dato importanti segnali di ripresa dopo il poker rifilato a Montreal.

La partita si rivela subito avvincente con diverse occasioni da una parte e dall’altra. Mukhtar ci prova per gli ospiti mentre Vargas per i padroni di casa. Le squadre vanno a riposo sullo 0-0.

Il secondo tempo si apre con la prima e unica emozione del match. Un appoggio all’indietro sbagliato della difesa di Nashville innesca il contropiede con Vargas che serve Agyemang, il 33 fa a sportellate con un difensore e si sfonda in area di rigore dove col sinistro incrociato fulmina Wills per il vantaggio di Charlotte.

Le occasioni continuano ad arrivare per i padroni di casa che riescono a conservare il vantaggio e conquistano 3 punti che li proiettano al sesto posto in classifica. Nuovo stop per Nashville.

New York Red Bulls – New England Revolution 4-2 (6′ Morgan, 24′ Carles Gil, 43′ Forsberg, 84′ Elias Manoel, 90′ Vrioni, 90’+3 Harper)

New York Red Bulls

I Red Bulls devono necessariamente rialzare la testa dopo i 6 gol subiti a Miami e ricevono un New England rigenerato dopo la vittoria di Chicago.

Padroni di casa che partono fortissimo e vanno in vantaggio dopo appena 6 minuti con Morgan che approfitta di una dormita difensiva e sfrutta direttamente il rinvio dal fondo per involarsi in solitaria e battere Ivacic.

New York continua a spingere e sfiora il raddoppio con Forsberg ma a metà tempo arriva la doccia gelata. Chancalay raccoglie palla sulla trequarti sinistra e crossa al centro dove trova Gil che in tuffo sorprende Coronel per l’1-1.

I Red Bulls non si sciolgono e riprendono ad attaccare. In chiusura di tempo Carmona conquista un calcio di rigore per fallo di mano; dal dischetto va Forsberg che infila all’angolino il nuovo vantaggio.

Il risultato rimane sul 2-1 fino all’84 quando un lancio dalle retrovie libera Carmona vicino al lato corto dell’area di rigore sinistro, il 17 scambia con Elie arrivando così sul fondo, palla in mezzo per Manoel che dal limite dell’area piccola controlla e col destro cala il tris.

New England non ci sta e al 90′ rientra in partita grazie a Vrioni che da centro area mette dentro l’assist dalla sinistra di Boateng lanciato sulla fascia.

Tuttavia, nel recupero sull’ultima azione disponibile Morgan riceve sulla trequarti e col tacco manda in porta Harper che solo davanti a Ivacic apre il piattone e fa 4-2.

Ottima reazione dei Red Bulls che restano in scia a Cincinnati conservando il terzo posto nella Eastern MLS.

Philadelphia Union – Orlando City 2-3 (12′ Uhre, 21′ McGuire, 42′, 46′ Muriel, 66′ Gazdag)

Orlando City

In Pennsylvania si presentauna delle squadre più in difficoltà di questa prima parte di stagione. Tuttavia, anche i padroni di casa non se la passano bene. Gli Union infatti non vincono da 5 partite.

Subito grandi emozioni a Philadelphia coi padroni di casa che passano subito in vantaggio grazie a un lavoro nello stretto al limite dell’area di Mcglynn, che serve Uhre posizionato nel cuore della difesa avversaria e pronto per battere a rete per fare 1-0.

Il pari di Orlando arriva quasi immediatamente. Rimessa laterale nei pressi della bandierina con Lodeiro che scambia con Muriel e va sul fondo, cross perfetto per la testa di McGuire che non sbaglia da pochi passi.

Sul tramonto del primo tempo c’è spazio per il gol del sorpasso Orlando. Un’azione di contropiede libera Muriel sullo spigolo dell’area di rigore destro, il colombiano si accentra e spostatosi la palla sul sinistro calcia forte verso il secondo palo trovando un gol straordinario all’incrocio dei pali. Si tratta del primo gol in MLS per l’ex Atalanta.

Il colombiano ci prende gusto e appena scoccato l’inizio della ripresa attacca la profondità con Lodeiro che lo serve alla perfezione, Muriel si presenta davanti a Semmle e con la sua solita freddezza glaciale incrocia calando il tris.

Gli Union reagiscono subito e trovano il gol del 2-3 ma l’arbitro annulla per offside. A metà ripresa Gazdag riapre, questa volta veramente, la partita trasformando un calcio di rigore.

Il resto del match di trasforma in un assalto di Philadelphia alla ricerca del pareggio. A 2′ dalla fine Gazdag si ripresenta sul dischetto ma questa volta Gallese intuisce e neutralizza il penalty regalando 3 punti ai suoi.

Orlando raggiunge così quota 12 punti grazie alla terza vittoria in questa MLS.

Toronto FC – New York City 2-3 (23′ Santiago Rodríguez, 44′ Jones, 55′ Bernardeschi, 78′ Perea, 91′ Petretta)

New York City

Toronto il morale è alle stelle dopo le 3 vittorie consecutive e il terzo posto in Eastern MLS. L’avversario di turno è il City di New York che vuole a tutti i costi consolidare un piazzamento in piena zona playoff.

Gli ospiti passano in vantaggio poco dopo il 20′ grazie al calcio di rigore di Santiago Rodríguez assegnato dall’arbitro per un fallo di mano. Sul tramonto del primo tempo New York raddoppia grazie all’azione personale Wolf che parte dalla difesa e sfonda fino al limite dell’area, scarica dalla parte opposta per l’arrivo di Jones che apre il piattone e con l’aiuto del palo fa 0-2.

La reazione di Toronto arriva a inizio ripresa col solito Bernardeschi che ribatte in rete da due passi dopo il miracolo strepitoso di Freese sulla conclusione ravvicinata di Longstaff.

I canadesi attaccano ma Insigne non riesce a pareggiare i conti. Allo scoccare dell’ultimo quarto d’ora un recupero alto del City da il via ad un’azione rapida che vede coinvolti PereaOiedaWolf con quest’ultimo che arriva sul fondo all’altezza dell’area piccola e mette in mezzo per il primo che a porta vuota cala il tris.

A 2 dalla fine Toronto accorcia le distanze con Petretta che colpisce al volo un cross di Longstaff ingannando anche Freese per il 2-3.

Importante vittoria per New York City che accorcia proprio su Toronto portandosi a 2 lunghezze dai canadesi. Interrotta a 3 la serie di vittorie consecutive di Bernardeschi e compagni.

Columbus Crew – Cincinnati 1-2 (74′ Kelsy, 76′ Acosta, 89′ Arfsten)

Cincinnati

I campioni in carica tornano in campo dopo il turno di riposo della scorsa settimane e si trovano ad affrontare una delle squadre più in forma del momento, Cincinnati. Gli ospiti infatti si trovano a 21 punti con sole 3 lunghezze di differenza rispetto all’Inter Miami. Si preannuncia un match scoppiettante.

Succede tutto nell’ultimo quarto d’ora della ripresa dopo un primo tempo povero di emozioni. AL 74′ Kubo riceve palla in area dalla destra e tocca per Acosta che salta 3 difensori e si porta sul fondo, crossa sul secondo palo e trova la testa di Kelsy che praticamente dalla linea di porta sigla il vantaggio per Cincinnati.

Neanche 2 giri di lancette più tardi è ancora il n° 10 argentino a rendersi protagonista. L’azione parte dalla trequarti sinistra con Bucha che tocca centralmente per Orellano, il 20 appoggia filtrante di prima per Acosta che rientra sul destro e insacca da 1 metro lo 0-2.

Sul tramonto del match arriva il gol che accorcia le distanze di Columbus con Arfsten che raccoglie una respinta della difesa, rientra sul sinistro e piazza all’angolino lontano.

Gol che però non serve ad altro. Cincinnati continua a stupire e infila la quarta vittoria consecutiva restando in scia all’Inter Miami. Brutta sconfitta per Columbus Crew che si allontana pericolosamente dai primi 6 posti.

FC Dallas – Austin FC 2-1 (4′ Musa, 56′ Ferreira, 84′ Driussi)

Dallas

Dallas si presenta un Austin in piena rimonta verso la top 3 dopo aver battuto i Galaxy e pareggiato con gli Whitecaps. I padroni di casa però non intendono fare sconti e lotteranno su ogni pallone.

Partono fortissimo i padroni di casa che trovano subito il gol grazie a bomber Musa. Il numero 9 approfitta di un retropassaggio calibrato male da parte di Driussi e a tu per tu con Stuver non sbaglia.

Gli ospiti crescono parecchio durante il primo tempo ma non riescono a pareggiare la partita, complice la prestazione di Paes. A inizio ripresa Musa riceve palla a centrocampo durante un’azione di contropiede e verticalizza per Ferreira che solo davanti a Stuver raddoppia per Dallas. 50° gol in MLS per il colombiano.

All’84′ Austin accorcia le distanze con Driussi che trasforma un calcio di rigore conquistato da Gallagher. L’assalto finale non basta per evitare la sconfitta per i texani che scivolano all’ottavo posto della Western MLSDallas invece risorge e avvicina la zona playoff ora distante 5 punti.

Sporting Kansas City – Houston Dynamo 1-2 (31′ Herrera, 61′ Sallói, 78′ Aliyu)

Houston Dynamo

In Kansas lo Sporting cerca il riscatto visto che la vittoria manca oramai da 6 partite e la zona playoff comincia ad allontanarsi. Houston ha cominciato a dare segnali di ripresa col pareggio contro St. Louis.

Le occasioni arrivano per entrambe le squadre durante la prima mezz’ora senza però particolari emozioni. Il primo guizzo è made in Texas con Herrera che batte corto un corner e scambia con Bassi, riceve il pallone all’altezza dello spigolo dell’area e calcia a giro sul secondo palo trovano il gol del vantaggio.

Nella ripresa c’è la reazione dello Sporting che superata la metà del tempo trova il gol del pari grazie a Sallòi che raccoglie una palla vagante al limite dell’area, se la sistema e calcia forte sul primo palo da posizione centrale battendo Clark.

L’equilibrio resiste fino al 78′ quando una progressione di Dorsey, che si fa tutto il campo palla al piede, culmina col passaggio filtrante a tagliare in due la difesa per Aliyu che apre il piattone e fa 1-2 per la Dynamo.

Un miracolo di Clark evita il secondo pareggio consecutivo e proietta i suoi al settimo posto nella Western MLS a quota 17 punti.

St. Louis City – Chicago Fire 3-1 (2′ Alm, 46′ Cuypers, 56′, 67′ João Klauss)

St. Louis City

In Missouri Fire devono dare una scossa alla stagione finora deludente ma per farlo dovranno battere un City imbattuto da 4 partite e in netta crescita.

La partita si stappa immediatamente a causa di un errore difensivo di Chicago che mette in moto Alm, l’esterno prende la mira dai 25 metri e calcia benissimo scavalcando il portiere col pallone che si insacca sotto la traversa.

Il primo tempo si conclude senza particolari emozioni. La ripresa si apre nello stesso modo rispetto alla prima frazione ma questa volta col gol dei FireDurkin si lancia sulla fascia destra e arriva sul fondo, il cross arriva sulla testa di Pompeu appostato sul secondo palo che fa da torre e rimette al centro per Cuypers. L’attaccante gira col sinistro in spaccata e trova il pareggio.

Dura poco il pareggio di Chicago che pochi minuti dopo va di nuovo sotto per effetto del gol di Klauss che colpisce di esterno da centro area il cross di Ostrak.

Il tris lo cala ancora João Klauss che incorna alla perfezione da pochi passi il cross dalla destra di Durkin. Dominio totale di St. Louis City che mantiene Dallas a distanza e consolida il posto ai playoff.

Colorado Rapids – San Jose Earthquakes 2-3 (33′ Rafael Navarro, 42′ Fernández, 44′ Pellegrino, 45’+6 López, 66′ Espinoza)

San Jose Earthquakes

I Rapids puntano dritti alla vetta con i loro 18 punti e un quinto posto nella Western MLS consolidato. Dall’altra parte gli Earthquakes hanno stupito tutti con la vittoria su LA e puntano a ripetersi per smuovere la classifica.

La prima parte di gara è tutta per Colorado che crea occasioni e va in gol poco dopo la mezz’ora grazie a un corner di Mihailovic che premia l’inserimento di Navarro per colpire al volo col destro e fare 1-0.

Pochissimo minuti più tardi arriva anche il raddoppio dei Rapids con Fernàndez che conclude il tikitaka calciando col destro dal limite dell’area e, complice una deviazione, riuscendo a battere ancora Yarbrough.

Sembra fatta per Colorado ma gli Earthquakes colpiscono poco prima dell’intervallo alla prima vera occasione, con Pellegrino che conclude un flipper in area ribattendo in rete la respinta corta di un difensore.

Il maxi recupero del primo tempo sorride a San José che trova il pari grazie alla conclusione volante di Lòpez, il centrocampista sfrutta la torre di Vitor Costa sugli sviluppi di corner e sigla il 2-2.

Nella ripresa continua l’assedio degli ospiti che cercano il vantaggio. A metà tempo ci pensa Espinoza a completare la rimonta. Vitor Costa riceve palla tra le linee sulla fascia, converge verso il centro e arrivato al limite dell’area tocca dalla parte opposta per il n°10 che incrocia col destro davanti a Steffen per il 2-3.

Con questi 3 punti San Josè lascia per la prima volta il fondo della classifica e aggancia Portland al penultimo posto a quota 10 punti. Seconda vittoria consecutiva e terza partita di fila senza sconfitte per gli Earthquakes. Brutto stop invece per Colorado che si vede scavalcato da LAFC.

Los Angeles Galaxy – Real Salt Lake 2-2 (20′, 40′ Arango, 54′ Gabriel Pec, 90’+4 Berry)

Real Salt Lake

Doppia partita a Los Angeles con i Galaxy impegnati nel Big Match di giornata contro il Real di Salt Lake City. Gli ospiti arrivano in California da primi in classifica e puntano ad allungare nello scontro diretto. Los Angeles vuole approfittare del turno di riposo per Minnesota per agguantare il secondo posto.

Dopo un avvio incoraggiante i Galaxy subiscono il gol dello svantaggio col solito Arango che svetta tra due difensori e insacca il cross di Katranis dalla sinistra. Al 40′ Gòmez parte in velocità sulla fascia e con l’uno due si presenta in area, vede al centro il movimento di Arango e lo serve, il 9 colpisce di prima con l’interno del destro e batte ancora McCarthy.

Chicho trova il suo 11° gol in questa MLS e aggancia Suàrez al primo posto della classifica marcatori.

Nella ripresa c’è la reazione dei padroni di casa che dopo 10′ trovano il gol che accorcia le distanze con Pec che arriva come un treno dalla sinistra e colpisce forte di prima su assist di Puig.

Il Real non di disunisce e cerca di incrementare il vantaggio ma non riesce a colpire efficacemente. I Galaxy creano di più e sfiorano diverse volte il gol del pari. Gol che arriva in pieno recupero grazie a Berry che anticipa l’uscita scellerata di MacMath e in scivolata mette dentro su cross di Puig dalla destra.

Pari in extremis per Los Angeles che ferma la corsa del Real Salt Lake mantenendo a 2 le lunghezze tra le due franchigie.

Los Angeles FC – Vancouver Whitecaps 3-0 (18′, 36′ Olivera, 57′ Bogusz)

Los Angeles FC

L’altro match che caraterizza la giornata a LA vede protagonisti i padroni di casa dell’LAFC contro gli Whitecaps di Vancouver. Si tratta di un altro match delicato che potrebbe smuovere parecchio la classifica viste le sole 3 lunghezze che dividono le due squadre.

Il primo quarto d’ora è totale dominio dei padroni di casa che creano 4/5 occasioni nitide ma Takaoka è attento e inchioda il risultato. Da registrare anche un paio di occasioni per gli ospiti ma Lloris risponde presente.

LAFC sembra più in palla e affidando la maggior parte delle azioni a Bouanga i pericoli aumentano il coefficiente. Infatti, è proprio dal francese che parte il cross decisivo per Olivera al 18′. L’esterno si inserisce in area e anticipa anche Takaoka per il vantaggio LA.

10′ dall’intervallo è ancora il 99 a seminare il panico sulla fascia sinistra. L’incursione del francese culmina con l’assist dal fondo ancora per Olivera che appoggia a porta vuota il 2-0.

Nella ripresa Bouanga continua la sua splendida serata e con l’ennesima incursione dalla sinsitra mette un cross che supera ancora Takaoka diventando buono per Bogusz che in spaccata volante cala il tris. Reazione timida di Vancouver che deve arrendersi alla terza sconfitta in questa MLS, la seconda nelle ultime 5 partite.

I californiani agganciano proprio i canadesi in classifica.

Portland Timbers – Seattle Sounders 1-2 (15′ Mora, 19′ Cristian Roldan, 50′ Ruidíaz)

Seattle Sounders

La giornata si chiude a Portland dove i Timbers accolgono Seattle. Le due squadre sono appaiate in classifica e 3 punti permetterebbero a una delle due di rientrare nel treno playoff.

La gara inizia subito a ritmi alti con Seattle che prova a portare i primi pericoli dalle parti di Crèpeau. Al quarto d’ora però sono i Timbers a sbloccare il risultato. Lancio dalla difesa di Zuparic che pesca in area Rodrìguez, il 14 usa il petto per appoggiare in favore di Mora che fulmina Frei per l’1-0.

Dura poco il vantaggio di Portland che si fa raggiungere al 19′ dalla conclusione di Roldan dal limite dell’area deviata da un difensore che beffa così Crèpeau.

L’equilibrio resiste complice anche l’alternanza nella creazione delle occasioni delle due squadre che però non riescono a centrare il bersaglio grosso.

La svolta arriva nella ripresa quando intorno al 5′ minuto un’azione tutta di prima dei Sounders sviluppata al limite dell’area porta Vargas al limite dell’area, il 18 tocca a rimorchio per Ruidíaz che calcia di prima col sinistro e trova una traiettoria imprendibile per Crèpeau.

Rimonta completata per Seattle che riesce a respingere tutti gli attacchi dei Timbers alla ricerca del pareggio. La vittoria permette ai Sounders di rimanere in scia a St. Louis che occupa l’ultimo slot utile per rientrare nei playoff. Sconfitta che invece spedisce Portland sul fondo della classifica.

Classifica e prossimo turno MLS

EASTERN MLS

Squadra P V P P G+ G- Punti
1 Inter Miami 13 8 3 2 35 20 27
2 Cincinnati 12 7 3 2 15 10 24
3 New York RB 12 5 5 2 20 18 20
4 Toronto 12 6 1 5 16 17 19
5 New York City 12 5 2 5 14 14 17
6 Charlotte FC 12 5 2 5 13 13 17
7 DC United 12 4 5 3 19 19 17
8 Columbus Crew 11 3 6 2 13 11 15
9 Philadelphia Union 11 3 5 3 21 19 14
10 Atlanta United 11 3 3 5 16 14 12
11 Orlando City 11 3 3 5 14 20 12
12 Montreal Impact 11 3 3 5 15 23 12
13 Nashville 11 2 5 4 14 19 11
14 Chicago Fire 12 2 4 6 12 22 10
15 New England Revolution 11 2 1 8 9 22 7

WESTERN MLS

Squadra P V P P G+ G- Punti
1 Real Salt Lake 12 6 4 2 20 11 22
2 Minnesota United 10 6 2 2 17 11 20
3 Los Angeles Galaxy 12 5 5 2 23 19 20
4 Vancouver Whitecaps 11 5 3 3 18 13 18
5 Los Angeles FC 12 5 3 4 22 19 18
6 Colorado Rapids 12 5 3 4 20 18 18
7 Houston Dynamo 11 5 2 4 11 11 17
8 Austin FC 12 4 4 4 15 15 16
9 St. Louis City 11 3 7 1 18 15 16
10 Seattle Sounders 12 3 4 5 15 14 13
11 Dallas 11 3 2 6 12 16 11
12 Sporting Kansas City 12 2 5 5 19 21 11
13 San Jose Earthquakes 12 3 1 8 20 28 10
14 Portland Timbers 12 2 4 6 21 25 10

PROSSIMO TURNO

Giovedi, 16 Maggio 2024
Cincinnati 01:30 Atlanta United
DC United 01:30 New York RB
Montreal Impact 01:30 Columbus Crew
Orlando City 01:30 Inter Miami
Philadelphia Union 01:30 New York City
Austin FC 02:30 Houston Dynamo
Chicago Fire 02:30 Charlotte FC
Minnesota United 02:30 Los Angeles Galaxy
Nashville 02:30 Toronto
St. Louis City 02:30 Los Angeles FC
Colorado Rapids 03:30 Vancouver Whitecaps
Real Salt Lake 03:30 Seattle Sounders
Portland Timbers 04:30 San Jose Earthquakes
Continua a leggere

Premier League

Arsenal: 20 anni fa la leggenda dei “The Invincibles”

Pubblicato

il

Nel 2004 Arsene Wenger portava l’Arsenal a conquistare il suo tredicesimo titolo in Premier League non perdendo neanche una partita in tutta la stagione. 

A chi pensiamo quando parliamo di squadre imbattibili? Sicuramente gli appassionati più “datati” diranno il Grande Torino di Valentino Mazzola o il Real Madrid di Di Stefano. Le generazioni degli anni dopo ricorderanno il Milan di Arrigo Sacchi. Quelle più recenti parleranno del Barcellona dei marziani di Pep Guardiola.

C’è stata una squadra, però, che era veramente invincibile. E che vent’anni fa entrava nella leggenda del calcio con un record che, ancora oggi, nessuno ha più eguagliato nel campionato inglese. E quella squadra era l’Arsenal.

Indice

La rivoluzione francese.

E’ il 1996. Da quattro anni il campionato inglese ha cambiato nome, passando da First Division a Premier League. Non è solamente un cambio di nominativo, ma dell’idea che c’é alla base: rendere il torneo d’Oltremanica il migliore al mondo. Rinnovo delle infrastrutture e “cacciata” degli hooligans dagli stadi sono i capisaldi di un progetto che all’inizio genera scetticismo ma che, un paio di decenni dopo, porterà introiti economici mai visti prima.

Arriva la Premier League, e c’é un solo uomo al comando: Sir Alex Ferguson. Il Manchester United è la squadra che aprirà un dominio quasi incontrastato. Già, quasi. Perché nella patria della letteratura romantica solo l’immaginazione ed un forte sentimento interiore avrebbe potuto contrastare un egemonia che sembrava inscalfibile. E il protagonista di questo romanzo durato più di vent’anni si chiama Arsène Wenger.

Arsenal

Diventato allenatore dopo un passato tutt’altro che indimenticabile come calciatore, esordisce come tecnico con il Nancy. Nel 1987 arriva nel Principato, dove porterà il Monaco alla conquista del titolo nel 1988. Arrivano offerte importanti, dal Bayern Monaco alla nazionale francese, ma la risposta è no. Wenger si trova bene al Monaco, e giura fedeltà alla propria squadra. L’inizio di una lunga storia d’amore? Tutt’altro. Dopo un difficile avvio di campionato il tecnico viene esonerato. E dove va? Lontano, fino in Giappone. Al Nagoya Grampus, dove vincerà la Coppa dell’Imperatore e portando la squadra al secondo posto, dopo averla prelevata dai bassi fondi della classifica.

Una grande impresa, certo. Ma le imprese lontane da casa rischiano di non avere appeal. Eppure c’é qualcuno che già qualche anno prima aveva visto in Wenger qualcosa di speciale. Quel qualcuno si chiama David Dein, ed è il vicepresidente dell’Arsenal.

Si erano conosciuti qualche anno prima, quando Wenger era ancora l’allenatore del Monaco. Tra realtà e finzione, proprio come in un romanzo romantico, si narra di una frase pronunciata dal tecnico nativo di Strasburgo al numero 2 dei Gunners in quell’incontro: “Ieri sera alla tv ho visto una partita del Tottenham. Mi sono addormentato.” Dein si ricordò di questa frase, e nel 1996 Wenger prenderà il posto del dimissionario Bruce Rioch.

Il Double.

L’arrivo di Wenger a Londra viene accolto dai tifosi dei Gunners con una certa preoccupazione. L’abitudine ad una guida tecnica inglese o comunque del Regno Unito è ormai consolidata, e un allenatore straniero avrebbe portato, a loro avviso, solo incertezze. La rivoluzione francese parte dall’alimentazione e dai metodi di allenamento. Con Wenger arriva anche un giovane Patrick Vieira, che di lì a poco diventerà la colonna portante del centrocampo dell’Arsenal del presente e di quello futuro. La prima stagione si conclude con il terzo posto in classifica e con la vittoria, ancora una volta, del Manchester United. Ma i miglioramenti sono evidenti, ed è solo l’inizio.

La seconda stagione è quella che porterà l’Arsenal alla conquista del double Premier League-FA Cup, dopo quasi trent’anni di distanza dall’ultima volta. La squadra aveva messo delle fondamenta solide all’interno della sua rosa. Un mix di giocatori giovani (Vieira, Overmars, Petit) affiancati da veterani già affermati (Bergkamp in primis).

Arsenal

Sembrerebbe solamente il preludio ad un dominio destinato a durare anni, ma non sarà subito. Nelle stagioni successive i Gunners arriveranno sempre alle spalle degli acerrimi rivali del Manchester United, che vinceranno la Premier League per ben tre stagioni consecutive. L’Arsenal conoscerà l’amarezza della sconfitta anche in campo europeo nel 2000, quando verrà battuto ai rigori dal Galatasaray nella finale di Coppa UEFA.

Sono molti i tifosi londinesi a credere che il Double sia stata una parentesi felice ma breve, e che per vedere rivincere ancora la propria squadra bisognerà aspettare ancora tanto tempo. E invece si sbagliano, perché nel 1999 è arrivato l’uomo della provvidenza, e anche lui, come Wenger, viene dal Monaco. Il suo nome è Thierry Henry.

Gli invincibili.

Dopo un periodo di adattamento ad un campionato totalmente diverso, Henry diventa il fuoriclasse pronto a prendere per mano l’Arsenal e a farlo diventare una delle squadre più belle di sempre. Assieme a lui ci furono gli arrivi fondamentali di Robert Pires, Fredrik Ljungberg e Sol Campbell, che in poco tempo diventarono la colonna portante dei Gunners.

Il ritorno al successo arriva nella stagione 2001-2002. L’Arsenal vince ancora una volta il Double, il terzo della sua storia. Il Manchester United però è sempre lì, in agguato, ed infatti la stagione successiva si riprende la corona. Ciò che però preoccupa di più i tifosi dell’Arsenal e la dirigenza stessa è che sempre più club stanno vendendo a proprietà miliardarie. L’arrivo di Roman Abramovic al Chelsea coinciderà con l’inizio di sessioni di calciomercato faraoniche, con un solo chiaro obiettivo: vincere subito.

Ma a volte i milioni non bastano. A volte la programmazione, la pazienza e la perseveranza pagano. Anche quando il mondo esterno sembra dirti il contrario. E così fu.

All’inizio della stagione 2002/2003 le dichiarazioni di Wenger fanno sorridere in molti. “Questa squadra può pensare di non perdere neanche una partita in campionato”, afferma il tecnico francese. Alcuni tifosi dell’Arsenal sono arrabbiati da queste dichiarazioni, mentre i rivali deridono lo stesso Wenger. In molti cambieranno idea solamente un anno dopo.

Eppure la stagione 2003/2004 non inizia benissimo. I Gunners perdono in Community Shield ai calci di rigore contro il Manchester United, e le prime cinque gare di campionato portano quattro successi ed un pareggio, ma senza convincere del tutto.

Arsenal

Il 21 settembre 2003 l’Arsenal arriva all’Old Trafford, in una gara che rimarrà nella storia della Premier League come “The Battle of Old Trafford”. La squadra di Wenger è avanti 2-1 nonostante si trovi in dieci uomini per l’espulsione di Vieira, arrivata dopo un fallo di reazione su Ruud van Nistelrooij. Ne nasce una rissa clamorosa. A dieci minuti dal termine proprio il centravanti olandese ha la possibilità di pareggiare dagli 11 metri, ma la sua conclusione sbatte sulla traversa. Keown gli esulta ripetutamente in faccia, colpendolo anche. Ne nasce un parapiglia ma, clamorosamente, l’arbitro non estrae nemmeno un cartellino.

L’Arsenal vince anche contro il Liverpool ed il Chelsea, ma al termine del girone d’andata si trova a tre punti di distanza dai Blues. La parte di stagione che sarà decisiva per il successo dei Gunners è quella compresa tra il 10 gennaio ed il 20 marzo 2004. In quel periodo l’Arsenal vincerà 9 gare consecutive, tra cui quella fondamentale in rimonta in casa del Chelsea. Il pareggio contro lo United per 1-1 porta i cannonieri primi in campionato a 12 punti di distanza dai Red Devils e a 7 punti dal Chelsea. Un distacco abissale e che metterà la parola “fine” alle ambizioni di Ranieri e Ferguson.

La tripletta di Thierry Henry contro il Liverpool nel successo per 4-2 è una masterclass di tecnica e potenza. La vittoria contro i Reds è il manifesto del pensiero tattico di Wenger, che dimostra lo strapotere di una squadra dominante.

Il 13esimo titolo della storia dell’Arsenal arriva matematicamente a quattro giornate dal termine con il pareggio per 2-2 contro il Tottenham. Già, proprio quel Tottenham che faceva addormentare Wenger alla tv.

Ma non finisce qui. L’Arsenal vuole trasformare la propria stagione da unica ad irripetibile. E così sarà. I Gunners chiuderanno il campionato da imbattuti con 90 punti. In 38 partite collezioneranno 26 vittorie e 12 pareggi. Un’ impresa che, a vent’anni di distanza, nessuno è stato più in grado di ripetere in Premier League. Thierry Henry è all’apice della sua carriera, e vince la classifica cannonieri con 30 reti.

Arsenal

Sono passati vent’anni da quel 2004 in cui l’Arsenal di Wenger scioccò il mondo calcistico. Da quel momento i tifosi stanno ancora aspettando il ritorno alla vittoria del campionato. L’anno scorso Arteta ci è quasi riuscito, come quest’anno. E se non dovesse essere nemmeno quest’anno i tifosi dell’Arsenal continueranno ad essere pazienti ancora un po’.

Perché nella trasposizione cinematografica del capolavoro di Nick Hornby “Febbre a 90” c’é una frase che, probabilmente, rappresenta in maniera impeccabile l’essenza dei tifosi dei Gunners: “C’è sempre un altra stagione”.

 

 

 

 

 

 

Continua a leggere

Ultime Notizie

Chelsea Chelsea
Esteri5 minuti fa

Arsenal, ecco il primo acquisto estivo: è fatta per Kadioglu

Visualizzazioni: 134 Stando a quanto riportato dai media turchi, l’Arsenal avrebbe chiuso per Ferdi Kadioglu: 24enne difensore turco del Fenerbahce....

Notizie15 minuti fa

Milan, incontro fissato: Conte parlerà con la dirigenza | I dettagli

Visualizzazioni: 190 Milan, lo avevamo anticipato in esclusiva una settimana fa e non possiamo che confermare grazie a importanti informazioni...

Atalanta Atalanta
Champions League25 minuti fa

Se l’Atalanta arriva quarta niente sesta squadra in Champions: con o senza Dublino

Visualizzazioni: 248 L’Atalanta di Gasperini ha quasi conquistato la qualificazione alla prossima Champions, ed ha in mano anche l’accesso per...

Born in the MLS Born in the MLS
MLS45 minuti fa

Born in the MLS – Viaggio nel campionato d’oltreoceano #12

Visualizzazioni: 177 12° appuntamento con Born in the MLS – viaggio nel campionato d’oltreoceano, la rubrica settimanale di Calciostyle sulla...

Como, il direttore sportivo Ludi Como, il direttore sportivo Ludi
Serie B1 ora fa

Como, il ds Ludi: “Promozione? Merito della solidità della famiglia Hartono”

Visualizzazioni: 192 È ufficiale: il Como andrà in Serie A. A tal proposito, il direttore sportivo Carlalberto Ludi ha parlato...

Calciomercato1 ora fa

Ranieri: “Vardy in Italia? Non mi ha chiamato, ma mi piacerebbe rivederlo”

Visualizzazioni: 214 Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, ha parlato dopo la sconfitta in casa del Milan della possibilità di vedere...

Serie A2 ore fa

Atalanta, De Ketelaere tocca l’Olimpo: ora la Dea lo farà tutto suo

Visualizzazioni: 237 Atalanta, due gol per Charles De Ketelaere contro la Roma e la palma di migliore in campo. Il...

Lorenzo Casini Lorenzo Casini
Notizie2 ore fa

Casini: “Una partita di calcio? Ecco quanto inquina”

Visualizzazioni: 230 Alla vigilia della partita di Coppa Italia Lorenzo Casini ha parlato dell’impatto ambientale legato alle partite di calcio:...

Serie B2 ore fa

Ternana, un vantaggio e un pericolo sulla strada della salvezza

Visualizzazioni: 212 Ternana, i rossoverdi stanno preparando la sfida dei playout contro il Bari. Le Fere sperano di salvare la...

Monza, Palladino Monza, Palladino
Serie A3 ore fa

Monza, la partita perfetta per studiare il futuro

Visualizzazioni: 258 Il Monza di Raffaele Palladino sta affrontando questo finale di stagione con una calma olimpica Giocare contro la...

Le Squadre

le più cliccate