Serie A
Roma, Ranieri: “Non sarò il parafulmine di nessuno”

Con l’avvicinarsi del fine stagione, la Roma deve trovare un nuovo tecnico: Claudio Ranieri è ottimista, come svelano le sue parole in una recente intervista.
In un’intervista rilasciata a Il Messaggero, il tecnico della Roma Claudio Ranieri si è espresso su vari argomenti, tra cui il suo futuro ruolo nel club e il prossimo allenatore del club giallorosso.
Ecco che cosa ha detto in merito.
Roma, l’intervista de Il Messaggero a Claudio Ranieri
Dal giorno che ha messo di nuovo piede a Trigoria pensava che dopo tre mesi sarebbe stato dove è adesso?
“Sono sincero, dopo una settimana ho pensato che l’avrei rimessa a posto. Dentro di me lo sapevo ma non ci pensavo. La squadra mi dà tutto. Se non trovo il feeling, non va. È stato facile trovarlo”.
Domenica per la prima volta è sembrato che volesse smarcarsi dal ruolo che l’attende in futuro.
“No, no. Io sarò senior advisor, e mo’ traducetelo come ve pare (ride, ndr). So che sarò un punto di riferimento per loro, consiglierò cosa è giusto e cosa non lo è, ma poi a decidere è la proprietà. Credo sia per tutti così”.
Ok, però un conto è consigliare, un altro dirigere. Quando le venne fatto il nome di Burdisso da inserire eventualmente in società, rispose un po’ stizzito “E io che ci sto a fare?”.
“Scusatemi, ma se arriva un dirigente sopra di me, io che ci sto a fare? I tifosi devono stare tranquilli, io non scappo. Scappo solo se non conto. Non farò il parafulmine di nessuno”.
Che vuol dire?
“Che se non decido e non mi sento importante, io non faccio il parafulmine, me ne vado. Oggi mi sento al centro del progetto. Nel momento in cui mi sentissi al lato di questo, arrivederci e grazie”.
Scusi, ci sono avvisaglie?
“Ma no. Perché, i tifosi hanno paura che lasci?”.
Una cosa che le darebbe la sensazione di non essere ascoltato, potrebbe essere quella di puntare su un allenatore non indicato da lei?
“L’allenatore non è scelto da me, non funziona così. Se ho fatto una lista di nomi, con pregi e difetti, sta anche ai Friedkin deciderlo”.
Quando si consegna una lista del genere, quanto è lunga?
“Ghisolfi ed io abbiamo seguito il modello inglese. Siamo partiti da 7-8 nomi per arrivare a 3-4”.
La lista è stata consegnata?
“Da mo’!”.
E i Friedkin hanno scelto?
“Siamo vicini, molto vicini”.
È fiducioso che sia un allenatore alla Ranieri?
“Sono convinto che arriverà un buon allenatore”.
Perché ha detto che “all’inizio potrebbe non piacere?”
“Perché tante volte a Roma si pensa che arrivi questo o quell’altro e poi i fatti sono diversi. Chiunque arrivi, lasciamolo lavorare. Ora ho detto di prendere un tecnico da Roma e andiamo avanti. Si deve cambiare quando allenatore e squadra non sono più all’unisono. Ma finché c’è il feeling, e queste cose si vedono in campo, si continua insieme. Non esiste sta cosa del ‘giocatore X che ha mandato via un tecnico’, non esiste, velo assicuro”.
Non dice nemmeno qualche bugia a fin di bene? Dobbiamo credere che a Gasperini non abbiate mai pensato?
“Certamente, ho sempre detto che più bugiardi dei calciatori ci sono soltanto gli allenatori ex calciatori (scoppia a ridere, ndr). Torno serio, signori miei andate a chiedere a qualsiasi allenatore se sarebbe felice di allenare la Roma. Chi vi risponderebbe di no”.
Un giocatore che prima faceva tanti gol e ora ne fa di meno è Pellegrini.
“È uno dei centrocampisti più forti d’Italia, non ho nessun dubbio e nessuno può smentirmi. Ripartire da lui anche l’anno prossimo? Dipende da Lorenzo. Io lo stimo”.
Serie A
Roberto Donadoni a L’Eco di Bergamo: “Confusione societaria al Milan”

Roberto Donadoni critica la gestione del Milan, sottolineando una crescente confusione societaria che sta influenzando le prestazioni del club.
La situazione attuale del Milan e il commento di Donadoni
Nell’intervista rilasciata a L’Eco di Bergamo, l’ex allenatore e calciatore Roberto Donadoni ha espresso preoccupazione per lo stato attuale del Milan. Secondo Donadoni, il club sta attraversando un periodo di instabilità a livello dirigenziale, il che si riflette negativamente sulle prestazioni in campo. Le sue parole sottolineano un problema che molti tifosi e analisti hanno notato: la mancanza di una chiara direzione e strategia da parte della dirigenza rossonera.
Le implicazioni per il futuro
La crisi gestionale del Milan potrebbe avere ripercussioni a lungo termine, influenzando non solo i risultati sportivi ma anche il morale della squadra e dei suoi sostenitori. Donadoni ha invitato la società a prendere decisioni più coerenti e mirate per risolvere questa situazione di confusione. La sua analisi mette in luce la necessità di un cambiamento strategico affinché il Milan possa tornare ai livelli di eccellenza cui i suoi tifosi sono abituati.
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Fonte: l’account X di Schira
Roberto #Donadoni a L’Eco di Bergamo sulla crisi del #Milan: “C’è troppa confusione a livello societario” pic.twitter.com/LZPH8rLUHM
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 17, 2025
Serie A
Serie A, lotta salvezza infiammata: gli scontri diretti nel prossimo turno

Quest’anno in Serie A la lotta per non retrocedere è più serrata che mai: tante squadre in pochi punti, molte delle quali si affronteranno nel prossimo turno.
Il duello Scudetto tra Inter e Napoli, la lotta Champions che vede al momento Atalanta e Juventus avanti su Bologna e Lazio, con Roma, Fiorentina e Milan leggermente staccate che si contendono anche l’Europa League e la Conference. Questo campionato sarà ricco di battaglie fino all’ultima giornata e riserverà sorprese e capovolgimenti di fronte da un momento all’altro. Tutto questo non deve però togliere l’attenzione sulla bagarre nelle retrovie, dove numerose squadre lottano per non retrocedere.
Dall’Hellas Verona all’Empoli: 6 squadre in 8 punti per la permanenza in Serie A
La lotta salvezza in questa stagione di Serie A è tra le più emozionanti e combattute degli ultimi anni. Matematicamente sono coinvolte tutte le squadre della seconda metà della classifica. Il Torino e l’Udinese appaiate a quota 40, così come il Genoa che ha un punto in meno, sono destinate alla conquista aritmetica della salvezza nelle prossime giornate. Questo week-end il Grifone ospiterà la Lazio e vorrà approfittare proprio della sfida tra i granata e i friulani.
A 36 punti c’è il Como, a cui manca davvero poco per raggiungere l’obiettivo. Dopo un girone d’andata complicato, grazie alla campagna acquisti di gennaio e al grande lavoro di Fabregas il rendimento è salito notevolmene: le vittorie prestigiose con Napoli e Fiorentina hanno fatto sognare un’intera piazza, che spera in ulteriori innesti in estate per iniziare ad avere ambizioni europee già dalla prossima stagione.

PAOLO ZANETTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dall’Hellas Verona in poi si inizia a scalare di 2 punti. Gli scaligeri sono a quota 32 e vengono da 3 pareggi consecutivi. A dicembre Zanetti sembrava a un passo dall’esonero, ma la svolta è stata il doppio successo in trasferta prima col Parma e poi col Bologna. Da lì la squadra ha perso solo contro le big (eccezion fatta per la vittoria contro la Fiorentina) e si sta dimostrando anche difficile da scardinare, con un solo gol subito nelle ultime 4.
A quota 30 c’è un Cagliari non in splendida forma. Nelle ultime 8 gare è arrivato solo il successo interno sul Monza ultimo in classifica, c’è bisogno di un cambio di passo per rimanere in Serie A. A -2 dai sardi troviamo un Parma rivitalizzato dalla cura Chivu: una vittoria, 5 pari e un solo ko da quando il rumeno è subentrato all’esonerato Pecchia. Il calendario non sorride ai ducali, che però hanno dimostrato di giocarsela alla pari anche contro le prime della classe.
Il Lecce, a 26 punti, sembrava aver svoltato dopo le prime uscite di Giampaolo, arrivato al posto di Gotti. Successivamente però le cose non sono andate per il meglio: solo 3 pareggi e ben 6 sconfitte negli ultimi 9 incontri. Staccato di 2 lunghezze c’è l’Empoli, la squadra più in crisi del campionato se escludiamo il Monza fanalido di coda. L’ultima vittoria risale all’1-4 sul Verona dell’8 dicembre: da lì 12 ko e 5 pareggi in campionato.
Il Venezia ha raggiunto i toscani in classifica, e se fatica a vincere le partite, ha il pregio di mettere in difficoltà ogni squadra che incontra. Ha fermato sul pareggio Lazio, Atalanta e Napoli, ha perso di un gol partite in cui meritava qualcosa in più, ad esempio contro l’Inter e la Roma. Di Francesco ha trovato quella solidità difensiva che non aveva quasi mai dimostrato, ma i lagunari dovrebbero concretizzare di più in zona gol, come ribadisce più volte lo stesso allenatore.
Serie A, gli scontri diretti in chiave salvezza: occhi su Empoli-Venezia
La 33a giornata proporrà due sfide molto importanti in chiave salvezza. Nella prima il Como, nonostante il cospicuo vantaggio sul terzultimo posto, potrà dare l’accelerata definitiva in casa di un Lecce che sarebbe momentaneamente l’ultima squadra salva. Sa quasi di ultima spiaggia invece Empoli-Venezia. Appaiate a quota 24, entrambe hanno bisogno dei 3 punti: chi vince può ancora sperare nella permanenza, chi perde avrà più di un piede in Serie B.
Uno sguardo anche sulle altre compagini coinvolte nella lotta per non retrocedere. L’Hellas Verona farà visita a una Roma costretta a vincere per non perdere il treno Champions. Stesso discorso per il Cagliari, che ospiterà una Fiorentina che ha solo un punto in meno rispetto ai giallorossi. Il Parma invece se la vedrà in casa contro la Juventus, rivitalizzata dalla cura Tudor e fresca di sorpasso sul Bologna al quarto posto della classifica.
Menzione a parte per il Monza, ultimo con 15 punti e mai concretamente in bagarre per la salvezza. Lo dimostra il doppio cambio di allenatore, con l’arrivo di Bocchetti al posto dell’esonerato Nesta, il quale è stato presto richiamato quando ormai il danno non sembra poter essere riparato. I brianzoli ospiteranno il Napoli che si sta contendendo lo Scudetto con l’Inter. Tra un paio di giornate, il Monza rischia di essere aritmeticamente la prima retrocessa.
Serie A
Roma, concluso l’allenamento al Tre Fontane: 4 assenti

La Roma ha tenuto nella giornata di oggi una sessione di allenamento davanti a circa 3000 tifosi allo stadio Tre Fontane in vista della sfida di sabato sera alle 20.45 contro il Verona.
Giornata differente in casa Roma nella settimana di preparazione al prossimo incontro di campionato contro il Verona, in programma sabato sera allo stadio Olimpico. Dopo l’1-1 nel derby della Capitale, la società giallorossa ha deciso di organizzare una seduta di allenamento a porte aperte per ricevere l’abbraccio e il calore dei tifosi romanisti. Circa 3000 gli spettatori presenti allo stadio Tre Fontane. Roma che spera ancora di poter rientrare nella corsa per un posto in Champions League, approfittando delle difficili sfide che attendono Bologna e Atalanta nel weekend pasquale.
Nell’allenamento odierno, il tecnico giallorosso Claudio Ranieri ha dovuto fare i conti con le assenze di Stephan El Shaarawy, Artem Dovbyk e Pierluigi Gollini e Victor Nelsson. Le condizioni dei primi tre non preoccupano: per loro si è trattata di una semplice gestione, e hanno svolto un lavoro nella palestra del centro sportivo di Trigoria. Saranno regolarmente a disposizione per la partita di sabato. Mentre il difensore danese ha accusato una lesione al piede.
Al termine della seduta, Ranieri ha ringraziato i tifosi presenti: “Vi vogliamo ringraziare per l’amore che ci dimostrate ogni volta ed è bello vedere tanti bambini qui con noi: loro sono il futuro della Roma e non ci abbandoneranno mai. Colgo l’occasione per augurare buone feste pasquali e alle vostre famiglie. Forza Roma sempre”
Roma, stop di 15 giorni per Nelsson
La Roma dovrà fare a meno di Nelsson nelle prossime gare. Come riportato da Filippo Biafora, giornalista de Il Tempo, gli esami strumentali a cui si è sottoposto il difensore in prestito del Galatasaray hanno evidenziato una lesione muscolare al piede. Nelsson dovrà restare ai box almeno una quindicina di giorni, e saltare oltre alla gara contro il Verona, anche la sfida di San Siro contro l’Inter. Lo staff giallorosso tenterà di recuperarlo per la Fiorentina, in programma a inizio maggio.
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