Serie A
Parma, Sohm: “Qui sono cresciuto come persona, contro la Juve un momento clou”
Il calciatore del Parma Sohm ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa della Nazionale Svizzera, dove ha parlato anche del club crociato.
Il centrocampista svizzero del Parma Simon Sohm ha rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa della nazionale elvetica, dove ha parlato della situazione della sua nazionale e su alcune tematiche legate al club crociato.
Le parole di Sohm
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista del Parma e della nazionale svizzera Simon Sohm.
“Contro la Juventus per me è stato un momento clou. Ci sono tanti avversari top, non vedo l’ora che arrivino anche le partite contro Inter e Milan. La cucina di Parma? All’inizio stavo un po’ di più al ristorante, ma sono un professionista e posso resistere alle tentazioni del cibo.
All’inizio non è stato sempre facile a Parma. Ero da solo all’estero per la prima volta, poi è arrivata la retrocessione. Ma questo mi ha fatto crescere come persona.
La promozione poi è stata bellissima, abbiamo festeggiato tutta la notte. A Parma sono felice, di recente ho anche rinnovato il contratto”.
Sulla nazionale:
“Io nella stessa posizione di Xhaka? Per me non è così importante dove gioco, faccio semplicemente del mio meglio.
Da quando sono stato convocato la prima volta sono cambiate alcune cose: è diventato tutto un po’ più professionale, anche per quanto riguarda la nutrizione.
La retrocessione in Nations League?
“No, non direi che c’è tensione. A seconda di come andranno le cose contro la Serbia, avremo il destino nelle nostre mani contro la Spagna.
Da Xhaka posso imparare molto, dalla sua leadership ed esperienza. Granit è a questo livello da anni, cerco di portare con me quello che fa”.
Serie A
Inter-Parma, le formazioni ufficiali: la scelta su Frattesi
Inter-Parma, match valido per la 15^ giornata di Serie A 2024/25. Le scelte ufficiali di Simone Inzaghi e Fabio Pecchia per l’anticipo delle 18.30.
Inter e Parma anticipano il turno al venerdì per quanto riguarda la giornata numero 15 di Serie A. I nerazzurri di casa vengono dal match contro la Fiorentina, interrotto al 17′ del primo tempo, e contrassegnato dalla tragedia occorsa ad Edoardo Bove. Gli uomini di Inzaghi vogliono sfruttare la massimo il turno casalingo per presentarsi al meglio contro il Bayer Leverkusen in Champions League. Proibitivo l’impegno per gli ospiti, che sperano di acchiappare importanti punti salvezza davanti ai campioni d’Italia uscenti.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.
La designazione arbitrale
ARBITRO: ABISSO
ASSISTENTI: ROSSI L. – CIPRIANI
IV: MASSIMI
VAR: PEZZUTO
AVAR: PATERNA
Inter-Parma, le formazioni ufficiali
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Inzaghi.
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Balogh, Hainaut, Valeri; Keita, Sohm; Man, Mihaila, Cancellieri; Bonny. All. Pecchia.
Serie A
Lecce, i convocati di Giampaolo per la Roma
Per il tecnico del Lecce, Marco Giampaolo, un’indisponibilità dell’ultima ora. Nella lista dei convocati non risulta Nicola Sansone, influenzato.
Il tecnico dei salentini Marco Giampaolo ha diramato pochi minuti fa la lista ufficiale dei convocati per la sfida con la Roma, ma c’è un assenza dell’ultima ora: Nicola Sansone è influenzato e non sarà convocato.
Lecce, forfait di Sansone: non sarà convocato contro la Roma
In attesa della distinta ufficiale dei convocati contro la Roma, in casa salentina c’è un ultima defezione: quella di Nicola Sansone, influenzato. Il tecnico del Lecce Marco Giampaolo non lo convocherà per la sfida con la Roma. Di seguito i convocati di Giampaolo per il match con la Roma.
Portieri: Falcone, Früchtl, Samooja.
Difensori: Baschirotto, Gaspar, Guilbert, Jean, Pelmard.
Centrocampisti: Berisha, Coulibaly, Helgason, Kaba, McJannet, Oudin, Rafia, Ramadani.
Attaccanti: Dorgu, Burnete, Hasa, Krstović, Morente, Pierotti, Rebić.
Serie A
Torino, Cairo apre all’addio: “Non scommetterei un euro sulla mia permanenza”
In un’intervista alla Stampa, il presidente del Torino Urbano Cairo parla dell’attuale situazione al vertice della società granata e di un suo possibile addio.
Urbano Cairo, presidente del Torino, in un’intervista in esclusiva alla Stampa, parla del suo futuro al timone della società granata. Inoltre ha parlato anche anche di Berlusconi e di Moratti, presidenti e tifosi di Milan ed Inter che alla fine hanno ceduto le rispettive società.
Torino, Cairo va via? “Non scommetterei un euro sulla mia presenza qui tra un anno”
Urbano Cairo torna a far parlare di sé e del Torino. In un’intervista in esclusiva alla Stampa, il presidente granata parla del suo futuro alla permanenza della società. Mettendo anche un paragone con due illustri colleghi come Berlusconi e Moratti, che, pur essendo presidenti e tifosi di Milan ed Inter, alla fine hanno ceduto cordate straniere le loro società: “Se mi chiedessero di scommettere un euro sulla mia presenza qui anche tra dodici mesi, non lo scommetterei. Se hanno lasciato anche Berlusconi o Moratti…”.
Nell’intervista, Cairo ha detto quanto finora ha sborsato per il Torino per farlo rimanere a certi livelli. Con un paragone d’eccezione, ovvero Orfeo Pianelli, il presidente dello scudetto del 1976 con Pulici e Graziani: “Se investire 100 milioni fosse garanzia di successo, li metterei. Ne ho già messi 72 di tasca mia, Pianelli ha vinto lo scudetto con 5 miliardi, dodici milioni di ora. E quando sono arrivato, ho fatto un aumento di capitale da dieci milioni. Il calcio, il suo sistema, la sua sostenibilità sono temi che hanno avuto, e hanno, un impatto diverso, molto, negli ultimi tempi, l’avvento dei diritti televisivi ha fatto saltare il banco…” ha dichiarato.
Quindi Cairo potrebbe cedere il Torino a giugno oppure prima, pur essendo colui che la prese la società granata all’indomani del fallimento nel 2005. I traguardi raggiunti, come la qualificazione nel 2014 in Europa League e quella sfiorata lo scorso anno in Conference League complice la sconfitta della Fiorentina in finale con l’Olympiakos, non bastano al presidente granata: intenzionato ormai cedere la società.
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