Serie A
Lazio, ricordi di gloria
Un campione della Lazio del passato ricorda il trionfo sulla Roma nella finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013, a dieci anni di distanza dal trionfo.
Lazio, quella serata memorabile di maggio

Senad Lulic
Ci sono ricordi che non si cancellano. Nel bene o nel male. E hanno una data precisa. Nel caso di Lazio e Roma, quella data è il 26 maggio 2013. Ricordo celestiale per i biancocelesti che misero le mani sulla finale di Coppa Italia grazie al gol di Lulic. Ricordo meno felice per i giallorossi.
E lui, Senad Lulic da Mostar (Erzegovina), 282 presenze e 28 reti in biancoceleste, quel momento non lo ha certo lasciato coprire dalla polvere del tempo. Anzi, se lo coccola ancora oggi come uno dei suoi ricordi più rifulgenti.
Galeotto fu il massaggiatore che, parlando con lui la vigilia di quella storica gara, si sentì dire: “domani ci penso io”. Detto e fatto. Non solo lo ricorda bene, ma lo ha raccontato per filo e per segno in un libro scritto da Fabio Argentini e intitolato “26 maggio, la storia del derby dei derby”.
“Torno spesso a Roma – dice con parole riprese da La Lazio Siamo Noi – e ancora dopo dieci anni il tempo non sembra essere passato. Quando vado al bar, in un ristorante o al parco giochi con i miei figli continuo a essere fermato per una foto, un autografo o solo per un ringraziamento“. Sono, insomma, quelle esperienze che, come il suo gol, hanno scavato il cuore e si sono arrampicate sull’albero della memoria per prendervi salda dimora.
“Questo affetto della gente è straordinario – prosegue – e racconta esattamente cosa ha rappresentato quel derby per questa città. Nel tempo, proprio grazie a quell’affetto, ho capito quanto ha rappresentato quel derby per questa città. Ma quello che abbiamo fatto conquistando quella Coppa l’ho capito davvero solo nei mesi seguenti”.
Lulic viene da Mostar. Un paese che ha dovuto purtroppo versare molto sangue a causa della guerra. “Io vengo dalla cultura della fatica- spiega – della povertà, della guerra che ho vissuto quando ero bambino. Per me essere ancora oggi circondato dall’affetto della gente equivale ad avere vinto una sfida importante. Come uomo e come calciatore”.
E, oltre a quel gol, Lulic si sarebbe fatto dopo poco tempo un altro grandissimo regalo che vale forse migliaia di quei gol: la sua prima figlia Lea di cui la moglie Sandra era ancora incinta il giorno in cui ebbe luogo la finale.
“Poi sono arrivati Lian e Luca- conclude- quel che desideravo è arrivato”. Una curiosità: cominciano tutti per elle. Come Lazio. Come Lulic. Coincidenze? Forse no.
Serie A
Sassuolo, Grosso: “Il Torino vuole ripartire, Pinamonti in dubbio”
Il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Serie A contro il Torino.
Il Sassuolo vuole continuare a sorprendere in campionato, visto l’attuale nono posto con 21 punti. Una vittoria domani pomeriggio contro il Torino potrebbe avvicinarli alla zona per l’Europa League. Attenzione, però, ai Granata che vogliono continuità dopo la vittoria contro la Cremonese, arrivata dopo tre sconfitte consecutive. Alla vigilia della sfida Fabio Grosso ha parlato in conferenza stampa al Mapei Football Center.
Sassuolo, le parole di Grosso

Questa è una gara tabù ma che tipo di gara si può fare contro questo Torino che cambia?
“Incontriamo una squadra che ha meno punti di quelli che si aspettava e anche da quello che dicono hanno grande voglia di rivalsa e di ripartire. Hanno grandi qualità all’interno e ci aspettiamo come sempre una gara tosta e difficile. Ci siamo preparati per capire cosa succederà e quello che servirà. Siamo pronti per questa bella partita e cercheremo in tutti i modi di farla al massimo perché così deve essere, perché senza queste caratteristiche difficilmente riesci a fare il risultato che vuoi”.
Ci intrigava a suo tempo Volpato al posto di Berardi e mi sembra sia arrivata una buona risposta. Stai cambiando il modo di fare il centravanti a Pinamonti?
“No, non si tratta di cambiare, si tratta di saper riconoscere il modo di giocare. Lui è un giocatore completo con tante caratteristiche varie, può mandare negli spazi, può fare da raccordo, dunque la bravura è saperlo fare quando viene richiesto. Sta migliorando tantissimo, peccato perché si aggiunge alla lista dei ragazzi in dubbio. Ha avuto un problema la partita scorsa e ancora non siamo in grado di rimetterlo al 100% e capiremo se sarà in gruppo o se sarà indisponibile che sono gli stessi della scorsa volta più Coulibaly in Coppa d’Africa e Thorstvedt squalificato”.
Gioca Cheddira quindi?
“Abbiamo due attaccanti centrali più quattro esterni d’attacco. Utilizzeremo quasi tutti i giocatori convocabili, dunque è un bello spunto, è una bella opportunità per tutti noi. Il dover utilizzare tutte le risorse della rosa è una bella cosa”.
Vranckx è recuperato?
“Si, è recuperato”.
Thorstvedt è diventato inamovibile, come cambia la squadra senza di lui?
“Le caratteristiche dei ragazzi che vanno in campo determinano il modo con cui fai le stesse cose. Sappiamo quanto è importante Kristian per noi, è un giocatore forte e intelligente che sa abbinare qualità e quantità ma non mi è mai piaciuto parlare di un giocatore che non c’è. So che ho 17-18 giocatori di movimento per affrontare il Torino e tutti siamo in grado di fare una bella partita con un avversario che ha voglia di rivalsa, che qui è sempre stato molto presente, ma tutte queste cose si azzerano prima della partita”.
Il Sassuolo è al terzo miglior avvio della A: ci credeva? L’obiettivo resta la salvezza?
“I parziali non sono quelli che determinano. Siamo focalizzati su quello che vogliamo fare, vogliamo mantenere la testa lucida senza fare dei voli o senza andare sottoterra nei momenti difficili. Questo è un campionato difficile, non bisogna esaltarsi e nemmeno deprimersi per provare di dare il massimo ogni gara per prendere il massimo, poi quando sarà il tempo faremo i bilanci”.
Il Sassuolo in casa, a parte la Fiorentina, ha fatto fatica…
“”Le partite sono difficili, tutti fanno fatica con tutti e noi non sottovalutiamo nessuno. Questa è una squadra molto fisica, sulle corsie hanno giocatori di gamba, in mezzo hanno giocatori forti, è una squadra forte come tante altre in questa Serie A. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare e sappiamo che dobbiamo affrontarle al massimo con i giri del motore al massimo perché dobbiamo fare pochi regali, provando a fare partite piene per ottenere qualcosa”.
La partita di domani è un ulteriore step per fare un salto in avanti anche mentale…
“Le occasioni si susseguono, saper prendere una strada rispetto a un’altra ti può determinare il fare un certo tipo di percorso. Ci sono degli snodi all’interno del campionato, bisogna essere bravi a non farsi passare le opportunità, poi se gli avversari sono più bravi di te stringi le mani e guardi avanti. Dovremo fare una gara di grandissima presenza e fisicità”.
Quanto saranno importanti i duelli domani?
“Tantissimo, contro una squadra fisica, contro una squadra che il campo lo tiene bene, sa attaccare l’area, sa attaccare con tanti giocatori, saprà importantissimo giocarsi bene i duelli, la bravura di saper prendere la paura”.
Ha scritto la letterina di Natale?
“La letterina l’ho scritta a inizio anno, mi sono portato avanti. C’è scritto l’augurio di poter fare bene durante la stagione”.
10 punti in casa, 11 fuori: a cosa è dovuta questa sottile differenza?
“Quel punticino potrebbe cambiare la risposta, ma poi le partite te le cambiano determinati episodi, sono tutti dati relativi. Io credo e penso che alla fine del percorso poi hai i punti che ti meriti”.
Il suo pensiero sul tremendismo granata?
“Conosco la grandissima passione, ho giocato nella Juve, sono stato contento di aver girato e aver conosciuto gli abitanti di queste città. Vivo a Torino con la mia famiglia, conosco l’ambiente Toro, la passione ed è una passione viscerale che sanno trasmettere all’interno della città e questo si andrà ad aggiungere alle difficoltà della gara di domani, arriveranno tanti tifosi e questo andrà ad aggiungere”.
Un pensiero anche sul mondo neroverde, che ha pochi tifosi…
“Questo è relativo, tanto, poco, è tutto relativo. Noi oggi siamo tanti, potremo essere pochi rispetto ad altri ambienti, è tutto relativo a cosa si confronto. Ho scelto questa opportunità per la proprietà seria e per l’ambiente in cui c’è la possibilità di poter esprimere le proprie qualità”.
Il labiale estorto ad Allegri è veramente un segnale per guardare e per educare i giovani o il problema educativo è differente?
“Sono convinto che essendo sotto la lente di ingrandimento siamo delle persone con responsabilità perché chi ti vede ti può prendere come esempio, per cui la bravura è saperlo riconoscere e poi metterlo con i fatti. Poi c’è l’altra faccia della medaglia, dentro la competizione, con l’adrenalina della competizione, a volte si può andare oltre quella linea di confine che ci siamo dati, ma cerchiamo tutti di dare l’esempio positivo ma essendo persone si può sbagliare, si chiede scusa e si riparte come le persone intelligenti sono in grado di fare”.
Dal punto di vista tattico come affronterà il Toro?
“Qualche indicazione penso che ce l’avete. Mi piace utilizzare i ragazzi che ho a disposizione e a questo punto ancora di più. Siamo 17 di movimento, forse 18 se giocherà Pinamonti, e tutti si devono preparare al meglio perché tutti avremo i giri altissimi per affrontare una squadra forte come il Torino perché se non sei al meglio favorisci gli avversari. Ci siamo preparati per fare bene, consapevoli del fatto che abbiamo le qualità per fare male anche noi all’avversario”.
Tanti giocatori si sono messi in evidenza, sta arrivando gennaio: è preoccupato?
“No, non mi è mai piaciuto tarpare le ali, mi piace fargli utilizzare le ali che hanno. Quando c’è il mercato vai a scoprire determinate situazioni che possono capitare. Sappiamo quello che siamo, determinati ragazzi quando hanno l’opportunità, questa è una società che li ha sempre messi nella condizioni di spiccare il volo rispettando la felicità di tutte queste cose. Sono convinto che conosciamo quello che ci serve se qualcuno dovesse andare via”.
Serie A
Cagliari-Pisa, le probabili formazioni e dove vederla
Domani alle 12:30 andrà in scena all’Unipol Domus Cagliari-Pisa, sfida chiave per la lotta salvezza, che aprirà la domenica di serie A.
Il Cagliari torna a giocare uno scontro diretto, dopo un periodo dove ha affrontato solamente squadre di primissimo livello. Dall’altra parte la squadra di Gilardino ha bisogno di fare punti e non può permettersi di sbagliare un’altra sfida con una diretta concorrente. Vediamo quali sono le probabili formazioni dei due allenatori per affrontare al meglio questa partita fondamentale.
Qui Cagliari
Pisacane per questa partita non avrà a disposizione gli ormai soliti infortunati, ovvero Belotti, Zè Pedro e Felici, ai quali si aggiungono le assenze di Liteta e Luvumbo, impegnati in Coppa d’Africa. Dovrebbe rientrare Mina al centro della difesa, in ballottaggio con Juan Rodriguez per un posto al fianco di Luperto e Zappa. In avanti Gaetano, a segno nelle ultime due partite, parte in vantaggio su Borrelli per una maglia da titolare alle spalle di Esposito.

L’URLO DI FABIO PISACANE ALLENATORE DEL CAGLIARI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Pisa
Gilardino invece dovrà fare a meno dell’infortunato Cuadrado e dei due giocatori partiti in Coppa d’Africa, ovvero Akinsanmiro e Nzola, il quale avrebbe comunque dovuto scontare una squalifica. In difesa Calabresi è favorito rispetto ad Albiol per un posto dal primo minuto, mentre sull’esterno Leris è in vantaggio su Angori. Davanti toccherà a Moreo fare compagnia al danese Meister.
Cagliari-Pisa, le probabili formazioni
Cagliari (3-5-2): Caprile, Zappa, Mina, Luperto; Palestra, Adopo, Deiola, Folorunsho, Obert; Gaetano, Esposito. All. Pisacane
Pisa (3-5-2): Semper, Calabresi, Caracciolo, Canestrelli; Tourè, Marin, Aebischer, Vural, Leris; Moreo, Meister. All. Gilardino
Cagliari-Pisa, dove vederla
Cagliari-Pisa andrà in onda domani alle 12:30 in esclusiva su DAZN.
Serie A
Genoa-Atalanta, probabili formazioni e dove vederla
Il posticipo della sedicesima giornata sarà la sfida tra Genoa e Atalanta in quel di Marassi. Il fischio d’inizio è fissato per domani sera alle ore 20:45.
Nella giornata di campionato che precede le festività natalizie, Genoa-Atalanta sarà la sfida che chiuderà le ostilità domani sera.
I rossoblù vengono dal ko casalingo contro l’Inter e sono sedicesimi in classifica con 14 punti, mentre gli orobici, vittoriosi una settimana fa sul Cagliari, stazionano al dodicesimo con cinque lunghezza in più rispetto al Grifone.
Qui Genoa
La gara di settimana scorsa contro l’Inter ha mostrato una squadra in salute e coraggiosa, ma la sconfitta ha portato in dote zero punti che rallentano il percorso salvezza del Genoa.
Nonostante questo, però, i rossoblù rimangono fuori dalla zona retrocessione, con la possibilità, di nuovo in casa, di vendicare il ko maturato al cospetto dei vice campioni d’Europa dell’Inter.
Daniele De Rossi si affiderà al grande ex, Ruslan Malinovskyi, per provare a bucare la difesa atalantina, così come è intenzionato a confermare la coppia d’attacco Colombo–Vitinha.
Per il resto, a parte l’ucraino, solito centrocampo a cinque dove troveranno spazio Norton Coffy, Frendrup, Ellertsson e Martin.
In difesa, davanti a Leali, il terzetto Marcandalli–Otoa–Vasquez.
Qui Atalanta
E’ decisamente il momento della Dea, che dopo l’avvento in panchina di Raffaele Palladino, ha iniziato a risalire la china.
La vittoria sul Cagliari (2-1 in rimonta) è testimonianza di una squadra che sembra aver riacquisito lo spirito gasperiniano.
I nerazzurri scenderanno in campo con la collaudata difesa formata da Kolasinac, Hien, e da uno Scalvini alla ricerca del suo posto nell’universo orobico.
A centrocampo dovrebbe esserci una nuova chance per il giovanissimo Bernasconi, con De Roon a fargli da chioccia in mezzo, in coppia con Ederson.
In avanti Scamacca è decisamente in vantaggio su Krstovic, con alle sue spalle il duo Pasalic–De Ketelaere.
Probabili formazioni
Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Otoa, Vasquez; Norton-Cuffy, Frendrup, Malinovskyi, Ellertsson, Martin; Vitinha, Colombo. Allenatore: Daniele De Rossi
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Bernasconi; De Ketelaere, Pasalic; Scamacca. Allenatore: Raffaele Palladino
Dove vederla
Genoa-Atalanta sarà visibile in diretta su:
- Dazn
- Dazn 1 (canale 214 di Sky)
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