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E’ tornato il Napoli di Mazzarri: all’eterno perdente Italiano sfugge un altro trofeo
Lezione di calcio del vecchio lupo di mare Walter Mazzarri al sopravvalutato per antonomasia e pass per la finale strappato.
La Supercoppa Italiana 2024 rischia di essere ricordata come la più anonima della storia della competizione. Di questa edizione del torneo non interessa davvero a nessuno. In primis al popolo arabo, che si divide fra giornalisti spaesati e tifosi il cui interesse verso la competizione è pari allo zero.
In secundis, all’Italia del pallone. Fra Sarri, che se ha l’occasione di ribadire che lui nemmeno sarebbe partito lo fa senza farsi pregare troppo, e il tifo organizzato (come quello di Napoli e Fiorentina) che diserta la trasferta in terra araba in segno di protesta, gli unici realmente interessati a questa ridicola esibizione sono coloro che l’hanno voluta e organizzata: Lotito su tutti.
E’ tornato il Napoli di Mazzarri
Di motivi per guardare questa partita, or dunque, ce n’erano pochi. Soprattutto per i non-tifosi di viola e azzurri, che giustamente una volta essersi presi il disturbo di arrivare sino in Arabia la coppa la vogliono alzare.
Non esiste momento migliore per ribadire che trofei inutili non ne esistono. Al massimo possono esistere competizioni che varrebbe la pena non giocare, ma dal momento in cui ne prendi parte devi puntare a vincerle. Tutti gli altri discorsi sono solo dimostrazioni di provincialismo.
E dato che siamo entrati nel mood autoreferenziale, ne approfitto per auto-citarmi. Il 14 Novembre 2023 affermai che Mazzarri fosse l’allenatore giusto per questo Napoli. Molto più di Igor Tudor: un altro allenatore che gode di un’aurea mediatica ingiustificabile, al pari dello sconfitto di ieri sera.
Mazzarri, come tutti quelli appartenenti alla “vecchia scuola“, non gode delle simpatie dei mass media. Questo perché siamo entrati in una fase di acuto decadimento culturale a tutti i livelli, a cui il pallone non fa certo eccezione. Non badiamo più alla sostanza ma all’apparenza. Diamo sempre meno peso a chi sa e sempre più a chi fa finta di sapere. Mettiamo in risalto chi ostenta qualità che non ha a favore di chi, silenziosamente, rivendica lo status.

Photo Source: Sito Ufficiale del Napoli Calcio.
Questo Napoli è da Champions?
Mazzarri sin qui non ha rafforzato né la mia né la sua posizione, ma il motivo è presto detto. Anziché cercare di lasciare la propria impronta su questa squadra si è “seduto” sui concetti che pensava di aver rubato a Spalletti.
Non c’è cosa peggiore nel calcio che essere degli emuli. Il calcio è prima di tutto identità. La conditio sine qua non per arrivare ai risultati è quella di essere riconoscibili. Poi si può essere belli o brutti. Divertenti o noiosi. Moderni o vetusti. L’importante è essere prima di tutto sé stessi.
Il motivo per cui ritengo Mazzarri l’allenatore giusto per questo Napoli risiede nel disperato bisogno di questa squadra di ricevere una bella dosa di umiltà. Un’accozzaglia di mezze figure che sono stati eretti a campioni troppo presto. Consuetudine della stampa italiana, servile sino a sfociare nel patetico, ed estremizzata in determinati contesti in cui le vittorie sono un miraggio.
Un Napoli più pratico. Più basso. Più compatto. Con cinque difensori ma ancor di più con undici giocatori consapevoli dei propri limiti e della necessità di fare quella corsa in più per aiutare il compagno, che altrimenti da solo rischia di non farcela perché non è un campione. Va detto che Mazzarri non ha neppure mai avuto il tempo di allenare davvero questa squadra.
Adesso però, con due mesi di tempo per farsi conoscere dai giocatori e l’aiuto che sta arrivando dal mercato, questo Napoli “operaio” potrebbe davvero ambire al quarto posto data la mediocrità sconcertante in cui versa il campionato italiano. E’ chiaramente ancora presto per dirlo, ma il mea culpa pubblico di un megalomane come De Laurentiis è già un segnale.
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Errata corrige: nessuna cessione del Brescia Calcio 1911
In riferimento all’articolo pubblicato su Calcio Style in data 27 luglio 2025, dal titolo: “Brescia, finita l’era Cellino: il vecchio club è stato ceduto“.
Si precisa che il contenuto riportato non corrisponde al vero.
La redazione smentisce con fermezza quanto affermato nell’articolo in oggetto: non risulta alcuna cessione ufficiale del Brescia Calcio S.p.A. né un’uscita di scena da parte del presidente Massimo Cellino. Eventuali ipotesi di passaggio di proprietà, attualmente, non trovano riscontro in fonti affidabili né ufficiali.
Ci scusiamo con i lettori e con le parti interessate per la diffusione di un’informazione non verificata e che può aver causato fraintendimenti. La pubblicazione del suddetto contenuto è avvenuta per un errore redazionale, e non riflette la linea editoriale del sito né l’approccio giornalistico fondato sulla verifica delle fonti.
La redazione si dissocia dalla ricostruzione fornita e ribadisce l’infondatezza delle informazioni divulgate.

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Andiamo al Cinema per la Finale di Coppa Italia Frecciarossa!
La Lega Serie A ha concesso al The Space Cinema Moderno Roma l’autorizzazione per trasmettere la finale di Coppa Italia: i dettagli.
ANDIAMO AL CINEMA PER LA FINALE DI COPPA ITALIA FRECCIAROSSA!
UN NUOVO “STADIO” È PRONTO PER OSPITARE L’ATTESISSIMO MATCH
ATALANTA – JUVENTUS
CARTELLA STAMPA COMPLETA
Una nuova e coinvolgente esperienza va in onda mercoledì 15 maggio: la
finale di Coppa Italia Frecciarossa, aperta al pubblico su prenotazione
e trasmessa al The Space Cinema Moderno Roma, per far vivere in diretta
agli sportivi e ai tifosi di Atalanta e Juventus, emozioni da stadio,
quelle uniche e indescrivibili, da provare in un nuovo luogo – il
cinema, da sempre l’ambiente ideale per condividere interessi,
sensazioni e far nascere un mix indescrivibile di emozioni.
La serata esclusiva, all’insegna dello sport più amato dagli italiani,
è stata resa possibile grazie alla partnership di DCA (Digital Cinema
Advertising) – Lega Serie A e con l’obiettivo di offrire al pubblico
nuove ed inaspettate opportunità per vivere da protagonista gli eventi
più attesi della stagione sportiva e non solo.
PRENOTA IL TUO POSTO
Ufficio Stampa
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Serie D, Massimo Ferrero annuncia: “Voglio la Reggina!”
A sorpresa l’ex presidente della Sampdoria Massimo Ferrero è tornato a parlare e lo ha fatto attraverso Radio Cusano. Pare intenzionato ad acquistare un marchio.
Ferrero vuole la Reggina, le dichiarazioni
Durante un intervento radiofonico, l’imprenditore romano ha espresso la volontà di investire a Reggio Calabria. Di seguito le sue dichiarazioni:
“Mi candido ad acquistare il marchio della Reggina 1914, potrei farlo domani mattina con un versamento”. Parole inequivocabili che presagiscono il rientro dell’ex numero uno della Sampdoria nel mondo del calcio.

Inoltre, proprio in queste ore la Corte di Appello di Reggio Calabria ha avviato la procedura fallimentare per la Reggina 1914 dopo il disastro combinato da Felice Saladini nel 2023. In parole povere, sta per essere posta la pietra tombale sulla società amaranto dalla storia ultracentenaria.
La rinascita, avvenuta la scorsa estate sotto il nome di La fenice Amaranto, ha contribuito a conservare la passione dei tifosi nonostante la Serie D ma ormai la fine è segnata. Il marchio dunque andrà all’asta e c’è già un’offerta pronta sul piatto.
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