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Atalanta-Napoli: a Bergamo la prova del 9 per il tricolore!

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Atalanta-Napoli: vincere per continuare il sogno scudetto, Spalletti ci crede e carica i suoi ma Gasperini è pronto a fare lo sgambetto

Riparte la Serie A e dopo la grandissima delusione della mancata qualificazione a Qatar 2022, il campionato nostrano ci fornisce un Menù davvero appetitoso e di altissimo livello che può decidere già un bel pezzo di tricolore.

Aspettando il match più importante di giornata, Juventus-Inter, alle 15 al Gewiss Stadium di Bergamo andrà in scena la sfida tra la Dea di Gasperini e i partenopei di Spalletti, match che può decidere tanto in ottica europea da una parte e di ambizioni scudo dall’altra.

Partiamo dalla Dea, che arriva senza dubbio meglio a questa sfida con soltanto 2 indisponibili, Zapata e Toloi. I bergamaschi, che da qui in avanti saranno chiamati ad impegni sempre più difficili e di caratura europea (la doppia sfida col Lipsia su tutte), dovranno alzare e non poco il livello prestazionale e morale.

Se la situazione in Europa è gia ben delineata, in campionato l’11 di Gasperini non riesce a trovare continuità e di conseguenza in questo momento è immischiata in una lotta serratissima per l’Europa insieme a Roma e Lazio, dove a poche giornate dalla fine a fare la differenza potrebbe essere proprio il fattore Europa, che in questo caso potrebbe ritorcere contro proprio a loro.

napoliatalanta-napoli

Dall’altra parte invece troviamo la squadra di Luciano Spalletti, che sappiamo arriva a questo grande evento senza l’uomo più importante, Victor Osimhen, protagonista fin qui di una stagione meravigliosa siglando 11 gol in 20 partite nel nostro campionato e che fin qui in termini di rendimento è secondo solamente al mostro sacro serbo, Dusan Vlahovic.

Alla vigilia di questo match, il coach azzurro si è ritenuto pronto e carico dicendo e affermando come i suoi siano maturati dall’inizio di questa stagione e che sono pronti per questo rush finale ponendosi come obiettivo, ormai non più nascosto, il Tricolore, che manca all’ombra del Vesuvio ormai da troppo tempo. In classifica i partenopei sono lì, a 3 punti dal Milan che saranno protagonisti domani sera del posticipo contro il Bologna, e sopra virtualmente di 3 lunghezze dall’Inter di Inzaghi che ricordiamo ha una partita in meno da recuperare proprio contro la squadra di Siniša Mihajlović.

L’indisponibilità di Osimhen non è l’unico intoppo di giornata poichè si dovranno contare anche gli infortuni dell’instancabile e insostituibile Di Lorenzo, del fresco qualificato al mondiale Zielinski , di Andrea Petagna, fermo ai box per un problema alla coscia e dello squalificato Rrhamani.

Occhi puntati quindi su Ciro Dries Mertens e Zanoli, il primo pronto a prendersi il Napoli sulle spalle in uno stadio dove sa benissimo come far male gli avversari, mentre il secondo pronto ad esordire dal 1′ a 21 anni.

In seguito le probabili formazioni dell’incontro con orario di inizio e trasmissione televisiva

ATALANTA (3-4-1-2) Musso, Djimsiti, Demiral, Palomino, Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta, Koopmeiners, Malinovskyi, Boga

Napoli (4-3-3) Ospina, Zanoli, Koulibaly, Juan Jesus, Mario Rui, Anguissa, Lobotka, Fabian, Politano, Mertens, Insigne

Il match comincerà alle ore 15:00 e la copertura televisiva sarà affidata a DAZN, come del resto tutte le partite della nostra Serie A.

L’arbitro dell’incontro sarà il signor Di Bello.

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Roma, De Rossi: “Posso solo essere orgoglioso”

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Roma

Roma-Juventus non ha né vincitori né vinti. All’Olimpico termina 1-1 con le reti di Lukaku e Bremer. Al termine del match ha parlato Daniele De Rossi.

Milan-Roma, De Rossi

Indice

De Rossi ai microfoni di Dazn: “Pareggiare non ci fa piacere ma atteggiamento e voglia di raggiungere l’obiettivo mi rendono contento”

Allo stadio Olimpico di Roma è terminato 1-1 il match tra Roma e Juventus. Un punto che forse fa più felice i bianconeri, che così non si allontanano dal Milan e che lasciano invariate le distanze con il Bologna e gli stessi giallorossi.

Sul tabellino finiscono Lukaku e Bremer, per quella che è stata una partita condotta per larghi tratti dalla squadra di De Rossi ma che visto anche uno Svilar essere determinante in almeno due occasioni in cui la Juve si è resa molto pericolosa.

I giallorossi puntavano certo alla vittoria per incrementare le proprie possibilità di arrivare in Champions ed allontanare l’Atalanta, che comunque ha due partite in meno, considerando il recupero con la Fiorentina e il match di Salerno che giocherà domani ore 18.

Nel post gara ecco le parole di Daniele De Rossi:

“Fatta un’ottima partita considerando che quarantotto ore fa eravamo incerottati dopo un match intenso e anche se non ci fa piacere pareggiare, posso solo essere orgoglioso dell’atteggiamento e della voglia di raggiungere l’obiettivo.”

“Ci sono giocatori che hanno giocato diecimila minuti da quando sono arrivati e comunque loro sono forti, veramente forti.”

De Rossi Su Dybala:

“Ha un fastidio all’adduttore, dice che non è nulla di grave ma in questi giorni lo valuteremo.”

Sulla gestione delle energie fisiche e mentali:

“La volevamo vincere ma dobbiamo riuscire a fare sforzi senza perdere la lucidità. Il nostro difetto è che ci spaventiamo se subiamo un’occasione, ma in realtà non cambia nulla, gli avversari sono sempre gli stessi.”

Sulla corsa Champions:

“Siamo costretti a vincere a Bergamo contro l’Atalanta per non essere succubi poi del risultato nel loro recupero, che si giocherà tardissimo. Sicuramente falsa tutto ma è successo quello che è successo.”

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Rassegna stampa: i quotidiani del 6 maggio

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Rassegna stampa, le prime pagine dei quotidiani sportivi in edicola stamattina.

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Roma-Juventus, una sfida da Champions. Ma finisce 1-1

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Roma-Juventus, Leandro Paredes

Stasera è andata in scena Roma-Juventus, sfida della 35esima giornata di campionato. Tra ex e sfida in ottica Champions, ecco com’è andata.

È una serata mite all’Olimpico, animata da una Curva Nord gremita di tifosi bianconeri e una Curva Sud sul piede di guerra, che fin dal pre-partita dà fondo ai fumogeni. All’Olimpico riappare una vecchia conoscenza: la bandiera biancoceleste con il topo di fogna.

Stasera va in scena il match Roma-Juventus. La Roma non ha Mancini e ha provveduto a mettere in panchina Karsdorp dopo gli errori in Europa League; la Juventus non può contare su Yildiz e Alex Sandro, ma ha disposizione i giocatori più forti della sua rosa.

Roma-Juventus, il primo tempo

Inizia il match tra i fumi giallorossi. Si accende con un’opportunità per Romelu Lukaku già al terzo minuto: la mette al centro per Pellegrini, che non riesce ad arrivare sul pallone.

Al 3′ gli fa eco Chiesa, con una conclusione che non centra la porta. Al 4′ Svilar finisce a terra per un fallo, che vale un cartellino giallo – il primo della partita – Weah, che salterà la prossima partita di campionato.

Al 7′ Vlahovic tenta una conclusione velenosa, ma manca di pochissimo la porta.

Al 10′ Kristensen colpisce la traversa con un colpo di testa, mostrandosi degno del giocatore che è stato chiamato a rimpiazzare: Rick Karsdorp. Con un’azione simile a quella di Lukaku nella partita di andata di Europa League contro il Leverkusen.

A proposito di Lukaku: proprio al 13′ colpisce di testa un pallone promettente, ma colpisce troppo alto.
Ed è proprio Lukaku che al 15′ riesce a trovare la porta con una zampata.

La Juventus prova a reagire. Al 18′ tentativo di imbucata di Rabiot, ma Svilar ha capito tutto e para in scivolata.

Lukaku, sull’onda dell’adrenalina, ci riprova, ma è troppo lontano per poter mettere a referto un gol.

Al 23′ la Juventus ci prova anche con Weah, che arriva da destra, ma il pallone viene spazzato via da ‘Ndicka.
La Roma resta guardinga, serrandosi in difesa attorno al giocatore statunitense.

Al 27′ una concluzione di Pellegrini finisce alta, ma avrebbe potuto essere gol.

Al 31′ la Juventus centra l’impresa: Bremer riesce a mandare in porta un pallone. È parità: la Roma deve ricominciare daccapo.

Al 37′ Cambiaso commette fallo e consegna una punizione alla Roma. Calcia Paulo Dybala: il pallone finisce a pochi centimetri sopra la porta, proprio sulla traversa. Cambiaso prova a insidiare Svilar al 41′, ma la palla finisce fuori.

Grande occasione per Locatelli al 41′, ma spreca tirando da fuori area alto sulla traversa.

La Roma si conquista un’altra occasione su corner con il tiro di Dybala, che finisce preciso davanti alla porta ma viene sciupato da un colpo di testa troppo alto.
L’occasione su palla inattiva torna al 45′: calcia di nuovo Dybala ma la palla finisce ancora una volta troppo in alto. Non c’è nemmeno il tempo di recuperare: al 45′ l’arbitro fischia e le squadre si dirigono verso lo spogliatoio.

All’Olimpico, in campo si riscalda Zalewski. Ma al posto di chi? Ogni dubbio sarà dissipato a inizio secondo tempo, quando entra al posto di Dybala.

Il secondo tempo

Al 47′ la partita riparte con lo squillo di tromba di Chiesa, il cui tiro non entra in porta solo grazie alla zampata di Svilar.

Cambiaso tenta la conclusione al 50′, ma finisce alto. Poco dopo, Chiesa finisce a terra: l’arbitro ferma il gioco.

Nel frattempo, a bordo campo, continuano a riscaldarsi Abraham, Bove, El Shaarawy, Mancini e Azmoun.

Al 54′ errore di Kristensen, che si lascia sfilare la palla.

Al 58′ Leandro Paredes finisce a terra: il gioco si ferma, la Curva Sud protesta. L’argentino esce temporaneamente dal campo. Per Weah non ci sono conseguenze (poteva rischiare un rosso).

Al 60′ in mezzo ai fischi fortissimi dei tifosi giallorossi, la Juventus fa uscire Weah ed entrare Kostic.

La porta della Roma è sotto assedio: Chiesa tenta un tiro gol che non va a buon fine. Ci riprova con un corner, ma l’azione finisce con la parata al volo di Svilar.

Siamo al ’64: la Juventus aggredisce con Rabiot che tenta la conclusione da fuori area, parato senza affanno dal portiere giallorosso.

Rabiot, però, è rabbioso – nomen omen – e cavalca tutto solo verso la porta. L’azione si fa pericolosa, ma il cross davanti alla porta non trova bianconeri che possano mandare in buca la palla. Prova la conclusione lunga Gatti, che tira alto e lunghissimo.

Al 67′ un’occasione ghiottissima spetta a Pellegrini, che manca la porta per un pelo. In compenso, si guadagna una punizione.

De Rossi manda nuove forze in campo: escono Lukaku e Baldanzi, entrano Abraham e Azmoun.

Su una punizione Kristensen rischia di riscattarsi, facendo un tiro che poteva essere gol e invece viene parato. Al 70′ è possesso Juve, con Danilo che calcia.

Al 72′ arriva un giallo per Rabiot per un intervento falloso su Kristensen.

Al 74′ Pellegrini, con una conclusione che fallisce l’pbiettivo porta, conquista un corner.
La Roma, in questa fase, effettua diversi tentativi di cross che finiscono puntualmente respinti dalla difesa bianconera.

Al 76′ escono Vlahovic e Chiesa, entrano Milik e Kean.

Al 78′ esce Pellegrini, entra Bove.

All’80’ la Roma si salva per un miracolo di Svilar su conclusione di Locatelli.

Occasione Juve all’88 su tiro di Kean sulla quale, ancora una volta, Svilar fa una parata virtuosistica.

A questo punto la partita è ancora fissa sull’1-1. L’arbitro conta 5 minuti di recupero.
Al ’90 sono tutti davanti alla porta della Juventus: l’ennesima occasione giallorossa finisce in fumo.

Si ripete la maledizione di Abraham: vicino alla porta, tira ma non fa gol e fa finire il pallone tra le mani del portiere polacco. Abraham fa un ultimo tentativo in extremis di testa, ma manca l’obiettivo.

Finale al cardiopalma, che tuttavia non sblocca il risultato 1-1. Roma e Juventus guadagnano un punto ciascuna, con l’amaro in bocca. La Roma procede a passi piccoli verso la Champions, la Juventus se l’è praticamente guadagnata.

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